Certamente ti sei chiesto cosa c’entra una farfalla con l’ipnosi evocativa.
L’effetto farfalla è una espressione che deriva da un famoso racconto fantascientifico di Ray Bradbury: Rumore di tuono (A Sound of Thunder, in R is for Rocket) del 1952.
La trama racconta che in un imprecisato futuro si potranno organizzare dei safari temporali per esploratori di mondi sconosciuti. Uno di questi turisti durante un viaggio regressivo nella preistoria calpesta una farfalla e questo evento produce una catena sconvolgente di fatti che mutano la storia dell’umanità.
Può un battito d’ali di una farfalla di Central Park a New York scatenare una valanga su una vetta immacolata dell’Himalaya?
Ogni nostro pensiero, ogni gesto, ogni parola risuona nell’Universo, nell’Uno.
Carl Jung e Wolfang Pauli studiarono insieme il fenomeno della sincronicità e furono i precursori della ricerca scientifica di ciò che oggi possiamo definire come mente quantisica.
Un pensiero, un battito d’ali rappresentano un quatum di energia che modifica il mondo.
Riporto questa scoperta di sincronicità e di istantaneità al mio quotidiano lavoro di medico dell’anima e non solo dei borborigmi del corpo.
Mi sono chiesto come possa una seduta di ipnosi mutare la vita inconscia di un paziente.
Se l’inconscio è infinito come le miriadi di galassie ed oltre, come può un mio intervento terapeutico di ipnosi curare l’intero karma di una persona?
Se pensiamo che il karma sia l’Himalaya e che la parola che guarisce sia un battito d’ali di farfalla si comprende come non dobbiamo inerpicarci su tutte le vette dei “pilastri del cielo” per scoprire noi stessi.
Basta un “quantum d’amore” lanciato all’interno del caos di un conflitto inconscio per farci raggiungere la vetta del nostro Sé.
E’ fondamentale che ciò avvenga nel presente sincronico, utilizzando il “potere di adesso” come dice Eckart Tolle durante la evocazione del conflitto.
Per questo ho mutato la dicitura di ipnosi regressiva in ipnosi evocativa perché quel quantum d’amore per essere efficace e terapeutico deve risuonare nell’eterno presente e non in un tempo traslato nel passato.
Non si può “regredire” nel tempo se per l’inconscio il tempo non esiste.
Buona Vita Angelo Bona
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