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Swiss-Italian Antiaging Neuron Centre

(16/07/2017)

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(Vicking)

Tutti i garriti

I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

Non devi sapere che i media vendono morte in diretta. Tutelati dal loro pericoloso neuromarketing!

La violenza è pubblicizzata sulle pagine dei giornali, esposta nei telegiornali televisivi, nei film, nei media elettronici. E’ il prodotto di consumo più venduto al mercato dell’orrido.

 

Sono più importanti i “like” sui social media, i click di un video efferato che qualsiasi altro contenuto culturale.

 

L’omicidio, l’esecuzione in diretta sono il macabro pasto di chi si nutre della morte degli altri.

 

Ma cosa stiamo imparando? Cosa ti stanno inculcando i media? La violenza è divenuta il pane quotidiano elargito alla mensa dei network.

 

Che sarebbe una prima pagina senza tragedie, omicidi, stupri, stragi, senza "le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità". Ok e se allora possono urtare perchè le inserite? Forse perchè la violenza è virale specie per i giovanissimi? E questa sarebbe educazione sociale?

 

Questo mercato di morte sta facendoci accettare la violenza come un ingrediente normale della nostra vita. Metto in discussione questa terribile consuetudine!

 

I media ci stanno obbligando alla normalizzazione del sadismo, alla assuefazione dall’omicidio, alla dipendenza dalla morte in diretta.

 

Quante  volte ti sei chiesto: ”questo filmato non mi fa bene, non lo clicco”, e poi ci sei cascato compulsivamente e lo hai guardato fino all’ultimo.

 

La vittima viene annientata, la polizia uccide stranamente sempre uomini di colore, la violenza sulle donne è uno scoop che fa vendere meglio. Certo se si unisce la violenza al sesso il prodotto è ancora più virale.

 

Ricordo la scena iniziale di Basic Istinct, dove Sharon Stone pugnala la vittima realizzando la pietra filosofale dell’erotismo: il sesso unito alla morte.

 

Che dire delle mattanze siriane in diretta? Quanti hanno cliccato l’esecuzione della povera giornalista Alison Parker e del suo cameramen Adam Ward?

 

La violenza televisiva colpisce i giovani di tutte le età, di entrambi i sessi, di tutti i livelli socio-economici. Coinvolge tutti i livelli di intelligenza realizzando un potentissimo neuromarketing. Il 45% dei ragazzi è a favore della violenza-social, la apprezza, così ha risponto un campione di 1000 intervistati su skuola.net. Dicono che l'informazione è libera e non può essere censurata. Nessuno pensa che la violenza-prodotto di consumo crea dei danni permanenti nella profondità della nostra biologia e del nostro spirito. Tutto è lecito finchè non nuoce alla collettività. Ma questo sfugge ai ragazzini che sempre più mancano di empatia e sono indifferenti ed anzi compiaciuti dalle sofferenze degli altri. Il fine è un rito collettivo di condivisione mediatica dell'orrore, uno spamming ai propri contatti, una enorme sadica play-station sociale.

 

La violenza diviene un virale prodotto di consumo e di istigazione con un prezzo e uno share.

 

Lo psicopatico emula i suoi predecessori. Le armi le trova facilmente. Ora occorre rendere  più scenografico e creativo il suo crimine. Pensa ai copione, ai dettagli, alla sceneggiatura, al suo account, alla social-pubblicizzazione.

 

L'io del killer si dilata e diviene grandioso nella paranoia di morire facendosi esplodere con una cintura di tritolo o meglio nel suicidio-strage colossal del disastro della Germanwings.

 

Una immagine, una sequenza viene immagazzinata negli archivi del nostro cervello e può attivare  una suggestione post-ipnotica che incita a replicare la violenza e l'autoviolenza.

 

Le immagini, i video violenti e che espongono la morte invadono il nostro sistema nervoso centrale. Si attivano le amigdale centraline della rabbia e dell’odio (Blair 2006), (White SF 2014).

 

Innestati su disturbi antisociali di personalità (APD) questi macabri nutrienti visivi istigano potenziali killer psicopatici.

 

Strano che la mia voce nel deserto si erga solitaria, mentre nessun media si sognerebbe mai di porsi una autocritica che distruggerebbe un mercato economico fertile: quello della esposizione della morte.

 

Buona Vita Angelo Bona

 

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Postato il: 30/08/2015 | Letto 4.582 volte | 

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Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
40134 Bologna

Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post11 Commenti al post

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Veronika

6 settembre 2015, 23:16

Condivido quanto dice. Io non guardo tv e non la voglio nemmeno. Ogni tanto vado al cinema e basta. Ascolto la radio e soprattutto la musica, da lì ogni tanto traggo qualche verità altrimenti taciuta. Tg, giornali, via discorrendo... tutti metodi per addormentare il gregge perché nella paura si tace

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Avatar ELFACINC60

ELFACINC60

1 settembre 2015, 23:02

La mia Tv giace nella credenza
i telegiornali non li guardo neanche se mi pagano
guardo DVD Totò, l'ATTIMO Fuggente, tutti quei film che mi danno carica e speranza nel
essere un ESSERE UMANO
Firmo tutte le petizioni che ricevo per Salvaguardare i DIRITTI UMANI, ANIMALI,TERRA,
Eh sì, sono VINTAGE.

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Avatar Eleonora Arbusto

Eleonora Arbusto

1 settembre 2015, 21:19

Tutti noi, dovremmo essere brillantemente disubbidienti! Le nuove generazioni, tendono a robottizzare il pensiero, le azioni, a causa di subdole manipolazioni, purtroppo volute. Se perdiamo la creatività necessaria, per avere idee propie, saremo facili prede,libere di circolare....nel gregge.

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Angelo

1 settembre 2015, 10:55

Ho 40anni ,ormai mi sono creato una mia idea che ormai il sistema che ci governa ci vuole così ignoranti e violenti fa comodo governare una massa di imbecilli anziché persone che potrebbero dare fastidio

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Marinamare

31 agosto 2015, 17:39

Come insegnante assisto alla violenza mediatica assorbita dai miei alunni e la subisco perché cercando di entrare in contatto per una relazione educativa autentica ne vengo sopraffatta. Pare vi sia un obiettivo di ignoranza disumanizzante in corso in quanto la violenza blocca l'apprendimento.

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

31 agosto 2015, 10:17

Il dolore, la violenza, la paura, il giudizio sono i fili intrecciati del guinzaglio con il quale siamo controllati.Con la tv ma anche da quando c'è internet il messaggio è troppo forte e sta diventando letale.Come nelle intossicazioni forse si arriverà ad avere voglia di vomitare e dire basta.

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Anna conti

31 agosto 2015, 09:42

Fin da piccola non ho mai sopportato le scene di violenza, ancora adesso, non posso vedere scene di film violenti. Guardo poco la televisione, perchè tra omicidi, attentati, sparatorie, fanno a gara a chi ne trasmette e ne parla di più.

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Ale74

31 agosto 2015, 08:40

Io ho eliminato la tv da una decina d'anni per tali contenuti ma anche per cartoni animati aggressivi e violenti, nonché per quell'immagine di donna/ragazza che viene vista solo per il corpo e le moine... So che non è sufficiente ma almeno non contribuisco a tali programmi...

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gianpiero

30 agosto 2015, 20:31

Anni fa Ognanios in una conferenza disse che ci dobbiamo decontaminare dalle tossine del dolore. Noi ormai siamo assuefatti e come dei drogati abbiamo bisogno di una dose di dolore sempre maggiore. Trovo tutto questo assolutamente tragicomico.

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Avatar Rosmarino

Rosmarino

30 agosto 2015, 14:20

Nel mio piccolo... non guardo filmati di violenza verso persone e animali. Nel mio profilo facebook non li posto per principio, anzi, metto sempre cose che possano ispirare alla pace e all'armonia. E' una goccia, ma è goccia, non polvere che brucia gli occhi.

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Astronaut

30 agosto 2015, 12:34

Sono pienamente d'accordo, negli ultimi anni sto cercando il più possibile di evitare i telegiornali, e i suddetti video, non penso servano ad altro che a fomentare rabbia e un senso di pericolo imminente che però non corrisponde affatto alla realtà di tutti i giorni. I veri terroristi sono i media.

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