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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

IPNO-MARKETING

Cari amici,la parola marketing si sta vestendo di significati sempre più "scientifici". La creazione e la messa in commercio di qualsiasi prodotto deriva da sofisticate ricerche di mercato, da studi su nicchie di consumatori mirati, da competitors e concorrenti, da una mission o campagna di vendita. Si cerca di costruire una U.S.P. (Unica proposizione di vendita) tipo: "Fantastico! Unico! Miracoloso a prezzi stracciati!". Si parla persino di marketing virale e il web favorisce il passaparola che in un attimo, sfruttando la capacità comunicativa di un numero limitato di soggetti, può estendere esponenzialmente, il numero di utenti finali. Esperti dell'emozione e della mente studiano effetti placebo o 'profezia che si autorealizza'. L'importante è creare aspettative nella mente delle persone e convincere i consumatori che il bisogno è stato appagato. Così può avvenire per un dentifricio, per un cd di autoregressione, per una merendina più buona delle altre. Se ci convinciamo che un prodotto ci serve e ci fa bene, possiamo favorire delle reazioni biologiche che attivano la chimica dell'autoconvincimento. Diveniamo quindi fedeli a un prodotto o una marca e una crema per la pelle diviene il nostro quotidiano alleato. Poco ci importa se serve o meno: quando la usiamo stiamo meglio. Si può quindi generare un ipno-marketing cioè una suggestione di massa volta all'acquisto. Esistono elementi che attirano la nostra scelta conscia ed altri molto più subdoli che ci fanno acquistare facendo leva su i nostri recettori inconsci. Fin tanto che si tratta di un palmare o di uno shampoo passi, ma quando ci si riferisce alla salute l'opera di convincimento manifesta o occulta è strategicamente meno tollerabile. I "sani con...", "abbassa il colesterolo...", "magra e divina..." sono suggestioni ipnotiche da cui occorre distogliersi. Sono pericolose tutte quelle che definisco con un acronimo da me coniato E.S.O, cioè Exciting Selling Offer, cioè la Esaltante offerta di vendita. Ciò specie se ci si riferisce a sussidi terapeutici, farmaci o pseudo-farmaci se promettono risultati fittizi.Impariamo a valutare le suggestioni esasperate, altisonanti, miracolose. Il "Non credevo ai miei occhi!", " Miracolo! Ecco il libro che ti salverà!", " D'ora in poi mai più cicciona! Perdi peso in tre giorni!" Attenzione all'ipno-marketing, dietro esistono mandrie di bufale!Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 11/04/2007 | Letto 18.186 volte | 

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Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
40134 Bologna

Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

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Angelo Bona

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Commenti al post21 Commenti al post

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Jole

16 aprile 2007, 15:40

Personalmente 5/6 anni fa, ho fatto delle scelte. Ho smesso di mangiare prodotti derivanti dalla sofferenza, ho smesso di scegliere scarpe o borse di pelle, di acquistare prodotti per la casa o per la cura della persona "miracolosi" ma ancora oggi testati su animali. Ovviamente nelle pubblicità non verranno mai elencate le crudeltà al quale sono sottoposte le povere anime. Prediligo le sane e lunghe passeggiate a piedi, gli alimenti ed i prodotti vegetali o naturali. Nel mio carrello non ci metto mai il prodotto più economico ne tanto meno quello più in voga. Mi accerto sempre che i miei acquisti non siano testati su animali, e che per confezionare o distribuire il prodotto non siano state sfruttate persone e minori. Spesso, davanti ad un'etichetta mi arrabbio perchè non c'è mai un'indicazione precisa; mi chiedo come possano le persone che attuano la mia scelta ma non sufficientemente documentate, sentirsi libere di scegliere in assenza del mitico coniglietto che afferma di appartenere alla lista accreditata ICEA o "Cruelty Free". Esco letteralmente dai gangheri perchè i negozi di prodotti naturali hanno ancora dei costi decisamente elevati. Purtroppo è ancora un mercato d'elite. Per questi motivi io non sono facilmente influenzabile, ma concordo totalmente con il pensiero di Angelo; le plagio-pubblicità che ci propinano possono distoglierci dalle nostre idee e deviare le nostre scelte e purtroppo c'è ancora poca consapevolezza.

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katia

16 aprile 2007, 13:35

Riflettendo su tutto questo effettivo bombardamento di pubblicità per vendere prodotto che possono essere dannosi, mi domandavo perchè con tutte le leggi che sono state fatte sul commercio, ne manca una che vieti la vendita di prodotti che possono ledere alla salute umana sia mentale che psichica.
Ci vorrebbe un organo di controllo che stabilisca se un prodotto ha le carte in regola per essere divulgato!
E' stata vietata la vendita della droga, perchè non vietano anche la vendita di cd per l'autoregressione per esempio?
Non sono forse parimenti dannosi contro la psiche umana?
Chissà se si può richiedere l'istituzione di un organo di controllo che avrebbe la funzione di stabilire la dannosità di un prodotto prima di farlo entrare in commercio?

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romana

16 aprile 2007, 11:40

Cari Amici, concordo con tutti voi, ci sono giorni in cui sono molto arrabbiata, altri in cui mi sento un guerriero, altri ancora in cui mi sento impotente, depressa e scoraggiata... sembra che il consumismo, l'ingordigia e l'egoismo travolgano tutto e tutti!!!SEMBRA...ma non è così, non tutti sono travolti e chi non lo è può fare molto. Secondo me è molto importante parlarne, parlarne e denunciare ... come stiamo facendo ora, come fanno altri siti, giornali o associazioni. Nel mio piccolo ho fatto delle scelte concrete di semplicità e cooperazione; un anno fa ho cambiato casa per andare ad abitare sopra a degli amici, coi quali condivido molto, dalla linea adsl ad altri beni di consumo che utilizziamo in comune.Il mio progetto di vita prevede la creazione di microcomunità familiari di solidarietà e condivisione.Ci sono piccoli gesti quotidiani che possono avere un grande impatto sulle persone, senza essere gesti "estremisti", dall'uso di borse di tela per la spesa all'uso dei mezzi pubblici o bicicletta tutte le volte che l'auto non è necessaria, a costo di metterci un po' di tempo in più...quel tempo credo sia ben impegnato. E così via...piccole scelte

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Alina

13 aprile 2007, 22:32

forse queste situazioni e chi si impegna ad evidenziarle nel modo giusto,sono indicazioni preziose per farci capire che bisogna cercare altrove l unica verità,lunica luce in grado di appagare i nostri animi in evoluzione.perchè è per questo che siamo qui.l Amore.tutto ha un senso ed un ruolo,uno scopo...

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mariangela c.

13 aprile 2007, 09:12

cara Alina,concordo a pieno con te,nel tuo commento mi sono rivista...anch'io ho sprecato energie dietro a ondate sbagliate...ma ora sento che stò percorrendo la strada giusta,adoro anch'io camminare appena è possibile a piedi nudi sulla terra, nei prati e in casa sul pavimento,adoro gli alberi e le piante...pensa che volevo diventare un'erborista, in esse c'è una saggezza immennsa e radiosa e il colore del cielo è il mio preferito,l'azzurro!

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Alina

12 aprile 2007, 23:38

che le nostre mani siano al servizio dell Amore,le nostre orecchie sappiano ascoltare le sue melodie in ogni dove,i nostri occhi sappiano riuscire a scorgere i suoi disegni ovunque,i nostri piedi percorrano le sue vie,le nostre parole raccontino delle sue magie..siamo qui perchèinsieme possiamo passare in questo tempo senza sprecarci dissolverci dividerci disgregarci spegnerci.Cristo ci ha lasciato una grande forza,un'immensa luce -quella del cuore-per non perderci nelle ombre delle nostre menti.Grazie Angelo che cerchi sempre di tener sveglio, chi come me,ogni tanto scivola nel "sonno"

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Alina

12 aprile 2007, 23:18

proprio oggi stavo pensando a questo..in quest ultimo periodo che mi sento giù e sento una grande tristezza nell'osservare quanto siamo pilotati.sono daccordo con tutti voi.con te Angelo quando dici..passi un palmare o uno shampoo.è che qui cercano di indirizzare le menti,i nostri animi,addormentandoci sempre più..perchè fa comodo così,che tutti siano sotto controllo. la potenzialità che è in ognuno di noi è grande,il cuore conosce una forza creatrice che null altro può..e questo purtroppo è soffocato.un 'azione mirata vuole spegnere questo.hanno creato una realtà immaginaria,parallela,forte nell'intento dove è difficile rimanere sempre attenti.è una dimensione pesante,bassa..mi sbaglierò..ma così creano anche malattie"dell'anima".stessa tecnica,le pensano e le promuovono.e purtroppo poi si traducono in"realtà".la forza creatrice è utilizzata secondo disegni decisi da animi vuoti,da menti folli capitanate dal potere. la terra ci parla, gli alberi sono spiriti sapienti..mi sento aliena,fuori luogo qua.quello che ci creano è estremamente stagnante, pesante per il nostro animo.inappropriato. è stonato,disarmonico..ma come non sentirlo?io sto pagando caro il prezzo di aver sprecato energie dietro ad ondate sbagliate..ne sto risentendo fisicamente.bella lezione!mai più!continuerò a parlare con la luna,ad abbracciare gli alberi,ad andare scalza nella terra quando ne sento il bisogno,a salutare il cielo ogni mattino e a respirare del sole..questo alimenta il cuore di gioia VERA

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Mirella

12 aprile 2007, 20:59

E' vero siamo nell'era del consumismo, non solo cercano tutti i modi possibili per venderci di tutto ma ci spingono a consumare, quasi a fagocitare le cose ke abbiamo perkè più consumiamo e più arrikkiamo coloro che producono le cose ke compriamo..... per non cadere nella trappola delle pubblicità ke promettono situazioni miracolose bisogna stare all'erta e soprattutto avere grande autostima per non cercare di adeguarsi ai modelli che ci impongono.... studiano come convincerci ke abbiamo assoluto bisogno di quel prodotto in particolare e sovente ci caschiamo ma penso ke il vero bisogno ke abbiamo è quello di essere amati e di amare, solo ke a volte non lo riconosciamo e crediamo ke per stare meglio ci serve quel vestito nuovo, quel cd di musica new age, quella dieta miracolosa...... certo ke siamo proprio dei "poverelli"........

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lauretta

12 aprile 2007, 20:49

Sono d'accordo con Voi,con l'Amato Dottore. Da anni (costretta anche dai problemi di salute che affliggono mia figlia) ho dovuto rieducarmi (disintossicandomi dalle "B.... quotidiane" propinateci dai media)e giorno dopo giorno educare i miei figli controcorrente.E' una lotta estenuante.. più volte sono stata tentata ad arrendermi..:"mamma ho visto quello..quell'altro..tutti portano o mangiano questo...io perchè no?" la realtà è che mi sono sentita riprendere(da insegnanti,conoscenti preti e parenti!) perchè in questo modo i miei figli erano "troppo diversi" dal branco!Bene, ho sempre risposto a tono"NON MI CONFORMO!" e quando saranno grandi saranno liberi di scegliere come vorranno vivere, ma perlomeno avranno ascoltato una "campana" in più! Per il momento cerco di tutelarli come meglio posso, ma non è per nulla semplice...si corre il rischio d'isolarli veramente...ma poi mi chiedo...isolarli da chi? da cosa? DAL VUOTO che li circonda? Far funzionare il cervello deve significare per forza emarginazione dal gruppo?Cercare se stessi..la propia identità è poi così grave e peccaminoso? ma come ci consideriamo? come ci considerano...?Quanto poco Amore e Conoscenza e LIBERTA' vedo intorno a me..che tristezza!!!Vi porto nel cuore con Amore laura

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stelio

12 aprile 2007, 16:54

C'era un film molto brutto, ma abbastanza realistico paradossalmente parlando.
Si chiama "Essi vivono" di Ken Russell. Lo ricordo solo per dire: che senso ha la pubblicità? che senso hanno le macchine? L'uomo, quale uomo?, si abitua a tutto, ma è preferiblie nuotare nudi nel mare o vestirsi di plastica e spostarsi dentro scatole teconologicamente avanzate e spiritualmente deprimenti? La sveglia è suonata, aprire gli occhi fa male, l'orrore di cui siamo capaci è enorme, ma la volontà che abbiamo di delegare la nostra vita ad altri è forte ed è il nostro peggior nemico. La sveglia è suonata, il vento soffia caldo e insistente, oltre l'ipnosi collettiva c'è una massa critica che da sola può disintegrare in mille pezzi l'illusione creata da una mente troppo virtuale che non può più sognare.
Buon risveglio, amici.

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Daniela(ajò)

12 aprile 2007, 16:06

ciao a tutti..io mi rendo conto che nella mia piccoloa realtà quotidiana, la maggior parte delle persone che conosco (parlo di conoscenti, non di veri amici..)gareggiano continuamente, a chi riesce ad indossare il capo piu alla moda, a chi ha sentito parlare per primo dell'ultima griffe che c'è--e triste vedere che si spendono centinaia di euro per un paio di scarpe o per una magliettina solo perche CE LE HANNO TUTTI..Ci facciamo davvero ipnotizzare dal materialismo che ci circonda senza alcuna capacità di giudizio.. Ma forse e anche vero che ci circondiamo dellepersone piu simili a noi...e mi ritengo quindi molto fortunata, perche i miei veri amici, compagni di chissa quante vite, non indossano gli ultimi vestiti griffati, non hanno l'ultima scarpa alla moda..magari vengono al mercatino con me..per vedere se c'è qualche 3x2! del resto, non mi sento neanche di esprimere un giudizio, su chi invece ha i soldi e può permettersi di spendere di piu..Chi puo "permetterselo", deve soltanto capire la differenza tra ciò che ci dicono e ciò che E' veramente...viviamo in un mondo di automi... e il telecomando lo gestiscono gli altri..che tristezza...Abbracci a tutti

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francesca

12 aprile 2007, 14:52

aimè debbo confessare che anch'io sono stata più volte ipno marketizzata, ad ogni trovata miracolosa su presunti integratori dimagranti mi sono fiondata come una saetta sottoponendomi a volte a bevande che neanche un "cane" (ovviamente non Artù)avrebbe mai bevuto. Risultato? Nullo.
Ripenso a quel periodo e mi viene da ridere a pensare a quanto sono stata stupida ... ecco, l'unico lato positivo è che a distanza di anni produce buon umore.

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massimiliana

12 aprile 2007, 14:00

Magari, il pericolo fosse solo il dentrifricio miracoloso, qua ci bombardano da tutti i fronti e pretendono di venderci qualunque cosa, anche la più assurda. E' proprio vero che siamo "studiati" da chi sa come farci cadere nella rete del consumismo e senza via di scampo.
Tutto questo enorme meccanismo ci intrappola ogni momento della giornata: tv, riviste, quotidiani, internet, cartelloni pubblicitari, mezzi pubblici. E' pur vero che qualcosina ci occorre, in alcuni casi va bene anche lo sfizio colorato per recuperare un momento di tristezza.
Io per esempio misuro il mio umore in libreria, quando sono giù di corda cerco di tirarmi su regalandomi un libro, se non ci riesco vuol proprio dire che la strada da percorrere per risollevare la "crisi" deve essere un'altra e cambio metodo.
Purtroppo molti altri, si consolano dando fondo allo stipendio, gareggiano per avere l'abito più alla moda costi quel che costi, alla crema che promette miracoli, al chirurgo plastico che ti fa tornare giovane, al cibo gustosissimo già pronto per essere messo nel piatto.
C'è chi ha studiato per benino questi nostri "bisogni" e ci propina al momento giusto quello che occorre. Ma sono proprio questi i bisogni dell'uomo????? Ne siamo sicuri?
E' triste dirlo, ma l'uomo comune che vive dove il benessere abbonda, è stato educato a non pensare con la propria testa e, convinto di poter rimediare a gran parte dei suoi "problemi" acquistando.
Questo meccanismo fa sì che un sacco di gente possa lavorare, dal pubblicitario al grafico, dal venditore al negoziante, dal trasportatore alla cassiera e così via. Abbiamo inventato un modo per far girare vortcosamente il denaro.
La cosa gravissima è che siamo arrivati all'esagerazione. Io che sono vissuta ai tempi del Carosello, dove erano reclamizzati i soliti dieci prodotti, mi rendo conto di quanto sia ingigantito il mercato.
Purtroppo siamo arrivati a far leva sui bambini che assorbono tutto come spugne e sui malati che nei momenti di sconforto cercano il miracolo in prodotti camuffati da "medicine".
Io, che non seguo le mode e non sono mai al passo serrato coi tempi, non mi faccio facilmete influenzare. Mi oriento usando prodotti ecologici dove possibile e sperando lo siano davvero e quando mi confronto con parenti, amici e colleghi cerco di spiegar loro che pur avendo attorno un mondo di prodotti da guardare, siamo poi liberi poi di scegliere con la nostra testa come spendere il nostro denaro valutando spesso grazie alle etichette, se stiamo facendo la cosa giusta.
Cerco di far comprendere che medicina, non è solo quella che ci prescrive il medico, secondo me medicina è tutto ciò che ingeriamo.
Quindi è da preferire frutta e verdure fresche, il sughino semplice fatto al momento, l'integrale, ecc.
Ma non è facile far capire alle mamme che la pratica merendina già pronta, o la pasta nella busta da infilare nel microonde, non è salutare se assunta abitualmente. Che non vuol dire essere liberi se ci costringiamo a imitare gli altri solo per avere qualcosa da raccontare o per conservare tempo da spendere poi davanti alla TV o, peggio ancora, per piazzarci i bambini, magari con davanti un piatto senza vita.
Secondo me, arrivati a questo punto, se ne può uscire solo rieducandoci. E siccome la pubblicità mi pare sia il mezzo più rapido e ascoltato, perché non utilizzare lo stesso canale? Perché non inserire nelle scuole un programma che preveda come leggere un' etichetta, cosa vuol dire additivo, glutammato, idrogenato ecc.ecc.? che ripercussioni hanno queste sostanze sulla salute e perché vengono usate? Perché non raccontare che il fantasatico detersivo che sbianca come non mai o la crema che usata tutti i giorni spazza via le rughe, passano anche loro attraverso la pelle all'interno del corpo e come il cibo potrebbero causare danni?
Forse sto solo fantasticando, impossibile andare controcorrente…………….spamming RIEDUCARCI.
Vi abbraccio.

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Luciana

12 aprile 2007, 12:37

Eh già Angelo è ormai mostruoso tutto quel tipo di mondo..
Pensa che io ormai quelle poche ore che seguo la TV metto il muto quando c'è la pubblicità..
Ho cominciato per scherzo.. ora sono anni che le mie orecchie urlano pietà e scalpitano furibonde se solo ascolto la pubblicità per più di pochi min!!..;-)..
Un abbraccio, L.

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Roberta (Alcyone)

12 aprile 2007, 10:52

Ciao, anch'io sono d'accordo che questo sia un argomento molto importante, di cui parlare.
Anch'io come Paola TS ho scelto di non guardare piu' la TV, non ce la faccio e' piu' forte di me, un rifuto che nasce dal non volersi violentare da certe immagini e marketing furioso.
Perro' trovo anche giusto il pensiero di Agnese, bisogna conoscere, e non e' isolandosi che riusciremo a combattere contro l'ipno-marketing. Sicuramente e' importante parlarne, in famiglia, con i nostri figli, con gli amici, e cercare di discernere, di evitare di esserne sopraffatti, di recuperare il nostro sacrosanto libero arbitrio, che tramite questi mezzi subdoli, ci viene tolto. Spamming: AZIONE.

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Agnese

12 aprile 2007, 09:44

Bravissimo Angelo, purtroppo di queste cose non si parla mai, le subiamo e basta.
Ho studiato grafica e design e le tecniche di vendita sono di una finezza spaventosa, non possiamo nemmeno immaginare il fitto reticolo di elementi subdoli dove arriva a colpire. Ho sempre pensato però che chiudersi in una stanza e non vedere e non ascoltare non sia la soluzione, diventeremmo degli isolati associali e saremmo esclusi automaticamente dal sistema senza quindi aiutare nessuno se non noi stessi.
Credo che il modo migliore sia guardare, ascoltare, capire ed essere incredibilmente critici senza farsi condizionare. E' più difficile fare questo che non tapparsi le orecchie e chiudere gli occhi, ma credo che se lo facessimo in tanti, il sistema pubblicitario si accorgerebbe prima o poi di non avere più presa su di noi..
Buona vita a tutti!!!

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PAOLA TS

12 aprile 2007, 08:56

Ormai da diverso tempo guardo pochissimo la tv, ma quando mi capita scatta in me una specie di "blocco automatico" all'apparire della pubblicità (e la stessa cosa mi succede quando si parla di politica!!!) Non riesco proprio a guardare, sentire e digerire lo starnazzamento della pubblicità, che sta diventando sempre più chiassosa e anche aggressiva, ma purtroppo mi rendo conto che invece molte persone ne subiscono il fascino e sento intorno a me commenti su questo o quel prodotto provato proprio perchè "l'ha detto la tv" e mi chiedo veramente come viene usato il cervello!!! Stiamo davvero diventando zombie che vivono programmati dagli altri? Spero proprio di no, ma la pressione è davvero forte e ormai i pubblicitari studiano più la psicologia che le tecniche grafiche!! Non resta che "tapparsi le orecchie" e soprattutto non stancarsi di spiegare ai nostri figli come funziona la baracca, perchè sono loro la parte più debole e condizionabile e sono loro che domani porteranno avanti questo nostro povero bistrattato mondo!

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Paolo R

12 aprile 2007, 08:33

D’accordissimo! Viviamo in un sistema di induzione artificiale dei bisogni tramite manipolazione mentale più o meno “ipnotica”. Così diventiamo automi eterodiretti pensando di essere liberi. Non solo, ma siamo ridotti a consumatori di merci, a essere biologici elementari, subumani. E il guaio ulteriore è che per sfornare questi prodotti soddisfa-bisogni il sistema industriale inquina. Non solo, ma a volte gli stessi prodotti sono inquinanti: basti pensare a un’automobile... Quasi sempre poi il prodotto è imballato con sostanze non biodegradabili e, una volta usato (a meno che non sia un alimento interamente consumabile), diventa anche lui un rifiuto magari anche riciclabile, ma non biodegradabile, e dunque inquinante. Per giunta, chi può permettersi di fare pubblicità è già sufficientemente ricco e vuole ancora più soldi e potere. Insomma: l’intero sistema è sbagliato, non solo la pubblicità che lo alimenta. Il fine (il guadagno) giustifica i mezzi (l’inquinamento, la manipolazione mentale, la creazione di potentati economici transnazionali). Come nell’ipnosi regressiva, dovremmo tornare sui nostri passi, pensare a come eravamo immediatamente prima della sciagurata rivoluzione industriale, riflettere sui nostri errori e sui nostri reali bisogni e poi, con le conoscenze “scientifiche” nel frattempo acquisite, riprendere il cammino, ma questa volta in armonia con la “natura”, ovvero con l’“anima del mondo”, ovvero… con il “divino”. O, se preferite, con l’Uno che è in ogni cosa.

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albaroma

11 aprile 2007, 23:30

giustissimo dottore! e proprio così! per anni mi sono occupata di grafica e alla base si utilizzavano tecniche che miravano a suggestionare gli ignari utenti. A scuola e poi nella professione ci veniva insegnato come colori e forme possono indurre stimoli ricordo un mio professore con grande affetto era l'unico che oltre le teorie ci trasmetteva un senso di etica se così si può dire e ci aiutava a comprendere il linguaggio della pubblicità e a non cadere nelle trappole ordite. Lo sapevate che persino l'ordine e l'altezza in cui sono esposti i prodotti é mirato a condizionare i vostri aquisti? certo però che se si parla della salute la cosa e ben più grave il guaio è che non siamo mai stati davvero liberi come ci hanno fatto credere. Ci condizionano fin da bambini provate ad oservare un cartone animato, isteria e supertecnologgia! ma non erano meglio i puffi! e i pochemon? strani animali mutati e mutanti che significa a cosa vogliono portare le prossime generazioni? bravo dottore! di queste cose bisogna proprio parlare. ciao albaroma

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Barbara M.

11 aprile 2007, 22:59

Non chredo più a nessun tipo di "macchinazione" pubblicitaria, mi viene il vomito se vedo pubblicizzare uno yogurt che fa i miracoli o una barretta che fa dimagrire. Un bagnoschiuma con effetto relax che magari contiene un cancerogeno sgrassapavimenti. Sono schifata e siccome non mi reputo "speciale" spero fortemente che molte altre persone la pensino come me, mi auguro che siano più di quelle che posso immaginare, ma se non fosse così mi adopereò con ogni mezzo a disposizione per fare in modo che possa diventarlo. Come? Non so, troviamo un modo nel nostro piccolo che sia efficace. Antispam: ignoranza.. Ma va?

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Anita

11 aprile 2007, 22:04

Pur ammettendo di essere stata ipno-marketingizzata a mia volta in passato condivido pienamente il pensiero di Angelo. Penso non sia difficile percepire la pericolosità che subdolamente si può nascondere dietro a queste tristi messe in scena. Non meritiamo di essere presi in giro, dov’è il rispetto per quell’individualità che caratterizza ognuno di noi? Ma a parte questo, ci rendiamo conto che ci sono persone consapevoli della scorrettezza che hanno tramutato in mestiere e che continuano per la loro strada senza guardare in faccia nessuno? Hai ragione Angelo, quando si parla di salute nulla diviene tollerabile! Ho visto star male care persone a causa di dinamiche del genere. “Credo fortemente in internet, vero libero arbitrio dei navigatori ed unica coscienza collettiva e popolare. Internet non costa nulla, è democratico.” Queste sono parole di Angelo… nel mio piccolo e per quello che posso parto da qui.. potremmo farlo insieme!!! Si potrebbe dare un’opportunità di riflessione in più alla gente.. Se la persona che s’appresta ad acquistare un libro su internet, ad esempio, trovasse un qualche commento nato dal cuore di chi nell’amore crede, invece che un paio di false e positivissime “ipno-marketing-recensioni, credo sarebbe una grande opportunità per ulteriori riflessioni che diversamente non potrebbe avere!

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