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Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

INTERNET SUICIDE

Cari amici,leggo sul New York Times di questa mattina che in South Corea, la Korea Association for Suicide Prevention denuncia un trend sconvolgente. Parrebbe che negli ultimi cinque anni il numero di suicidi sia raddoppiato da 6400 nel 2000, fino a 12047 nel 2005. Mi sfrego gli occhi e rileggo, la fonte è autorevole. Le stime degli ultimi anni rilevano un ulteriore incremento e si ritiene che l'indiziato maggiore sia il web. Cosa vuol dire? L'Internet suicide è in gran voga e molte persone si accordano in rete stipulando patti suicidi con tanto di blog, siti dedicati e marketing di kit letali.Il repentino sviluppo dell'industrializzazione e delle nuove tecnologie ha mutato radicalmente la realtà rurale precedente di questo paese provocando una dissennata spinta alla competizione ed alla disgregazione dei valori sociali e familiari. Queste le conclusioni un po' semplicistiche che leggo nell'articolo. Ritengo che Internet agisca come catalizzatore di un disagio individuale ben più radicato. In una società volutamente orientata alla schizofrenia ed alla spersonalizzazione diventa esponenzialmente più facile non trovare più il senso.Vi descrivo alcuni esempi di suicide-paths. Nel marzo di quest'anno un ragazzo di ventotto anni ha aperto un sito con un blog "trip to heaven" , "viaggio verso il cielo" istigando i visitatori. E' stato arrestato perché ha inviato un veleno, cianuro di potassio ad un ragazzo di quindici anni incontrato sul web che si è ucciso. Questa macabra moda viene praticata spesso in gruppo e gli aspiranti suicidi si incontrano sul web come è accaduto a cinque persone, due donne e tre uomini tra i quali uno fortunatamente ha avvertito la polizia. Credo che ciò sia un indice del disorientamento e dell'alienazione della web generation e della acriticità con la quale specie i giovani assimilano e amplificano i potentissimi messaggi fuorvianti, che filtrano attraverso la rete nelle nostre case. Non voglio demonizzare Internet perchè è effettivamente uno strumento di immenso scambio, ma occorre metterne in luce anche le devastanti potenzialità negative.A chi giova questa situazione? E' tutto casuale e fortuito? Chi trae vantaggio dalla disgregazione delle coscienze, dalla dissoluzione di ogni valore e della stessa dignità umana?Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 23/05/2007 | Letto 17.969 volte | 

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Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

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Commenti al post20 Commenti al post

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Alberto

26 maggio 2007, 05:17

Io ho avuto, molto lontanamente, un impressione di questo sentimento in rete. Penso sia dovuto al fatto che va di moda il pensiero che “è tutto fatto, tutto detto, non c’è più nient’altro da scoprire e se c’è lo scopriamo noi, voi non ve ne preoccupate”. In questo modo i ragazzi cercano un qualcosa che vada oltre alla quotidianità, che li permetta di “scoprire” loro stessi qualcos’altro, magari facendolo in gruppo. Per questo si ubriacano in discoteca, fumano spinelli, ricercano esperienze sessuali che hanno poco a vedere con l’amore o addirittura hanno la disgraziata idea di suicidarsi.
Comunque direi che l’unica “colpa” di internet è di permettere a persone di tutto il mondo di comunicare, così che chi ha le stesse idee può incontrarsi più facilmente e formare un gruppo più grande e compatto.

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odette

24 maggio 2007, 21:21

E' veramente molto triste e sconfortante pensare che ci sia chi si può appropriare della vita altrui fino a portarlo al suicidio...quanta mancanza d'amore e quanto egoismo in queste persone .

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mariangela

24 maggio 2007, 14:42

è tutto molto triste...c'è proprio un gran senso di vuoto,di solitudine e di tanta paura nel cuore di queste persone suicide,nel non voler acettare la vita così come viene con le sue brutture e le sue cose belle e buone,ma ancora peggio di loro,ci sono quelle persone che istigano al suicidio di massa, esse vivono in un vero baratro oscuro cioè la responsabilità della fine di una vita altrui...spero presto che le loro coscienze si aprano all'amore,al rispetto verso gli altri e verso se stessi e sopratutto verso la Vita!!!!!!!!!!!!

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Paola

24 maggio 2007, 13:02

E' scioccante questa notizia, però non mi stupisce molto perchè il fondo basta guardarsi attorno per capire che una sorta di "globalizzazione" fa fare alle persone le cose che fa qualcun altro senza neppure pensare, come una specie di imitazione senza alcuna scelta. Il web enfatizza tutto questo.
Penso che ognuno di noi ha sempre la scelta in ogni momento di vita per decidere che cosa fare utilizzando il cuore, l'anima e la mente. Se si usano tutti insieme è il massimo perchè si stabilisce un equilibrio dentro di noi. Il fatto è che c'è troppa superficialità e materialità perchè questo avvenga. Tutto però può sempre evolvere il meglio finchè c'è vita. Io credo in un mondo che diventerà migliore. Tutti dobbiamo impegnarci per questo. Buona vita.

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Roberta (Alcyone)

24 maggio 2007, 10:13

Sapere questa cosa mi fa molto male. Non si apprezza piu' la vita e si cerca di "massificare" anche il suicidio. Queste povere persone, sole, perse....cercano una nota di "clamore" con un suicidio di massa.....istigando altri a seguirli....a negare la vita....e' terribile.....ed e' cosi' sconsolante, sapere che nessuno faccia nulla.....svegliamoci e svegliamoli!

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lauretta

24 maggio 2007, 08:19

dell'intolleranza ,del razzismo. IL germe della discriminazione se ben coltivato darà presto i suoi frutti e così si generano i conflitti dai più piccoli a quelli mondiali e vi è sempre dietro tutto ciò un beneficio economico di portata inimmagginabile per noi "piccoli" ed ignari(non tutti per fotuna!)cittadini!Sinceramente riconosco e credo nella potenzialità di questo sito un'opportunità UNICA per contrastare un pensiero massificato e degenere.Educare all'amore ed alla pace non è facile...bisogna sentire con il cuore..e la strada è sempre difficile ed in salita, ma insieme sono certa riusciremo a dare il nostro piccolo contributo.Questo è un GRANDE LAVORO, Amato ed Ispirato Dottore, ma lo faremo insieme e saramo tutti UNO.Con Amore laura
P.S.scusatemi se mi sono "rubata" uno spazio in più!

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lauretta

24 maggio 2007, 08:06

Amati Amici,sono giorni che mi interrogo sulle reali potenzialità della"nuova generazione",come mai vivono"in branco?"(modo di dire-senza offesa per nessuno!)non sono capaci di elaborare più un loro "propio"pensiero,ma elaborano spesso e volentieri pensieri di massa,soffrono di una carenza di creatività al limite dell'insopportabile,esasperano quasi sempre le loro emozioni portandosi volontariamente verso il baratro.."lo sballo"è il loro credo,lo scopo..il fine ultimo! Comunicano prevalentemente tramite internet,nascondendosi di proposito dietro un video..quasi a voler celare la loro identità.Danno vita ad una personalità di gruppo,ma temono la propia e (sempre a parer mio!)molto più predisposti pericolosamente a malattie di origine sociale,quale la depressione ed altro.Internet, come tanto altro ancora è solo un mezzo e non causa.Soffermandomi a riflettere tutto quello che accade sottolinea un'unica verità,ci stanno robotizzando e robotizzano i nostri figli portandoci sempre più verso luoghi dove la comunicazione viene annientata,dove il pensiero,l'ideale e il sogno non esisteno..c'è già chi penserà per me.. per l'altro!Chi sono questi manipolatori,mistificatori e venditori del nulla..di morte?Perchè in pochi(troppo pochi!)ne percepiamo la presenza e la pericolosità ed per altri(molti-troppi!)neppur esistono?I più grandi "imprenditori"mondiali,le più"grandi"industrie del pianeta, per poter sopravvivere devono coltivare e curare il culto del"due",della separazione,dell'odio

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Brigitta

24 maggio 2007, 04:33

Credo che Internet agisca più da acceleratore di quanto c’è già che come causa a se stante. E la sua natura intrinsicamente globale è contemporaneamente uno dei suoi più grandi pregi e uno dei suoi più grandi difetti, nel senso che quello che forse un tempo sarebbe rimasto più circoscritto oggi rischia di fare il giro del mondo in poche ore. Penso che ogni società o persona abbia in se’ il germe dell’autodistruzione anche se i fattori che lo faranno germogliare saranno di volta in volta diversi. Se dovessi individuare un comune denominatore direi che è il non saper dare peso a quelle piccole cose che ci fanno sentire più vivi anche quando le cose non prendono la piega che avremmo voluto. Una capacità che forse non abbiamo mai appreso, mai coltivata oppure l’abbiamo smarrita quando siamo finiti per l’ennesima volta col fondoschiena a terra. Alcuni suicidi sembrano nascere da situazioni tragiche contingenti, da un senso di intrappolamento perché non si vedono altre vie d’uscita. Altri invece sembrano aver origine in una proiezione totale verso un aldilà perfetto. In molti di questi suicidi Internet però intravedo delle persone che non hanno niente che le fa sentire veramente vive col risultato che per alcune il confine tra vita e morte si sfuma mentre altre, in un disperato tentativo di provare l’emozione di sentirsi vive, possono progressivamente spingere il ‘thrill seeking’ alle estreme conseguenze.

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claretta

23 maggio 2007, 23:22

Mi fa sempre male sapere che accadono questi orrori, è come una pugnalata allo stomaco....anche se, come dice Francesco, noi ci scegliamo il nostro percorso evolutivo costi quel che costi. ciao

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Katia

23 maggio 2007, 22:48

E' uno dei tanti flagelli del mondo. Siamo a limite,ormai le notizie scioccanti ogni giorno non mancano. In un libro sugli angeli ho letto che il male non è altro che bene in divenire. Evidentemente queste anime suicide avevano bisogno di questa esperienza per la loro evoluzione. Noi possiamo solo pregare affinchè questo flagello si fermi

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AURORA G.

23 maggio 2007, 22:10

Sono pienamente d'accordo con Francesco. E' una coincidenza ciò che accade nella Corea del Sud piuttosto che in Svizzera? E' una coincidenza che siano giovani a suicidarsi? Nella vita di ognuno sono poche le coincidenze, quasi niente avviene per caso. Non si nasce e non si muore per caso. Internet è solo uno strumento, come in passato varie correnti filosofiche trascinavano nel bene e nel male molti giovani, perché sono i giovani i più vulnerabili, oserei dire i più puri in un certo senso. Quello che invece mi chiedo continuamente è "Cosa posso e devo fare io per evitare ciò?" . Grazie Angelo per proporci dei temi cosi importanti. L'impegno che ognuno di noi mette nell' inviare il proprio commento indica che siamo vicino a queste persone e mi piace sperare che, correndo su un filo invisibile ma potente, ogni nostro pensiero possa salvare una coscienza. Un abbraccio a tutti.

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Paolo R.

23 maggio 2007, 17:45

Più ancora del raddoppio del numero di suicidi in Corea, ciò che inquieta è questa nuova modalità “organizzativa”. Non mi sembra che il dottor Bona abbia voluto incolpare internet: altrimenti non se ne servirebbe così tanto per comunicare! Internet è uno strumento potentissimo: in mano a persone vulnerabili, depresse o scompensate può diventare micidiale. Chi ama il prossimo come fa a restare indifferente di fronte a questa autodistruzione dell’umanità? Fino ad alcuni anni or sono Trieste aveva il poco invidiabile primato nazionale dei suicidi, e ancora adesso si trova nei piani alti della classifica. Come nel caso della Corea, è il sintomo di un grave disagio: non può essere “sana di mente” una città artificiale concepita a tavolino dal potere politico, dove è stata fatta tabula rasa del passato per attrarre chi voleva arricchirsi e che oggi è composta da persone male assortite della più diversa origine. Su una città o un Paese manipolati dalla politica per funzionare a una sola dimensione, quella economico-materiale, il ciclone della modernità si abbatte con la massima energia e travolge ogni resistenza. Uno sradicato non sente legami né con gli altri, né con la terra, né con il cosmo, e non possiede quelle radici che gli consentirebbero di resistere al ciclone. Non è un caso che il manicomio di Trieste fosse molto affollato e che la nevrotica Trieste sia ancora nota come “la città dei matti”. A guadagnarci è chi acquisisce denaro e potere creando “zombie telecomandati”.

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Gaetano (Londra)

23 maggio 2007, 16:40

Salve
la Corea del Sud e`effettivamente passata da una situazione di paese rurale e “confuciano”ad un paese fortemente industrializzato in pochissimo tempo. Tutto questo non poteva non fare vittime.
Gli internet suicide non sono una cosa assolutmente nuova.
Avendo vissuto per 3 anni in Giappone conosco la situazione di quel paese un po`meglio.
Il Giappone e`un paese in cui la tecnologia ha avuto per molti aspetti uno sviluppo al di fuori del comune, il Giappone e` sinonimo di tecnologia moderna applicata alla vita quotidiana fino alla nausea.
I patti suicidio fatti su internet venivano riportati con dovizia di particolari sui giornali anni fa`. Adesso non fanno piu`notizia. Ricordo ancora il fatto in cui diversi ragazzi incontratisi su internet, si erano lasciati morire asfissiati in un furgone. Il tutto fu copiato da altri gruppi di giovani.
Non so. Non sono affatto convinto che ci siano o possano esserci dei poteri occulti o presunti tali interessati alla disgregazzione di coscienze e valori che un tempo davano un significato alla vita.
Ogni epoca ha avuto i suoi demoni da esorcizzare, le sue spine nel fianco necessarie a farci evolvere.
Viviamo veramente in tempi cosi difficili che lasciano presagire una sorta di”notte oscura dell’anima” prima della “risurrezione dei cuori e delle coscienze? Mah!
Spero che ci sia pace nei cuori ed equilibrio nelle nostre vite. Un sorriso sui nostri dubbi.

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Mirella

23 maggio 2007, 16:18

Il numero dei suicidi è aumentato esponenzialmnte negli ultimi anni e nn credo x colpa di internet. internet ti mette a disposizione tutto ciò ke vuoi ma siamo noi a cercare qlcosa pittosto ke un'altra. purtoppo questa tendenza nn fa altro ke sottolineare l'immenso dolore che colpisce ki vive lontano dall'Uno, ki disperatamente cerca e nn sa cosa cercare.... o dove..... siamo nell'era dell'ego, del 2.... tutto intorno a noi ci costringe a sentirci lontani da Casa e questo fa male....... ci vuole tanta forza per capire ed uscire dall'ignoranza ke ci tiene lontani dall'Uno....

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albaroma

23 maggio 2007, 15:53

è così triste che fà male all'anima tutto ciò. Internet e un grande strumento di comunicazione ed è l'unico aperto a tutti ma ha lo svantaggio-vantaggio di non poter essere controllato nella sua interezza in tempo reale. Io però credo che il punto non sia questo la domanda è perchè si desidera la morte? Credo che a molte persone manchino dei punti di riferimento, la morale e l'etica se vogliamo non sono più ben definite così che per alcuni tutto diventa lecito e permesso. cosa si può fare allora, non sò! forse si può sorridere agli altri più spesso forse ci si può fermare ad ascoltare il vicino di casa il collega, anche se ci annoia o non ci è molto simpatico troppe persone sono sole! aiutiamo il mondo a sentirsi gioioso e magari questi brutti fatti diminuiranno fino a scomparire!

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carla d.v.

23 maggio 2007, 14:16

E' solo uno dei tanti sintomi del disagio che pervade la vita di tanti al giorno d'oggi, insieme alla pedofilia, alla violenza diffusa, agli ammazzamenti tra famigliari, alle guerre, all'indifferenza, all'arroganza dilagante. I valori di un tempo, ormai in gran parte superati, non sono stati sostituiti da nuovi valori adatti a questi tempi. Io penso comunque che siamo in una fase di transizione, di ricerca di un'altra etica che si adatti all'uomo nuovo che dovrà pur rinascere dalle ceneri del passato e che, al contrario del passato, ricerchi nell'unità con tutto il genere umano e non solo, la sua vera realizzazione.

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PAOLA TS

23 maggio 2007, 14:02

Secondo me questo è uno dei segni del momento che stiamo vivendo, cioè l'apice di una crisi dopo la quale ci sarà la guarigione, un po' come la cacofonia degli orchestrali pochi minuti prima dell'inizio del concerto, poi c'è un attimo di silenzio e infine parte la sinfonia. Non credo che questa situazione sia stata creata ad arte da qualcuno e non saprei dire a chi giova, semplicemente sta succedendo quello che deve succedere, anche se certamente fa inorridire leggere queste cose.
Infine sono d'accordo con Francesco, ognuno è artefice della propria vita e anche accettare di farsi influenzare è una scelta e non bisogna demonizzare Internet.

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Daniela(ajo)

23 maggio 2007, 13:26

certo non ho parole per comprendere quanto accade intorno..mi chiedo se chi crea questi siti internet suicidi, sia a sua volta un suicida, o un mero killer omicida spacciatore di veleno...quasto fa capire anche la realtà di chi approda a scelte cosi drastiche...mi fa riflettere...e comprendo quanto possa essere grande l'oceano di solitudine di chi dentro di se ha il desiderio di morire...fino alla fine tenta la condivisione del suo dolore..in questo caso nei blog suddetti... e pensa che la compernsione possa avvenir solo da parte di chi la "pensa come lui"...Il problema piu grande è forse questo..l'alienazione e la solitudine che conducono le anime naufraghe verso un pensiero di abbandono...a volte c'è cosi poca comunicazione intorno, nelle famiglie, che purtroppo si arriva quando ormai e troppo tardi..quando l'imponderabile decisione è gia stata presa...e a chi resta..il dolore di non averlo capito.....parlate...parlate con i vostri figli...ascoltateli..comunicate con loro..sentite le loro vibrazioni...e se percepite che la Luce intorno non c'è più..allra ascoltateli e osservate di più...Scusate, ma è un argomento che mi tocca molto, visto che ho perso 2 persone della mia famiglia x suicidio...è libero arbitrio...rispetto le loro scelte...ma non permettiamo che anche i mezzi di comunicazione di massa aiutano chi invece ha bisogno di AIUTO VERO...

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Jole

23 maggio 2007, 12:57

Non credo sia casuale, ma davvero non so dire a chi possa giovare. Si denota sempre più il tentativo di manipolare le menti, forse vogliono capire fino a che punto le persone soggiogate rispondono al loro volere.
Attraverso certi meccanismi impartiscono degli ordini e le persone deboli inconsciamente li eseguono.
In futuro speriamo davvero di assistere ad un'inversione in tal senso; che siano sempre meno i soggetti influenzabili e che la libertà prevalga.

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FRANCESCA

23 maggio 2007, 12:22

attonita

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