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L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

SCONCERTANTE! IN ITALIA I MAMMONI NON ESISTONO!

Cari amici, è da diversi mesi che cerco disperatamente una specie che parrebbe in Italia estinta: il mammone. Ho provato in tutti i modi ad esortare i lettori del sito ad aiutarmi nella ricerca del mammo mammonis. Nessuno di loro ha risposto all'accorato appello. Non ci sono quindi mammoni in Italia? Si sono irrimediabilmente estinti coloro che sono ancora trattenuti dal cordone ombelicale? Alcune fanciulle invece, anche se poche, hanno confessato di conoscerne, ma pare che loro si vergognino o che siano totalmente inconsapevoli. Ritenete veramente che Beniamino Gigli abbia sbagliato a comporre la sua meravigliosa canzone? C'è qualcuno che impunemente vuole confessare? Dalle mie attente indagini parrebbe che esistano due tipologie di mammi mammones: lo sweet mammone, desideroso di attaccarsi al seno della madre e della ignara compagna e l'hard mammone, colui che per conflitti nei confronti della genitrice ha sviluppato un odio sadico verso un'inconsapevole partner. Cosa ne pensate? Esistono? Ne conoscete? Se siete disponibili a parlarne, mandatemi un'email con il vostro recapito telefonico. Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 07/08/2007 | Letto 20.964 volte | 

News ed informazioni utili

Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
40134 Bologna

Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post13 Commenti al post

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clarabella

31 agosto 2007, 14:55

si di mammmoni ne conosco un bel pò. Uno molto bene, è il mio compagno e alterna momenti in cui vorrebbe ricorrere alla "tetta materna" , che io peraltro non ho, ad altri in cui mi identifica come l'arpia e si scatena in atteggiamenti di reazione peraltro immotivati. Insomma una vita d'inferno, ma l'ho scoperto solo dopo un bel pò che stavamo assieme ed ora stiamo lentamente cercando di risolvere il problema.
Non so se posso proprio parlarne "apertamente" visto che la convivenza è ancora in corso... Comunque, nella mia esperienza (ho 40 anni) la maggior parte degli uomini che ho incontrato vibra su questa frequenza .... Probabilmente la responsabilità è anche delle "mamme" o meglio delle "mamme italiane". Basta andare in qualsiasi spiaggia italiana, sedersi ed osservare come sono trattati i maschietti e come le femminucce... Per forza che poi ci troviamo uomini di questa categoria.
I maschi stranieri infatti hanno tutta un'altra tipologia di problemi..
Meditate neo mamme, meditate..

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oriana

8 agosto 2007, 19:29

Io rifletterei sul senso della famiglia, ovvero dei rapporti cosidetti di sangue che determinano la proprietà privata delle persone che si ritrovano , figli o madri (a volte anche mariti o mogli) di un altro essere umano, ben identificato e catalogato, perchè cosi si fa. Se fossimo padri, madri, figli, mogli e mariti di una società d'Amore ciò non accadrebbe. Pertanto ci si lega sino alla dipendenza più assoluta perchè non si conosce altro modo di venire al mondo e di gestirlo che il principio dell'appartenenza genetica (con tanto di certificazione all' anagrafe parentale) che si trasforma, puntualmente, in assoluta mancanza di libertà prima interiore e poi esteriore.
Il mammone ha paura di appartenere a tutte le donne del mondo e le loro mamme ancora di più di sparire in qualche buca sotterranea, dove non si sa se vi sono ometti buoni e blu oppure orchi cattivi ed affamati che non terranno mai conto dei suoi sacrifici mammoni.

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Clubdelibro

8 agosto 2007, 11:19

Cari Tutti sento che devo rispondere ancora una volta. mi interessa in modo particolare la risposta di quella persona che ha parlato di paura. Si la paura fa 90 in tutti i sensi. In fondo il mondo si sta capovolgendo. I ruoli sono al contrario e le donne si danno da fare per organizzare al meglio la propria vita. La prole é diminuita e le donne hanno piu tempo per dedicarsi agli studi ed al lavoro. Cerchiamo allora di non perdere la vera essenza del femminile e di insegnare ai nostri uomini, fratelli, padri, il vero significato dell'essere femmina. E' un atto di amore di generosità di vero affetto, per renderli di nuovi i guerrieri di una volta. La loro forza sta nel cuore che in questo momento é compresso, non ha ossigeno per respirare, é scorticato e non riesce ad aprirsi. Per amare dopo una delusione si ha bisogno di curare il cuore, liberarlo e saper vedere chiaro e limpido. Senza questo lavoro di pulizia non si riesce ad amare con verità, lasciando libero l'altro; il vero amore é questo: donare all'altro la sua libertà. Ed allora se fosse proprio questo il ns. compito? ritornare alle origini, togliersi di dosso le false bellezze, i trucchi, i vestiti, mettere a nudo il cuore per purificarlo. H. Mamani suggerisce alle donne presenti di fare un semplice esame di coscienza e di comprendere che dipende da loro ribaltare i regimi culturali, perché, in fondo, è proprio la donna quella che “consuma" che fa la spesa.

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mariangela

8 agosto 2007, 08:24

cara Laura Libera,vorrei dirti come la penso io...il problrma non è di sicuro all'età di tuo figlio più piccolo...è guisto secondo me che ci sia l'età della coccola e del attaccamento...i bambini ,maschi o femmine che siano,hanno bisogno di tutte le coccole e affettto possibile,per crescere,senza preoccuparsi se diventino mammoni oppure no...ci sarà un momento ,anzi un età che molto naturalmente loro si staccheranno,quindi poche coccole, pochi baci ,poche paroline dolci e tanto voler far da soli!ED è lì ,che può nascere qualche problema (e riguarda sia maschi che femmine)...qualche mamma può non accettare questa fase...e continuare e pretendere di non fare crescere il proprio figlio...assillandolo di coccole di voler fare le cose al posto suo ...attenzione sò quanto è difficile ,anch'io sono madre...e ho a che fare ultimamente con una 15enne che non vede l'ora(pur volendoci e dicendoci che ci vuole tantissimo bene e che siamo la sua adorata famiglia)di acquisire la sua indipendenza...non c'è un giorno che non ci sia un piccolo diverbio,perchè io devo ancora imparare come fare a lasciarla più libera di crescere(cercando di non essere una madre appicicaticcia)...e lei deve trovare il modo più giusto per diventare grande!

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Laura Libera

7 agosto 2007, 19:09

Io invece da mamma di due figli maschi mi chiedo se il mio comportamente possa favorire o no questo "mammonismo"......Sono abbastanza distaccata da favorire il naturale distacco o il fatto che ad esempio il mio secondogenito (5 anni) mi guardi con occhi adoranti ripetendomi 1000 volte al giorno che sono la più bella tra le donne (parole testuali) e non si stacca mai da me neanche per un secondo deve iniziare a preoccuparmi?

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Daniela(ajo)

7 agosto 2007, 15:37

mah...che dire!io piu che mammoni conosco persone che lamamma la detestano..amore e odio..il mio fidanzato col quale ora ocnvivo ha un rapporto con la madre da temere..lo chiama mille volte al giorno per nessun motivo..e nonostante i "bastaaaa lasciami in pace.."..niente..continua imperterrita nel suo voler "curiosare"..Io gli dico di aver pazienza, rispondere con sorriso..e chi se ne frega!..IO INVECE, CHE SONO APPUNTO CONVIVENTE DA MENO DI UN MESE, ho il problema del padre..BABBONE..mi fa venire i sensi di colpa perche non torno tutti i giorni a pranzo a casa!vuole che io e il mio fidanzato passiamo i pranzi a casa TUTTI I GIORNI!,.,e quando vado via mi guarda con gli occhi lucidi e sembra che sto partendo in SudAfrica..e quando gli dico ..PAPA', NO DOMANI MANGIO A CASA MIA..VOGLIO GODERMI L'INDIPENDENZA..ci manca poco che si mette a piangere..ma che vuole che le dica dottor Bona..se non è il figlio che è mammone, è il padre che è babbone.,.non se ne esce più...io non so nemmeno più che fare con mio padre!non so quale atteggiamento sia quello giusto..mah!..è tutto un aggroviglio di sentimenti!se vuole studiare il babbone, mi chiami pure!

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Gabri (ella) Roma

7 agosto 2007, 14:43

Angelo caro, E' IL MASCHILE CHE MANCA E CHE, COME UN CANE CHE SI MORDE LA CODA, CREA RIFUGIO !! Il mio, di figlio "che sembra mammone" lo conosci, è in terapia da te, ma ... non saprei se "etichettarlo" tale sia un'ingiustizia!! A 27 anni è tornato a vivere con "mamma" dopo i cinque anni di studente fuori sede, nè fidanzata nè intenzione di voler "schiodare"!! Sa fare tutto, collabora, è attivo in casa (aiuta nelle pulizie, nella spesa, nel bucato, ecc. ecc.) Se io sono fuori per due giorni o 15 tutto va avanti senza ansie: gatta, cucina, pulizie e lavatrice compresa!! Quindi io non lo vedo tale e allora che dire?? Io sono mamma ma anche sorella maggiore. Abbiamo un rapporto d'amore sereno, vero, e allora ... più che di mammoni nevrotici nelle due direzioni direi di "non voler uscire dall'utero" perchè fuori la vita è snaturante e dura, il lavoro non c'è, i soldi neppure! I maschi, i padri, lo stato, non solo non ci sono, NON CI SONO STATI ... ed allora? Se c'è una mamma vera, genitrice accogliente quanto basta, dolce quanto basta, non certo amica ... insomma "adulta" ... perchè andarsene di casa dove non manca nulla!!! Mi appare anche un pò triste ma credo che sia la realtà. Questo è il prezzo che paghiamo noi mamme (divorziate e non) nell'avere figli maschi che non se ne vanno di casa. Ho un'altra figlia amata 24ne che a 19 anni si è trasferita in Olanda e che in mezzo a 1000 sacrifici a dicembre si laurea. Sono cresciuti entrambi solo con me.
Buona vita TUI voglio bene

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Barbara

7 agosto 2007, 13:15

...mmmhhhhh...questo blog dopo quello sulle ricerche sincroniche di Davide e Andrea sulla terra cava, di Agarthi, di Schamballah…è il grande mistero da approfondire nelle viscere della Terra... e se il nostro dottore ci stesse esortando a comprendere che il grande mistero sta proprio dentro di noi, nascosto nei nostri organi riproduttivi, …la via di Shambhala, la via del guerriero, il sentiero del coraggio è aperta a ogni essere umano in cerca di una esistenza genuina e priva di paura al fine di raggiungersi…senza il latte e l’umore altrui...Mitico Doctor!!! Forza mammoni, aiutateci a capirCi..

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Barbara

7 agosto 2007, 13:06

mi sorge un dubbio...ma c'è distinzione di genere tra i mammo mammonis..Ho la sensazione che il genere ne differenzia i comportamenti, ma che in realtà un pò tutti ne siamo affetti. mi sembra d vedere di più la tribù dei cerca utero (il/la bambino/a sempre in fase di vezzamento) e la tribù degli affitta utero (il/la genitrice sempre in cerca di prole da sfamare)..dove utero è quella caverna calda e umida, luogo in cui si può trovar riparo e non aver a che fare con il vero proprio sè. Quindi ci sono le frotte che varcano per acquiettarsi e nutrirvisi scorticando ogni parete, e l'altra tribù che lo dona annientando pian piano con dolci melodie e carezze lo sforunato avventore, che diventa anche se stesso. Così nessuno raggiunge il suo vero io, ma insieme sulla ruota che gira ci immoliamo (leggi immamoliamo) tutti, legandoci a catene invisibili, dimenticandoci che l'amore incondizionato libera, non addormenta e non imbambolisce (dal termine giocare con le bambole...).

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salelm

7 agosto 2007, 12:49

caro amico vedocon mio piacere che sei molto molto distratto ,forse per i tuoi immensi impegni ;se vai a vedere il blog la mamma che fa male trovi tutti i mammoni che vuoi compreso me. credo che le poco sedute di psico terapia era venuto furi il mio mammismo.comunque sono disponibile .neituoi archivi ci dovrebbe essere anche il mio nome.un forte abbraccio salelm

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claretta

7 agosto 2007, 12:29

..bè che dire, ne ho conosciuti e ne conosco ancora di mammoni e sembra proprio che non abbiano nessuna voglia di estinguersi, il primo è mio padre che è passato dalle amorevoli cure di sua madre a quelle di mia madre. In questo però risconosco la responsabilità di noi donne che dovremmo imparare a non far trovare loro sempre la pappa pronta..sigh..

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lillo

7 agosto 2007, 11:48

chiedere è lecito..la risposta è cortesia.....

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Gabriella Ti

7 agosto 2007, 11:31

caro Angelo e caro amico
ma certo che ne conosciamo tutti.
Allora da dove inizio? da quello che non si alza per farsi da mangiare ma chiama il pizzaiolo per farsi portare la pizza (insomma la mamma non c'é e non puo fare tutto lui da solo). Da quello che ha attacchi d'ansia quando la ragazza che pensava fosse un po stordita e di quelle "facili" comincia a parlare di politica: ODDIO ma allora ha anche un cervello... ma saprà far da mangiare? Da quello tenero che comincia a fare moine e parlare con un vocina dolce dolce e gli piacciono soltanto quelle con il seno bello tondo e grosso perché gli ricordano la mamma e la fase dell'allattamento durata troppo poco? O da quello che deve partire in ferie e non sa come prepararsi la valigia? oppure da quello che al mattino si sveglia e con voce inesorabile mentre sei nel bagno ti chiede: MA DOVE SONO FINITI I CALZINI BLU? oppure??????????? ma in fin dei conti dobbiamo solo ringraziare i nostri geni cosi fondamentalmente ancorati alla inserosabile sindrome della crocerossina. Eh si perché se non soffriamo non amiamo, ecco qual é il punto. La donna é nata per soffrire, per partorire con dolore, per sopportare l'uomo, per fargli far carriera, per farsi massacrare quando arriva la cellulite, piangere di dolore per farsi estirpare tutti i peletti indesiderati e per crescere le generazioni future. E siamo a questi punti in cui oltre alla famiglia abbiamo il peso della prole, della casa, del mutuo. Ma senza di loro siamo tristi. baci

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