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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

DUE CUBETTI DI POLO NORD

Cari amici,ma che strano! Le notizie catastrofiche dei media scoppiano e si smorzano a ritmo frenetico specie se si parla di ambiente e di sconvolgimenti ecologici. Bene! Allora il ghiaccio del Polo Nord  è sciolto? L'Italia bolle più di ogni altra nazione d'Europa? I fiumi sono fantasmi vestiti di sassi nella stagione secca? Da trent'anni a questa parte, mai il ghiaccio polare si è tanto ridotto. Lo dicono i rilevamenti satellitari. Amundsen sta già pensando che la sua impresa sarà più facile lungo il "passaggio a nord ovest" che collegherà ben presto l'Europa all'Asia. Gli scienziati del Danish National Space Center dicono che tra poco il ghiaccio potrà essere osservato solo nei congelatori dei nostri frigoriferi. Il Panel on Climate Change sosteneva che lo scioglimento artico sarebbe avvenuto entro il 2070. Nuove rotte navigabili si sono aperte e pare che in Siberia inizino le coltivazioni di palma da cocco. Due anni fa il New York Times lanciò un drammatico allarme mostrando foto-choc che naturalmente vennero smentite dal momento che i lettori si erano giustamente terrorizzati. Anche la notizia di ieri che ha ustionato gli esperti climatologi, credo verrà in gran parte contraddetta mostrando foto di babbo Natale e delle sue gioiose renne.Ora si afferma che comunque i ghiacci antartidei sono invece in espansione.Non ci capisco più nulla! Ma allora dobbiamo o no essere terrorizzati? Credo che al di là del parere dei dotti, il fine ultimo di questo FEAR MARKETING di cui abbiamo già parlato stia raggiungendo vertici mai prima d'ora notati. Il tasso di PAURA che si prova ascoltando uno dei loro scompensanti telegiornali potrebbe essere valutato su un gruppo campione ed ho quasi voglia di presentare questo studio scientifico. Mentre la banchisa cala, il terrorismo mediatico è  in crescita esponenziale  di anno in anno. Solo la paura incolla i telespettatori al fatidico schermo. A questo punto ritenete che si debba telefonare a James Cameron  perché riveda le sequenze del Titanic oppure occorre informare i nostri depressogeni giornalisti che non ne possiamo più? A cosa serve? Credo soltanto ad esaltare i consigli per gli acquisti. Perchè non ci hanno informati per tempo? Eravamo tenuti a saperlo! Dell'equilibrio ecologico  della Terra si interessano solo quando il Polo Nord è sciolto come latte versato.Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 16/09/2007 | Letto 16.868 volte | 

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Commenti al post17 Commenti al post

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albaroma

10 ottobre 2007, 14:46

avete visto il film V per vendetta? Con il terrore si domina il mondo, ma nulla è per sempre! ciao

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Gabri

22 settembre 2007, 21:02

Amici cari, oggi è stata la giornata mondiale della libertà dall'automobile. Non molti anni fa, dopo aver seguito e lasciato alle spalle (pensando che nulla era per me in quanto non indottrinabile!), tante esperienze "alternative" durate almeno un venticinquennio, per "puro caso" mi riconobbi in un particolare buddismo zen noto ma a me sconosciuto. Il mio concetto di libertà da dogmi e giudizi non mi permette di appartenere. Questa premessa perchè oggi ho fatto una meditazione camminata solitaria in riva al mare esclusivamente per la nostra amata terra. Ho preso l'impegno di mettere l'amore per LEI al primo posto nella scala dei miei valori. Non soltanto di non cercare di non depauperarla mel mio piccolissimo, ma di trasmetterle il mio/nostro amore in tutti i modi che posso e anche nella mia semplice ed ormai automatica meditazione quotidiana, attraverso gesti e pensieri quotidiani di riconoscenza per la vita che ci da, di darle il mio/nostro rispetto per tutti i doni e la gioia che mi/ci trasmette. Sento profondamente il suo urlo di dolore, sono riconoscente e grata a tutto il nostro cosmo ... la terra, il sole, la luna ... ying e yang ... sento nella gioia della vita di avere tutto ... amici, diamo amore alla nostra amata terra, è molto importante ... i maestri lo hanno detto chiaro ... il "palpito" è lì e ce lo ricorda ... grazie Angelo, grazie Davide, grazie delle vostre immense, difficili fatiche, da far "guadrare" nel quotidiano ... Buona vita.

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Gaetano (Londra)

19 settembre 2007, 11:40

Purtroppo i "Signori della Paura" ne sanno una piu`del diavolo, approfittano anche dello scarso interesse delle masse a non volerne sapere di crescere e informarsi con obiettivita`.
In passato la paura del peccato e`stata usata per costruire "luoghi sacri", templi, cattedrali, monasteri. Uomini di Dio si sono macchiati di crimini orrendi per finanziare la costruzione di "Case del Signore Iddio".
La Basilica di San Pietro finanziata con la vendita di indulgenze fu la goccia che fece traoccare la riforma protestante. Oggi, con le strategie di paura si costruiscono basi militari e si sperimentano armi di distruzione di massa.
Ci vuole un pazienza Cristica/Buddica a capire noi esseri umani.

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Francesco

19 settembre 2007, 09:55

Incredibile, questa notizia sui ghiacci dimostra quanto superficiale sia l'informazione, in campo scientifico e non: sembra che il polo si sia sciolto in una nottata, come se fosse saltata l'alimentazione al frigorifero... Il nostro pianeta è infestato da satelliti di tuttio i tipi, che ogni giorno inquadrano la superficie del pianeta con una risoluzione impensabile, e all'improvviso esplode su tutti i giornali, su tutte le tv che un passaggio a nord ovest si è aperto, come la porta di un autobus.
Si tratta evidententemente di un bombardamento di informazioni di paura in cui si sceglie la tattica di usare armi diverse ogni giorno, per disorientare ben benino: oggi l'immigrazione, domani l'influenza aviaria, dopodomani l'ordine pubblico, il giorno successivo si è sciolto il polo nord, poi gli assassinii fra familiari, il polo sud si espande, l'Italia è il paese a maggior rischio di desertificazione al mondo, l'inverno sarà freddissimo e non ci basterà il gas, la violenza regna negli stadi, eccetera, eccetera, eccetera...

A mio modo di vedere, questa tattica ha lo scopo fondamentale di impedire agli uomini di guardare dentro se stessi; l'attenzione viene indirizzata verso fattori esterni, in modo tale da impedirci di comprendere che questi ultimi, alla fine del tragitto, sono un feedback della paura, la quale viene alimentata giornalmente... Un circolo vizioso da rompere.

Viva il Palpito, e come una grossa sveglia che ci desta dal torpore e dalla paura!

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Brigitta

18 settembre 2007, 16:49

Dopo aver letto il Palpito ed aver appreso che ciò che ci circonda, nel bene e nel male, è più collegato a noi di quanto avremmo mai pensato, mi è balenato un pensiero, forse assurdo. E se lo scioglimento dei poli fosse collegato al nostro procedere verso l’Uno? Uno scongelamento delle calotte ghiacciate del nostro cuore polarizzato? Chissà se la terra può continuare a girare senza due poli, nord-sud, est-ovest, buono-cattivo, ricco-povero...

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roberto

18 settembre 2007, 16:31

www.kyotoclub.org/ita/docs/DCM/IPCCWG22007(ita).pdf. su questo sito trovate il testo di sintesi per i decisori politici estratto dal l'ultimo rapporto sui cambiamenti climatici, redatto dal'IPPC. L'ippc è un comitato intergovernativo per lo studio dei cambiamenti cliamtici, ho avuto la fortuna di scoltare un ricercatore italiano che fa parte di questo gruppo e mi sono persuaso ancora di più che la nostra amata terra sta urlando dal dolore. Dobbiamo ascoltare questo suo grido di dolore e dobbiamo cercare di coinvolgere più persone possibili per far si che non muoia del tutto. E' importante conoscere per agire e noi possiamo farlo nel nostro piccolo quotidiano. Consumare meno, riciclare , utoprodurre sono azioni facili da fare tutti i giorni. "la decrescita felice" di Pallante offre una panoramica semplice ma efficace di quanto possiamo fare. Informiamoci e passiamo le informazioni, dobbiamo conoscere. buona vita a tutti

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odette

18 settembre 2007, 08:49

Concordo con voi/NUI, Luca, Raoul e Gabri, bisogna cominciare correggendo i nostri comportamenti quotidiani per aiutare nostra madre terra, sono fermamente convinta che è dalle piccole cose, dai piccoli gesti, che si crea il grande AMORE.
Un bacio, con AMORE, a tutti

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Luca

17 settembre 2007, 23:54

Brava Gabri, mi hai anticipato. Essere parte di una massa critica significa prima di tutto essere una goccia d'acqua. "Gutta cavat lapidem" diceva Ovidio, la goccia scava la pietra. La goccia non si deve fermare, non deve arrendersi, deve continuare a cadere. Ci vorranno anni ma la goccia scaverà la pietra. Essere goccia in una massa critica significa però coinvolgere assieme altre piccole gocce, che evaporeranno al sole all'inizio, ma poi crescerano, attirandosi le une con le altre fino a formare una pioggia benefica. E trasformeranno il deserto in un'oasi. Non sentitevi ridicoli se quando andate alla pausa caffé spegnete il monitor del pc, non stancatevi mai dei piccoli gesti quotidiani. Soprattutto non vergognatevi di mostrarli a chi vi è vicino. Non per farvi vedere, ma per far vedere. E dai e dai qualcuno forse proverà ad imitarvi. Questa è sensibilizzazione delle masse, con il sorriso, non con la paura. Questo significa diventare tutti insieme una massa che un giorno potrà diventare critica, come una spumeggiante cascata che scava un canyon, e sciacqua via lo sporco e la paura dal nostro mondo.

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Raoul

17 settembre 2007, 17:49

Amata Massa Critica, secondo me è giusto, come scrive Gabri, fare la nostra parte evitando gli sprechi - personalmente sono specializzato in riciclolage (...bricolage basato sul riciclo), ed è giusto essere consapevoli di quello che succede al nostro pianeta. Quello che però mi fa imbestialire è che i problemi, oggi specialmente quelli ambientali, vengono strumentalizzati per fini politici e di lucro, creando la paura nella gente, per poi far leva su questa paura per creare eroi e mostri. Vi ricordate il "millenium bug", anche noto come Y2K? Grande paura per tutti i computer della terra... Comunque sono contento che Angelo abbia lanciato una serie di blog contro la paura, che ne "il Palpito" ci siano parole di allegria e serenità, e che ci si stia allontanando dal concetto che la vita deve essere sofferenza, certo, purtroppo ogni tanto lo è, ma almeno cerchiamo di non farcela infliggere dai mercanti della paura, dai media e dai politici. Ho ascoltato alcune canalizzazioni di Roberto Setti (www.cerchiofirenze77.org), che ho scoperto grazie al Palpito, ed ho constatato che alcune entità canalizzate da Setti sono giocose e trasmettono un piacevole senso di allegria. Mando un abbraccio di allegria a tutti!

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Gabri

17 settembre 2007, 16:35

Un momento di semplicità! Serve non guardare la TV, non informarsi e contro-informarsi?! Il famoso concetto: "è nato prima l'uovo o la gallina?!". La paura paralizza tutto per una ben nota reazione chimica dell'organismo, tiene sottomessi e non pensanti, impotenti e quindi il carpe-diem fa il padrone, alcun valore più da portare avanti tanto non c'è futuro .. il bussiness, il pil, il potere e quindi il mondo economico, cioè il mondo, siano stabili se non in crescita. Le case farmaceutiche in primis perchè hanno sempre più pazienti in un popolo senza speranza. E quindi si compra, si compra ... giornate piene, c'è "l'obbligo" di informarsi, di divertirsi, delle vacanze, di un salutare shopping antidepressivo a quanto ci viene distrutto ogni giorno ... Allora facciamo nostro, nel nostro "piccolo", il bisogno di amare e salvare la terra, difendiamo i valori in cui crediamo anche con "piccoli" semplici gesti: chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti e mentre ci insaponiamo sotto la doccia, raccolta differenziata, sempre i cestini quando si è fuori, con l'acqua della lavatura di frutta e verdura possiamo innaffiare le nostre piante. Spegniamo, anche non a casa nostra, lampade accese inutilmente, ecc. Il pianeta e di tutti anche se le bollette sono di ciascuno! La speranza dà energia e un pensiero, un gesto positivo ogni giorno, porta con sè il cambiamento verso una vita migliore ... non lasciamocela distruggere, siamo attivi, non mettiamo la testa sotto la sabbia ... MAI.

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oriana

17 settembre 2007, 10:31

Io sono molto preoccupata per la nostra Terra, non da ora. Eppure non sono un'ambientalista in senso stretto e non ho mai agito in prima persona in movimenti simili. Però negare i problemi non fa parte del mio modo di vivere. Indipendentemente dai mezzi di informazione (loro ci guazzano ma francamente non mi impressionano) è ora necessario estendere il concetto di difesa dell'ambiente da intervento puramente politico/tecnico, (necessario alla sopravvivenza materiale) ad un concetto che riunisca in UNO ogni suo significato. Voglio dire che la terra va salvaguardata e rispettata perchè è tutti noi e noi siamo lei ed insieme siamo ernergia universale. Rivedere il nostro modo di rapportarsi va ben oltre quello che sino ad oggi è stato detto: le mutazioni in corso vanno seguite con lungimiranza e sensitività, distinguendo tra ciò che sembra ineluttabile e ciò che, al contrario, determiniamo con l'Ego collettivo. I suoi mutamenti "genetici" determineranno anche nostre trasformazioni in tale senso. Siamo pronti ad affrontarli, come un karma che rapidamente si consuma e ci mette di fronte al nostro essere Uno sempre, nella gioia e nel dolore? Questo mi pongo come domanda di fondo per me e per tutti.

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Daniela(ajo)

17 settembre 2007, 09:49

effettivamente mi rendo conto che da qundo non guardo piu il telegiornale..le mie giornate sono piu srene..prima dopo il tg dell 13 vivevo il resto della giornata con il panico del "oh mio Dio cosa sta x succedere"...ed è inutile il catastrofismo che i media ci racontano sul clima se 5 secondi dopo lo smentiscono..sensibilizza molto di piu Beppe Grillo che sul clima ne parla da anni..e rimangono molto piu impresse le sue parole che le immagini della tv che fanno apparire tutto come un film di Spielberg..penso che la difficoltà a sensibilizzare la gente su Gea sia il fatto che purtroppo..la nostra Terra non la si guarda con gli occhi di un figlio..dovremo piangere a vederla soffirire cosi..dovremo provare compasssione x lei..e sentirci davvero Uno col suo dolore..forse allora magari..ci sveglieremo..

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leila

17 settembre 2007, 09:12

Non se ne può più. Io non guardo più la tv da parecchio tempo se non per vedermi qualche film in DVD (purtroppo non ne trasmettono più nella programmazione serale) Ci sono prove di ballo, di cucina , di bucato , di cucito. Una volta di faceva tutto e meglio ora abbiamo bisogno di impararlo dalla TV. Senza contare tutti gli allarmismi, la terra si sta riscaldando, no, stiamo andando incontro all'era glaciale. Tolgono l'ICI, no la rimettono aumentandola. Si ritirano le truppe a Natale , intanto mandano ancora soldati in Medio Oriente. DIcono tutto e il suo contrario. Siamo esasperati. Meglio un buon libro e delle buone compagnie. Il bello è che la maggior parte della gente non fa altro che parlare di quello che viene detto alla TV. Non ce ne sono altri argomenti di cui discutere! Bisognerebbe altrochè parlare con i signori giornalisti.

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X Luca

16 settembre 2007, 23:20

Aspettando i barbari

Che aspettiamo, raccolti nella piazza

Oggi arrivano i barbari.

Perché mai tanta inerzia nel Senato?
E perché i senatori siedono e non fan leggi?

Oggi arrivano i barbari.
Che leggi devon fare i senatori
Quando verranno le faranno i barbari.

Perché l'imperatore s'è levato
così per tempo e sta solenne, in trono,
alla porta maggiore, incoronato?

Oggi arrivano i barbari.

L'imperatore aspetta di ricevere
il loro capo. E anzi ha già disposto
l'offerta d'una pergamena. E là
gli ha scritto molti titoli ed epiteti.

Perché i nostri due consoli e i pretori
sono usciti stamani in toga rossa?
Perché i bracciali con tante ametiste,
gli anelli con gli splendidi smeraldi luccicanti?
Perché brandire le preziose mazze
coi bei ceselli tutti d'oro e argento?

Oggi arrivano i barbari
e questa roba fa impressione ai barbari.

Perché i valenti oratori non vengono
a snocciolare i loro discorsi, come sempre?

Oggi arrivano i barbari:
sdegnano la retorica e le arringhe.

Perché d'un tratto questo smarrimento
ansioso? (I volti come si son fatti seri!)
Perché rapidamente e strade e piazze
si svuotano, e ritornano tutti a casa perplessi?

S'è fatta notte, e i barbari non sono più venuti.
Taluni sono giunti dai confini,
han detto che di barbari non ce ne sono più.

E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi?
Era una soluzione, quella gente

Aspettando i barbari - Kostandinos Kavafis

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Luca

16 settembre 2007, 22:15

Credo ci sia da fare una distinzione quando si parla di mercato della paura. Un conto sono i brutali assassinii perpetrati da un essere umano, immostruosito, nei confronti di un altro essere umano; un conto sono gli eventi, che per causa umana o non, riguardano il nostro pianeta e il rapporto che abbiamo con esso.
Sono d'accordo che entrambi hanno il potere di spaventarci e di farci vivere con una certa ansia addosso, ma credo che la differenza sia nel modo di reagire degli spettatori. Nel primo caso il racconto di certe brutlità con così tanta dovizia di particolari porta qualcuno a compiere azioni analoghe quasi fornendogli qualche idea o qualche stimolo che prima non aveva; alla meno peggio il telespettatore invece vuole diventare una sorta di tenente Colombo della situazione, cercando nuovi elementi e nuovi dettagli ad ogni telegiornale.
Però quando si parla di catastrofi naturali... Mi sembra che l'esito sia, nel tempo, quello di sensibilizzare sempre di più le masse. Non è un caso se ci sono sempre più conferenze sul clima, se se ne parla sempre più di continuo: i politici sanno che è un argomento che ben sfruttato può attirare voti. Ma in questo modo sensibilizzano sempre di più l'opinione pubblica. Forse è la formazione di un altro tipo di massa critica, ottenuta la quale i potenti saranno costretti a fare qualcosa di veramente importante perché la gente non abbia più paura. Io vedo questo con ottimismo, perdonate l'ingenuità. Un abbraccio.

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Barbara M.

16 settembre 2007, 20:21

Non ho più fede nei media. E come potrei? La vertigine scatenata dalle notizie contraddittorie è stata sostituita da una sorta di "serena rassegnazione", tanto non c'è proprio nulla che possiamo fare se non il nostro dovere quotidiano nel rispetto della natura. Certe "questioni" sono in mani altrui e non c'è voto o azione che tenga. Si parla di nuovo di nucleare, mi vengono i brividi e al tempo stesso mi vien da ridere... L'mportente è che le nuove fonti energetiche rispettino quel maledetto sistema economico e non certo la natura. Possiamo essere cechi e sordi o attenti e attivi che non cambia nulla. Non è pessimismo, è piuttosto fiducia in qualcosa che è molto più grande delle "loro" bramose confusioni.

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Maurizio

16 settembre 2007, 19:33

Caro Angelo sono d'accordo con te .....mia madre ha 71 anni e passa molto tempo davanti alla televisione e per la maggior parte del tempo da sola quindi senza una contro opinione che possa far osservare le notizie ascoltate e le immagini viste sotto altri punti di vista , questo fa si che le persone piu' vulnerabili ne rimangono colpite espandendo l'ansia a macchia d'olio .....credo che oggi ,visto come e' difficile sopravvivere, ci sia molto piu' bisogno di serenita' che in epoche passate ma vivendo immersi nella societa' diventa difficile .....per troverla dobbiamo per forza isolarci ......a volte basta anche un libro come il tuo Angelo .....

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