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Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

I SENSI DI COLPA: CATENE DELLO SPAZIO-TEMPO

Cari amici,i pazienti che seguo in studio sono pervasi da sensi di colpa quasi sempre ingiustificati e di cui non conoscono le cause. Il "non sentirsi all'altezza" dilaga divenendo una epidemia spesso mascherata da un sorriso stereotipato. Sondando le anamnesi delle tante persone che vedo, è frequente non reperire crimini o peccati mortali che giustifichino tali "mea culpa". Ritrovo spesso i retaggi di queste insicurezze e autoflagellazioni in memorie nascoste in vite precedenti in cui i soggetti hanno realmente subito e commesso azioni che giustificano le attuali conflittualità. La colpa è una catena che vincola l'anima al ciclo di rinascita ed al giogo dello spazio-tempo. Non è la sola cattiva emozione che ci rende cronos-dipendenti, ma è quella tramite la quale possiamo più facilmente venire plagiati e manipolati. A chi conviene  farci sentire deboli ed umiliati? Le strategie di controllo di massa appesantiscono la nostra coscienza e ci condannano ad essere indegni. Vi sentite colpevoli? C'è qualcuno che ha programmato il nostro DNA al fine di renderci schiavi dell'infelicità? Ritenete indispensabile liberarvi dai lacci dell'insicurezza e dalla prigionia dello spazio-tempo?Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 15/10/2007 | Letto 11.093 volte | 

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Dr. Angelo Bona
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Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

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Commenti al post28 Commenti al post

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iside

18 ottobre 2007, 00:15

I sensi di colpa che proviamo sono figli del Giudizio, in quanto tali: figli della dualità e non sono in sintonia con l'UNO. Quanti di noi sono stati cresciuti, in famiglia, a scuola con questa spada di Damocle sulla testa? Soprattutto noi donne, fin da piccole ci sono stati inculcati quei parametri comportamentali entro i quali eri o non eri una brava ragazza! Quando poi abbiamo cominciato ad avere l'età per i primi amori, spesso li abbiamo vissuti in segreto perchè non avevamo il consenso dei genitori. Credo che non vivere l'amore liberamente abbia causato danni pesanti nella scelta dei compagni e nel successivo naufragio dei cuori....E questo è solo uno degli esempi. Poi altro tarlo micidiale è quel senso di inadeguatezza che ti prende quando sul lavoro o in famiglia qualcuno ti punta il dito contro facendoti notare una tua manchevolezza con conseguente colata a picco della tua autostima. Ma credo che la via d'uscita sia li ad aspettarci: l'amore per noi stessi! Più ci amiamo e più ci liberiamo dai sensi di colpa, diventiamo delle persone più libere e meno manipolabili, più consapevoli di ciò che siamo veramente. Un grande bacio a tutti.

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Avatar Barbara M.

Barbara M.

17 ottobre 2007, 10:09

Senso di colpa: una, purtroppo, delle mie principali caratteristiche. Un fardello che mi obbliga da una vita ad agire al suo servizio... e non senza motivi a volte quasi validi. Un vortice dal quale mi sembra impossibile uscire.. un'illusione così perfetta che pare quasi un rifugio.
Ora ne sono consapevole, ma ne sento la risonanza sempre e comunque... Sto imparando a giocarci, per essere alla sua altezza e non più ai suoi piedi.. forse è l'unica via! Forse ho esagerato, ma è l'unico modo per farvi capire che forma ha nella mia vita! Un abbraccione!! B.M.

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odette

17 ottobre 2007, 09:29

I sensi di colpa mi hanno accompagnata da quando ero bambina, sono stata ipercriticata in tutte le mie manifestazioni anche le più innocenti, poi che dire ..la sieropositività ..un senso di colpa pesante cme un macigno fino a quando il mio cuore ha cominciato a battere solo per me, a capire che i miei sensi di colpa corrispondevano al mio sentirmi inadeguata, e la malattia è diventata la strada della consapevolezza, dell'apertura del cuore all' Amore, che mi ha ricambiata con l'attuale presenza di un'anima buona e gentile che mi ha accettata con tenerezza e coraggio con tutto il mio carico da 90!

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premiata

16 ottobre 2007, 21:01

E' ver, questa sera Davide e Angelo saranno di nuovo insieme e noi con loro. Di colpo si sciolgono i ghiacciai dell'ego e con essi i nostri sensi di colpa per aver provato a vivere sè stessi...Vorrei chiudere gli occhi e rilassarmi alla voce di Angelo. Ci proverò e chissà, spero di fare un bel sogno

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romana

16 ottobre 2007, 18:52

Un certo senso di inadeguatezza, anche se ingiustificato, in molte situazioni può funzionare come stimolo ad essere più attenti, più precisi, più accoglienti, più concentrati, più.....più....,insomma, ad essere "migliori"(...sempre dal nostro relativo punto di vista). Nella Storia del nostro vecchio mondo, la cultura del peccato, della colpa, del "non essere degni"e quindi "non all'altezza", è sempre stata funzionale a gruppi di potere al fine di controllare le masse.Fra le persone questo tipo di dinamiche sono fra le più distruttive e devastanti, sia per le relazioni che per le singole "vittime" dei sensi di colpa.Io so cosa significa sentirsi in colpa, soprattutto per ciò "che non ho fatto" e invece avrei potuto fare,se solo avessi avuto più consapevolezza, più gioia, meno ignoranza e più padronanza di me e delle situazioni.Ma dentro di me vive anche un'altra parte più sicura e consapevole che, quando il senso di colpa mi assale come una belva feroce, mi impone di perdonarmi e di amarmi, perchè ho sempre fatto quello che potevo, in quel preciso momento storico, e l'importante è andare oltre, innalzando le vibrazioni nella Gioia e nell'Amore. Il senso di colpa agisce come una zavorra pesantissima; se non ce ne liberiamo non possiamo volare nella Gioia dell'Uno, nella limpidezza dei colori e della musica dell'Amore, non possiamo trasformare veramente questo mondaccione. Anche l'amore che circola fra noi può essere assai terapeutico: il mio cuore vi abbraccia tutti.

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annicka

16 ottobre 2007, 16:39

Un volta ho letto: non c'è nessuno che giudica, Dio non giudica, Dio semplicemente E'.
Io ci credo.

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mariangela

16 ottobre 2007, 15:45

UN caro e luminosissimo abbraccio a DAVIDE,che questa sera sarà con il nostro caro dottore...volerà in trance verso infinite terre d'amore e di luce...AGHARTI!IL mio cuore sarà lì con voi

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lauretta

16 ottobre 2007, 13:56

Desidero aggiungere che identifico con il "senso di colpa" tutta la negazione possibile..la negazione dell'Amore e della Gioia..questo per me è il "senso di colpa"..nulla di diverso!con tutta l'Anima laura

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lauretta

16 ottobre 2007, 13:51

Amata Massa Critica,vedo il "senso di colpa" come un cappotto vecchio,sporco,pesante e ruvido..che odora di muffa e che poco s'intona con i colori con cui mi piace vestirmi.Vedo nei "sensi di colpa"la trappolona tesa a cercare disperatamente che il mio sè vi rimanga impigliato.Vedo nei"sensi di colpa"l'occhio crudele del mio aguzzino.Vedo nei "sensi di colpa"dettami d'insegnamenti religiosi ricolmi di paura ,elaborate solo da Anime perse gestite dall'Egone Cocomerone.Vedo nei"sensi di colpa"perdite infinite di occasioni ed opportunità.Vedo nei"sensi di colpa"il Grande Freno della vita.Vedo nei "sensi di colpa"la totale mancanza di ossigeno vitale e di colore.Vedo ed identifico col "senso di colpa"la micidiale arma con cui si tenta alla vita della mia Anima che vuole vivere libera di vibrare d'Amore in ogni istante,Gioiosa e felice nell'Universo, privata dal peso inutile di questo macigno che ne limita il "Grande volo"!Vedo la mia vita,vedo quanto sia semplice e quanta leggerezza Gioiosa v'è racchiuso in pizzico d'Amore puro ed oggi decido io di "Creare" me stessa,guidata dal Cuore,perchè credo che poco si addica ad un percorso Consapevole "Il senso di colpa".Quindi cambierò l'abito che mi sono cucita addosso intessuto di "macigni" e vestirò di seta Celeste,camminerò libera per i prati della Vita..Insieme alla Massa Critica e all'Amore che Genereremo..sicura che questa,per me è la sola ed Unica strada, è la vita che voglio!Con Amore e felicità nel Cuore,Davide,Angelo,Tutti TVB

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mariangela

16 ottobre 2007, 13:39

Bhe che dire...io sono 39anni che mi sento sempre in colpa,da piccola purtoppo sono sempre stata rifiutata,in primis da mio padre che se l'è data a gambe ancora prima che riuscissi a fare il mio primo vagito e poi una madre che non ha mai accettato questo abbandono e mi ha sempre fatto capire che fatica era,nei primi anni 70,crescere una bambina da sola,non parliamo poi del periodo scolastico...non c'è un giorno che dentro di me non mi faccio la domanda"ma ho fatto la cosa giusta?" e poi aggiungo"certo che potevo fare di meglio,potevo impegnarmi di più"e ancora "sono una brava madre,ho fatto la cosa giusta per le mie figlie?""sono una brava donna di famiglia?stò svolgendo bene il mio lavoro?" insomma è un continuo...Francamente non so come venirne fuori da sola definitivamente,perchè ci ho provato tante volte, però una cosa col passare degli anni l'ho attuata...cerco di non prendermi mai sul serio...cerco tante volte di riderci sopra di essere meno rigida con me stessa e di dirmi che comunque vadano le cose,ho dato sempre il meglio...quel meglio,che in quel preciso momento riuscivo a dare,perchè non potevo o non posso fare altro!Sono convinta che mi servirebbe un gran bel aiuto da parte dalla pscicoterapia e dall'ipnosi regressiva che il nostro caro Angelo sa fare così amorevolmente,per poter liberarmi dai lacci dell'insicurezza e dalla prigionia dello spazio tempo, che mi sono creata e che mi creo in questa vita...chissà prima o poi ce la farò a decidermi!UN abbracccione

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Gianluca

16 ottobre 2007, 13:35

I sensi di colpa vengono generati da noi stessi aiutati dall' humus costituito dal tentativo di plagio del più "forte" verso il più "debole". Per riuscire a volare e liberarsi dalle catene bisogna avere una grande forza di volontà supportata da qualcuno ; ) che ha gli strumenti per eliminarle.

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Jole

16 ottobre 2007, 12:44

Devo ammettere (ma non con piacere) che le vostre testimonianze in qualche modo mi "consolano". Il senso di colpa è un male comune, invece io credevo di appartenere ad una corta lista di persone affette da questo dolore. Mi sono sempre sentita a disagio, comunque e dovunque; come un fico che precipita dal centesimo piano e si schianta a terra, pronto per essere calpestato da tutti i passanti. Sinceramente non riesco a collocare nell'infanzia degli input che possano aver contribuito a scaternarli, ma li vivo da sempre. Per fortuna c'è il nostro Angelo,.....ora lui mi sta aiutando a fare questo percorso e sono sicura che con il suo supporto potrò sentirmi presto libera. Non voglio più vivere con le catene, voglio abbandonarle. Ora mi "concedo il lusso" di sbagliare almeno una volta al giorno sforzandomi di non sentirmi "stupida", a volte funziona. NO...... Davvero vorrei evitare di "tornare" e ri-trovarmi nella stessa condizione. Un abbraccione a tutti...

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irideluongo

16 ottobre 2007, 11:19

come donna mi sono sempre sentita inadeguata, non all'altezza della situazione e anche se mi vengono fatti i complimenti non riesco ad accettarli serenamente. Non è umiltà la mia non sono così immodesta semplicemente non sono in grado di collocare i complimenti dentro me stessa. non riesco a prenderli per ciò che sono, sento uno strano senso di disagio in cui devo quasi giustificarmi sminuendomi e a volte quando esco con le amiche se c'è un ragazzo che piace ad una di loro in particolare, ma noto che ha attenzioni verso di me scappo via, lo evito perchè non vorrei mai che la mia amica ne fosse ferita. Delle volte ha funzionato, altre no e la sensazione di colpa per aver provocato interesse in un uomo, desiderato da un'altra, senza averlo veramente provocato mi mette a disagio. Sento un senso di colpa ogni volta che i miei cuginetti o i figli piccoli di amici vengono lavati davanti a me non riesco a guardarli nella loro ingenua nudità mi sembra di far loro un torto e se mi chiedono con la manina di accompagnarli a fare pipì devo fare uno sforzo enorme per non mostrare il mio disagio, la mia paura, non posso e non voglio pulirli perchè mi sembra che sto facendo loro del male. Ho letto che questo comportamento è spesso legato a persone che hanno subito violenza da piccole, ma io non ricordo e non ho la sensazione di aver rimosso memorie di questa vita, ma sicuramente qualcosa c'è perchè non credo di essere pazza, so che c'è e che deve essere risolto.

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Avatar fra

fra

16 ottobre 2007, 11:09

Io di sensi di colpa ne ho veramente tanti, il problema è che sono fondati ... l'argomento risulta essere particolarmente toccante per me ... sono certa che se non riprendo il percorso avviato a febb me li trascinerò per altre 1000 vite.
Caro dottore, Davide e Uno abbiate misericordia di me, abbiate tutta la misericordia che io non ho!
Grazie di esistere

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PAOLA TS

16 ottobre 2007, 11:03

Fin da piccoli ci viene inculcato il senso di colpa, a cominciare da quando veniamo sgridati perchè facciamo i capricci o non ubbidiamo ai genitori o agli insegnanti, ricordo che all'asilo (più di 40 anni fa!!) chi non si comportava bene veniva messo in un angolo e gli si faceva indossare un guanto nero, come un marchio di infamia, a me è toccato solo una volta, ma ancora oggi rabbrividisco pensando alla vergogna tremenda che avevo provato. Questi input sono davvero difficili da cancellare e diventano terreno fertile per tutti i successivi tentativi di manipolazione e controllo che vengono attuati anche quando siamo adulti da chi vuole avere potere sulle persone. Penso che la prima cosa da fare è diventare consapevoli dei meccanismi che ci hanno condizionato e poi piano piano lavorarci su, fare una specie di reset, anche facendoci aiutare se l'impresa è troppo difficile da affrontare da soli.

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irideluongo

16 ottobre 2007, 10:50

come donna mi sono sempre sentita inadeguata, non all'altezza della situazione e anche se mi vengono fatti i complimenti non riesco ad accettarli serenamente. Non è umiltà la mia non sono così immodesta semplicemente non sono in grado di collocare i complimenti dentro me stessa. non riesco a prenderli per ciò che sono, sento uno strano senso di disagio in cui devo quasi giustificarmi sminuendomi e a volte quando esco con le amiche se c'è un ragazzo che piace ad una di loro in particolare, ma noto che ha attenzioni verso di me scappo via, lo evito perchè non vorrei mai che la mia amica ne fosse ferita. Delle volte ha funzionato, altre no e la sensazione di colpa per aver provocato interesse in un uomo, desiderato da un'altra, senza averlo veramente provocato mi mette a disagio. Sento un senso di colpa ogni volta che i miei cuginetti o i figli piccoli di amici vengono lavati davanti a me non riesco a guardarli nella loro ingenua nudità mi sembra di far loro un torto e se mi chiedono con la manina di accompagnarli a fare pipì devo fare uno sforzo enorme per non mostrare il mio disagio, la mia paura, non posso e non voglio pulirli perchè mi sembra che sto facendo loro del male. Ho letto che questo comportamento è spesso legato a persone che hanno subito violenza da piccole, ma io non ricordo e non ho la sensazione di aver rimosso memorie di questa vita, ma sicuramente qualcosa c'è perchè non credo di essere pazza, so che c'è e che deve essere risolto.

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LucAngelo

16 ottobre 2007, 10:29

Caro Angelo è incredibile quanto è diffuso in tutti noi il senso di colpa! Me ne sto rendendo conto molto lentamente ma progressivamente! Dalle piccole cose di tutti i giorni fino ai massimi sistemi, è un giogo tremendo che perfettamente si adatta al nostro tipo di società! Personalmente e fortunatamente non mi sento debole e umiliato, ma molto spesso (inconsapevolmente) mi sento colpevole di qualcosa, ma non sempre riesco a capire di cosa...hai ragione sembra quasi una sorta di programmazione! Comunque penso che se ce ne stiamo rendendo conto è già un piccolo passo verso la liberazione da queste catene....Un Abbraccio a Nui!

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premiata

16 ottobre 2007, 10:21

Alle elementare ho avuto una maestra che mi umiliava perchè parlavo il dialetto (mi ero trasferita dalla campagna alla città) e coglieva ogni occasione per farmi ridere appresso, tant'è che mi ha bociato. Mia madre aveva una atteggiamento simile inconsapevolmente. Mi ha cacciato dal letto di mio padre quando avevo pochi anni perchè, diceva, ero troppo grande per abbracciarlo.Mia figlia a 18 anni è scappata di casa perchè incinta. Ho un matrimonio fallito e quello in corso non proprio piacevole. Come dire, non mi sono mai mancate le occasioni per sentirmi in colpa ed infatti, come una malattia, le ho subito e poi digerite, producendo anticorpi. Dovrei sentirmi una sconfitta ma non è cosi. Ho solo un rimprovero da fare alla vita, quello di non avermi fornito le condizioni giuste per poter studiare come e quanto volevo. Sono certo che avrei avuto una vita più degna. Ma non mi sono persa d'animo: ho studiato per piacere mio, frequentato persone ignoranti ed istruite. Non v'è nessuna differenza relazionale se ti accetti. Esiste un'istruzione che nessun libro ti può dare, quella del Cuore e della sua intelligenza. Sono maturata ed ho sempre agito come se avessi sempre 20 anni ed un futuro immenso. E' il karma che mi ha aiutato a superarmi? Un'amica dice che è certa che ci siamo già incontrate e ch'io fossi una saggia (zingara?) e lei una bambina pazzerella che io avrei dovuto educare. Infatti mi guarda sempre con grande rispetto ed io con grande tenerezza. Carino, no?

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DANIELA (AJO)

16 ottobre 2007, 09:32

Sto lavorando sul mio senso del non essere all'altezza..e ci sto riuscendo piano piano..è il giogo terrbile, che genera poi la schiavitù anche nel lavoro..ad esempio: il capo che paga poco..e tu non chiedi di più perchè "non sei all'altezza"...so che sicuramente è qualcosa che deriverà dai retaggi del passato...e devo lavorare sulla mia anima per sapermi perdonare..sono fermamente convinta che la nostra evoluzione può avvenire tramite la Gioia..e il segreto è perdonare i nostri errori,che sono solo cicatrici sul nostro percorso evolutivo..riconoscere i nostri errori in questa vita e perdonarli gia da ora..può aiutarci nel futuro credo..e volersi bene..e amare la nostra anima può condurre solo alla felicità..

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Silvia T.

16 ottobre 2007, 09:19

I sensi di colpa sono "tarli" che rodono fino a che non hai più nulla .... liberarsene è riuscire a capire da dove nascono, elaborarli e.. perdonarsi. Ma non sempre si riesce, io per esempio, anche se mi sento fortunata e "felice" di essere riuscita un pochino a superarli, mi rendo conto che tali rimorsi sono sempre "dietro l'angolo" che ti aspettano, sorgono per svariati motivi ...! Il mio "ultimo" è quello di non riuscire a "rassicurare" la mia mamma...!

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Raoul

15 ottobre 2007, 20:29

Caro Angelo e cari amici, secondo me prendere coscienza del male che abbiamo fatto, se lo abbiamo fatto, è giusto, ma è assolutamente indispensabile liberarsi delle colpe, che sono un altro discorso. Perdoniamo gli altri e noi stessi. Invece mi viene in mente che...strana coincidenza... proprio 2 giorni fa il mio figlio dodicenne mi diceva che va a scuola mal volentieri (anche se è piuttosto bravo) perchè, comunque vada, gli insegnanti trovano qualcosa di sbagliato nel suo operato, ed in generale in quello dell'intera classe. Gli ho solo detto non preoccuparti, non sei tu inadeguato ma lo sono gli insegnanti che non sanno motivare, perdona questa loro ignoranza e continua a fare del tuo meglio. Semplice, ma a lui è servito molto e si è rasserenato; però mi dico...accidenti, ma quanti danni rischiano di fare queste persone, buone ma ignoranti, che credono che instillando il senso di colpa nei giovani li stanno educando a fare di più?

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lara

15 ottobre 2007, 19:12

E' vero! Il senso di colpa è un qualcosa che ti mortifica e non sai perchè. Tuttavia sapere che c'è molta gente che ha questa oppressione immotivata mi ha aiutato moltissimo a trovare un qualche conforto. Sono convinta che le sofferenze che nella vita dobbiamo patire ce le siamo cercate, il problema è sapere dove e quando e come mai. Se l'ipnosi regressiva è la chiave per sciogliere questi dubbi e ritrovare la pace, bisognerebbe renderla obbligatoria per legge. Purtroppo è anche vero che ci sono persone che commettono azioni orribili senza provare nessun tipo di rimorso.

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Avatar Ivan

Ivan

15 ottobre 2007, 18:37

Se la realtà è nel qui ed ora, ci sobbarchiamo scelte piu o meno felici di quanto possiamo aver fatto in altro spazio-tempo. Certo che l'impossibilità di sapere che caspita si è combinato, ci preclude anche un'auto riflessione. O meglio, una auto riflessione oltre i ns. comuni ricordi, che ci lascia con un bellissimo e gigantesco punto interrogativo.
Buona Vita, Ivan

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Avatar Nhyria

Nhyria

15 ottobre 2007, 18:10

CORREZIONE AL MIO COMMENTO: "...questo non è un insulto alla propria felicità..." Ovviamente intendevo dire che E' UN INSULTO alla propria felicità...scusate...

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Avatar Nhyria

Nhyria

15 ottobre 2007, 18:06

Per quanto mi riguarda mi hanno fin da piccola recriminato "colpe" e difetti...per cui ho sempre convissuto con l'insicurezza ed il senso di colpa...e sto cercando di tirarmene fuori...ho bussato alla tua porta, Angelo, proprio per questo...perchè se è pur vero che un po' di "fifa" fa bene, quando ti abituano a pensare sempre che sbagli qualcosa cominci a credere che forse hanno ragione...e ogni azione hai paura di sbagliare...questo non è un insulto alla propria felicità...la paura del giudizio e il senso di colpa ci allontanano da noi stessi, ci fanno smarrire dentro un'immagine che non ci appartiene, che è solo un'ombra che offusca la nostra Luce...è NECESSARIO svincolarsi dal sentirsi indegni e colpevoli...

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Avatar PAOLA TS

PAOLA TS

15 ottobre 2007, 17:07

Vorrei parlarvi di una mia carissima amica che alle soglie dei 50 anni sta andando a picco.Persona di grandissima ed acuta intelligenza,figlia unica,padre assillante e scuola elementare dalle suore hanno prodotto una persona che sotto un’apparenza sicura nasconde fragilità e insicurezza.Aspetto curatissimo,molto gentile e rispettosa verso tutti,la sua paura più grande è “fare brutta figura”,cerca di dare sempre il massimo e pretende lo stesso da marito e figli,tanto che dopo una forte depressione causata da un disagio lavorativo di fronte alla figlia in crisi adolescenziale ha perso la testa.La sua mente estremamente razionale l’ha portata da anni a curarsi solo con ansiolitici e antidepressivi,ha seguito una breve cura psicologica,ma ha mollato tutto dicendo che soffriva troppo a mettersi in discussione.Sta ingigantendo la crisi della figlia e la vive come un fallimento personale,forse ritiene di “non essere all’altezza” come madre e sono rimasta agghiacciata quando pochi giorni fa mi ha detto che vede solo macerie intorno a sé e sarebbe quasi contenta se le venisse un cancro per poter finire velocemente questa vita ma ha troppo senso di responsabilità verso i figli per fare gesti inconsulti. E’davvero desolante constatare come una persona possa lasciarsi avvolgere dalla disperazione senza motivi veramente gravi e come cocciutamente si chiuda nel suo bozzolo di dolore e sia quasi disposta a morire piuttosto che guarire,cerco di mostrarle la luce,ma vince il senso di colpa

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Avatar Londinium

Londinium

15 ottobre 2007, 15:05

Angelo hai colpito il bersaglio con estrema precisione!
Sensi di colpa e il non sentirsi all'altezza sono forse le anime gemelle che si alleano spesso per bloccare la Via della nostra liberta`interiore. Se poi si vive in un ambiente familiare e sociale che impone obblighi di comportamento, un copione non scritto ma che tutti conoscono "a memoria" allora si forma un connubio ammazza-gioia.
Ci si sposa per convenzione e i figli sono molto spesso il risultato di un frettoloso esercizio ginnico.
Vorrei vivere in assoluta liberta`, senza catene karmiche che appesantiscono il cuore eppure non ci riesco. Mi lascio distrarre dai continui richiami a percorrere lo stesso sentiero di sempre...se ci si azzarda a voler cambiare ci sono le minacce di scomunica. Essere nel mondo ma non del mondo. Come si fa`?
Liberarsi dai lacci dell'insicurezza, sorella della paura? Sarebbe l'ideale! Non piu`mea culpa inutili e castranti. Basta!

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Avatar Roberta (Alcyone)

Roberta (Alcyone)

15 ottobre 2007, 14:21

Ciao a tutti,
Si, Angelo ha ragione. I ns. sensi di colpa derivano da retaggi antichi. Anch'io sperimento questo stato e tramite la trance con Angelo, mi e' stato confermato (da vissuti regisrati nella trama della mia anima). Ho capito tante cose con l'ipnosi sincronica (regressiva) ma non ho ancora imparato a liberarmi dal senso di vittimismo e colpa. Dobbiamo imparare a liberarcene. Dobbiamo sempre pensare, nei casi critici e difficili della ns. vita, che la persona che abbiamo di fronte siamo noi. Forse cosi' potremmo comprendere di piu' e perdonare, gli altri al pari di noi stessi.

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