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O COSI' O POMI'

Postato il: 13/01/2008 | Letto 33.596 volte |
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30 Commenti al post

![]() albaroma | 13 febbraio 2008, 15:09 o così o pomì, ma perchè e così necessario incasellare le cose i concetti. il bianco può diventare nero e viceversa quello che davvero conta è mantenere la mente e il cuore aperto porsi domande e divertirsi si divertirsi ad esplorare tutte le possibili risposte, la vita è una fantastica avventura non sempre rosea ma sempre interesante. Viviamo con gioia e con la consapevolezza che ogni giorno portiamo esperienza alla nostra anima. ciao a tutti voi |
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![]() ucciu@ | 23 gennaio 2008, 03:07 Ciao Angelo! Non ho letto gli altri commenti, non ce l'ho fatta, erano troppi... Per quanto mi riguarda considero il dualismo che permea il quotidiano una questione di punti di vista. Mi spiego: la questione è oggettivamente la stessa, cambia solo la "posizione" del soggetto rispetto alla questione stessa. Ha ragione sia chi dice bianco che chi dice nero, ma anche chi dice grigino... Osservano la stessa cosa da punti di vista differenti! Siamo noi coi nostri sensi che approcciamo al mondo. Il mondo è lì, sempre quello (è energia) cambiano solo le persone che lo sondano. Un esempio su cui m'è capitato di riflettere è il dualismo evoluzionismo/creazionismo. Schiere di scienziati difendono Darwin e fior fior di teologi difendono il creazionismo. Io stesso all'inizio ero per il puro evoluzionismo. Leggendo "La profezia di Celestino" ho sposato in pieno la tesi del protagonista che integra perfettamente entrambe le tesi, specialmente alla luce del samadhi che aveva vissuto sul crinale. Sbagliavo prima o sbaglio ora? Se l'avessero chiesto all'Antonio di un anno fa, avrebbe dato ragione agli evoluzionisti e torto marcio ai creazionisti (il punto di vista cambia anche per una stessa persona nel "tempo"). Ora penso che abbiamo tutti ragione e tutti torto, poichè tramite le opinioni e i giudizi più che descrivere oggettivamente un fenomeno estrinsechiamo la nostra essenza soggettiva e imponiamo agli altri ma soprattutto a noi stessi il nostro essere soggetti pensanti. |
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![]() mariangela | 19 gennaio 2008, 09:37 Anch'io per molto tempo, durante questa mia vita,ho preso spesso la posizione del bianco o nero...poi per forza di cose,eventi e di una mia maggiore consapevolezza ho imparato ad usare tutte le sfumature neccessarie alla mia evoluzione...non so se ci riesco sempre bene,qualche volta uso ancora purtroppo o così o pomì, dipende dalla situazione...ma visto che ora sò che esistono le sfumature,cerco subito di usare solo il colore del cuore.Scusami Iside se ti ho rubato questa frase è solo che mi è piaciuta moltissimo e mi ha riscaldato il cuore!!!Un abbraccione one one |
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![]() iside | 18 gennaio 2008, 00:07 Carissimi tutti, anch'io ho attraversato, durante le tappe della mia vita: i bianchi, i neri, prendendo spesso posizione...ma ora seguo solo il colore del cuore...!!! Un grande abbraccio tutti. |
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![]() ste | 16 gennaio 2008, 16:32 ciao ! |
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![]() Francesco | 16 gennaio 2008, 09:28 L'assenza di sfumature in molti aspetti della vita è stata una degli elementi che più mi hanno messo in crisi quando ero giovincello: la catalogazione netta ed indiscutibile dell'esistenza da una parte ha costituito una difficoltà che mi ha precipitato nella confusione interiore, dall'altra, devo riconoscerlo, è stato il terreno fertile in cui si sono generate le spinte ad indagare, il desiderio di comprendere col cuore: allora si sono presentate le prime "coincidenze". |
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![]() Gianluca | 15 gennaio 2008, 23:19 20 anni fa ero proprio così: o bianco o nero! Con la maturità e con le esperienze fatte in questi hanni mi sono reso conto che che il bianco e il nero sono una estrema sempilficazione. Se non ci fosse anche il grigio la mia Vita non sarebbe completa e non mi permetterebbe di rapportarmi con il prossimo nella giusta prospettiva: quella dell'Uno! |
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![]() marcO | 15 gennaio 2008, 23:07 Ciao a tutti.. Vorrei dire che dal Bianco al Nero esistono milioni di sfumature e che noi stessi, i nostri pensieri, si muovono in Essi da una parte all'altra... e tutto é un insieme, una unica cosa, tutto é Uno. Tutto muta in continuazione e nulla é ugua le a prima, questo credo sia il principio di evoluzione, di movimento, e ovviamente dell'Amore.. Auguro a tutti buona Vita. |
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![]() Raoul | 15 gennaio 2008, 17:17 Cari Tutti, anche per me esistono le sfumature, e da quando penso in questo modo vivo molto meglio. Mi capita anche di sperare che un giorno le sfumature si miscelino ulteriormente per creare una tonalità unica - penso che questo sia il grande inconscio desiderio di tornare ad essere uno. |
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![]() premiata | 15 gennaio 2008, 13:00 Cari Amici, come anticipavo ieri, il mio vivere quotidiano è paragonabile alle sfumature del cielo che cambia spesso colore, disegni e forme come un dipinto inarrestabile sapendo però di essere sempre cielo. Nella mia coscienza riporto ancora tracce del dolore di non sentirmi sufficientemente forte per applicare coerentemente bisogni reali o presunti che nutro dalla nascita. Da qui frustazioni e rabbia che in un tempo non molto lontano disorientavano il mio vivere l'amore personale, collettivo ed universale.Per evitarmi violenze mi sono abbandonata alle mie contraddizioni come l'Appeso delle carte dei tarocchi. Mi sono fermata, non ho agito più come fuoco ma come acqua che si riversa in numerosi rivoli innaffiando tutte le risorse di cui potevo disporre. Uscire, rientrare e poi riformulare punti di vista apparentemente distanti e viverli comunque perchè presenti è diventato il mio gioco preferito e il mio contributo all'Uno che è dentro di me. |
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![]() DANIELA (AJO) | 15 gennaio 2008, 09:52 ciao cara Brigitta...purtroppo l'esempio che hai fatto tu, è quasi uno squarcio di realtà dei nostri giorni.(.quotidiana.).secondo me è proprio perche non ha valore il terzo escluso che "i tuoi protagonisti A e B", entrano in conflitto...pensa se invece A e B, appartenessero si ai differenti credo che hai menzionato, ma avessere nel loro cuore l'equilibrio del "terzo escluso"..credono, ma accettano tutto ciò che non fa parte della loro fede come un'altra possibilità..!purtroppo qua si parla di utopie...ed è proprio la mancanza di equilibrio al CENTRO che fa dimenticare che si può credere cn fermezza in qualcosa, accantonando però l'ego e la presunzione che siano verità assolute!...la conclusione è cmunque la stessa per entrambi: trovare il modo di farli convivere nella stessa società quando i loro valori fondanti sono agli antipodi...ci vorrebbe un bel 2012! :)baci |
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![]() STELLA | 14 gennaio 2008, 19:45 Siamo tutto ed il contrario di tutto. Tutto ciò che è fuori è anche dentro di noi, tutto ciò che è visibile può non essere reale e reale essere tutto ciò che non vediamo.... Ogni classificazione, etichetta, definizione, giudizio ecc.. non fanno altro che dividere... e noi dobbiamo andare esattamente nella direzione opposta. Il pensiero duale si supera con la consapevolezza dell'Uno |
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![]() stelike | 14 gennaio 2008, 17:27 Mi è venuta l’ansia pensando a questa nostra civiltà robotizzata e tecnologicamente ridondante. Ho visto e sperimentato come la tecnologia superflua, la velocità e il “progresso” che non sia ad impatto zero, abbiano un costo altissimo per la società e l’ecosistema che la contiene. E le civiltà che oggi potrebbero insegnarci come preservare il nostro ambiente siano state da noi stessi ridotte alla disperazione e ad orribili copie della nostra. E ho capito che se mai degli alieni esistano, i veri alieni, in questa magnifica terra, siamo noi. |
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![]() stelike | 14 gennaio 2008, 17:24 Aprire gli occhi, guardare il mondo. Oltre i rifiuti che ci sommergono che, per una strana e perversa ironia, siamo noi stessi ad accumulare davanti alle nostre case. |
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![]() Brigitta | 14 gennaio 2008, 15:04 Cara Daniela (Ajo), consentimi di fare l’avvocato del diavolo. Sicuramente l’introduzione del principio del terzo escluso è utile ad ampliare la gamma delle possibilità a disposizione, ma non sono così sicura che basterebbe per eliminare tutte le conflittualità. Io ci vedo invece il possibile rischio di una proliferazione dei fronti di contrapposizione. Poniamo per assurdo che esista una persona di fede A, che venera l’automobile come oggetto sacro e ogni mancanza di rispetto per l’oggetto in questione è punibile con la morte. Tu, di religione B, invece credi nella sacralità del pedone. Entrambi le religioni sono ben rappresentate nel paese. Poniamo caso che un bel giorno guidando nella stessa città tu inchiodi e scivoli sull’asfalto bagnato per evitare un bambino di religione C (i bambini che giocano sono espressione del divino) che rincorre la sua palla e tamponi l’oggetto sacro del seguace della religione A. Come va a finire? Vedi, secondo il mio modesto parere, il problema non è tanto accettare che esistano altre verità quanto trovare il modo di farli convivere nella stessa società quando i loro valori fondanti sono agli antipodi. |
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![]() Brigitta | 14 gennaio 2008, 14:43 Quant‘ è vero! Nel mio quotidiano, è da quando ero piccolina che cozzo la testa contro la logica degli estremi contrapposti. Qualunque fosse l’argomento, non mi sentivo mai ‘inquadrata’ in una delle due categorie. La scarpetta della rigida classificazione mi andava sempre stretta ma allo stesso tempo mi ribellavo all’idea di tagliarmi l’alluce per entrarci. Se la libertà di pensiero non era solo un’utopia allora doveva pur esserci un posticino anche per me e tutti gli abitanti della variegata terra di mezzo! Questo non-allineamento alle posizioni precostituite, specie durante l’adolescenza, ti fa vivere con una perenne sensazione di inadeguatezza, di non appartenenza, ma crescendo fortunatamente ti rendi conto che in molti fingono solo di appartenere ai bianchi o ai neri e che in realtà la scala delle sfumature di grigio è infintamente più lunga e complessa di quanto potevi pensare. Buona vita a tutti |
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![]() DANIELA (AJO) | 14 gennaio 2008, 10:39 ah..finalmente dottor Bona...in prartica mi sta dicendo che non tutto è bianco o nero?che la verità a volte sta nel mezzo..o iin sfumature di altri colorI?..menomale...perchè è qualcosa che so da tempo dentro di me!..evviva..diciamolo a tutti!..il signor principio del terzo escluso..è forse quella verità che ognuno ha dentro di se?anche il tao, lo yin e lo yang..non sono solo bianco e nero...ma ognuno ha dentro di se il seme del suo opposto..quindi sono entrambe un po bianchi e un po neri....e se il principio del terzo escluso fosse riabilitato...non esisterebbero piu contrapposizioni nel mondo...non piu guerre, non piu litigi...non più...DUALITA'..SE ogni religione accettasse che può esistere anche un altra verità oltre la propria,e un'altra ancora e un'altra ancora...vi immaginate quanta pace intorno a noi?...terzo escluso..bisognerebbe eleggerlo presidente degli stati uniti.. :) |
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![]() premiata | 14 gennaio 2008, 10:30 Caro Angelo mi inviti a nozze. Un mare di incertezze scorre dentro di me come sfumature del cielo ed io ne sono felice. |
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![]() premiata | 14 gennaio 2008, 10:29 Caro Angelo mi inviti a nozze. Un mare di incertezze scorre dentro di me come sfumature del cielo ed io ne sono felice. |
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![]() eli | 13 gennaio 2008, 21:02 Ancora grazie a tutti.Il non far parte del 'o così o pomiì' è costato un po' di fatica ma dà un senso di libertà e di ricongiungimento che non è descrivibile a parole. Da più fonti arrivano messaggi di unione, di unicità, di Amore.E se al di là del giudizio e del plauso di chi ci circonda riusciamo a fare silenzio e a guardare nel nostro cuore arriviamo a sentire che in ogni nero c'è una scintilla di bianco così come in ogni bianco c'è una scintilla di nero.E mi succede spesso di aprire il "Palpito" in una pagina a caso e di trovarvi tutte le sfumature del colore che in quel momento mi colmano: ed è come se contemporaneamente colorino l'anima delle persone care a cui sto pensando.Ed è impagabile come arrivino questi aiuti sotto forma di sfumature che essendo una la continuazione dell'altra diventano un'unica grande spirale d'Amore.Buona Vita @ |
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![]() josesoj | 13 gennaio 2008, 20:03 Caro Angelo, riguardo alla tua provocazione sul cosi o pomi, penso che non c'é niente di più chiaro riguardo la non consapevolezza che il bianco e nero. |
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![]() Sidra | 13 gennaio 2008, 19:13 Tutto ci porta a vedere il mondo come un immenso o Così o Pomiì, il vivere quotidiano ci porta a delle scelte che siano Bianche o Nere, ma tutto in realtà e ciclico, un cerchio perfetto di varie sfumature, la vita stessa dal nascere, crescere e morire, con più o meno sfumature rosse o grigie ma e un ciclico percorso. E l’umanità che impone una Drastica scelta del vivere, la natura da sempre delle sfumature diverse di ogni singolo punto. Un tramonto visto con i propri occhi gia di suo da sfumature diverse,dettate dalle nostre emozioni di quel preciso istante. |
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![]() idilliaco | 13 gennaio 2008, 14:25 Cari tutti (tui , vui, nui, ecc), che la vita abbia mille volti è una cosa certa, ma sicuramente il cosi o pomi è un imposizione della societa in cui viviamo, il bene e il male non esiste, sono imposizioni ulteriori delle varie religione per impaurire l'umanita, e limitarla in tal senso. Non esiste dualita ma unicita delle anime, che si ricompongono in un tutt'uno tale da allontanare il cosi o pomi. |
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![]() marinercm | 13 gennaio 2008, 14:09 penso e da tanto tempo che il cerchio sia una forma perfetta, l'Uno, dove in un punto il colore sia nero e si riunisca al colore bianco (e viceversa) attraverso una infinità di sfumature di grigi, quindi il nero ed il bianco si congiungono attraverso il grigio e non esiste o solo l'uno o solo l'altro |
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