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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

LA SEGRETA TRAPPOLA DELL'ACCELLERAZIONE E UNA STAZIONE NEL CUORE

Ho finito di leggere Una stazione nel cuore e ho deciso di uscire dal giogo, dalla trappola e quindi di rallentare. Ho compreso intuitivamente il messaggio fondamentale che questo libro comunica.La corsa è la trappola e a noi non serve e non serve nemmeno alla vita. La trappola è il vortice, la frenesia della corsa, la velocità. Noi abbiamo bisogno del nostro tempo e non del tempo inventato da chissà chi. Non è detto che correndo riusciamo a raggiungere gli obbiettivi voluti. Occorre staccarsi e guardare da fuori.uscire dal vortice. Da quando ho metabolizzato questo mi sento in pace. Un abbraccio a tutti Lindos--------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cari amici, ecco cosa scrive Lindos. Vi riporto il suo pensiero perché mi ha emozionato l'interpretazione che mi ha dato di Una stazione nel cuore. Siamo noi gli artefici dell'accelerazione spazio temporale che sta alienandoci dal nostro naturale ritmo e quindi possiamo raggiungere la consapevolezza di come guarirci. Credo che numerose masse critiche stiano sorgendo in tutto il mondo, ma sto notando anche il sorgere di una infinità di masse "acritiche". In America riempiono gli stadi con i segreti e le leggi dell'attrazione e credo che questi siano messaggi d'Ombra molto efficaci. Una moltitudine di persone si aggrappa a tutto stando interiormente malissimo ed il marketing della volontà e della felicità illusoria è potentissimo. Se guardi uno dei filmati di questi "motivatori" di presidenti, noterai due caratteristiche inconfondibili: l'aggressività e l'accellerazione. Con un ritmo da cocaina ti esortano ad affrettarti, a raggiungere ciò che vuoi. E' il marketing dell'erba voglio per  diventare un fenomeno, un leader, un superuomo. Anche questo purtroppo è L'Uno e quando la sofferenza di queste masse acritiche plagiate supererà i limiti di guardia qualche cosa di positivo succederà. Il mondo sarà costretto a rallentare la sua corsa. Questo è il fondamentale messaggio di Una stazione nel cuore. Il mio non è un giudizio etico, ho smesso di formularne, è solo una constatazione. Sembra che non si possa fare nulla contro la commercializzazione delle forme pensiero, del 'fai esplodere il vulcano che è in te', ma non penso che ciò sia vero. Rudolf Steiner parla di istinti luciferini ed arimanici e sono questi i principi a cui vengono educate miliardi di persone. Anch'essi inevitabilmente, anche se inconsapevolmente e dalla parte dell'Ombra contribuiranno nel tempo all'Amore. Siete in accelerazione? Ne siete coscienti? Imputate questo a colpe di altri o sapete chi sta costruendo la trappola? Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 30/07/2008 | Letto 21.578 volte | 

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Dr. Angelo Bona
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Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

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Angelo Bona

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Commenti al post31 Commenti al post

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Avatar aldebaran

aldebaran

5 agosto 2008, 16:44

...è incontrovertibile: viviamo una spirale di processi inarrestabili (?); tutto e tutti quelli che ci circondano ci tirano dentro come una persona che, annegando, cerca di aggrapparsi tragicamente al suo salvatore (a volte facendolo perire).

Personalmente faccio sempre più fatica a bloccare il vortice e sono sempre più frequenti i reset per portare me stesso ad un livello di pacifica serenità (e l'allenamento non mi manca!).
Se la cosa desta preoccupazione per la mia mente, certo di più per il contesto nel quale stiamo vivendo (ora in questa realtà): non è per niente rassicurante quello che si percepisce con le parabole (nel senso di antenne) sensoriali.

Beh, poichè nulla accade per caso, sulla mia rotta ho avvistato questa "isola" - del Dott. Bona - ma come mi sono avvicinato, ho scoperto che è un arcipelago e all' orizzonte c'è un continente e poi...

Ho letto il "Palpito dell' Uno" e sto terminando "La Stazione nel cuore" per ora con piglio analitico (perdonatemi ma la prima lettura è sempre così) ma la mia parte meno dua-razionale già è partita per altri livelli: in ogni caso, almeno questo con molta, molta calma e lentezza, a motore spento.

Buone meditazioni.


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Avatar ciccio

ciccio

5 agosto 2008, 11:25

Buongiorno a tutti amici e amiche, sono nuovo in questo blog e voglio ringraziarvi per il supporto e l'aiuto che mi fornite con i vostri commenti che leggo con molto interesse...Cmq tornando al tema in questione...negli ultimi giorni ho osservato il tempo e la sua funzione invasiva nella mia vita...mi sono reso conto che disintegra la mia energia...Per esempio di ogni azione che faccio aspetto la sua fine e rincorrendo questa meta perdo per strada l'istante presente e quindi me stesso.Credo che il disagio che ho vissuto in questi anni dipenda da questo vano tentativo di afferrare il tempo e di raggiungerlo(..se esistesse effettivamente sarebbe più semplice :) ...).Quindi le mie azioni (e la mia vita..) sono sempre vissute in funzione del loro compimento..collocato nel futuro..Così mi sono perso per anni...ma adesso ho deciso di virare e di gustare ogni istante, ogni battito, ogni "palpito".. ^^..... Negli ultimi giorni ho meditato sul cuore e con il cuore escludendo per qualche decina di minuti l'illusorio tempo... la sensazione che ho ricevuto è stata di pace e di luce...avvertendo un massaggio al capo e un'apertura al cuoricino...Sono entusiasta di come ho vissuto l'episodio anche perchè effettivamente il tempo durante la meditazione rallenta fino a scomparire....GRAZIE DI CUORE a tutti perchè mi state aiutando moltissimo..Vi Voglio bene Mi Voglio bene...CIAO Angelo

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Avatar Roberta (Alcyone)

Roberta (Alcyone)

4 agosto 2008, 17:52

Complimenti Angiolina per il tuo coraggio. Come dici tu, molti parlano ma nessuno lo fa.....intendo cambiare vita....io personalmente ti ammiro molto....Buona vita!

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Avatar Angiolina

Angiolina

4 agosto 2008, 15:42

... Vorrei riuscire a godermi tutto con tempi giusti e non sempre è così ma va bene intanto che aspetto la sospirata pensione per vivere finalmente la MIA vita.
Penso che il TEMPO venga scandito dal denaro e dal potere dei “burattinai” che dicono di governare il mondo e rinunciare al denaro rimanendo serenamente, solidamente, compassionevolmente, con dignità e gioia nel mondo laico è per pochi… Ma se ogni individuo riuscisse a scegliere l’amore nei fatti OLTRE CHE nelle parole avremmo assolto felicemente alla prova epocale, al passaggio del 2012… si Angelo, credo sia l’avere tempo il nostro bene più prezioso, che ci consente di STAZIONARE nel CUORE ed il mangiargelo, correndo, la nostra vera trappola… Grazie, con amore.

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Avatar Angiolina

Angiolina

4 agosto 2008, 15:41

… concepibile, destabilizzante. Da qualcuno ammirata nel coraggio ma da pochi realmente apprezzata, che mi ha tagliata dal "giro", che fa di me e dei miei figli dei DIVERSI in mezzo al mondo, che ci crea problemi nel coraggio di andare avanti, nonostante tutto e tutti, per questa strada, la nostra strada, quella dell’amore. Per me fu “naturale” ma non potevo permettermela in alcun aspetto della vita se volevo mantenere lo status sociale ed economico, il benessere e tenere il “passo”. Una scelta nella quale ho trascinato i miei figli. Incosciente, sentimentale, dovevo tornare con i piedi per terra, stavo rovinando la mia vita e quella dei miei figli… molti i momenti nei quali ho tentennato pensando che forse era così... Per riappropriarmi di un po’ del mio tempo, cioè della vita, per assurdo, sono dovuta uscire fuori dai giochi di QUESTO tempo, dei dettami della VITA della NOSTRA società che ci troviamo ad attraversare.. Ho interessi, piaceri oltre che responsabilità e doveri e cerco di gestire tutto al meglio che posso per trarne benessere. Sono a tre minuti dal mio ufficio e la mattina mi alzo presto, bevo il thè, mi godo il cucinare il cibo quotidiano, le pulizie personali e della casa, le piante, il sole… tra le 8 e 30 e le 9 sono in ufficio. Alla pausa pranzo una passeggiata o a sbrigare commissioni, o un pezzetto di libro nel verde. All’uscita c’è la ginnastica o la meditazione o il massaggio o i lavori di casa o un cinema. Poi la cena buona, goduta, conversata. Vorrei

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Avatar Angiolina

Angiolina

4 agosto 2008, 15:40

Ciao amici, ciao Angelo. Leggere in una sola volta gli ultimi interventi del blog precedente e di questo mi ha fatto pensare a due SOLE cose: alla PACE e al dio DENARO. Il tempo è il grande tesoro da dover gestire perché è il PRESENTE, il qui ed ora, invece di rimanere intrappolati nel passato e/o nel progettare futuro. Tutto è legato al denaro al fine del benessere materiale che dovrebbe veicolare anche il benessere dell’anima… C’è un detto che dice “Si è infelici anche con i soldi figuriamoci senza…” E’ il business che ha creato la cosiddetta civiltà occidentale. L'opulenza, il benessere (climatizzazione, cibo, medicine, ricerca, informatica e vacanze in primis) creato sul consumismo, sulla produttività. Dobbiamo correre per produrre e consumare, per il PIL: questo è il comandamento!! Sono dipendente di una società ex PP.SS. da 36 anni (8 ore + pausa pranzo) e da tredici timbro il cartellino quattro volte al giorno. Dopo 20 anni di un lavoro importante, di responsabilità e in prima linea con persone note in una sede ad un'ora di andata e un'altra di rientro a casa, due figli piccoli, poi la separazione, ecc... dissi basta nel lontano '95 per riappropriarmi del mio tempo, per poter VIVERE realmente con meno affanno. Affetti, privato, cerchia ristretta di amici, un po’di sport, mangiare sano, spiritualità, evoluzione personale, familiare, culturale. Finita carriera, stipendio dimezzato, emarginazione sociale e lavorativa (mobbing); la lista è troppo lunga. Una scelta non

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DANIELA (AJO)

4 agosto 2008, 14:31

l'unico tempo che esiste è quello del cuore..è quello della verità....e la verità richiede tempo...è solo questo il tempo che accetto di far scorrere dentro di me...quello per comprendere la verità...chi sarò un giorno...è qui, ed ora che lo costruisco.. tempo è questo momento in cui sto scrivendo in questo amato blog...ed è cio che sto condividendo con Voi...un abbraccio

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Anna

4 agosto 2008, 14:22

Cari amici,tutto intorno a me corre,il tempo,come comunemente lo intendiamo,è inesorabile,passano gli anni velocissimi e tu rimani lì a chiederti quanto hai combinato in questo tempo,se l'hai speso bene,se l'hai sprecato,se hai imparato qualcosa,se hai fatto tesoro delle esperienze passate,o se sei sempre uguale,come dieci anni fa,e non ti sei migliorato nè peggiorato...Eppure,mentre in tanti corrono,io vado piano.Sarà la vita di provincia,sarà che ci si accontenta di quello che si ha e non si fa la corsa ai soldi(ovvero lavoro lavoro lavoro no stop),sarà che posso permettermi ancora di adagiarmi sui libri dell'università e ancora non lavorare a tempo pieno,eppure a me guardare dentro me stessa piace tanto,e questo rallenta i miei ritmi.Osservo,cerco di capirmi,di capire,cerco di limare i miei spigoli,di accettare quelli degli altri,cerco di essere una persona da amare,cerco di amare totalmente tutto quello che trovo nella mia strada.Cerco di essere pienamente sintonizzata con l'anima delle cose e delle persone che ho vicino,di non stare dietro alle sciocchezze.Di non perdermi.O di perdermi e ritrovarmi.Cerco di stare bene,di far star bene.Di essere comunque Uno,nei miei pregi e nei miei difetti.Cerco di accettarmi,che è il lavoro più difficile che si possa fare...Perciò amici,andiamo piano..perchè scoprire chi siamo è una cosa meravigliosa...

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mariangela,

4 agosto 2008, 12:22

Cara Roberta,grazie per la tua testimonianza...è veramente bello ciò che fanno questi ragazzi! Aprofitto anch'io per augurare a tutti delle buone vacanze...e in attesa di trovare in ogniuno di noi un pò di calma per riposarci e rigenerarci,spero anche,io in primis, che possiamo tutti comprendere che rallentare senza la frenesia di correre e di arrivare da qualche parte,non capendo dove si và...si può arrivare davvero alla stazione del cuore e sostravi un pochetto per poter respirare meravigliosamente!UN abbraccionissimo

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Avatar Roberta (Alcyone)

Roberta (Alcyone)

4 agosto 2008, 11:58

nel w/e ho visto il programma "a tua immagine" sulla RAI che parlava di un luogo di accoglienza vicino a Rimini, dove un gruppo di ragazzi, assolutamente "volontari" quindi non pagati da nessuno....ogni sera si recano alla stazione di Rimini e "raccolgono" le persone bisognose, malate, sole, i senza tetto.....e gli offrono un tetto, un letto, un piatto caldo, una doccia.....mi sono sentita cosi' "piccola" di fronte a tutto quello che ho visto....pero' contenta che questa iniziative ci siano....il posto si chiama "la capanna di betlemme". Riflettiamo tutti.......ciao

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Avatar Roberta (Alcyone)

Roberta (Alcyone)

4 agosto 2008, 11:55

ciao cari amici,
innanzi tutto vorrei augurare a tutti, delle buone vacanze....a chi e' gia' via ed a chi e' in procinto di partire....

approfittiamo delle prossime vacanze, per rallentare....la felicita' e' dentro di noi....nell'amore per noi stessi, per il mondo intorno a noi, per i nostri affetti.....non cerchiamo altro.....se siamo malati o soli o poveri.....aiutiamo gli altri....tendiamo una mano....verso la ns. malattia, la ns. solitudine, la ns. poverta'......

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Barbara

3 agosto 2008, 15:33

l'erba voglia e il suo rincorrerla...anch'io sento questa come la nostra grande trappola. per mia esperienza, la possibile guarigione è soffermami nel cuore ascoltando la brezza della vita, e aprendomi all'abbandono e al donarmi ad essa e alle persone e fatti che mi circondono..lasciando alle spalle con amore ciò che non mi procura gioia, e amando ogni cosa senza mai legarmi con possesso...
mi rendo conto di correre ogni giorno un pò di meno, e riesco comunque a portare a termine i compiti quotidiani, con un respiro diverso, con la tranquillità che tutto è perfetto nella sua imperfezione. Togliendo l'ansia e la paura dai gesti, il tempo si dilata e la fatica diminuisce. cerco di respirare intensamente e quando non cmprendo cerco di fermarmi e di farmi delle domande osservandomi/ci esternamente e "chiedendo" una risposta. se si è liberi dentro da preconcetti e non si vuole o desidera qualcosa di egoiogo, le risposte che arrivano sono piene di saggezza e ti aprono idee e sentieri nuovi...

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Barbara

3 agosto 2008, 15:32

l'erba voglia e il suo rincorrerla...anch'io sento questa come la nostra grande trappola. per mia esperienza, la possibile guarigione è soffermami nel cuore ascoltando la brezza della vita, e aprendomi all'abbandono e al donarmi ad essa e alle persone e fatti che mi circondono..lasciando alle spalle con amore ciò che non mi procura gioia, e amando ogni cosa senza mai legarmi con possesso...
mi rendo conto di correre ogni giorno un pò di meno, e riesco comunque a portare a termine i compiti quotidiani, con un respiro diverso, con la tranquillità che tutto è perfetto nella sua imperfezione. Togliendo l'ansia e la paura dai gesti, il tempo si dilata e la fatica diminuisce. cerco di respirare intensamente e quando non cmprendo cerco di fermarmi e di farmi delle domande osservandomi/ci esternamente e "chiedendo" una risposta. se si è liberi dentro da preconcetti e non si vuole o desidera qualcosa di egoiogo, le risposte che arrivano sono piene di saggezza e ti aprono idee e sentieri nuovi...

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Avatar luce

luce

2 agosto 2008, 11:04

Accendo il pc per la prima volta da giorni, entro nel blog e cosa trovo? Il motivo per il quale non Vi leggo da giorni! Scrivo senza aver letto i vostri commenti amici cari, voglio gustarli poi con calma, prendendomi tutto il tempo che mi serve... In questi giorni ho raggiunto le stesse conclusioni di Lindos, complici il telefonino e il pc che sono andati in tilt! O meglio hanno deciso di funzionare ma con tempi lentissimi, inizialmente mi sono incavolata, molto e molto... poi consapevole del fatto che non avevano niente che non andava, ho visto questo come un segno, come l'indicazione che il mio IO dava al mio essere incarnato: rallenta, prenditi il tempo che ti serve, gli strumenti funzionano lentamente o si spengono? Bene, prendi il tempo d'attesa per te e lascia vagare il tuo pensiero, raccogli le tue idee, non farti trascinare dal vortice.... e mi sono sentita libera!Un abbraccio grande:

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DANIELA (AJO)

1 agosto 2008, 11:24

il tempo non esiste...cosa è il tempo?...io non lo so più..ho rallentato i ritmi biologici della mia vita..e a dire la verità, bè non li ho mai avuti tanto accelerati..mi ha fatto sempre troppa paura il lasciarmi prendere dalla frenesia degli altri...il mio piu grande difetto è l'impazienza..voglio tutto e subito..voglio stare sempre bene, essere sempre felice..e voglio anche che gli altri lo siano!..quindi qando c'è qualcosa che mi fa stare male..lotto perchè alpiu presto torni il buonumore..e x al piu presto intendo ..poche ore! ma da quando certi argomenti sono entrati a bussare nel mio cuore..questa impazienza si è trasformata nel dolce...lasciar andare..che non significa "volere stare male e abbuffarsi di tristezza"..ma avere la consapevolezza..che nel non tempo del cuore..quello stato d'animo non esiste perchè non è allineato all'Amore per me stessa..quindi tutto spesso scivola via cosi..lasciandolo andare...Una stazione nel cuore..è il fermarsi difronte a se stessi...mi fa sospirare di amore e mi fa pensare.."ehi...tranquilla..il treno non partirà in ritardo..sei tu che lo guidi..."..non esiste il passato nè il presente..dall'esterno il treno si muove...ed è il futuro..e scorre..ma dentro è fermo, stabile...forte..x cui..se anche sarà andato avanti..dentro sarà sempre lo stesso presente..è sempre qui ed ora...

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Avatar PAOLA TS

PAOLA TS

1 agosto 2008, 09:35

Io sono per natura calma e riflessiva, quindi la lentezza sarebbe il mio ritmo naturale di vita, ma anch’io non ci riesco!! Mi rendo conto di quanto sono frenetica quando vado in vacanza: ci vogliono almeno 2 o 3 giorni prima che riesca a rilassarmi, sono sempre in tensione, mi sembra sempre di dover fare qualcosa, come una trottola che è stata messa in moto e che deve aspettare che si esaurisca la forza che le è stata impressa per potersi fermare. Quindi più che mancanza di tempo sento come se qualcosa mi spingesse sempre avanti e mi costringesse a correre anche se non ne ho voglia. Non saprei dire come sono arrivata a questo, sicuramente un lavoro, una famiglia con figli a volte molto impegnativi e una madre da seguire mi hanno a poco poco caricata di inevitabili impegni, ma ritengo che tutto questo faccia parte della vita e cerco di essere consapevole e presente in tutto quello che faccio in modo da non disperdere più energie del necessario e soprattutto metto molto impegno nel ritagliarmi e gustarmi i momenti in cui posso immergermi in me stessa e così apprezzare questa meraviglia che è la vita!!

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Avatar turchina

turchina

31 luglio 2008, 17:55

Bello Lindos è riuscito a cogliere ilvero significato del libro. Io cerco di stazionare del mio cuore, per pochi minuti di meditazione al giorno che sono riuscita a ricavare nella mia giornata fatta di impegni e forzate responsabilità. Non porto più l'orologio, quella era una gabbia tremenda. Da qualche mese invece cerco di orientare pacatamente il susseguirsi dei minuti. Forse sbaglio di qualche minuto, ma mi sento meno intrappolata. Mi sento meno schiava del cellulare e se non fosse che ho un figlio che scorazza in moto vorrei liberarmene. Tutto è un modo per intrappolarci, per farci correre più veloci , ma quando troviamo un punto stabile dentro di noi il mondo comincia un pochino a rallentare. Grazie a tutti per le magnifiche interpretazioni che ognuno riesce a dare.

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Raoul

31 luglio 2008, 15:21

Carissimi Angelo, Massa Critica, ci penso spesso anch'io all'intrappolamento in una spirale discendente, non creativa/espansiva. Corriamo e facciamo "forzature" per fare quello che abbiamo imparato essere il nostro "dovere". Io ne sono uscito, e vedo che il solo fatto che si debba correre e forzare gli eventi significa che non è un flusso positivo. Non lo imputo a colpe di altri nel senso che siamo noi che decidiamo liberamente di crederci, e di intrappolarvici da soli ...PERO'... ritengo che la trappola la stia organizzando una forza negativa che mira al nostro coinvolgimento. Credo che questa trappola non serva combatterla, ma solo superarla, trascenderla, e l'unica cosa da fare è una rivoluzione di pensiero, una virata di 180 gradi, negando il nostro consenso a questa trappola, ed immaginando il mondo come lo vorremmo, ed a questo punto Roberta mi permetto di riscrivere la tua frase che sposo in pieno: "...un mondo dove, non si lavorasse in modo "tradizionale", dove ci fossero piccole comunita' umane, dove il lavoro tornasse un po' piu' manuale, si ritrovasse il piacere di "creare" anche manualmente le cose che ci servono, non piu' "comprarle", dove avessimo tempo di giocare e corere in un prato con i nostri figli, con i nostri amici, ridere e scherzare serenamente.....non dovercene privare piu' perche' la sveglia ci dice che se non ci sbriagiamo arriviamo tardi al lavoro!...", credo che questo pensiero lo farò ogni mattina e sera, un abbraccio a tutti

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odette

31 luglio 2008, 13:25

Ciao a tutti M.C., devo convivere quotidianamente con ritmi accellerati, il mondo del lavoro spesso va di corsa, ma appena posso mi prendo la mie pause e rallento, svolgo tutto con calma apprezzando il momento che stò vivendo, spesso mi incanto davanti algli scenari della natura e lì ritrovo il mio respiro.
Un abbraccio col cuore

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premiata

31 luglio 2008, 13:13

Il mio tempo è quello respirato, sempre e le stazioni servono per arrivare e per ripartire verso mete intuite. Non importa quanto, dove e come. Nel mentre del viaggio si giunge sempre al qui ed ora. In definitiva non si arriva mai alla fine di un qualcosa. Potrebbe anche essere una metafora dell'eternità e un espressione di morterinascita (unica parola). In questa naturalità dei cicli non vi è accellerazione nè fermo, solo ritmo della Vita che non può stancare nè squilibrare. CI provo a vivere così e la leggerezza si fa farfalla.

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Ireland

31 luglio 2008, 13:05

Mai come ora arriva a proposito questo post, che rispecchia totalmente i miei pensieri. Stiamo correndo. Ma per andare dove? A volte non mi accorgo nemmeno di starlo facendo, poi mi fermo perchè mi sento angosciata e mi costringo a rallentare.
A volte mi manca il fiato per la corsa che giorno dopo giorno ormai sento sia diventata automatica del mio modo di vivere.
Bisogna tornare a respirare. Ad accorgersi di stare respirando. Mi capita di dover staccare da tutto e tutti per riuscire a ritrovarmi, a volte mi chiudo in camera per ore solo a guardare il cielo dalla finestra. Dopo sto meglio. Sento dentro un senso di pace diffusa.
Ma poi, inevitabilmente, la vita mi riporta nel suo vortice. Bisognerebbe avere la forza e la volontà di elevarsi sopra le barriere del tempo e dello spazio di questa nostra vita materiale e fisica...non è facile!
Un abbraccio, m.c.
Irene

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Dario

31 luglio 2008, 12:26

Ciao Angelo, ho letto il libro e come x il Palpito dell'UNO mi sono emozionato ma anche divertito nel constatare l'unione che ci lega a quegl'angeli che sono VIVI in vibrazioni più sottili, più alte. Mi piace molto leggere come Giuseppe sia così profondo nei concetti ma così vicino a noi nell'esprimersi lasciandosi andare anche ad aggettivi così "terreni", mentre l'entità di Davide si esprime più filosoficamente... è come se si elevasse l'espressione ma il concetto remanesse UNICO: L'AMORE, L'UNO. Ho riso leggendolo, ho gioito per la "porta temporale" che avremo a disposizione x elevarci, x intraprendere il cammino della rigenerazione. Io sono pronto a VIVERE ogni cosa che mi dia la possibilità di crescere, di comprendermi, di conoscere il mio IO, sento che la frenesia che ci porta a volere tutto e subito sia il complemento del proprio percorso nel suo libero arbitrio, lo sbattere la testa contro il muro finchè non ci accorgiamo che non stiamo VIVENDO l'AMORE nel suo UNO. E poi, caro Angelo e cari Amici, io sono pronto a vedere e conoscere Davide rispettando lo SHEN del suo messsaggio.
BUONA VITA E BUON TAMTAMTAMRE A TUTTI.
Dario

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STELLA

31 luglio 2008, 12:25

Ciao a tutti. Lo scorso seminario e i libri del carissimo Angelo mi hanno fatto comprendere la "relatività" del tempo. E' vero, tutto ciò che ci circonda, le nostre giornate, tutto sembra accelerato... fino a che non ci riposizioniamo al centro di questa vorticosa ruota. Quando entriamo dentro di noi, nel nostro cuore, tutto si calma, il tempo rallenta, si ferma, diventa un eterno, inifinito presente che espandendosi si appropria dell'inesistente passato e futuro. E' una nostra scelta basta solo averne la consapevolezza, stracciare il velo dell'illusione dietro il quale viviamo. Torniamo a stazionare nel nostro cuore, il nostro se più profondo al di là del tempo e dello spazio.... Un abbraccio a tutti!

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Avatar Ivan

Ivan

31 luglio 2008, 12:09

Mi è venuto da immortalare questo concetto in una foto della fantasia. E' come se il tempo fosse un grande fiume, che raggiungendo l'enorme voragine della cascata dell'anima persa, accelera freneticamente le sue acque. Più la voragine è profonda e più le acque accellerano nel loro impetuoso avanzamento.

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Avatar Roberta (Alcyone)

Roberta (Alcyone)

31 luglio 2008, 11:25

Graie per questa nuova chiave di lettura. Da anni soffro ormai per questa questa frenesia. Sto male, non voglio correre.....vorrei stare ferma ad ascoltare il suono della natura, come lo scorrere di un ruscello....ed ascoltarmi.....cosa c'e' di piu' bello che contemplare la natura.....quella che ancora ci rimane....iospesso alla sera, dalla finestra della mia camera da letto, che da su un campo di grano, complemplo i colori del tramonto e poi, con lo scurirsi del cloielo le luci delle stelle nel firmamento e li' ritrovo la pace. Sono felice di rendermi conto di questo "tesoro", c'e' ci non se ne rende conto perche' ancora sta "correndo"...... io vorrei un mondo dove, non si lavorasse in modo "tradizionale", dove ci fossero piccole comunita' umane, dove il lavoro tornasse un po' piu' manuale, si ritrovasse il piacere di "creare" anche manualmente le cose che ci servono, non piu' "comprarle", dove avessimo tempo di giocare e corere in un prato con i nostri figli, con i nostri amici, ridere e scherzare serenamente.....non dovercene privare piu' perche' la sveglia ci dice che se non ci sbriagiamo arriviamo tardi al lavoro! Liberiamoci....Vi abbracvio tutti

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

31 luglio 2008, 10:10

Caro Thelmo,
il vero titolo di Una stazione nel cuore è proprio quello che hai rivelato tu: Fermarsi nel cuore. Solo dentro di noi palpita la frequenza naturale, il ritmo dello spirito, la cadenza dell'anima. Il protagonista A. da bambino trova la sua meta alla Stazione di Sant'Andrea quando incontra la madre.
La trama diventa una metafora che svela che la ricerca termina nel non tempo del cuore.
Buona vita Angelo Bona

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Avatar Barbara M.

Barbara M.

31 luglio 2008, 09:40

Caro Angelo, questo è un argomento che sento davvero vicino. Ritardataria di natura sto peggiorando progressivamente, non riesco più a trovare l'equilibrio tra tempo interiore e tempo oggettivo (oggettivo? Ma se non esiste...). Tutto diventa sempre più stretto, le giornate sono sempre più corte e frenetiche e io soffro sempre di più, la mia reazione? Un brontolio continuo nei confronti di un sistema che non ha più rispetto per la nostra "delicatezza". Ma poi leggo: imputate questo a colpe di altri? E capisco che anche in questo caso la chiave è in nostro possesso. Cara massa critica, avete qualche consiglio?

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m.battini

31 luglio 2008, 02:49

Ciao Angelo , tempo fa ti avevo scritto cosa mi era successo riguardo proprio al voluto rallentamento spazio temporale della mia vita e devo dire che dopo un periodo di quasi due anni prove intense e di introspezione riesco a vedere la vita con altri occhi ,il tempo risolve tutto e tutto cio' che ci accade e' per insegnarci qualcosa e dobbiamo prenderlo come un aiuto per evolvere piu' rapidamente .......come diceva Madre Teresa di Calcutta ..." Spesso quella che noi consideriamo pietra di inciampo e' quella che ci fa' guadare il fiume "

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m.battini

31 luglio 2008, 01:45

Ciao Angelo , tempo fa ti avevo scritto cosa mi era successo riguardo proprio al voluto rallentamento spazio temporale della mia vita e devo dire che dopo un periodo di quasi due anni prove intense e di introspezione riesco a vedere la vita con altri occhi ,il tempo risolve tutto e tutto cio' che ci accade e' per insegnarci qualcosa e dobbiamo prenderlo come un aiuto per evolvere piu' rapidamente .......come diceva Madre Teresa di Calcutta ..." Spesso quella che noi consideriamo pietra di inciampo e' quella che ci fa' guadare il fiume "

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Thelmo

30 luglio 2008, 23:44

Ciao Doc. non ho ancora letto il libro, ma solo ora ne ho compreso il titolo Vero, e cioè Fermarsi nel Cuore, "Stazionare" nel Cuore. Grazie. Lo leggerò al più presto.Doriana

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naturamore

30 luglio 2008, 22:37

Essere qui ed ora è questo il messaggio dello Zen ma quasi tutto ciò che ci circonda, soprattutto i mass media, ci inviano messaggi opposti che ci portano fuori di noi in una corsa verso illusioni superficiali di felicità.
basterebbe fermarsi 10 minuti al giorno in meditazione cercando noi stessi, 10 minuti per immergersi ogni giorno nella natura che ci circonda per essere in sintonia con la pace e il tempo giusto di un albero per percepire il nostro ritmo personale.
Potrebbe essere
Buona vita

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