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Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

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SO DI NON SAPERE

Cari amici,Socrate affermava di non sapere eppure è considerato il più grande dei filosofi. La nostra mente razionale che cosa realmente sa? Siamo consapevoli della socratica "dotta ignoranza"? Vorrei che mi chiariste per quale motivo l'umanità ha dato tanta importanza alla ragione, togliendola al cuore e allo spirito. Cosa sa la nostra mente e perchè se non sa, ne siamo dominati? Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 21/11/2008 | Letto 17.076 volte | 

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Commenti al post22 Commenti al post

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premiata

6 dicembre 2008, 19:37

A volte ammettere a sè stessi e agli altri di non "sapere" funziona. Ricordo il mio esame di maturità, sostenuto, specifico perchè importante, a 36 anni. Avevo studiato sicuramente ma "sapevo" che non avrei mai saputo a sufficienza. La cultura non nozionistica è infinita come l'Universo. Se avessero voluto avrebbero dato un calcio ad una tapina piccola piccola. Incontro la professoressa di matematica prima del colloquio e mi vede molto pensierosa.
"Preoccupata?" mi chiede la buona donna
"Certamente, rispondo, non si sa mai abbastanza"
Mi ha promosso a pieni voti comprendendo il senso (nb comunque ha sondato il campo con una certa abilità).
Riporto l'episodio perchè mi ha dato sempre da riflettere e sorridere.

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time

28 novembre 2008, 12:55

(per "callo" intendevo, con una battuta forse non facilmente comprensibile, riferirmi al corpo calloso che collega i due emisferi cerebrali ...excuse me)

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time

28 novembre 2008, 11:46

la ruota della medicina celtica, ho scoperto che esiste anche questo tipo di "ruota", ed esistono figure nello stesso ambito che vengono definite circonferenza e centro del cerchio...a questo punto la ruota è essenzialmente una figura archetipa che mi insegna un nuovo modo di fare esperienza e di imparare..quindi credo che se ci affidiamo alla nostra ignoranza sempre vengono in nostro soccorso conoscenze inconsce anzi La Conoscenza opposta (ma da integrare) con La Sapienza Due cerchi quindi che uniti a metà formano la Consapevolezza che è il moltiplicatore di vita.(Questa dovrebbe essere una mia idea ma qualcuno ci avrà già pensato sicuramente).Come la morula embrionale.Viva quindi la Consapevole Ignoranza!...per non parlare poi dell'emisfero destro e sinistro del nostro cervello, come vedete La Sapienza della neurologia ha sempre modo di metterci il becco...anzi il callo.

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time

26 novembre 2008, 00:28

ho pensato all'esempio di ruota che ho dato e a come potevo rispondere a Brigitta sul bambino che si brucia alla fiamma ....e stamattina ho pensato con una strana associazione tra la ruota, il "fare esperienza"(avanzare nella conoscenza di sè e dello spazio/tempo) di un bambino e la dislessia..strano? Ormai mi sto abituando a pensare in multi dimensioni....comunque a chi interessa : I raggi della ruota sono l'esperienza del bambino che si sta formando , ogni raggio si consolida la ruota, ruota che non presenta inizialmente distanze tra il perno-percezione e il cerchio-esperienza è un tutt'uno piuttosto sghembo senza distanza, la ruota è anche simbolo del progredire del bambino che gattona e si rende conto dello spazio tempo dei concetti di ieri e domani (dietro e avanti) SE SI prende un bambino (in braccio) che vuol esplorare lo SPAZIO fuori di sè e dentro di sè (nello stesso tempo) LO SI danneggia e secondo alcune teorie lo si espone alla dislessia che è (per semplificare) un disturbo dell'apprendimento.COMUNQUE quello che mi ha colpito e che stasera ho scoperto che la "RUOTA" è un simbolo buddista....E che i raggi rappresentano il wisdom /la saggezza ...( >< )...

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francesca

25 novembre 2008, 11:42

Il pensiero razionale, basato sull'esperienza data dalla percezione umana, è sicuramente la strada più semplice che l'uomo ha scelto per la sopravvivenza. Stabilire principi su ciò che i nostri cinque sensi conosciuti percepiscono materialmente ci mette al riparo dalle paure. Riconoscere di non sapere, avere consapevolezza che esiste anche ciò che non si percepisce e quindi è sconosciuto ai nostri sensi, ha sempre posto l'uomo davanti allo spettro della paura di non poter controllare l'arcano. Anche l'Amore inteso come motore dell'Uni-verso è sconosciuto ai più e quindi non è controllabile, dunque fa paura. Se l'uomo non riconoscerà che la paura è il suo limite, continuerà a farsi controllare dalla "ragione" e non conoscerà la magnificenza di elevarsi di vibrazione. Questo sembra un tema filosofico. In verità dovrebbe essere una riflessione quotidiana. Se tutti noi, ogni giorno, ci chiedessimo quante volte nelle nostre incombenze quotidiane abbiamo seguito il cuore e quante volte ci siamo fatti dominare dalla ragione/paura, scopriremmo che... abbiamo tanto, tanto, tanto cammino da fare. Ma ogni giorno potremmo fare un piccolo passo per raggiungere la meta....l'Uno...il Dio che è in ognuno di noi.

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Brigitta

24 novembre 2008, 15:06

Diversi amici hanno parlato della mente come strumento di sopravivenza ma questo mi lascia qualche perplessità. Forse perché trovo che sia proprio in situazioni in cui ‘ne va della nostra sopravivenza’ che è più facile aprirci a canali percettivi diversi dai soliti cinque sensi e di far entrare in gioco conoscenze che magari fino a quel momento non sapevamo neanche di avere. È vero che molti studi stanno collegando le diverse aree del cervello con i diversi istinti (es. di accudire i figli, di sopravivenza ecc.) e le relative reazioni biochimiche ma l’istinto è veramente della ‘mente’? P.es. un neonato come sa che deve fare il primo respiro? E se l’istinto di sopravivenza funziona per così dire ‘in automatico’ perché invece il bimbo non sa che non deve mettere la manina dentro al fuoco? So di non sapere e dunque sento volentieri spiegazioni. Un caldo abbraccio a tutti per affrontare la giornata gelida.

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time

24 novembre 2008, 13:40

CERCHIO O PERNO? Il mio maestro è sempre stato il dubbio.....Dubito quindi sono? Come è pericoloso credere di sapere......ultimamente credo che nella società per andare avanti c'è chi è cerchio e chi è "perno" in questa ruota ideale che gira di questa carico umano, chi possiamo dire sia più corraggioso (il cerchio) ed affronta le asperità del terreno con spirito di conquista e ricerca e chi fermo solo apparentemente come il perno della ruota che appunto ruota ma su sè stesso ed ha quindi una percezione auto referente della realtà cioè si basa sempre poche chiare idee e riferite sempre a sè stesso ...è chiaro che il cerchio mi sta più simpatico.. però che sarebbe senza il perno? E senza i raggi della ruota? Perciò quando diciamo "io non so" facciamo poi seguire una bella esamina di tutti gli aspetti della nostra coscienza...A PARTIRE DALLA PERCEZIONE DELLA REALTA' ....secondo la quantistica per es. la realtà non esiste..esiste la nostra percezione della realtà..in effetti siamo circondati dal "nulla" cioè è la nostra "esperienza" che ci dice quello che vediamo o sentiamo..la "percezione" allora può anche cambiare ed automaticamente cambia anche la realtà!...guardare una persona con occhi nuovi come se fosse la prima volta che lo guardiamo, osservare la natura e non dire questa foglia è una foglia ma guardarla come se non l'avessimo mai vista prima secondo me è utilissimo ed allora dire non so ci aiuterebbe a distinguere perno/percezione cervello e cerchio esperienza = uguali.

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Avatar Barbara M.

Barbara M.

24 novembre 2008, 12:59

Nella mia esperienza personale credo di aver vissuto molto più nella mente che nel corpo, e nonostante il lungo e parsimonioso lavoro che ho fatto e sto facendo su di me faccio ancora fatica ad uscire dagli schemi rigidissimi che mi imprigionano. Schemi mentali che non permettono di sentire e vedere tutto cio che esiste, ecco perchè anche io so di non sapere.

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DANIELA (AJO)

24 novembre 2008, 11:51

Caro Doc...penso che la nostra cara mente..sempre alla ricerca di empirismo e certezze matematiche abbia giocaTO un decisivo ruolo nella nostra ricerca verso noi stessi...a volte allontanandoci da cio che locchio mentale /umano non poteva vedere....credo che oggi siamo un pò tutti li..a metà strada ..a combattere con ciò che è...e ciò che non è...a chiederci "mi devo accontentare di questa spiegazione?"....."e se oltre tutto questo ci fosse..."..credo sia un momento di grandi cambiamenti interiori.. e credo anche che a volte dovremo riuscire un pò tutti a far tacere quel continuo chiacchierare confuso dei nostri pensieri, per iniziare a scoprire quanto ha da dirci il silenzio del cuore....UN abbraccio a tutti

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Tullio

24 novembre 2008, 10:15


La mente razionale forse è stata la via “più comoda”, più utile per la sopravvivenza come è già stato detto. Oggi però mi pare che sia sempre più chiaro che la sola/pura mente razionale, se “staccata” dal cuore e dallo spirito…. può fare molti danni (ambiente……..). Ed essa non ci sta portando sicurezza e stabilità……(vedi crisi economica attuale)… Allora ben vengano gli Angeli Bona & Co che ricercano "domini altri"…., che ci sono da forte stimolo per cercare a nostra volta… e prima o poi (MEGLIO PRIMA!) ARRIVEREMO a un “essere umano nuovo”, pienamente consapevole, e che sappia usare tutte le facoltà dell’UNO anche per sopravvivere e soprattutto per VIVERE MAGNIFICAMENTE in questa dimensione.
Un abbraccio a tutti,
Tullio

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Dario

24 novembre 2008, 10:03

PAURA, FRETTA, DEBOLEZZA, LIBERO ARBITRIO... Come sempre più fattori contribuiscono alla causa che manifesta il sintomo, e proprio l'abitudine presa di concentrarsi solo su quest'ultimo ci ha allontanati da noi stessi. Immagino una situazione difficile da affrontare, in balia di uno stato di debolezza generale associata alla fretta di sposare una soluzione per il problema da affrontare... Dall'altra una situazione (magari) di "appoggio" che invita a considerare soluzioni alternative all'IO... la vittima che diventa carnefice di se stesso cedendo al pensiero "...ora non ho tempo x la strada lunga, mi sevre la scorciatoia. Domani riprenderò la ricerca...", ma domani le cose sono già cambiate, non ho più gli stessi sintomi, forse non ce li avrò x un pò, la stanchezza lascia il posto alla pigrizia, subentra la paura di aver sbagliato qualcosa, la paura diventa ansia e la mente prende il sopravvento... l'UNO diventa due! Attiviamo il processo inverso; per me, serve FEDE e COERENZA, nient'altro.
Buon TAMTAMTAMaRE a tutti,
Dario.

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Avatar naturamore

naturamore

23 novembre 2008, 18:25

per migliaia e migliaia di secoli abbiamo sviluppato parti di noi stessi per poter adattarci ad una vita comoda e agiata su questa terra usando le mani il fuoco e la ragione . un'altra parte di noi è stata lasciata al buio fino ad essere dimenticata ed è la nostra intuizione lo spirito . Socrate già da allora ha intuito questa parte nascosta che non conosce non riesce a vedere perchè ha bisogno di luce silenzio amore.

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Avatar Ivan

Ivan

23 novembre 2008, 14:49

Come possiamo sapere ciò che la mente non sà? Forse orientando la nostra attenzione alla scintilla cosidetta faro. E' interessante come tutto giri intorno alla nostra inconsapevolezza. Il nostro bellissimo mondo (che forse un pelino controcorrente, non trovo così orribile) vive della nostra incosapevole essenza. Ogni giorno nutriamo i nostri vicini con nuove esperienze, nuove occasioni e nuove opportunità. A volte gradevoli a volte più impegnative...ma è vita, movimento, crecita...il progetto d'amore dell'Uno. La mente, anche se da molti millenni detta la storia evolutiva umana, ha la semplice funzione di creare quel progetto iniziale di sviluppare una civiltà tecnologicamente avanzata e completamente separata, con le capacità intellettive ed evolutive di riconoscrere e riappropriarsi della propria divinità.
E' bello il nostro mondo, e se ogni tanto riusciamo ad osservarlo e a viverlo sbirciando attraverso il faro, risulta semplicemente perfetto. Chissa a qundo la domanda:_ ... atz ogni domanda perde significato se raggiunto un certo grado evolutivo. Fà nulla... un sorriso d'amore.

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Avatar Angiolina

Angiolina

23 novembre 2008, 11:41

Giorno amici, giorno Angelo. I commenti e tutto questo sito sono per noi semi di ricchezza, semi di vita che innaffiamo ogni giorno con l'acqua dell'amore, dell'immensa semplicità dell'amore. Mi viene di dire che se prendiamo l'impegno di non contaminare la nostra mente con la ragione, facendo della conoscenza saggezza e semplicità di vita e quindi, di pensiero, otterremmo presto pace interiore e successo in ciò che facciamo. Forse la nostra mente non ha spazio di muoversi liberamente e serenamente perchè bloccata dall'ignoranza della ragione che sà, dalla paura della ragione che ha bisogno di controllare la paura di vivere. Il Buddha ha detto, ser ricordo bene, più o meno così: "Non posso lavare con l'acqua le tue azioni negative. Non posso togliere con le mani il tuo dolore della ragione. Devi farlo tu stesso. Sviluppa il tuo vero sentire, le tue qualità, riconosci quali sono le azioni da compiere e quali da evitare. Fai una passeggiata nello spazio interiore del cuore e della mente: impara a conoscere te stesso senza la ragione. In natura, senza ragione, la negatività non esiste, è la tua capacità di ragionare a crearla. Se metti in disordine la tua casa sarai tu stesso a dover riassettare"... il Buddha era il Buddha... Buona vita, vita buona...

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ucciu@

23 novembre 2008, 05:03

Ti immagini se la nostra mente razionale conoscesse già tutto? Che noia mortale! Ti immagini se la nostra mente razionale si accorgesse che il cuore sa già tutto? Che gioia trascendentale!

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Avatar ciccio

ciccio

22 novembre 2008, 20:15

Ho creduto di essere il più bello in questi secoli, ho creduto di essere il più bravo in questi secoli, ho creduto di essere il più intelligente in questi secoli...ho creduto di avere RAGIONE in questi secoli...ho creduto di essere Lei e le ho dato le chiavi dell'esistenza..Ma ora Lei si è stancata e ha deciso di lasciarmi essere ciò che sono...ne abbiamo discusso parecchio e l'ho sentita davvero esausta...è stremata al solo pensiero di primeggiare sul Due...ha provato a resistere affermando che nella realtà senza di Lei non potrei sopravvivere...l'ho abbracciata..mi sono voltato e sono entrato dentro l'Unico-Cuore..per sempre...grazie sorellina Mente riposa..l'Amore splende..Mando infiniti raggi d'amore a ogni illusoria maschera di me stesso..con AMORE..

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Francesco

22 novembre 2008, 17:15

Ritrovo, nei commenti letti, spunti che condivido.
Fra i tanti colori che può esprimere il nostro essere, quello della mente razionale mi sembra complementare a quello dell'ego: insieme possono far vibrare la realtà materiale, in situazioni anche dolorose, affiché comprendiamo la nostra ignoranza e la via di conoscenza che passa dal cuore.
Penso che l'esasperazione tecnologica, partorita dall'ego e dalla mente razionale, sia il difficile strumento col quale abbiamo scelto di soffrire per poi svegliarci proprio ai limiti dell'ego e razionalità stessi. Certo che la strada che ci siamo scelti non è la più diretta e gioiosa, maremma come siamo duri!!!

Vi abbraccio, Amici!!

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SHANTI SHANTI

22 novembre 2008, 11:00

.. PENSO LA NECESSITA' DI CERTEZZA HA PORTATO L'UMANITA' AD ABBANDONARE LA VIA DEL CUORE E DELLO SPIRITO...E LA PAURA DELL' INCERTEZZA ,DEL NON SAPERE .DELL'ABBANDONARSI ,DEL LASCIARSI ANDARE CHE CI CONDUCE ALLA NON CONSAPEVOLEZZA..
LA MENTE CONOSCE BENE L'EGO CHE CRESCE INSIEME AD ESSA MA NON CONOSCE IL CUORE,NE' L'ASSOLUTO..E' TROPPO PER L'AMICA "MENTICCHIA"...COSI' CRITICA CHE CERCA DI CONSOLARE IL SUO COMPAGNO EGO IN OGNI MOMENTO DANDOGLI RISPOSTE CERTE E SICURE..PROIETTANDOLO NELLA REALTA' EMPIRICA ,COSI' CONTROLLABILE E CERTA..
"MENTICCHIA"PERO' NON CONOSCE LA VERITA' ED E' PER QUESTO CHE E' COSI' TORMENTATA..FINCHE' NON SI ARRENDE,STUFA DI LOTTARE CONTRO SE STESSA ,LASCIANDO SPAZIO ALL'AMORE,AL CUORE...

UN ABBRACCIO DI LUCE A TUTTI

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Avatar luce

luce

22 novembre 2008, 10:03

Mi verrebbe da dire che l'umanità sia stata pilotata lontano dal cuore, verso la mente, fulcro del tutto in questa era di globalizzazione e .... possiamo ben vedere cosa questo ha creato. Mi chiedo: pilotata da chi? Poichè noi stessi creiamo il nostro destino.... e allora un'ipotesi affiora alla mia mente... I discendenti dei rettili hanno avuto il sopravvento sulle genti provenienti dalle etnie più proiettate nel cuore, imponendo il dominio della mente e portandoci a creare il mondo attuale, matrix, la società materialista e illusoria nella qualie viviamo. Per fortuna, gli Amici non ci abbandonano, come abbiamo scoperto grazie a Bankeris, Giuseppe e tanti Altri che ci portano i loro messaggi dagli spazi siderali.... e possiamo riprendere a lottare con maggior energia per affermare la legge del cuore! Un abbraccio.... con il cuore.

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zingara

22 novembre 2008, 09:28

Mi verrebbe da dire istinto di sopravvivenza....

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eli

22 novembre 2008, 09:26

Aempre grazie per questi 'semi d'Amore' col punto di domanda che ci risvegliano la consapevolezza dormiente! contemporaneamente a un ritrovare una compagna dopo tanti anni mi esplode questo Blog sulla "dotta ignoranza"! Il 'sapere di non sapere' come porta della conoscenza è UNO con il 'conosci te stesso' come chiave per aprirla.Per abbandonarci alla totale apertura del cuore che ci ricongiunge all'UNO.Il Seminario sulla Gioia ci ha fatto sentire che la felicità che abbiamo dipende dalla crazione di noi stessi.E se ci abbandoniamo con fiducia alla corrente della Vita non abbiamo bisogno di sapere:è la Verità che ci rende felici.E liberi.E la libertà impedisce alla mente di manipolarci e di soggiogarci tramite la paura.Ed è per questo che Socrate è stato condannato a morte come Giordano Bruno e mille altri Maestri e che una certa parte di umanità dà tanta importanza alla ragione: per il potere di dominare.Ma tutti sappiamo che la nostra vita è eterna e che esistono le vie del non-tempo: le vie del cuore.Anche se è difficile in questo contesto che noi stessi ci siamo creati siamo tanti e sempre più uniti nella gioia che sta cambiando il mondo. E grazie anche e ancora ai Fiori di Bach che ci permettono di ascoltare l'essenza dell'UNO che entra dentro ci noi: un rimedio dell'Anima che abbraccia la ragione ma mette le ali al cuore permettendo allo spirito di volare. Buona Vita a tutti

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Anahata*

21 novembre 2008, 22:36

Sopravvivenza. Il successo evolutivo è stato dato dalla capacità di adattamento... la nostra mente è un'ottima macchina per la sopravvivenza! Il resto vien da sé immagino...
Ma nel momento in cui cogliamo la sua inconsistenza è fatta!!!!
Spegnamo la mente e accendiamo il cuore!!!!!!!

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