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Angoscia abbandonica: la sindrome di Pollicino

Postato il: 28/08/2006 | Letto 36.664 volte |
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9 Commenti al post

![]() elisa65 | 24 novembre 2010, 12:36 grazie per quello che scrivete, leggere mi fa capire l'esistenza del problema in me. Ogni giorno consapevolmente cerco di superare la paura dell'abbandono rivolgendo i miei pensieri verso ricordi e visualizzazioni di bene e di amore. In tal modo il mio io interiore vibra positivamente insieme all'io consapevole. Ma è veramente un lavoro impegnativo. |
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![]() clarissa | 27 agosto 2009, 17:28 ciao a tutti, si ne soffro e sono disposta a tutto pur di conservare scampoli di un "legame" (.. inesistente), pur di evitare l'angoscia di una fine definitiva. dico che e' pietrificante, paralizzante. un incubo. |
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![]() Anino | 27 giugno 2008, 11:43 Caro Angelo, |
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![]() Taijasa | 30 settembre 2006, 15:20 Non so ancora dire se soffro o meno di ansia abbandonica...Da bambina soffrivo moltissomo ogni qualvolta io dovessi lasciare i miei zii, per tornare nella mia "legittima" casa, dai miei genitori. Mi veniva una fitta alla bocca dello stomaco, a stento trattenevo le lacrime, una malinconia dilagante si impossessava di me. Era davvero straziante. Durante l'adolescenza, se un'amica tardava una telefonata o un appuntamento mi sentivo male...Verso i 18 anni, la prima "scuffia" per una mezza mela che alternava slanci appassionati a "inspiegabili" sparizioni repentine, che mi gettavano nella disperazione totale nella più nera malinconia. Questi stati d'animo sono rimasti per lo più in sordina, cioè li vivevo più che altro nel mio intimo, senza palesarli troppo. Con il tempo poi mi sono sentita dire che questo stesso senso di feroce malinconia era reciproco...cioè, mia zia stava male quando ci allontanavamo (tanto che una volta tornò da Napoli - io sto a Bologna - perché stava troppo male lontano da me)...le mie amiche soffrono (almeno dicono) se tardo una telefonata...e anche il mio primo amore ha sofferto parecchio per la mia "lontananza" (che pure non dipendeva da me in senso stretto, ma quello è un altro discorso). E anche tante altre persone mi dicono di soffrire perché "manco"...non so più se ho abbandonato, se sono stata abbandonata, e non comprendo con troppa lucidità nemmeno fino a che punto, in questa vita, sono stata abbandonata, e quanto ho abbandonato e continuo ad abbandonare. |
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![]() tina | 19 settembre 2006, 08:27 anche io soffro di ansia abbandonica,mi sento limitatissima e ho 24 anni e me ne vergogno.Ho paura di tutto ,ho paura di non rivedere le persone a me care.Voglio essere aiutata ,ma non sò da chi andare e soprattutto vorrei chiedere se c'è qualcuno che è riuscito a superarla.Perchè è un pò di tempo che sto pensando di farla finita perchè è un mostro che mi sta mangiando l'anima!per piacere se c'è qualcuno che è riuscito a superarla me lo scrivesse così da poter avere una speranza!grazie! |
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![]() Nibbuta | 7 settembre 2006, 17:39 Trovo molto |
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![]() akhet | 29 agosto 2006, 23:17 Soffro di paure abbandoniche. Sento l'angoscia che mi prende come un peso sul cuore, provo una profonda paura ed anche ansia. |
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![]() rossella | 28 agosto 2006, 22:13 Scrivi qui il tuo commento... |
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![]() odette | 28 agosto 2006, 22:02 Scrivi qui il tuo commento...so benissimo come ci si sente, ma alle volte penso che il bambino che abbiamo abbandonato sia il nostro bambino interiore, è possibile che la vita alle volte ci chieda di crescere troppo in fretta così tanto da non ascoltare più noi stessi ? |
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