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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

UNA FARFALLA CHE VOLA OLTRE LA MORTE

Cari amici, oggi domenica 28 ho visto Maria Teresa che ha canalizzato Ognanios per parlare della MORTE e della vittoria dell'AMORE sulla NERA SIGNORA. Ho compreso come spezzare le catene che ci vincolano alla paura dell'ultimo momento tramite l'apertura del cuore favorita dall'Amore incondizionato di MARIA. Questa luce che nutre il cuore favorisce la PERDONANZA e la liberazione dallo spazio/tempo. " Le catene che ci legano alla sofferenza" mi ha sussurrato Ognanios"  divengono dei fili di seta di un bozzolo  che si apre perché una farfalla prenda il volo. Ora mentre vi scrivo Maria Teresa è qui di fianco a me e vi saluta dicendovi: " Abbiamo tutti la capacità di spezzare queste catene e non c'è bisogno di vivere troppe vite per capire il Perdono e volare via per sempre. L'Amore dell'Uno è molto più grande delle nostre piccolezze e finitezze e se ci abbandoniamo tra le sue braccia riusciremo a vincere la paura della morte e l'odio con l'Amore e il Perdono perché in realtà non siamo noi che lo facciamo, ma è l'Uno che noi siamo, che lo fa per noi". A questo blog risponderà personalmente Maria Teresa, ma vi prego di rimanere sul tema della PAURA DELLA MORTE  e dell'AMORE che la vince. Quindi: avete paura della NERA SIGNORA? Avete compreso perché esiste questo GUADO? Sapete come farlo divenire un'opportunità di LUCE e di PERDONANZA? Avete compreso il significato di MARIA ai piedi della CROCE? Buona Vita nell'UNO Angelo Bona e Maria Teresa.

Postato il: 28/02/2010 | Letto 121.277 volte | 

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Dr. Angelo Bona
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Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post43 Commenti al post

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Agosto

25 novembre 2010, 16:42

Cara Maria Teresa ho perso la mia mamma il 15/11 a soli 66 anni, in due mesi, a causa della leucemia acuta mieloide. Mi manca molto, so che ora è nella luce e nella vera vita ma forse egoisticamente vorrei che fosse ancora qui. Di mamma c'è ne una sola. Prego spesso Ognanios perchè le stia vicino e stia vicino a tutti noi che siamo qui. Ti abbraccio.

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crisal

30 luglio 2010, 20:47

Cara Maria Teresa, innanzitutto grazie per le emozioni che ci dai, per l'amore che si avverte e per la forza commovente che hanno i vostri messaggi.
Personalmente provo paura per la morte, nonostante la veda come un tornare a casa e alle volte, sento forte la nostalgia di casa.... Ma ancora non ho fatto mio, il concetto della Perdonanza o meglio, subito dopo il Seminarione di maggio, le parole di Ognanios mi hanno permesso di sciogliere uno dei tre nodi che fanno ancora parte di me . Ora non riesco ad essere lucida nei confronti di tutti, mi è difficile trovare sempre la luce in tutti i cuori che incontro. So che questo percorso l'ho scelto io, so che siamo qui per imparare e migliorarci, ma non è così semplice. Un abbraccio

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Sab

21 luglio 2010, 20:23

Cara, Maria Teresa desidero essere ( per quanto mi è possibile) una sorgente di amore che inonda se stessa e gli altri, che perdona se stessa e gli altri ed infine che muore serenamente facendosi cullare dall'amore della LUCE DIVINA.
Grazie per la tua risposta. Ti voglio molto bene. Un abbraccio infinito a tutta la massa critica e a bimbo Gigio.

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maria teresa

21 luglio 2010, 11:00

Cara Sab,credo che non sia importante conoscere i volti di coloro che ti hanno fatto del male, basta che tu guardi con amore alle ferite che senti nel cuore e dirigi il tuo perdono verso i responsabili, che poi sono uno con te. Amati e basta, amali e basta, credi che l’opportunità che hai avuto per la tua evoluzione nel ricevere quelle ferite è grande, sta a te decidere come usarla. Lo stesso vale per la morte. Posso rispondere alla tua domanda con un sogno “speciale” che riconosco come quelli che mi sono dati per insegnamento.
Ero un uomo vestito di bianco, ero capitato per sbaglio in mezzo ad un conflitto a fuoco tra malviventi e polizia, separati da un basso muretto, dalla parte dei primi. Uno di questi mi ha buttato a terra e mi ha preso a calci, poi mi ha puntato la pistola alla fronte. Sono stato preso dal panico, sapevo di stare per morire. Poi ho pensato CON LUCIDITA’: “Sto per morire, non posso sprecare gli ultimi istanti di vita nella paura. Signore, ti amo. Perdonali. Prendimi con te.” Il tempo si è quasi fermato, è entrata in me una gioia profondissima. Vedevo dei passanti che si erano fermati a guardare molto tristi e sapevo di non avere tempo di spiegare loro di non preoccuparsi per me: vedevo già la Luce e la GIOIA che provavo era incontenibile, cercavo di spiegare tutto questo con gli occhi mentre la pallottola si avvicinava al rallentatore. Ero così felice!!!!! Condivido questo sogno con te per cercare di dirti che devi avere fede, so che nel momento del passaggio ci viene data la grazia di scegliere COME MORIRE, anche se è chiaro che imparare a morire è un immenso cammino spirituale. Sta al nostro libero arbitio accettare e scegliere. Ti voglio bene

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Sab

19 luglio 2010, 19:04

Cara, dolce , grande anima grazie per dedicare una parte del tuo tempo a noi.
Personalmente necessitavo di parlare assieme te.
Quando non rammentiamo tutti gli eventi traumatici della nostra infanzia, nonostante abbiamo intrapreso un percorso introspettivo, come può essere applicata la perdonanza, se non ricordiamo in parte o in tutto i volti di coloro che ci hanno ingannati, umiliati, picchiati o stuprati ?
Sono terrorrizzata dalla nera signora, non mi è chiaro perchè esiste questo guado e non so come farlo divenire un'opportunità di Luce e di perdonanza e anche il significato di Maria ai piedi della Croce mi sfugge.
Lascio a te le risposte; preferisco non supporre ma attingere da una fonte cristallina come te, perchè ritengo di non avere ben comprese le parole di Ognanios.
Grazie per la ripetizione.
Un abbraccio infinito a te , ad Angelo, a tutta la massa critica e all' intero UNI-VERSO.

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enrico57

21 maggio 2010, 23:37

Cara Maria Teresa e cara massa critica, non sò per quale motivo ma da quando ho partecipato al seminarone e Ognanios mi è entrato nel cuore riesco a pensare alla mia morte senza l'ansia che mi prendeva precedentemente a questo evento, suggestione momentanea?
Il Dott. "Vita" Angelo e i suoi meravigliosi esseri di luce mi hanno guarito, ora mi sento in pace, sereno, felice di tutto quello che mi capita, bello e meno bello, spero di riuscire a mantenere questo stato di gioia il più possibile, spero anche di riuscire a trasmettre quanto di così bello e grande mi è stato donato da Ognanius a quelli che mi sono vicini, mille grazie e un forte abbraccio a tutti.

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misol

7 marzo 2010, 17:29

Cara Barbara
condivido appieno tutto ciò che hai scritto e mi ritrovo soprattutto nella frase: "ma desidero in ogni attimo la Vera Vita"....
Un abbraccio nell'Uno

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premiata

7 marzo 2010, 16:58

Cara Maria Teresa e cari amici, vorrei riflettere sul perchè separarci dal corpo, nostro e delle persone a cui vogliamo bene, trasmetta tanto dolore e paura. Ho trovato, per ora,una sola risposta: proprio perchè la viviamo come separazione, un due che inesorabilmente arriva. Eppure è vero che il corpo morirà divenendo inerme. L'energia o l'anima contenuta sino a quel momento si librerà (questa è ovviamente la speranza o la certezza a cui aneliamo credenti e non credenti) lasciando l'astronave al suo terreno destino. Lo Yoga e la meditazione cerca l'Uno, l'unità di corpo, mente ed anima. Abbandonare il corpo conosciuto "definitivamente" è quindi un vero trapasso, un'evoluzione, come dici tu, da vivere nella consapevolezza. Stiamo imparando che non v'è reale separazione nella morte? Lo spero perchè non è certo possibile fingere che non sia un limite terribile per i nostri sensi. Del resto la "natura" ci prepara mostrandoci i segni dei limiti corporali tramite il tempo biologico ed indulgendo, invece, nel receperire le forze più spirituali come eternamente giovani.

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Barbara

7 marzo 2010, 10:33

Nel stare vicino a quel momento che noi chiamiamo morte, mi sono resa conto che non esiste. Che è solo un'attimo di passaggio. E' un cambio di vestito. E' liberarsi di un vestito vecchio, sporco, pesante, per mettersi un abito leggero, pulito, di luce. Nel stare di fianco a quel momento che continiamo a chiamare morte, ho sentito la Vera Vita. Non ho più paura di morire, non ho più paura di vivere, quella che noi chiamiamo vita, ma desidero in ogni attimo la Vera Vita. Un abbraccio Barbara

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cosmo75

7 marzo 2010, 08:31

Peso che dal momento in cui prendiamo coscienza del nostro corpo la morte ci accompagni in ogni attimo della giornata,
in maniere inconscia o conscia .
Mi ricordo che da piccolo ,passando davanti ad una chiesa , realizzai che un giorno tutti dobbiamo inevitabilmente fere questa esperienza. Le sensazioni ,come potete immaginare, non furono alquanto incoraggianti ma fu quel attimo che diede lo spunto per una ricerca verso l’ignoto. L’angoscia che mi procurava il pensiero della morte fu ben presto sostituita da un sensazione di liberta
pensavo” perché mi devo preoccupare di quello che succede tanto poi abbandoniamo tutto”. all’epoca la sincronicità mi porto a leggere alcuni pensieri di Socrate da una vecchia enciclopedia poi mi giunsero in mano il libri di paulo coelho adesso ho nel mio cuore il Palpito e la dolce luce di Maria Teresa che non mi abbandonano mai. Adesso la morte? Dipende…se sono stanco ,diviso mi fa rabbia, paura ma sono momenti che ormai durano poco grazie all’immenso scambio di luce che c’è tra di noi.
La morte?..… cosa, quando, cos’è. Grazie Maria Teresa INONDACI di luce che noi facciamo altrettanto.

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Avatar ninfea2009

ninfea2009

7 marzo 2010, 03:01

Ciao..cerco di chiarirmi le idee...stiamo dicendo che se al momento della morte si apre il cuore e si riesce a perdonare sè stessi negli altri, si sciolgono i vincoli karmici che ci obbligano a rinascere, salvo tornare per misericordia? Significa che al momento della morte possiamo fare un salto evolutivo?
Sembra bello ma questo oceano ignoto mi fa paura. Forse se potessi ricordare di essere rinata molte volte mi sentirei rassicurata, ma come dici tu, Maria Teresa, probabilmente oggi devo sforzarmi di credere e basta.
A volte il pensiero di dovere anche io morire mi ha dato un senso di vertigine, tanto da dover scacciare questo pensiero, altre penso che potrebbe essere bello ricongiungersi all'amore, a chi se n'è andato, e forse avere una comprensione più ampia. Anche se amo la vita e non riesco a rispettare abbastanza il suo fluire da vederla eterna imprevedibile ricca possibilità di cambiamento qual'è. Rifletto sulla libertà e penso che solo una vita ben vissuta non lascia spazio a rimpianti e quando arriva la fine della ns vita come la conosciamo, siamo più leggeri.

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baci

6 marzo 2010, 22:04

Io credo che sbagliare faccia parte delle nostre sperimentazioni, ma credo anche che nel momento in cui ci rendiamo conto di aver sbagliato facciamo un balzo in avanti perchè rendersi conto di un errore equivale ad averlo interiorizzato, assimilato e superato. Altrimenti, la coscienza di dire "ma guarda, cosa ho fatto? Adesso non lo rifarei più" non la potremmo avere. A piccoli passi si arriva in cima a tutte le montagne del mondo. E se anche risbagliamo e risbagliamo ancora, la Luce la vedremo sempre perchè, come ha detto l' indimenticabile Bankeris, indietro non si può tornare, al massimo possiamo rallentare! E' che molto spesso, per non dire sempre, ci manca chi ci può sempre indicare la strada maestra: dobbiamo fare da soli e talvolta, meglio di così non riusciamo a fare. Ma, e questa è la grandezza di ciò che accade nel porto cosmico del DOC, la Luce possiamo vederla, accarezzarla; anche se -parlo ovviamente per me- non riesco ancora ad abbandonarmi tra le sue braccia amorevoli e calde perchè mi pongo ancora troppi perchè. Baci

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Avatar lucip

lucip

6 marzo 2010, 20:38

Grazie, le tue risposte sono sempre positive, è che a volte la quotidianità ci porta a sentire fortemente le basse vibrazioni ed è difficile nel caos quotidiano contestualizzare tutto ciò che sappiamo giusto, portare la luce, gesti buoni, sorrisi anche a chi non li vuole, e solo quando è già passato ti accorgi che avresti potuto essere migliore, ma anche questo fa parte della crescita? Rendersi conto degli sbagli, perdonarsi e cercare di far meglio???E' questo infondo che mi spaventa la consapevolezza che in determinate situazioni le emozioni sono talmente forti o impreviste o veloci( mi riferisco a incidenti o catastrofi o situazioni talmente forti) da non avere la certezza dell 'essere pronta in quel frangente.Un abbraccio nell'UNO
P.S. Ma in fondo Se tutto cio' che ci capita siamo noi UNO ad averlo scelto.......

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maria teresa

6 marzo 2010, 16:22

Caro Lucip, credo che ci venga chiesto di riflettere sulla morte per due motivi: il primo è che la paura abbassa le nostre vibrazioni, allontanandoci momentaneamente dalla Sorgente di Luce alla quale tutti tendiamo, il secondo è che per imparare a vivere bene dobbiamo prendere in considerazione anche la nostra morte....Ho sempre pensato che in fondo un giorno la mia strada sarebbe stata aiutare le persone a morire senza paura, fin da piccola ho desiderato percorrere questa via, ho sempre creduto che morire bene sia importantissimo, che la morte dovesse "essere vissuta" e non solo subita. Ora a distanza di tanti anni il percorso che ho fatto e sto facendo mi rende più chiare tante cose, compreso il perchè di certi desideri, ed anche come il DAF non possa far parte del mio essere anche nei momenti bui ed incerti, perchè sono sempre, e sarò anche nel momento del mio passaggio ad altre vibrazioni, tra le amorevoli e dolci braccia dell'Uno che mi riporterà a casa. Non so se ho risposto alla tua domanda, spero di sì....Così come spero che vorrete continuare a riflettere assieme su questi argomenti che alle volte sono un pò "indigesti"...Buon cammino nella Luce a tutti

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Avatar lucip

lucip

4 marzo 2010, 19:32

Cara MT ieri sera quando ho letto il tuo messaggio del 03 marzo ore 6:55.......MI sono detta "mi sta arrivando un piccolo attacco di DAF" che fino ad ora ero riuscita ad evitare!!!!
Il perdono come atto d'amore, conquista propria per il progresso dell'UNO, per la crescita spirituale, lo comprendo. Per me è stato difficile amalgamare, Unificare questo concetto con la rabbia che mi bruciava dentro al cuore, è stato proprio attraverso la ricerca dell'Uno dentro di me (meditazione, studio)che ho recentemente trovato la capacità di perdonare.
Ma il DAF?????? Mi spieghi l'ultima parte di quel messaggio?Comunque un'abbraccio immenso nell'UNO

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Avatar arca

arca

4 marzo 2010, 16:52

Cara M.T. mi piace molto questo nuovo blog!!
la morte già da tempo non mi fa più alcuna paura, la mia amatissima nonna è già andata serenamente a 96 anni e io ero con lei vicina al suo letto. La mia amica d'infanzia mi ha già preceduto a 48 anni quasi due anni fa dopo un anno di atroci sofferenze affrontate con una forza e una serenità che mi ha fatto crescere come una piantina in primavera... Ma devo ammettere con tutta onestà, che essendo madre anche di un figlio ancora piccolo, l'idea di lasciarlo solo (o peggio... che lui mi preceda) mi riempie il cuore come un macigno. ok lo so e ne sono consapevole la Luce è la cosa migliore che si possa augurare a chiunque... ma nella nostra misera condizione umana, il velo grigio che non ci permette di vedere oltre ci incute sicuramente timore.
Sento ogni giorno che la stanchezza si accumula sulle mie membra e anche se con il cuore sereno, mi ritrovo spesso a desiderare l'oblio nel sonno ristoratore eterno, peccato che eterno non sia e che dovremo ritornare!!! Mi piacerebbe un giorno poter scrivere su questo blog anche senza le mie dita terrene che battono sulla tastiera!! che bello se l'Uno ce lo potesse concedere!!
Che dire sul Perdono.... certo che è inscindibile dalla nostra evoluzione, ma forse lo dico perchè a 50 anni non ho niente da perdonare a nessuno? o forse perchè ho già perdonato senza accorgermene? le uniche cose da perdonare erano verso me stessa, ma sono riuscita a farlo qualche tempo fa.
Un grande abbraccio a tutti!!

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Silvia

4 marzo 2010, 15:33

Cara Maria Teresa, solo negli ultimi mesi ho capito il vero significato del perdono con il cuore.
Finalmente ho compreso che la colpa non esiste, ma è un percorso che dobbiamo compiere ( noi stessi e gli altri) per crescere e che se oggi siamo vittime sicuramente siamo stati noi stessi carnefici.
Ho capito che è inutile arrabbiarsi e provare rancore verso chi ci ha fatto del male, anzi così ci facciamo ancora più male..
Il motivo è così semplice e allo stesso tempo così immenso: SIAMO UNO.
Personalmente provavo grande rabbia verso mio padre, da tanti anni il nostro rapporto non esisteva più, era solo formale e anche se continuavo a ripetermi che non i importava niente di lui un giorno ho capito che avevo tanta rabbia repressa.. poi finalmente ho capito che non era colpa sua di ciò che aveva fatto, era un suo modo per crescere e per farmi crescere e che sicuramente quella situazione non era casuale.. il caso non esiste. ERa un percorso che si doveva compiere, e d'un tratto ho cambiato atteggiamneto con lui, mi sono aperta e cosa che non avrei mai creduto possibile.. anche lui è cambiato. Perchè? Tutto è UNO

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maria teresa

4 marzo 2010, 09:06

Cari amici, credo che non lo stimolo al perdono debba venire dalla consapevolezza di essere Uno con la persona che ci ha fatto del male e dalla domanda?”Voglio uscire vincente o perdente da questa vicenda che mi ha fatto tanto soffrire?” In definitiva ed usando un paradosso direi che perdonare è un atto di grande egoismo: è l’unico modo per non permettere alle catene del rancore di tenerci legati al nostro carnefice, è il modo che abbiamo già in questa vita per smettere di soffrire e librarci con le ali della gioia. Perdonare non è perdere, ma vincere con la consapevolezza che ciò che ci è stato fatto siamo anche noi che l’abbiamo fatto a noi stessi attraverso le infinite vite, perché siamo Uno. Perciò non considerate il perdonare un sacrificio, un dovere, ma una GIOIA, una VITTORIA perché atto d’amore. Non sempre è facile, a volte ci vengono inflitte sofferenze che riteniamo inconcepibili, a volte vediamo ingiustizie sui bambini e questo ci porta al giudizio ed alla condanna. A volte non riusciamo proprio a spezzare queste catene del dolore e del non – perdono, ma ci dimentichiamo in questi casi la cosa più importante…..Se riusciamo a fissare gli occhi nella Luce, se chiediamo all’Uno che noi siamo di fare questo lui per noi, non è più niente impossibile…..Sarà la sua Luce a dileguare le tenebre della rabbia, sarà la sua Misericordia ad abbracciare in un unico abbraccio noi ed il nostro “persecutore”, nutrendoci d’Amore e guarendo le nostre comuni ferite. Scusate il commento un po’ lunghetto….

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Franceska

3 marzo 2010, 21:37

Cara Maria Teresa, non ho paura di morire, ma di vivere... E' un lungo inverno senza sole, senza Amore e Perdono, è sempre stato così e certi giorni sono così triste, rabbiosa, scoraggiata e stanca... Chiudere gli occhi e non pensare, non sentire più nulla... Perchè dovrei avere paura di questo? Ho paura di non avere più la speranza, in questo senso sì ho paura di morire, morire dentro... Un bacio

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dbn

3 marzo 2010, 20:38

Cara M.T le domande che ci hai posto mi sono venute tutte in mente quando il dott.Bona ci raccontava di tutte le canalizzazioni di Luce che avvenivano nel suo studio.Gli ho scritto chiedendogli perchè questi Angeli si presentavano con più frequenza che in passato nel studio?Perchè erano così insistenti nell'affermare che l'unico modo di salvarci erano il Perdono,Misericordia,Amore?La sua risposta nn è ancora chiara:.Cosa significa?E come potremmo,armati solo della nostra fede in Dio e la Madonna, Madre di suo Figlio e nostra?Certo nn possiamo dirci soli con queste Luci piene d'Amore ma nn riesco a capire lo stesso!Perchè parlare di passaggio da questa Vita ad un'altra Vita adesso? Oh! M.T.quanti perchè mi dirai.....So che la nostra vita e quello che ci circonda è permeato dallo Spirito di Dio, che Egli è ovunque dentro e fuori di noi e questo a volte mi basta ma devo imparare a "catturare Dio" anche con la mia mente. Ma come si può crescere senza porsi domande?A volte nn basta dire "io ci credo" e il resto nn conta!

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Avatar Giulia

Giulia

3 marzo 2010, 20:27

cara Maria Teresa come si fa a perdonare chi ci infligge pesanti ingiustizie? uno stupratore che violenta, un pirata della strada che uccide, un marito che tradisce la fiducia di mogile e figli etc... qual'è il confine tra il perdono e l' essere presi a pesci in faccia?
grazie e un abbraccio!

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misol

3 marzo 2010, 15:54

Cara Maria teresa
non ho paura di morire, come ho già scritto diverse volte in questo sito, e forse gli Angeli ci dicono che è bene che ampariamo a morire perchè...... sta già succedendo! Intendo dire... guarda le recenti catastrofi naturali quanti morti hanno prodotto.... forse è giunto il momento di imparare a morire xkè ci verrà presto imposto e noi dobbiamo solo ricordarci che ci è già successo tante volte e ke questa volta NON DOBBIAMO AVERE PAURA. La mia domanda è un'altra: nella prossima vita mi ricorderò della consapevolezza acquisita fino a questa vita? la mia preoccupazione è dovermi rincarnare e ricominciare tutto d'accapo. non voglio piu' dimenticarmi del mio grande amico GESU'.... mai piu'...................
Un abbraccio nell'Uno

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premiata

3 marzo 2010, 10:23

Cara Maria Teresa, la morte si è mostrata chiaramente in me con un episodio di trance indimenticabile. Premesso che ho sempre sofferto di vari disturbi intestinali, in sogno il mio ventre mi dice chiaramente che ha un messaggio per me. Incisa sulla pelle dei segni di scrittura, divisa in due diversi messaggi. So che sono pronta a conoscere un segreto interiore e così poco tempo dopo avverto da sveglia che il ventre stesso mi chiama con sintomi diversi dal solito, una sensazione di contenimento molto simile alla gravidanza. Respiro profondamente (pratico yoga da anni regolarmente) ed eccola, la Morte prende la forma di un feto con il cordone ombelicale ancora legato e di una giovanissima donna, sottile, molto delicata nei lineamenti, con un copricato scuro stile madonna(una ragazza antica) entrambi defunti. "Ecco cosa c'è dentro di me, la Morte!" esclamo finalmente. Poi sento l'odore del cadavere netto e chiaro. Piango senza paura nè orrore. Di seguito per mesi mi sentirò leggera e libera anche da disturbi iintestinali. Non voglio razionalizzare ciò che mi è accaduto, mi basta sia successo e possa ancora in seguito sintonizzarmi con il mio maestro interiore che è inevitabilmente situato nel ventre, sede della mia Unità interiore




me

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LucAngelo

3 marzo 2010, 09:02

Cara MT cari amici, causa gli ormai consueti fenomeni di sincroUnicità, sono giorni che penso e rifletto sulla morte. Le mie riflessioni e i miei pensieri al riguardo sono profondamente mutati negli ultimi anni ed in particolare negli ultimi mesi. Ho potuto sperimentare su me stesso l'enorme differenza che c'è tra il teorizzare razionalmente l'esistenza della vita eterna (che cmq rappresenta un primo passo fondamentale) ed iniziare a sentire profondamente nel cuore questo concetto come verità. Questo cambia tutto a mio avviso, l'approccio alla vita di tutti i giorni, i rapporti con gli altri e si lega profondamente al concetto del perdono, che sicuramente nell'ottica della vita eterna appare sotto un altra luce. Penso che Ognanios ci stia parlando di questi due aspetti perchè sono fondamentali per crescere e proseguire il nostro cammino nella Luce, basta pensare a quante energie si liberano e scorrono fluide all'interno di noi stessi quando non si ha più paura e non si prova rancore verso qualcuno...un abbraccio a tutti e grazie per tutto!

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maria teresa

3 marzo 2010, 06:55

Cari amici, tutti dobbiamo morire . andare oltre e non solo un ma tante volte: questa vita è un abito che indossiamo e che poi lasceremo cadere per volare via verso la ricongiunzione con la Luce. Gli Angeli ci parlano di trascorrere questo momento di passaggio dall’Uno all’Uno che sono le nostre esistenze terrene con amore e gioia, e talvolta ciò non è per niente facile. Ci invitano a guardare la Regina e la luce che emana dai suoi occhi per essere in grado di spezzare i legami che altrimenti ci impedirebbero di godere dell’oceano di Misericordia e di bagnarci nelle sue acque di pace, legami di rancore e di odio. Mi piacerebbe parlare un po’ di questo, vi va? Perché proprio ora questo invito insistente al perdono? Perché Ognanios viene a parlarci della cosa che forse ci fa più paura, perché è l’unica che non possiamo conoscere se non dopo averla vissuta? Perché mentre siamo ancora qui e camminiamo su questa terra ci viene detto che è bene che impariamo a morire? Intanto buon cammino nella Luce, vi ringrazio dell’affetto che dimostrate per me e dell’attenzione che avete tutti per le parole d’Amore di Ognanios

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Avatar ciccio

ciccio

2 marzo 2010, 21:00

Se prima di morire, con volontà penso a perdonarmi pur avendo paura dell'ignoto e della Nera Zia, posso rimanere cosciente nel passaggio tra le due fasi?

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Virgola

2 marzo 2010, 20:43

Posso affermare con certezza che l'Amore guarisce tutto. La Morte è un'esperienza che può essere cancellata,o quantomeno ciò che viene cancellato è quel senso di abbandono che ci opprime nell'attimo in cui sappiamo di non poter "condividere". Quando siamo morenti..sofferenti...l'unica cosa che lenisce la pesantezza del trapasso è l'amore incondizionato di chi ci è accanto,dato e ricevuto .La Luce è nell'Amore...quando lo proviamo nulla può farci paura. Anzi quelli sono gli attimi in cui lo percepiamo con maggior forza. E' un momento magico...bellissimo..che ti accompagna tutta la vita... e lì capisci che tutto è Amore e Illusione.

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Avatar Manuela

Manuela

2 marzo 2010, 11:54

E' un viaggio questa nostra Vita..è il qui e ora. Incontro non casuale di Anime affini che riconosci con il Cuore e con le quali vibri con Gioia..incontro non casuale con Anime che ti inquietano e che ti richiedono la raccolta di tutto l'Amore possibile perchè è ciò che ti viene chiesto, anche se spesso fatichi a comprendere. Siamo Madri Amorevoli che generano Vita, con occhi compassionevoli accolgono, non giudicano, lasciano fiduciosamente liberi. MARIA è il nostro sostegno, il nostro esempio. La Morte? Un passaggio, un guado che non faremo soli..ma è il qui e ora che per me conta, è questa Vita che mi permette di gioire di quelle Anime ricorrenti che amo infinitamente e che ho avuto la fortuna di incontrare nuovamente e ho riconosciuto..non so come si chiameranno domani. Desidero vivere il mio Miracolo quotidiano con gratitudine. Ho ancora molto da imparare sul Perdono anche se lo desidero molto...:-)

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Avatar collins

collins

1 marzo 2010, 22:09

Mia madre è partita per il suo più lungo viggio quando io avevo 14 anni, gli anni passati con lei sono stati bellissimi e anche se ha vissuto nella malattia il suo sorriso e la sua GIOIA mi hanno sempre accompagnato in tutti questi anni. Non c'e' stato un momento che non abbia pensato che lei non fosse con me e spesso ho sentito chiara la sua presenza...Posso dire che il suo AMORE non è andato via con lei ma è sempre rimasto con me e con i mei fratelli ed oggi, sono certa, che questa fosse senza dubbio la strada migliore per noi.
L'AMORE non si esaurisce con la materia, non si dissolve ma si trasforma in modo diverso e più profondo, ci permea se noi risciamo a tenere aperte le porte del nostro cuore...Io lo vivo ancora oggi e posso testimoniarlo. Vi abbraccio tutti.

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baci

1 marzo 2010, 21:40

La paura della morte è la paura dell' ignoto; la paura della morte è il terrore di sapere di avere peccato; la paura della morte è non esistere più, nè per gli altri nè per noi stessi. Di paure della morte ce ne sono milioni, ognuno ha elaborato una sua personale paura, stimolato dall' ego, dall' educazione, dalla religione e dalle proprie debolezze. Tutto questo mi friggeva sulla pelle quando mia nonna, una persona che mi ha ridato la vita nel senso anche letterale dei termini, mi ha fatto assistere ad una seduta medianica. Da allora, poichè nessuno mi spiegava nulla, non ho mai smesso di chiedermi cos'era ciò che era ma non riuscivo a vedere. Ho studiato e ogni esperienza la confrontavo con quella dimensione traendone insegnamenti che mi hanno portato, forse anche per predisposizione, al convincimento che tutto è. Poi, la svolta con la lettura del Palpito e finalmente ho dato un nome a questo tutto: AMORE. Adesso, a sessant'anni cerco di far capire ai miei due figli, che sono ancora piccolini, che la nera Signora è in realtà una infinita luce d'amore. Perchè è la stessa morte che quando si avvicina ci sussurra di lasciarci andare nelle braccia dell' Amore, di abbandonarci completamente all' Amore, di riporre in Lui tutti noi stessi. E può essere negativa una Signora che ci suggerisce queste cose?Baci

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serrix

1 marzo 2010, 20:50

Cari Angelo e Maria Teresa, vi ringrazio dal più profondo del mio cuore per le perle di luce che ci state regalando. Proprio oggi in ufficio pensavo al significato effimero di tutto ciò che abbiamo attorno colpito dalla tragica e prematura scomparsa ieri in un incidente stradale di una ragazza di 17 anni, unica figlia di una donna che non conosco ma che mi dicono essere meravigliosa, costantemente protesa al volontariato e all'amore per gli altri. Sono certo che loro stesse abbiamo scelto questo percorso per evolvere, per liberarsi dal bozzo però.. non posso non pensare allo strazio che questa mamma sta provando in questi attimi. Ecco con questo messaggio vorrei tanto che noi tutti dedicassimo un secondo del nostro amore e dei nostri pensieri a queste due anime per aiutare una nel cammino oltre la vita e l'altra ad alleviare un pochino la pena ed il dolore. Grazie, vi voglio bene.
Sergio

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maria teresa

1 marzo 2010, 18:17

Cara Dbn, so quanto è difficile perdere una persona cara, quindi non starò qui a darti nessun consiglio, credo che il dolore per la separazione sia naturale e debba essere elaborato. Sarebbe davvero di grande consolazione sentire la tua mamma nel cuore, ma posso dirti questo: a volte abbiamo nella nostra strada interiore l’aiuto che ci danno le emozioni “positive”, molte altre invece dobbiamo camminare solo con la volontà e le certezze che abbiamo nel cuore anche se siamo nell’aridità. “Sentire” è un dono che l’Uno – noi ci facciamo, ma a volte è più importante ed evolutivo “credere e basta”. Credere che chi pensiamo di avere perso è in realtà uno con noi, credere che l’Amore sia al di fuori del tempo e quindi ogni istante di amore che è passato dai vostri cuori è ancora e per sempre lì, credere che anche se dovesse accadere di partire a noi che abbiamo figli piccoli, questo sarebbe il cammino migliore anche per loro. So che è difficile, ma per esperienza ti garantisco che alla fine nel tuo cammino nel deserto emotivo scoprirai di avere in realtà camminato su di un bellissimo prato verde. Un abbraccio a tutti

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maxi

1 marzo 2010, 18:02

per perdonare gli altri dobbiamo prima perdonare noi stessi per il nostro senso di inadeguatezza, per i nostri sbagli e per non saper davvero perdonare il più delle volte...riusciamo perfino a non perdonarci per le cose belle che ci accadono perchè pensiamo di non meritarle...Se lei mi insegnasse come perdonarmi mi sentirei finalmente libero e le sarei eternamente grato! Buona vita Maria Teresa!!! Grazie!!! Max.

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dbn

1 marzo 2010, 14:49

La morte credo che spaventi un pò tutti, anche se sappiamo di trovarci in un posto migliore,rimane l'amarezza di lasciare le persone che più ami al mondo.La cosa che più mi fa paura nn è la morte in sè ma la sofferenza che porta ad essa ma so che la sofferenza se offerta con amore eleva ancora di più la nostra anima e forse il viaggio verso Dio diventa più veloce. Prego molto che se dovessi tornare a Lui in un qualsiasi momento, mia figlia trovi la forza di superare questo dolore è questa la mia vera paura della morte vederla disperata pur sapendo entrambi che siamo vive ma in dimensioni diverse.Chissà, forse potrei trovare l'energia per farle sentire il mio abbraccio e dirle quanto l'amo....quello sarebbe amore puro e consapevole.Oltre a dare il bentornata a M.Teresa e ringraziare il dott. per i suoi blog,vorrei fare una domanda:Vorrei tanto poter sentire nel mio cuore la presenza di mia madre, morta 2 anni fa e amavo moltissimo, perchè nn ci riesco?Eppure penso a lei costantemente e soffro ancora molto per il vuoto che ha lasciato!Un abbraccio a tutti mi sento in famiglia.

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maria teresa

1 marzo 2010, 05:39

Cari amici, sono molto contenta di poter tornare a parlare con voi ed a condividere le nostre idee ed esperienze su dei temi così importanti per tutti noi, ho letto i commenti che già avete inviato e credo che il nostro dialogo sarà pieno di luce. Ieri è stata una trance abbastanza faticosa ma quando mi sono svegliata ho visto che Angelo era commosso e felice ed ho capito che doveva essere stata bellissima. Rivedendo il filmato nel pomeriggio sono rimasta sconvolta anche io dalle bellissime parole e dall’Amore che traspariva dal volto di Ognanios, che quando parlava di Maria diveniva addirittura “luminoso”. La Madre “Regina di tutti gli universi coperta di stelle” come l’ha definita Ognanios è la strada, la possibilità che abbiamo di arrivare a perdonare i peggiori torti subiti che altrimenti, se non risolti, ci terrebbero legati “come dei lacci, delle catene” alle vibrazioni di questo spazio – tempo. Ne parleremo ancora tanto…. Per adesso vi invio tutta la Luce che posso e vi chiedo di fare altrettanto.

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baci

28 febbraio 2010, 21:34

Maria è stata vicino a Gesù lungo tutto il suo calvario ed è stata ai piedi della sua croce fino a quando Egli è morto. Poi, assieme a Maria di Magdala e a due apostoli lo ha deposto con immenso amore su un piano di marmo dopo averlo avvolto nel sudario. Una madre è sempre assieme al figlio, anche se distante qualche metro da lui e patisce le sofferenze del figlio più le proprie: solo una madre può farlo con l' amore infinito che Maria ha dato a suo Figlio. Ed è qui che si legge la potenza dell' Amore. Maria non ha inveito contro i carnefici, non li ha maledetti, non ha invocato Dio perchè li punisse: ha pianto il Figlio, lo ha raccolto e lo ha cullato bagnandolo di lacrime disperate; ma le parole di Gesù: "Padre, perdonali perchè non sanno ciò che fanno" sono state tacitamente dette anche da Lei. E Maria ai piedi della croce rappresenta la Vita nel Perdono. L' odio per chi ha ucciso non ha spazio nel suo cuore perchè è già pieno d'Amore. Baci

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Avatar ciccio

ciccio

28 febbraio 2010, 20:47

Ciao Uno, la morte...questa zia un pò bisbetica e spigolosa che ci aspetta alla soglia...dalla nostra prospettiva fa proprio paura..paura dell'ego di scomparire?...di perdere la propria egemonia?è possibile...con fiducia e fede tuttavia le cose possono cambiare...la morte potrebbe diventare una "festa" (in alcune tribù si festeggia il ritorno dell'anima all'Uno)...devo essere sincero..in alcuni "sogni" ho vissuto la morte coscientemente e devo dire che è stata un'esperienza meravigliosa..qui sulla terra è come se fossimo chiusi in questa bottiglia così scomoda (bottiglia=corpo)...ma poi arriva la morte che provvede a togliere il tappo...a quel punto la nostra divinità viene liberata dalla prigionia della bottiglia e...allora comincia il divertimento....si torna a casa :) nell'Unoo....ho ancora delle parti di me che hanno paura della morte ma preferisco dialogare con loro e non allontanarle dai miei pensieri..."più l'allontani più diventa forte"...la Regina ai piedi della croce ci riempie il cuore d'amore per aiutarci a perdonare noi stessi (grazie druido Mog :) )...Un abbraccio

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Barbara

28 febbraio 2010, 20:46

Ciao Angelo, Ciao Maria Teresa. Non so dare risposta alle domande che tu poni. Posso però portarvi la mia esperienza. Pochi giorni fa mio papà mi ha regalato il suo ultimo respiro in questo mondo. Ero di fianco a lui e in venti minuti se ne è andato. Sono stata con lui mano nella mano, dichiarandogli tutto il mio amore, gli ho augurato buon viaggio e gli ho chiesto di venirmi a trovare ogni tanto! E' stato un momento bellissimo seppur molto doloroso. Era già con me poche ore dopo che mi diceva delle cose importanti da fare...è stata una gioia e forza immensa, seppur con tanta mancanza del suo abito mondano! Oltre al suo ultimo respiro, mi ha regalato la "non paura della morte", perchè ora sono più che certa che non esiste. E questo credo sia successo solo per l'amore incondizionato che avevamo, per noi, e forse anche per l'Uno. Un'abbraccio da me e da mio papà

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misol

28 febbraio 2010, 19:50

ricordo che fin da quando avevo più o meno 14 anni continuavo a dire: io non ho paura di morire. Oggi che ne ho 35 continuo a pensare questa cosa perchè so che la vita è solo un'illusione, che la morte non esiste..... quello che mi spaventa invece è la sofferenza, anche se grazie ad essa io mi sono "svegliata". ho ancora tanto da imparare e lo faccio leggendo e confrontandomi in posti come in questo blog. ancora una cosa: non ho compreso (tra le innumerevoli cose che devo ancora imparare) il significato di MARIA ai piedi della CROCE.... x favore potete spiegarmelo?
Un abbraccio nell'Uno

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nadinka

28 febbraio 2010, 19:44

Conosco abbastanza bene la morte, ho perso mio padre a 19 anni, è morto davanti ai miei occhi: per anni ho buttato in un cassetto questo momento e con esso,ahimé, il ricordo di mio padre. Ricordo solo una grande rabbia e un senso di ingiustizia profondo. Le stesse emozioni di quando l'anno scorso mi hanno avvisata della morte di una mia amica di soli 30 per un tumore, era la mia compagna di giochi dell'infanzia. Lo stesso giorno mi ricordo che col mio fidanzato siamo andati in chiesa, così, per accendere una candela per lei: ci siamo seduti in silenzio e lui mentre stavamo andandocene ha trovato un rosario rotto, abbandonato lì e me lo ha regalato. Ho avuto la netta impressione che quell'evento avesse un signifcato, ho sentito vicina la mia amica Elena, come un abbraccio, mi sono commossa ed ho sentito un gran calore vicino. Non so cosa succeda dopo la morte, ma so che le persone che amiamo e che ci mancano sono sempre con noi, basta sapere ascoltare quello che vogliono dirci. Abbraccio tantissimo Maria eresa e il dott.Bona e tutti gliamici dl blog.Nadia.

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malu

28 febbraio 2010, 15:50

credo che la paura della morte sia la più difficile da superare!
una mia collega sta perdendo la figlia di 33 anni e io che
la vedo agonizzare ho difficoltà estrema ad accettare questa enorme sofferenza e questo dolore così grande!
Oggi che la rete pullula di corsi e guru e maestri che parlano di guarigioni, miracoli legge dell'attrazione etc.....mi riesce avolte difficile accettare la malattia e la morte, soprattutto quando
si tratta di esseri profondamente buoni e amanti della vita.
Vien da pensare perchè i cosiddetti "cattivi", i corrotti, i violenti,
gli inconsapevoli, i malvagi arrivano a età avanzate e
prendono in giro tutti con i loro falsi buonismi e ottimismi
e invece esseri buoni, sensibili, e affezionati e rispettosi
vanno via così presto e con sofferenze atroci?
So che sono le anime stesse a scegliere questi percorsi
ma soffro lo stesso moltissimo e mi fa enorme compassione questa famiglia che sta perdendo l'unica figlia con un percorso dolorosissimo e un'agonia tremenda!

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Avatar collins

collins

28 febbraio 2010, 14:48

Caro Angelo, Maria Teresa e tutti, io credo che non si possa "capire" la grande opportunità di LUCE della PERDONANZA. Credo sia qualcosa che si sente, si sente a livello del nostro cuore, si sente da dentro qualcosa che non può essere tradotto in una lingua parlata, è qualcosa che va oltre, che passa lo spazio, il tempo e la vita stessa, è un dono che arriva che è inequivocabilmente CHIARO, apre il CUORE e elimina tutti i confini e i limiti. Per me, un passaggio molto importante per i mio cammino personale è stato quando un giorno mi sono resa conto di aver perdonato mio padre, da quel momento ho capito che la perdonanza, quella vera, poteva arrivare solo dal cuore non poteva essere una scelta ma ERA, senza "ma" e senza "se". Da quel momento in avanti cerco di portare nella mia quotidianità dei semi di perdonanza. La morte non mi spaventa o per meglio dire non la mia, non nego che provo dolore al pensiero di perdere le persone a me care, mi addolora vedere il dolore soprattutto nei bambini ma sono convinta che tutto sia una opportunità di LUCE. Vi abbraccio con AMORE

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Avatar lucip

lucip

28 febbraio 2010, 14:24

Sono un libro aperto con ancora pagine bianche da scrivere e tanta conoscenza ancora da conseguire......Molte volte nella vita ho pensato alla morte e sempre in modi e con sentimenti diversi....La mia paura verso la Morte ora è nel pensiero di mia figlia e mio marito, nella separazione che in questa bassa percezione mi da grande tristezza, solo nella meditazione e nello studio di testi scritti da ILLUMINATI riesco a far mio il concetto che NON C'E' MORTE, l'Anima non MUORE, prosegue il cammino verso la conoscenza della VERITA' CHE è DIO o LUCE o SE' che poi è LA SCINTILLA DIVINA che ogni essere ha dentro. UNA LUCE fatta d'Amore che riscalda quando la si RITROVA.
HO poi la Speranza che Maria come ha atteso gesù ai piedi della croce per accompagnarlo e poi abbracciarlo, attenda ogni essere che si appresti a lasciare Questo gioco DIVINO e nel suo abbraccio condurlo attraverso il perdono di SE' verso il SUPREMO.
Scrivere e leggere i pensieri di tutti coloro che intervengono su questo sito è x me una grande opportunità di crescita, Ringrazio il Dott. Bona x tutto questo, mando un abbraccio a immenso a tutti. GRAZIE MARIA TERESA

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