
Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti
UNA FARFALLA CHE VOLA OLTRE LA MORTE

Postato il: 28/02/2010 | Letto 121.277 volte |
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43 Commenti al post

![]() Agosto | 25 novembre 2010, 16:42 Cara Maria Teresa ho perso la mia mamma il 15/11 a soli 66 anni, in due mesi, a causa della leucemia acuta mieloide. Mi manca molto, so che ora è nella luce e nella vera vita ma forse egoisticamente vorrei che fosse ancora qui. Di mamma c'è ne una sola. Prego spesso Ognanios perchè le stia vicino e stia vicino a tutti noi che siamo qui. Ti abbraccio. |
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![]() crisal | 30 luglio 2010, 20:47 Cara Maria Teresa, innanzitutto grazie per le emozioni che ci dai, per l'amore che si avverte e per la forza commovente che hanno i vostri messaggi. |
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![]() Sab | 21 luglio 2010, 20:23 Cara, Maria Teresa desidero essere ( per quanto mi è possibile) una sorgente di amore che inonda se stessa e gli altri, che perdona se stessa e gli altri ed infine che muore serenamente facendosi cullare dall'amore della LUCE DIVINA. |
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![]() maria teresa | 21 luglio 2010, 11:00 Cara Sab,credo che non sia importante conoscere i volti di coloro che ti hanno fatto del male, basta che tu guardi con amore alle ferite che senti nel cuore e dirigi il tuo perdono verso i responsabili, che poi sono uno con te. Amati e basta, amali e basta, credi che l’opportunità che hai avuto per la tua evoluzione nel ricevere quelle ferite è grande, sta a te decidere come usarla. Lo stesso vale per la morte. Posso rispondere alla tua domanda con un sogno “speciale” che riconosco come quelli che mi sono dati per insegnamento. |
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![]() Sab | 19 luglio 2010, 19:04 Cara, dolce , grande anima grazie per dedicare una parte del tuo tempo a noi. |
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![]() enrico57 | 21 maggio 2010, 23:37 Cara Maria Teresa e cara massa critica, non sò per quale motivo ma da quando ho partecipato al seminarone e Ognanios mi è entrato nel cuore riesco a pensare alla mia morte senza l'ansia che mi prendeva precedentemente a questo evento, suggestione momentanea? |
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![]() misol | 7 marzo 2010, 17:29 Cara Barbara |
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![]() premiata | 7 marzo 2010, 16:58 Cara Maria Teresa e cari amici, vorrei riflettere sul perchè separarci dal corpo, nostro e delle persone a cui vogliamo bene, trasmetta tanto dolore e paura. Ho trovato, per ora,una sola risposta: proprio perchè la viviamo come separazione, un due che inesorabilmente arriva. Eppure è vero che il corpo morirà divenendo inerme. L'energia o l'anima contenuta sino a quel momento si librerà (questa è ovviamente la speranza o la certezza a cui aneliamo credenti e non credenti) lasciando l'astronave al suo terreno destino. Lo Yoga e la meditazione cerca l'Uno, l'unità di corpo, mente ed anima. Abbandonare il corpo conosciuto "definitivamente" è quindi un vero trapasso, un'evoluzione, come dici tu, da vivere nella consapevolezza. Stiamo imparando che non v'è reale separazione nella morte? Lo spero perchè non è certo possibile fingere che non sia un limite terribile per i nostri sensi. Del resto la "natura" ci prepara mostrandoci i segni dei limiti corporali tramite il tempo biologico ed indulgendo, invece, nel receperire le forze più spirituali come eternamente giovani. |
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![]() Barbara | 7 marzo 2010, 10:33 Nel stare vicino a quel momento che noi chiamiamo morte, mi sono resa conto che non esiste. Che è solo un'attimo di passaggio. E' un cambio di vestito. E' liberarsi di un vestito vecchio, sporco, pesante, per mettersi un abito leggero, pulito, di luce. Nel stare di fianco a quel momento che continiamo a chiamare morte, ho sentito la Vera Vita. Non ho più paura di morire, non ho più paura di vivere, quella che noi chiamiamo vita, ma desidero in ogni attimo la Vera Vita. Un abbraccio Barbara |
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![]() cosmo75 | 7 marzo 2010, 08:31 Peso che dal momento in cui prendiamo coscienza del nostro corpo la morte ci accompagni in ogni attimo della giornata, |
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![]() baci | 6 marzo 2010, 22:04 Io credo che sbagliare faccia parte delle nostre sperimentazioni, ma credo anche che nel momento in cui ci rendiamo conto di aver sbagliato facciamo un balzo in avanti perchè rendersi conto di un errore equivale ad averlo interiorizzato, assimilato e superato. Altrimenti, la coscienza di dire "ma guarda, cosa ho fatto? Adesso non lo rifarei più" non la potremmo avere. A piccoli passi si arriva in cima a tutte le montagne del mondo. E se anche risbagliamo e risbagliamo ancora, la Luce la vedremo sempre perchè, come ha detto l' indimenticabile Bankeris, indietro non si può tornare, al massimo possiamo rallentare! E' che molto spesso, per non dire sempre, ci manca chi ci può sempre indicare la strada maestra: dobbiamo fare da soli e talvolta, meglio di così non riusciamo a fare. Ma, e questa è la grandezza di ciò che accade nel porto cosmico del DOC, la Luce possiamo vederla, accarezzarla; anche se -parlo ovviamente per me- non riesco ancora ad abbandonarmi tra le sue braccia amorevoli e calde perchè mi pongo ancora troppi perchè. Baci |
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![]() maria teresa | 6 marzo 2010, 16:22 Caro Lucip, credo che ci venga chiesto di riflettere sulla morte per due motivi: il primo è che la paura abbassa le nostre vibrazioni, allontanandoci momentaneamente dalla Sorgente di Luce alla quale tutti tendiamo, il secondo è che per imparare a vivere bene dobbiamo prendere in considerazione anche la nostra morte....Ho sempre pensato che in fondo un giorno la mia strada sarebbe stata aiutare le persone a morire senza paura, fin da piccola ho desiderato percorrere questa via, ho sempre creduto che morire bene sia importantissimo, che la morte dovesse "essere vissuta" e non solo subita. Ora a distanza di tanti anni il percorso che ho fatto e sto facendo mi rende più chiare tante cose, compreso il perchè di certi desideri, ed anche come il DAF non possa far parte del mio essere anche nei momenti bui ed incerti, perchè sono sempre, e sarò anche nel momento del mio passaggio ad altre vibrazioni, tra le amorevoli e dolci braccia dell'Uno che mi riporterà a casa. Non so se ho risposto alla tua domanda, spero di sì....Così come spero che vorrete continuare a riflettere assieme su questi argomenti che alle volte sono un pò "indigesti"...Buon cammino nella Luce a tutti |
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![]() Silvia | 4 marzo 2010, 15:33 Cara Maria Teresa, solo negli ultimi mesi ho capito il vero significato del perdono con il cuore. |
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![]() maria teresa | 4 marzo 2010, 09:06 Cari amici, credo che non lo stimolo al perdono debba venire dalla consapevolezza di essere Uno con la persona che ci ha fatto del male e dalla domanda?”Voglio uscire vincente o perdente da questa vicenda che mi ha fatto tanto soffrire?” In definitiva ed usando un paradosso direi che perdonare è un atto di grande egoismo: è l’unico modo per non permettere alle catene del rancore di tenerci legati al nostro carnefice, è il modo che abbiamo già in questa vita per smettere di soffrire e librarci con le ali della gioia. Perdonare non è perdere, ma vincere con la consapevolezza che ciò che ci è stato fatto siamo anche noi che l’abbiamo fatto a noi stessi attraverso le infinite vite, perché siamo Uno. Perciò non considerate il perdonare un sacrificio, un dovere, ma una GIOIA, una VITTORIA perché atto d’amore. Non sempre è facile, a volte ci vengono inflitte sofferenze che riteniamo inconcepibili, a volte vediamo ingiustizie sui bambini e questo ci porta al giudizio ed alla condanna. A volte non riusciamo proprio a spezzare queste catene del dolore e del non – perdono, ma ci dimentichiamo in questi casi la cosa più importante…..Se riusciamo a fissare gli occhi nella Luce, se chiediamo all’Uno che noi siamo di fare questo lui per noi, non è più niente impossibile…..Sarà la sua Luce a dileguare le tenebre della rabbia, sarà la sua Misericordia ad abbracciare in un unico abbraccio noi ed il nostro “persecutore”, nutrendoci d’Amore e guarendo le nostre comuni ferite. Scusate il commento un po’ lunghetto…. |
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![]() Franceska | 3 marzo 2010, 21:37 Cara Maria Teresa, non ho paura di morire, ma di vivere... E' un lungo inverno senza sole, senza Amore e Perdono, è sempre stato così e certi giorni sono così triste, rabbiosa, scoraggiata e stanca... Chiudere gli occhi e non pensare, non sentire più nulla... Perchè dovrei avere paura di questo? Ho paura di non avere più la speranza, in questo senso sì ho paura di morire, morire dentro... Un bacio |
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![]() dbn | 3 marzo 2010, 20:38 Cara M.T le domande che ci hai posto mi sono venute tutte in mente quando il dott.Bona ci raccontava di tutte le canalizzazioni di Luce che avvenivano nel suo studio.Gli ho scritto chiedendogli perchè questi Angeli si presentavano con più frequenza che in passato nel studio?Perchè erano così insistenti nell'affermare che l'unico modo di salvarci erano il Perdono,Misericordia,Amore?La sua risposta nn è ancora chiara:.Cosa significa?E come potremmo,armati solo della nostra fede in Dio e la Madonna, Madre di suo Figlio e nostra?Certo nn possiamo dirci soli con queste Luci piene d'Amore ma nn riesco a capire lo stesso!Perchè parlare di passaggio da questa Vita ad un'altra Vita adesso? Oh! M.T.quanti perchè mi dirai.....So che la nostra vita e quello che ci circonda è permeato dallo Spirito di Dio, che Egli è ovunque dentro e fuori di noi e questo a volte mi basta ma devo imparare a "catturare Dio" anche con la mia mente. Ma come si può crescere senza porsi domande?A volte nn basta dire "io ci credo" e il resto nn conta! |
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![]() misol | 3 marzo 2010, 15:54 Cara Maria teresa |
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![]() premiata | 3 marzo 2010, 10:23 Cara Maria Teresa, la morte si è mostrata chiaramente in me con un episodio di trance indimenticabile. Premesso che ho sempre sofferto di vari disturbi intestinali, in sogno il mio ventre mi dice chiaramente che ha un messaggio per me. Incisa sulla pelle dei segni di scrittura, divisa in due diversi messaggi. So che sono pronta a conoscere un segreto interiore e così poco tempo dopo avverto da sveglia che il ventre stesso mi chiama con sintomi diversi dal solito, una sensazione di contenimento molto simile alla gravidanza. Respiro profondamente (pratico yoga da anni regolarmente) ed eccola, la Morte prende la forma di un feto con il cordone ombelicale ancora legato e di una giovanissima donna, sottile, molto delicata nei lineamenti, con un copricato scuro stile madonna(una ragazza antica) entrambi defunti. "Ecco cosa c'è dentro di me, la Morte!" esclamo finalmente. Poi sento l'odore del cadavere netto e chiaro. Piango senza paura nè orrore. Di seguito per mesi mi sentirò leggera e libera anche da disturbi iintestinali. Non voglio razionalizzare ciò che mi è accaduto, mi basta sia successo e possa ancora in seguito sintonizzarmi con il mio maestro interiore che è inevitabilmente situato nel ventre, sede della mia Unità interiore |
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![]() LucAngelo | 3 marzo 2010, 09:02 Cara MT cari amici, causa gli ormai consueti fenomeni di sincroUnicità, sono giorni che penso e rifletto sulla morte. Le mie riflessioni e i miei pensieri al riguardo sono profondamente mutati negli ultimi anni ed in particolare negli ultimi mesi. Ho potuto sperimentare su me stesso l'enorme differenza che c'è tra il teorizzare razionalmente l'esistenza della vita eterna (che cmq rappresenta un primo passo fondamentale) ed iniziare a sentire profondamente nel cuore questo concetto come verità. Questo cambia tutto a mio avviso, l'approccio alla vita di tutti i giorni, i rapporti con gli altri e si lega profondamente al concetto del perdono, che sicuramente nell'ottica della vita eterna appare sotto un altra luce. Penso che Ognanios ci stia parlando di questi due aspetti perchè sono fondamentali per crescere e proseguire il nostro cammino nella Luce, basta pensare a quante energie si liberano e scorrono fluide all'interno di noi stessi quando non si ha più paura e non si prova rancore verso qualcuno...un abbraccio a tutti e grazie per tutto! |
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![]() maria teresa | 3 marzo 2010, 06:55 Cari amici, tutti dobbiamo morire . andare oltre e non solo un ma tante volte: questa vita è un abito che indossiamo e che poi lasceremo cadere per volare via verso la ricongiunzione con la Luce. Gli Angeli ci parlano di trascorrere questo momento di passaggio dall’Uno all’Uno che sono le nostre esistenze terrene con amore e gioia, e talvolta ciò non è per niente facile. Ci invitano a guardare la Regina e la luce che emana dai suoi occhi per essere in grado di spezzare i legami che altrimenti ci impedirebbero di godere dell’oceano di Misericordia e di bagnarci nelle sue acque di pace, legami di rancore e di odio. Mi piacerebbe parlare un po’ di questo, vi va? Perché proprio ora questo invito insistente al perdono? Perché Ognanios viene a parlarci della cosa che forse ci fa più paura, perché è l’unica che non possiamo conoscere se non dopo averla vissuta? Perché mentre siamo ancora qui e camminiamo su questa terra ci viene detto che è bene che impariamo a morire? Intanto buon cammino nella Luce, vi ringrazio dell’affetto che dimostrate per me e dell’attenzione che avete tutti per le parole d’Amore di Ognanios |
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![]() ciccio | 2 marzo 2010, 21:00 Se prima di morire, con volontà penso a perdonarmi pur avendo paura dell'ignoto e della Nera Zia, posso rimanere cosciente nel passaggio tra le due fasi? |
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![]() Virgola | 2 marzo 2010, 20:43 Posso affermare con certezza che l'Amore guarisce tutto. La Morte è un'esperienza che può essere cancellata,o quantomeno ciò che viene cancellato è quel senso di abbandono che ci opprime nell'attimo in cui sappiamo di non poter "condividere". Quando siamo morenti..sofferenti...l'unica cosa che lenisce la pesantezza del trapasso è l'amore incondizionato di chi ci è accanto,dato e ricevuto .La Luce è nell'Amore...quando lo proviamo nulla può farci paura. Anzi quelli sono gli attimi in cui lo percepiamo con maggior forza. E' un momento magico...bellissimo..che ti accompagna tutta la vita... e lì capisci che tutto è Amore e Illusione. |
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![]() baci | 1 marzo 2010, 21:40 La paura della morte è la paura dell' ignoto; la paura della morte è il terrore di sapere di avere peccato; la paura della morte è non esistere più, nè per gli altri nè per noi stessi. Di paure della morte ce ne sono milioni, ognuno ha elaborato una sua personale paura, stimolato dall' ego, dall' educazione, dalla religione e dalle proprie debolezze. Tutto questo mi friggeva sulla pelle quando mia nonna, una persona che mi ha ridato la vita nel senso anche letterale dei termini, mi ha fatto assistere ad una seduta medianica. Da allora, poichè nessuno mi spiegava nulla, non ho mai smesso di chiedermi cos'era ciò che era ma non riuscivo a vedere. Ho studiato e ogni esperienza la confrontavo con quella dimensione traendone insegnamenti che mi hanno portato, forse anche per predisposizione, al convincimento che tutto è. Poi, la svolta con la lettura del Palpito e finalmente ho dato un nome a questo tutto: AMORE. Adesso, a sessant'anni cerco di far capire ai miei due figli, che sono ancora piccolini, che la nera Signora è in realtà una infinita luce d'amore. Perchè è la stessa morte che quando si avvicina ci sussurra di lasciarci andare nelle braccia dell' Amore, di abbandonarci completamente all' Amore, di riporre in Lui tutti noi stessi. E può essere negativa una Signora che ci suggerisce queste cose?Baci |
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![]() serrix | 1 marzo 2010, 20:50 Cari Angelo e Maria Teresa, vi ringrazio dal più profondo del mio cuore per le perle di luce che ci state regalando. Proprio oggi in ufficio pensavo al significato effimero di tutto ciò che abbiamo attorno colpito dalla tragica e prematura scomparsa ieri in un incidente stradale di una ragazza di 17 anni, unica figlia di una donna che non conosco ma che mi dicono essere meravigliosa, costantemente protesa al volontariato e all'amore per gli altri. Sono certo che loro stesse abbiamo scelto questo percorso per evolvere, per liberarsi dal bozzo però.. non posso non pensare allo strazio che questa mamma sta provando in questi attimi. Ecco con questo messaggio vorrei tanto che noi tutti dedicassimo un secondo del nostro amore e dei nostri pensieri a queste due anime per aiutare una nel cammino oltre la vita e l'altra ad alleviare un pochino la pena ed il dolore. Grazie, vi voglio bene. |
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![]() maria teresa | 1 marzo 2010, 18:17 Cara Dbn, so quanto è difficile perdere una persona cara, quindi non starò qui a darti nessun consiglio, credo che il dolore per la separazione sia naturale e debba essere elaborato. Sarebbe davvero di grande consolazione sentire la tua mamma nel cuore, ma posso dirti questo: a volte abbiamo nella nostra strada interiore l’aiuto che ci danno le emozioni “positive”, molte altre invece dobbiamo camminare solo con la volontà e le certezze che abbiamo nel cuore anche se siamo nell’aridità. “Sentire” è un dono che l’Uno – noi ci facciamo, ma a volte è più importante ed evolutivo “credere e basta”. Credere che chi pensiamo di avere perso è in realtà uno con noi, credere che l’Amore sia al di fuori del tempo e quindi ogni istante di amore che è passato dai vostri cuori è ancora e per sempre lì, credere che anche se dovesse accadere di partire a noi che abbiamo figli piccoli, questo sarebbe il cammino migliore anche per loro. So che è difficile, ma per esperienza ti garantisco che alla fine nel tuo cammino nel deserto emotivo scoprirai di avere in realtà camminato su di un bellissimo prato verde. Un abbraccio a tutti |
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![]() maxi | 1 marzo 2010, 18:02 per perdonare gli altri dobbiamo prima perdonare noi stessi per il nostro senso di inadeguatezza, per i nostri sbagli e per non saper davvero perdonare il più delle volte...riusciamo perfino a non perdonarci per le cose belle che ci accadono perchè pensiamo di non meritarle...Se lei mi insegnasse come perdonarmi mi sentirei finalmente libero e le sarei eternamente grato! Buona vita Maria Teresa!!! Grazie!!! Max. |
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![]() dbn | 1 marzo 2010, 14:49 La morte credo che spaventi un pò tutti, anche se sappiamo di trovarci in un posto migliore,rimane l'amarezza di lasciare le persone che più ami al mondo.La cosa che più mi fa paura nn è la morte in sè ma la sofferenza che porta ad essa ma so che la sofferenza se offerta con amore eleva ancora di più la nostra anima e forse il viaggio verso Dio diventa più veloce. Prego molto che se dovessi tornare a Lui in un qualsiasi momento, mia figlia trovi la forza di superare questo dolore è questa la mia vera paura della morte vederla disperata pur sapendo entrambi che siamo vive ma in dimensioni diverse.Chissà, forse potrei trovare l'energia per farle sentire il mio abbraccio e dirle quanto l'amo....quello sarebbe amore puro e consapevole.Oltre a dare il bentornata a M.Teresa e ringraziare il dott. per i suoi blog,vorrei fare una domanda:Vorrei tanto poter sentire nel mio cuore la presenza di mia madre, morta 2 anni fa e amavo moltissimo, perchè nn ci riesco?Eppure penso a lei costantemente e soffro ancora molto per il vuoto che ha lasciato!Un abbraccio a tutti mi sento in famiglia. |
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![]() maria teresa | 1 marzo 2010, 05:39 Cari amici, sono molto contenta di poter tornare a parlare con voi ed a condividere le nostre idee ed esperienze su dei temi così importanti per tutti noi, ho letto i commenti che già avete inviato e credo che il nostro dialogo sarà pieno di luce. Ieri è stata una trance abbastanza faticosa ma quando mi sono svegliata ho visto che Angelo era commosso e felice ed ho capito che doveva essere stata bellissima. Rivedendo il filmato nel pomeriggio sono rimasta sconvolta anche io dalle bellissime parole e dall’Amore che traspariva dal volto di Ognanios, che quando parlava di Maria diveniva addirittura “luminoso”. La Madre “Regina di tutti gli universi coperta di stelle” come l’ha definita Ognanios è la strada, la possibilità che abbiamo di arrivare a perdonare i peggiori torti subiti che altrimenti, se non risolti, ci terrebbero legati “come dei lacci, delle catene” alle vibrazioni di questo spazio – tempo. Ne parleremo ancora tanto…. Per adesso vi invio tutta la Luce che posso e vi chiedo di fare altrettanto. |
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![]() baci | 28 febbraio 2010, 21:34 Maria è stata vicino a Gesù lungo tutto il suo calvario ed è stata ai piedi della sua croce fino a quando Egli è morto. Poi, assieme a Maria di Magdala e a due apostoli lo ha deposto con immenso amore su un piano di marmo dopo averlo avvolto nel sudario. Una madre è sempre assieme al figlio, anche se distante qualche metro da lui e patisce le sofferenze del figlio più le proprie: solo una madre può farlo con l' amore infinito che Maria ha dato a suo Figlio. Ed è qui che si legge la potenza dell' Amore. Maria non ha inveito contro i carnefici, non li ha maledetti, non ha invocato Dio perchè li punisse: ha pianto il Figlio, lo ha raccolto e lo ha cullato bagnandolo di lacrime disperate; ma le parole di Gesù: "Padre, perdonali perchè non sanno ciò che fanno" sono state tacitamente dette anche da Lei. E Maria ai piedi della croce rappresenta la Vita nel Perdono. L' odio per chi ha ucciso non ha spazio nel suo cuore perchè è già pieno d'Amore. Baci |
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![]() Barbara | 28 febbraio 2010, 20:46 Ciao Angelo, Ciao Maria Teresa. Non so dare risposta alle domande che tu poni. Posso però portarvi la mia esperienza. Pochi giorni fa mio papà mi ha regalato il suo ultimo respiro in questo mondo. Ero di fianco a lui e in venti minuti se ne è andato. Sono stata con lui mano nella mano, dichiarandogli tutto il mio amore, gli ho augurato buon viaggio e gli ho chiesto di venirmi a trovare ogni tanto! E' stato un momento bellissimo seppur molto doloroso. Era già con me poche ore dopo che mi diceva delle cose importanti da fare...è stata una gioia e forza immensa, seppur con tanta mancanza del suo abito mondano! Oltre al suo ultimo respiro, mi ha regalato la "non paura della morte", perchè ora sono più che certa che non esiste. E questo credo sia successo solo per l'amore incondizionato che avevamo, per noi, e forse anche per l'Uno. Un'abbraccio da me e da mio papà |
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![]() misol | 28 febbraio 2010, 19:50 ricordo che fin da quando avevo più o meno 14 anni continuavo a dire: io non ho paura di morire. Oggi che ne ho 35 continuo a pensare questa cosa perchè so che la vita è solo un'illusione, che la morte non esiste..... quello che mi spaventa invece è la sofferenza, anche se grazie ad essa io mi sono "svegliata". ho ancora tanto da imparare e lo faccio leggendo e confrontandomi in posti come in questo blog. ancora una cosa: non ho compreso (tra le innumerevoli cose che devo ancora imparare) il significato di MARIA ai piedi della CROCE.... x favore potete spiegarmelo? |
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![]() nadinka | 28 febbraio 2010, 19:44 Conosco abbastanza bene la morte, ho perso mio padre a 19 anni, è morto davanti ai miei occhi: per anni ho buttato in un cassetto questo momento e con esso,ahimé, il ricordo di mio padre. Ricordo solo una grande rabbia e un senso di ingiustizia profondo. Le stesse emozioni di quando l'anno scorso mi hanno avvisata della morte di una mia amica di soli 30 per un tumore, era la mia compagna di giochi dell'infanzia. Lo stesso giorno mi ricordo che col mio fidanzato siamo andati in chiesa, così, per accendere una candela per lei: ci siamo seduti in silenzio e lui mentre stavamo andandocene ha trovato un rosario rotto, abbandonato lì e me lo ha regalato. Ho avuto la netta impressione che quell'evento avesse un signifcato, ho sentito vicina la mia amica Elena, come un abbraccio, mi sono commossa ed ho sentito un gran calore vicino. Non so cosa succeda dopo la morte, ma so che le persone che amiamo e che ci mancano sono sempre con noi, basta sapere ascoltare quello che vogliono dirci. Abbraccio tantissimo Maria eresa e il dott.Bona e tutti gliamici dl blog.Nadia. |
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![]() malu | 28 febbraio 2010, 15:50 credo che la paura della morte sia la più difficile da superare! |
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