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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

SPETTATORI AMMALATI: LA PATOLOGIA COME BUSINESS

Guy Debord, scrittore, regista e filosofo francese scrive nel 1967 il saggio La Società dello spettacolo che denuncia profeticamente l'alienazione presente nell' attuale vita sociale.

L'oppressione psicologica e spirituale non è piu' determinata dalla sottomissione ad un "padrone", ma dalla vessazione ad una rappresentazione spettacolare generata dall'economia e dal marketing. Viene realizzato un programma di assoggettamento psicologico totale dove l'individuo è separato dai suoi simili e vive in un isolamento comunicativo divenendo passivo spettatore e fruitore di prodotti di consumo: una terribile depersonalizzante ipnosi di massa. 
Lo spettacolo del quale i media rappresentano solo una delle molteplici valenze, è responsabile della perdita di ogni soggettività e personalità dell'individuo.
 


Non è riconoscibile il Mangiafuoco padrone del circo ove domatori, bestie feroci e clown rappresentano al pubblico una performance obbligatoria senza possibilità di uscita.

"Piu' egli contempla e meno vive, piu' accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti del bisogno, meno comprende la sua esistenza e il suo proprio desiderio".
 

Cosi' Guy Debord descrive l'individuo al quale è negata ogni creatività, ogni emozione generatrice di un autonomo prodotto artistico.

 Lo spettacolo diviene rapporto sociale mediato dall'impero delle immagini e della propaganda. 
L'individuo divenuto un robot programmabile non è soltanto condizionato ad eseguire un compito psicologico, ma riceve dall'ambiente sociale un orientamento alla malattia conseguenza della alienazione e dell'esigenza di utilizzare gli spettatori come consumatori di prodotti adulterati e di chimica tossica.

La patologia di massa diventa un business di enormi proporzioni
 
 e la salute, la prevenzione paradossalmente si tramutano in nemici del sistema.

Conrad Hal Waddington geniale biologo inglese padre dell'epigenetica ben si complementa con le intuizioni di Guy Debord. L'ambiente sociale e lo spettacolo condizionano l'espressione del nostro DNA incidendo solchi di programmazione nei nostri paesaggi proteici e biochimici interiori.
Lo spectacle imprime sulle nostre eliche ereditarie gli ordini che ci vengono imposti dalla dittatura del consumo.

Passivi e contemplativi ingozziamo glutine, lattosio, farmaci, immagini di prodotti, asfissianti apparizioni di  leaders. Una propaganda che ci porta di giorno in giorno verso la malattia. 
Nessuno ci informerà che siamo allergici alla pasta che quotidianamente ingurgitiamo, nessuno ci svelerà che la chimica non ci grazierà da una moltiplicazione di successive patologie.

Spettatori malati e ipnotizzati ecco come ci vuole la Società dello Spettacolo che una volta sfruttati ci abbandona se non piu' produttivi, se non piu' acquirenti.



Come uscire dal circo? Come affrancarsi dal condizionamento della Società dello Spettacolo?

Oltre ai consigli ovvi e pragmatici come quelli di non assorbire immagini e forme pensiero nefaste dal televisore e dagli strumenti di propaganda occorre mutare il proprio stile di vita.
Consiglio di uscire dal ruolo di spettatori in attesa della rappresentazione o dell'affetto degli altri divenendo artefici del proprio percorso di riUnificazione, di ricongiunzione all'Uno.

Occorre diagnosticare il grado di spettatorialità anche con esami di laboratorio che ci indichino le neurodisbiosi intestinali e i disturbi tiroidei e neuronali che inconsapevolmente patiamo.  
Cosa voglio dire? Il primo atto è valutare il nostro coefficiente di spettatorialità, cioè  quantificare il danno che con l'alimentazione geneticamente modificata, lo stress, i farmaci ecc. stiamo provocando sul nostro soma specie sull'apparato gastrointestinale, sulla tiroide e sulla parete dei nostri neuroni. Poi dopo questa fase diagnostica somatica dobbiamo valutare il grado di spettatorialità psicologica e spirituale a cui ci assoggettiamo.

La medicina psicosomatica e l'ipnosi regressiva aiutano il paziente a svegliarsi dall'ipnosi di masssa a ridurre la propria spettatorialità che è proporzionale alla ammalabilità dell'individuo. Una buona qualita' della vita dipende dal non lasciarsi ammalare gravemente dalla Società dello Spettacolo.

La prognosi dipende da quanto piu' precoce è la diagnosi.
Buona Vita,

Angelo Bona



Per informazioni ed iscrizioni al Seminario-Scuola del 16 dicembre telefonate al 349.6810463 


Per appuntamenti con il Dott. Bona: 327.9011694

L'immagine di questo blog è stata realizzata da mio figlio Francesco Bona.
 

Postato il: 16/11/2012 | Letto 2.935 volte | 

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Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
40134 Bologna

Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post31 Commenti al post

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Avatar cossinia

cossinia

10 gennaio 2013, 17:39

forse non verrà letto. ma tant'è , voglio scriverlo da qualche parte. Ho visto oggi al telegiornale un servizio sull'artemisia: dicevano che in alcuni paesi in via di sviluppo l'uso di questa pianta ha diminuito di un quinto la mortalità per malaria. ed è ancora più efficace se si usa la pianta nelle sue varie parti invece che una molecola riacavata da essa: se ben ricordo la artemisina. mi domando se le ditte farmaceutiche riusciranno a speculare anche su questo.ma è anche vero che i paesi poveri di soldi da sganciare ne hanno pochi. magari riescono a curarsi da sè , e questo è proprio un agugrio di titto cuore.

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Mir

24 novembre 2012, 20:51

Carissimi, oggi alcuni di noi hanno partecipato ad una lezione di anti-spettatorialità: qualche adulto ed un mucchio di ragazzi si sono dati appuntamento davanti alle scuole ed uniti hanno girato per le città, pacificamente, allegramente, legalmente scortati dai loro stessi giovani rappresentanti e dalle forze dell'ordine, insieme a qualche genitore, forse pentito per aver concesso l'autorizzazione... All'inizio noi pochi insegnanti eravamo perplessi: avevamo ancora negli occhi il dileggio dei nostri colleghi appena entrati a scuola, per non rimetterci... in un momento di gravi problemi economici...anche lo stipendio lordo di una giornata! Via via che i minuti passavano i ragazzi si sono sentiti appoggiati da noi e viceversa; non c'erano bandiere di alcun colore; qualche cittadino in pigiama dai balconi ci ha applaudito e qualche autista fermato dalla folla ha detto che era ora che qualcuno nelle province si muovesse..Alla fine nessun sasso, no vetrine rotte o arredi urbani deturpati: dopo 2 ore i ragazzi di nuovo a scuola per finire la giornta!! Ho sentito solo una parolaccia: mi ha ricordato che era realtà e non un sogno. Una lezione di diritto per tutti. I fumogeni li abbiamo visti qualche volta in TV: più per gli occhi degli spettatori paganti, per instillare ancore più paura e dimostrare che giovani sono vuoti e violenti. Oggi livello di spettatorialità: zero. Voto in democrazia:10.

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tes

24 novembre 2012, 17:00

Spettatorialità 360°. Creare un luogo dove liberarci della dipendenza. E' forse questo???

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Avatar TatuMau

TatuMau

23 novembre 2012, 18:33

Bentrovati a tutti!Ho letto con piacere delle vostre prese di coscienza..Bello vedere come le cose più semplici sono spesso le meno scontate.A proposito del discorso del Dott.Bona, aggiungerei al problema spettatorialità il fattore computer.Ormai l'intera nostra vita si basa sui nostri pc o su quelli del nostro lavoro.Siamo costretti a confrontarci con questi biechi mezzi durante le ore di lavoro e trascorriamo il resto del tempo "libero" sui pc personali di casa risolvendo le nostre questioni finanziarie,facendo spesa,guardando film,scaricando musica,parlando in chat o giocando interattivamente ai videogames.Se della televisione possiamo in tanti modi farne a meno evitando coscientemente di accenderla,del pc ne siamo proprio succubi e convinti per di più di esercitare la nostra libera espressione.Potremmo benissimo evitare di uscire di casa e vivere la nostra vita collegandoci ad un terminale,non c'è nulla che sarebbe in difetto a parte noi stessi.Vedo disgregazione in maniera molto più presente in chi utilizza il pc in maniera assidua,creandosi non solo solitudine ma affidando ad un mezzo elettrico il suo collegamento anche verbale con "l'altro"tramite una chat o un post in un sito.Non è dipendenza questa?La realtà spesso non ha più i connotati che le sono propri ma diventa totalmente virtuale.La "connessione"che occorre alle nostre Anime è un altra..il Samhadi che cerchiamo è oltre tutto questo.E'un tutt'Uno entro e oltre noi,basta solo cercarlo.Dentro ogni Vita.

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

23 novembre 2012, 14:30

Ci sono tanti abbracci, in ogni angolo di mondo.
Ci sono speranze e fatiche.
Ci sono mani tese e sorrisi.
Ed un universo da trasformare.
Dentro di noi.

baci a tutti
José

http://www.youtube.com/watch?v=kyxWdNJa4L4

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Avatar ami

ami

23 novembre 2012, 12:56

ciao josè, a metà giornata commuove anche di più

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Avatar dany

dany

22 novembre 2012, 18:23

Ciao Josè, amici tutti.... ho visto anch'io il video che mi ha letteralmente commosso. Sapevo di questa bellissima iniziativa che bisognerebbe replicare spesso visto che la gente è diventata molto reticente, chiusa, malfidata soprattutto verso chi non chiede niente.......niente si fa per dire.......lasciarsi andare ad un gesto d'affetto incondizionato e per molti sono sicura è stata una vera e propria prova. TANTO AMORE A TUTTI

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Avatar fafi

fafi

22 novembre 2012, 16:14

...questo si che è portare poesia nel mondo...
Grazie José, grazie cuori vivi, morbidi, caldi, amorosi, semplici, coraggiosi

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Avatar Londinium

Londinium

22 novembre 2012, 11:08

Buon Giorno a tutti, ho guardato anch'io il video e ho sorriso tanto. All'inizio si vede che in moti sono reticenti ad accettare abbracci gratuiti ma poco dopo molti si lasciano andare dolcemente. Sotto sotto la luce si sta facendo strada per uscire allo scopero e illuminare il nostro cammino.
Un abbraccio a Tutti nell'Amore che ci Unisce

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Avatar ClaCat

ClaCat

22 novembre 2012, 10:17

Cari amici, non ho ancora visto il video che propone Josè, ma le lacrime sono scese già copiose, leggendo i vostri commenti. Sento aumentare la Luce in me grazie a voi . Viandanti in cammino verso la stessa direzione. Talvolta affamati, infreddoliti e con i piedi doloranti ma che hanno compreso ed imparato la Gioia della condivisione. Grazie a questo sito e a tutti voi.me.noi.Uno.

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Avatar Manuela

Manuela

22 novembre 2012, 09:51

Grazie José, mi avevano parlato di queste belle iniziative che ossigenano l'aria, ma vederla mi ha commosso. Condividerò il video. Una sorridente giornata:-)

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krishna

22 novembre 2012, 09:36

Grazie Josè anche io ho pianto di gioia guardando il video, anche se alcuni di noi non ne sono ancora consapevoli, abbiamo tutti bisogno di sentirci vicini, con il corpo e con l'anima. Mi unisco a te nell'augurare a tutti un buon cammino nel AMORE, nella COMPASSIONE, nel PERDONO, nell'ARMONIA con l'UNIVERSO. Un abbraccio di luce. krishna

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Avatar Yidaki

Yidaki

22 novembre 2012, 08:45

eccezionale, questi sono i virus che vorrei si propagassero!
Grazie Jose

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

22 novembre 2012, 08:30

Guardando questo video ho iniziato la giornata con un pianto di GIOIA.
Un abbraccio a tutti voi.
Buon cammino nel AMORE, nella COMPASSIONE, nel PERDONO, nell'ARMONIA con l'UNIVERSO.

josé

http://www.youtube.com/watch_popup?v=hN8CKwdosjE

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Avatar fafi

fafi

21 novembre 2012, 19:17

Siete così preziosi.. Manuela, Josè, amici, grazie. Il mio cuore si commuove a leggere le vostre parole semplici e amorose. "Un luogo dove l'anima si disseta e canta assieme all'acqua fresca di sorgente". "Un luogo dove ci sono soltanto gli abbracci dei nostri angeli". Davvero...è proprio così! Sembrate sentire questa connessione come me, sembrate me, siete me, siamo Uno. ... Date voce al sentire della mia anima ed alla sua sete nello scrivere e chiedervi aiuto. Che gioia sentirvi vibrare insieme al mio cuore, con la cura e l'attenzione a questo tema che ci metto io. Che gioia sentirmi Uno con voi. Grazie di questo dono, di questo soffio d'amore sulle mie ali. Grazie

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

21 novembre 2012, 14:26

Un luogo dove ci sono soltanto gli abbracci dei nostri angeli.

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Avatar Manuela

Manuela

21 novembre 2012, 10:05

Fafi...in quel luogo la tua Anima si disseta e canta assieme all'acqua fresca di sorgente. O vai fisicamente, o accogli quel luogo dentro di te facendolo divenire Sogno. Un abbraccio

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krishna

21 novembre 2012, 10:00

Cari amici, caro Yidaki, ma quale banalità, è così bello quello che hai testimoniato, nel tuo girovagare, immerso anima e corpo nella natura VIVI IL PRESENTE. Liberarsi dal continuo cicaleccio della mente, sentirsi liberi, fluire con l'esistenza e dire sì sono qui, fa di me quello che vuoi, è il mio approccio quotidiano. Certo non è facile, ma tento e ritento sempre. Sono fiduciosa il Divino è con me. Un abbraccio.

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nino46

20 novembre 2012, 16:25

Buon pomeriggio
Mi inserisco con qualche giorno di ritardo ma volevo solo ringraziare come sempre il Dr.Bona per il suo continuo stimolo a farci vedere la vita in modo diverso ma soprattutto per farci scoprire quali molteplici siano le qualità che la nostra anima possiede.
Ciascuno di noi non manca di nulla ha tutto cio che gli occorre per la sua crescita evoluttiva, sta nella forza di ognuno riuscire a trovare le soluzioni ai problemi e la disponibilità verso l'altro, l'ascolto al mondo che la natura ci offre ci aiuta spesso a ritrovare il nostro Se mai spento ma assopito dalla cadenza frastornante di questa società insaziabile e insoddisfatta.
Nino

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Avatar fafi

fafi

20 novembre 2012, 01:29

Cari amici,sono felice di avervi vicino in questo contatto virtuale che attraversa il cuore.Angelo,il tuo messaggio d’amore e sostegno sabato notte mi ha commosso.La tenera vicinanza che confermi nelle parole,nella presenza,rafforza la certezza che in noi pulsa davvero la stessa vita;che risuonare insieme per affinità,anche con mezzi virtuali,è un passo indispensabile per perdere la paura di accomodarsi nell’Uno che siamo.Da un paio di giorni esco nel mondo pensando che il mio obiettivo è proprio ‘comunicare la mia poesia’ e mentre lo faccio mi ascolto e mi capita di non voler così frettolosamente ritirarmi in casa,di aver invece voglia di stare nel mondo e di essere utile al nostro disegno.E’ vero,ancora non è definito il come,ma Ognanios ci insegna che il come spetta all’Uno,a noi spetta l’apertura a lasciarsi suonare dall’amore.E riguardo al ‘come’,leggo José che rientri dalla campagna,Yidaki col tuo bellissimo ‘accorgerti’ di essere libero quando girovaghi nel bosco insieme al tuo cane,e mi ricordo che anche a me capitano dei piccoli samadhi quando sono a contatto con la forza semplice della terra greca.Assorbo luminosità,serenità da un sole sempre limpido,da un vento onnipresente che costringe alla presenza nel corpo,nell’attimo.Vitalità che poi finisco per disperdere,insieme alla preziosa vitamina D accumulata,già dal volo aereo di ritorno.Dove è la falla,amici?che ne faccio di questa consapevolezza?che ruolo ha un luogo dove si è maggiormente connessi con la sorgente?

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Avatar Yidaki

Yidaki

19 novembre 2012, 21:21

A proposito di libertà e brividi.. a costo di sembrare banale, non posso che riportare la mia esperienza. Due anni fa è entrato a far parte della mia vita un cane meraviglioso, e a causa/grazie a lui tutti i giorni cammino per un'oretta nel bosco che ho qui vicino a casa. Ed ecco la "banalità": penso che vagare senza meta nella natura, almeno un pochino tutti i giorni, in compagnia magari di un cane (massima espressione vivente della capacità di vivere nel presente, nell'attimo), ascoltare il canto degli uccelli, osservare le mille trame delle ragnatele sospese apparentemente nel vuoto, guardare le chiome degli alberi ed ascoltare la brezza che vi passa attraverso... aiuti veramente a liberarsi dal miasma tossico nel quale ci vorrebbero avvolgere, si vede con più chiarezza, si distingue l'essenziale dall'inutile. Mi è capitato talvolta, in questo girovagare, di sentirmi improvvisamente "libero", anzi non "sentirmi", ma "accorgermi" di essere in realtà libero ed i brividi ci sono stati.. ma non di paura, bensì di gioia. E' come guardare le cose per la prima volta: Angelo me ne ha parlato come di un "piccolo samadhi".. ed è alla portata di tutti. L'isolamento comunicativo nasce in parte anche dalla progressiva virtualizzazione delle nostre vite: ricominciare ad avere un contatto diretto con la Natura, costante, penso sia importantissimo. Scusate la banalità, ma spesso le cose più vere sono anche quelle apparentemente più "scontate"... ;-)

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angelotto

19 novembre 2012, 21:01

Buona sera a tutti, non vorrei apparire come un presenzialista, ma non resisto, l'ultima frase di Mir "anche se questa libertà spesso mi dà i brividi" è bella spessa, e quell'emozione, la paura della libertà, secondo me, accomuna moltissime persone. Se poi penso, o meglio credo, che Dio ci abbia creato liberi ..... mi trovo a trarre delle conclusioni logiche che mi mettono in difficoltà. Detto questo, un sorriso a tutti.

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Avatar Mir

Mir

19 novembre 2012, 17:54

Non penso che la gente, la massa, le folle in generale stiano attendendo il momento della reazione; credo piuttosto che le patologie di cui stiamo parlando siano così rassicuranti che pochi siano disponibili alla guarigione, altrimenti ognuno dovrebbe farsi carico di ogni sua scelta quotidiana: alimentazione, letture, stile di vita... Invece la malattia è un habitus, una forma di dipendendenza calda e accogliente: nutritemi, curatemi, istruite la mia anima, programmatemi le serate e i week end, ma non chiedetemi di avere idee, pensieri, sentimenti...potrei rendermi conto di non essere solo e che, insieme a tanti altri, ho già oggi la forza di scegliere, anzi ho già scelto di camminare verso la Luce, tanto più chiara quanto più è buio, anche se questa libertà spesso mi dà i brividi ...

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

18 novembre 2012, 20:17

Cari amici, di ritorno dalla campagna ho aperto il nuovo e luminoso sito e ho trovato questa bella comunicazione di Angelo accompagnata magistralmente da un disegno che meglio non si può. Questo per me è una delle cose più belle che Angelo ha scritto perché sintetizza benissimo come siamo quotidianamente deprivati dalla nostra libertà e quanto questo incide sul corpo, sulla psiche, sulle possibilità di essere in armonia con l’Universo. Trovo molto vero quanto tutti voi avete scritto, riguardo la solitudine ma soprattutto (e questo lo si accoglie anche leggendo alcune delle ultime risposte) riguardo la ormai esile barriera che separa gli esseri umani dal risveglio. Perché in questa Nuova Era della Luce tutto è appunto “illuminato” e reso più visibile. Ed ogni “Benastrofe” può arrivare da un momento all’altro nella coscienza di ognuno producendo quel risveglio. E quindi, come dice Bankeris: “Tutto è un gioco” nel mondo del Due e quindi bisogna giocare. Non ci si può sottrarre, non è bene giudicare chi ci sta vicino appioppandogli un “coefficiente di risveglio”, ma accogliere e guardarci dentro per approfondire la propria trasformazione ed anche per cercare di trovare gli stimoli al cambiamento nella gioia. Per cercare in somma, di non produrre più sofferenza per noi e per gli altri, che poi è la stessa cosa. Soltanto così il Mondaccione un giorno tirerà fuori il manganello e troverà un fiore appena colto! Un abbraccio a tuttiiiii. José

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Avatar ami

ami

18 novembre 2012, 19:56

Ciao Angelo ciao Francesco. Complimentissimi il sito piace tantissimissimo e le immagini sono un tuttUNO con le parole del blog, danno veramente il senso fotografico dell'argomento. E' straordinario incontrare parole, immagini, suoni che si fondo , si confondono e si completano con una maestria sorprendente. Per questo senso di libertà che provo da quando vi ho scoperti sono grata all'uno, posso finalmente comprendere... e liberarmi dalla disperazione! Un abbraccio a tutti! vite mie. Fra

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angelotto

18 novembre 2012, 13:49

Buon giorno a tutti, mi ricolegherei all'esempio della porta con una maniglia sola postato nel precedente argomento aggiungendo, credo che c'entri col discorso attuale, che nella mia esperienza c'è un continuo tentativo di aprire quella porta, faticoso, improduttivo, desolante ..... inutile, già, inutile, non riesco ad aprirla in alcun modo perchè non si può aprire una porta aperta. Io nella mia testa penso sempre che tutto deriva da ciò che si desidera. Se si desidera aprire una porta aperta ..... che dire! La relazione con l'argomento proposto la troverei nel desiderio che ciascuno di noi ha, il mondo è un grande contenitore, c'è di tutto e noi peschiamo ciò che desideriamo pescare, spesso inconsciamente, forse bisognerebbe cambiare ciò che si desidera. Certamente ciò che ho scritto riguarda principalmente me, probabilmente è solo un aspetto del tutto, però questo sarebbe il mio contributo. Un sorriso a tutti.

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Avatar Lilli

Lilli

18 novembre 2012, 10:23

Io sento dietro a tutta questa situazione tanta solitudine, disperazione, senso di impotenza, sentimenti paralizzanti che sembra non lascino via d'uscita. E di cio' si approfittano gli avvoltoi del marketing vendendo sogni preconfezionati ed inducendo bisogni totalmente falsi. Eppure sento anche fortemente che molti cuori attendono solo di essere rassicurati e confortati e che, toccando le corde giuste, questa gente apparentemente spenta é perfettamente in grado di trovare il coraggio di reagire, perché in fondo sono certa che la consapevolezza c'é ma manca la capacita' di immaginare le cose in modo diverso. L'anima sa di cosa abbiamo davvero bisogno, ma ci fanno credere che l'anima non esista e che cio' che va oltre il pragmatismo sia pura illusione. Allora ci sentiamo sciocchi, ci chiudiamo e ci arrendiamo. La verita' é che hanno paura della nostra forza! Facciamoci una risata e AMIAMO, GIOCHIAMO, CREIAMO, EMANIAMO ENERGIA!

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Avatar AngeloBona

AngeloBona

18 novembre 2012, 00:19

Cari amici, spero tantissimo che partecipiate attivamente al Blog. Cara Dany e cara Fafi, lo so che la stanchezza a volte demoralizza, ma l'importante è non essere soli e comunicare le proprie idee, la propria poesia. Tutto cio' che ci caratterizza, che ci rende unici puo' essere condiviso. Non sentiatevi inutili, non denigrate il vostro Uno interiore. Raccontateci i vostri colori, le vostre bellure e brutture. Raccontateci la vita che sgorga attraverso di voi e che è la stessa che pulsa nelle mie vene-cuore. Siete splendide con la vostra ferritina un po' bassa e la vitamina D sotto i limiti. Siete stille di Luce dell'Uno e non abbiate paura di essere meno o piu' di quanto siete. L'Uno non si confronta e non si supera mai. Tu Manuela hai capito come non essere spettatrice ed hai un coefficiente di spettatorizzazione ottimamente basso. La Natura è la Sacra Madre che ci cura e che non ci intossicherà mai. Credo nella Madre e non in chi si sostituisce all'UNA intesa nel senso femminile dell'UNO. Buona Vita e scrivete tanto Angelo Bona

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Avatar dany

dany

17 novembre 2012, 18:55

Caro Dott. Bona prima di tutto complimenti per il" luminoso" nuovo sito, trasmette leggerezza e di questa ne abbiamo veramente bisogno visto quello che sta succedendo nel mondo. Comunque rammento sempre a me stessa una frase tanto cara..."Più buia è la notte ,più vicino è il giorno." Per quanto riguarda l'argomento del blog volevo dire che mi è difficile non essere d'accordo con quanto scrive, chi è SVEGLIO come non può rendersi conto di questo mercato onnipresente, perfino l'etere è saturo di propaganda al consumo, mi scuserà Beppe Grillo se gli rubo la sua consueta frase che descrive bene lo stato vitale della persona...NON C'E' LA FACCIO PIUUU'. Vi confesso che faccio molta fatica ad andare avanti, sono contenta soltanto quando di notte la mia anima lascia il corpo per andare a prendere una boccata d'ossigeno.....Un saluto a tutti

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Avatar fafi

fafi

17 novembre 2012, 16:06

Caro Angelo e cari amici,le parole ‘uscire dal ruolo di spettatori in attesa della rappresentazione o dell’affetto degli altri’ e ‘diagnosticare il grado di spettatorialità’ mi toccano profondamente. Sono già lontana dalla tv da molto tempo,così come dalla corsa interiore ed esteriore,dalle persone da cui mi facevo succhiare linfa vitale ed entusiasmo,dai farmaci chimici,ecc. Eppure,un po’ perché costruita come donna che attende e si adatta,un po’ perché karmicamente colpita dal tema della responsabilità,in me ancora manca la visione concreta di una alternativa e mancano i miei stessi passi per costruirla. Tendo a cercare sostegno negli altri a me affini,in te Angelo,in voi amici,nel sito,nelle letture,credendo che la comunione ci possa aiutare ad uscire allo scoperto,ma poi mi ritrovo sola a mandare un segnale impaurito ed intermittente ed a finire per essere tristemente inutile. Angelo mi risponde sempre la stessa cosa da mesi:muoviti,esci allo scoperto,crea,inventa, ed io non muovo passi sostanziali. Faccio fatica a trovare un equilibrio fra il credere nel mio/nostro maestro interiore,stimolato da anime amiche affini ad arrivare alla soglia,e fra il cercare l’unione,il cammino comune anche fisicamente,la collaborazione,l’accompagnamento,la carezza,il supporto,il co-progetto. Alla fine sono spesso spettatrice in attesa di co-attori che mi aiutino a portare un senso nella vita di tutti i giorni e a dare forma al mio dono da portare nel mondo. Quale sarà il giusto equilibrio?

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Avatar Manuela

Manuela

17 novembre 2012, 15:49

Buon segno non mente! Bravo Francesco! Che dire caro dottore?E' triste, ma è così. Ciò non significa che dobbiamo arrenderci, ognuno in base alle proprie conoscenze e competenze tamtamerà amorevolmente e a gran voce per svegliare se stesso e chi gli stà accanto. Non accendiamo i televisori, ma apriamo i libri, le scatole di colori, srotoliamo i gomitoli di lana colorati. Stiamo il più possibile a contatto con la natura, camminiamo in silenzio in un bosco, respiriamo a pieni polmoni. Ringraziamo ogni mattina Padre Sole perchè ci scalda, ringraziamo il cibo che stiamo cucinando e rendiamo l'atto consapevolmente prezioso. Stiamo uniti a chi ci fa sorridere l'anima, pur constatando che c'è chi ci vuol trascinarci a terra. Poverino non ci riuscirà! Creiamo uno Spazio Sacro, quello dove entra la nostra Anima. Grazie di esistere.

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