Cari amici, sensazionale notizia! Puo' un ragno abbandonare una persona e istigare in essa un'angoscia di abbandono incontenibile? Certo che è possibile. E' successo a Donatella, una mia paziente. Traggo spunto da questo aneddoto per parlare dell'angoscia di abbandono che molti pazienti che seguo in psicoterapia e in ipnosi regressiva manifestano.
Ecco l'email che Donatella mi invia il 7 febbraio.
"Buongiorno dott. Bona è da un paio di giorni che mi chiedo perchè mi sento così strana, così triste? Il ragazzo che amo mi ha detto "ti amo", me lo ha detto a bassissima voce, ma io l'ho sentito ugualmente, eppure nonostante questo io ho una continua sensazione di tristezza....sabato l'ho guardato e con mia meraviglia e stupore mi sono vista nei suoi occhi...che sensazione! Un altro fatto strano è che parlandogli ho detto che Rudy, il ragno che conviveva con me da un anno, se ne è andato ma ho aggiunto "anche lui mi ha lasciata sola"...quel anche lui mi ha lasciata stupita...non provo dolore dottore ma solo una grande tristezza e non capisco il perchè. Grazie dottore..... grazie mille di cuorUNO". Donatella
Ecco la mia risposta:
"Cara Donatella, mi hai fatto sorridere. Il tuo ragazzo ti dice "TI AMO" e tu cadi nell'angoscia di abbandono piu' profonda rafforzata dal trauma della separazione dal tuo ragno Rudy? Beh, mi sembra tutto chiaro. Ricordo una paziente che mi disse che all'inizio di ogni relazione sentimentale pregava in ginocchio i partners per non farsi dire la fatidica minuscola e immensa parola "TI AMO". Mi sa che dobbiamo ancora lavorare un pochino in psicoterapia e in ipnosi regressiva. Che ne dici?"
Ora traggo le conclusioni. In molti pazienti è presente questa angoscia di separazione o di abbandono che viene analizzata dall'ipnosi regressiva e dalla psicoterapia. E' proprio quando la relazione si consolida, quando il sentimento esplode nella dichiarazione dell'amore che l'angoscia sale. John Bowlby è stato uno psicologo e psicoanalista britannico che ha elaborato la teoria dell’attaccamento, interessandosi particolarmente agli aspetti che caratterizzano il legame madre-bambino.
Egli afferma:“I bambini piccoli se restano troppo a lungo separati dai loro genitori non patiscono un trauma simile alla carenza di sonno regolare o di una spremuta d’arancia. Credo che molti casi di sviluppo nevrotico del carattere sarebbero stati evitati se essi non fossero stati abbandonati in tenera età .” (John Bowlby)
L'ipnosi regressiva enuclea e rimuove i conflitti abbandonici profondi e ne analizza le dinamiche karmiche. Solitamente nel percorso terapeutico si approda alla verità che chi è stato abbandonato ha a sua volta abbandonato in una pregressa vita. Questa consapevolezza di un debito contratto con la solitudine e della conseguente abreazione di dolore libera le anime dall'angoscia.
Bene, penso dunque che il conflitto di abbandono non sia soltanto attuale, ma dipenda da un trauma piu' antico karmico, rinnovato dagli abbandoni successivi. E' questo il campo dell'ipnosi regressiva e della ricerca delle cause spirituali dell'angoscia di separazione. Dove, in quale vita precedente Donatella è stata abbandonata? E soprattutto in quale vita ha contratto il suo debito karmico?. Non mi è dato di saperlo, ma è questo il percorso che proporro' alla paziente.
Domande per tutti.
Voi patite di angoscia di abbandono? Siete preoccupati se il vostro partner vi dice "ti amo?" Vi ha fatto tenerezza l'infantile paura di Donatella? Come avete risposto nella vostra vita agli inevitabili abbandoni? Pensate che questa angoscia dipenda da un conflitto karmico?
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L'immagine di questo blog è stata realizzata da mio figlio Francesco e ha per titolo: L'agoscia di abbandono. ( francescobona@gmail.com )
Per appuntamenti con il dott. Bona: 327.9011694
Buona Vita Angelo Bona