Cari amici, ogni giorno incontro nella mia pratica di medico psicoterapeuta pazienti pervasi da sensi di colpa ingiustificati. Persone che si maltrattano, si denigrano, si parlano addosso come se avessero commesso una mancanza, un crimine di cui non conservano memoria.
Sondando la loro vita passata, la loro infanzia non sempre si recupera un trauma psicologico o affettivo che giustifichi questa quotidiana autoflagellazione.
I conflitti di colpa sono perle nere della depressione e della mancanza di stima che affliggono una moltitudine di individui che si sentono inferiori, indegni, inadeguati a coesistere con i loro simili.
Il giudizio pesa come un macigno sulle loro coscienze ed ogni confronto li vede perdenti, sottomessi ad un destino che li schiaccia e li rende infelici.
La caratteristica essenziale del disturbo distimico è un umore cronicamente depresso presente per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno per almeno due anni. Certamente una familiarità di colpa e i retaggi di un'educazione religiosa rigida impregnano le matrici genetiche dei distimici.
Sul versante sociale l'esasperata competitività, il confronto materiale degli status symbol, il paragone estetico, il raffronto dei ruoli e delle gerarchie sociali favorisce l'attivarsi di continue ed esasperanti comparazioni. Assistiamo attoniti all'autocelebrazione di rappresentanti immuni, impunibili, a stuoli di rei non confessi che si proclamano ad ogni piè sospinto innocenti ed a innocenti che per un peccato veniale si percuotono il petto.
Il disturbo distimico si manifesta prevalentemente con disagi sul piano lavorativo, sociale, familiare ed interpersonale. Generalmente il soggetto riesce ad espletare le proprie funzioni lavorative e ad avere rapporti sociali, ma in modo nettamente disturbato e con notevole disagio. La vita sociale e familiare è spesso perturbata o compromessa.
Anche la relazionalità sentimentale del colpevole/distimico è disagiata dalla convinzione del soggetto di non meritare l'amore e la stima del partner con la latente o manifesta angoscia di essere rifiutato e abbandonato.
Adele mi confessa: "penso che in una vita passata ho commesso qualcosa di brutto nei confronti di una creatura indifesa, di un bambino, di un animale. Mi sento sempre colpevole e non sono mai contenta di cio' che realizzo anche se mi impegno al massimo. Eppure in questa vita a dieci anni facevo i banchetti con i miei cugini per ricavare fondi per le associazioni animaliste e per il canile della nostra zona"
Federica, madre di una ragazza d vent'anni affetta da displasia distrofica, cioè una malformazione di tutte le artcicolazioni si lamenta: "Mia figlia è alta un metro e per lei ho rinunciato alla mia vita per seguirla ed accudirla. Ogni giorno la porto in bagno, la vesto, la conduco alle visite mediche, a nuoto ecc. Sono colpevole di avere commesso tanti sbagli morali e fisici nei suoi confronti"
Come possono persone cosi' luminose come Adele e Federica essere perseguitate da dolorose colpe senza aver commesso alcun misfatto nella vita attuale durante la quale si sono prodigate per gli altri? Credo che la risposta sia annidata nel loro karma, cioè negli atti commessi nella loro esistenza pregressa.
Il valutare la colpa non come sintomo depressivo, ma come manifestazione karmica legata ad una conflittualità evolutiva passata ci permette di comprendere il senso destinico ed evolutivo della nostra esistenza. La colpa non risulta piu' quindi un disturbo, ma un' opportunità di approfondire la ricerca del nostro Sè spirituale.
La più grave colpa è l'ignoranza dell'Uno, di quell'Assoluto di qui ognuno di noi fa parte. L'ipnosi regressiva permette un'analisi profonda dei nostri nuclei karmici legati ad esistenze pregresse. L'ingiustificata e incomprensibile colpa si svela allora come un karma latente con un propria logica conseguenziale. La stessa ipnosi regressiva rimuovendo e risolvendo i debiti latenti del karma permette una guarigione di coloro che si affliggono pervasi dai mea culpa.
Domande per i colpevoli.
Vi sentite spesso ingiustificatamente colpevoli? Siete consapevoli dei motivi del vostro autoflagellarvi? Ritenete che una colpa, un aborto, una mancanza attuale siano le sole cause della vostra infelicità? Credete che esista un karma precedente da espiare causa dei vostri attuali problemi? Pensate che l'ipnosi regressiva possa aiutarvi a riequilibrare e risolvere la vostra distimia, i vostri continui mea culpa?
Cari amici, vi informo che sono ancora disponibili pochi posti per iscriversi al Seminario/Scuola di Immortalità aperto a tutti che si terrà domenica 17 Marzo a Milano all'Hotel Michelangelo. Per Leggere il programma eccovi il link: Seminario/Scuola del 17 Marzo
L'immagine di questo blog è stata realizzata da mio figlio Francesco e ha per titolo: Mea culpa. ( francescobona@gmail.com )
Per appuntamenti con il dott. Bona: 327.9011694
Buona Vita Angelo Bona