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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

Paura della morte e ipnosi regressiva

Cari amici, mi capita spesso di ascoltare pazienti che manifestano una paura non definibile e non circoscritta ad una specifica fobia. Mi descrivono un pervadente disagio, un’angoscia generalizzata a cui non sanno dare un nome: in poche parole soffrono di paura della paura.
Le persone affette da paura della paura manifestano un’ansia persistente che rimane sempre attiva e viene esacerbata da qualsiasi circostanza o attività. Anche l’aspettativa  dell’accadimento atteso produce apprensione o ansia di anticipazione che acutizza il continuo stress del soggetto.
Il pauroso ha sempre i nervi a fior di pelle, è facilmente affaticabile, non riesce a concentrarsi, manifesta vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare, insonnia e questo continuo affaticamento lo conduce spesso alla depressione.
Se interrogo il paziente non mi sa spesso definire un oggetto, uno stressor che causa il suo continuativo disagio.
La condizione del paziente è tale da non sfociare in un eclatante attacco di panico. Neppure l’ansia si manifesta soltanto nella relazione interpersonale come nel caso della fobia sociale. Il soggetto non teme soltanto le malattie come nel caso dell’ipocondria. Ancora, la problematica ansiogena non è unicamente motivata dell’allontanamento da casa o per ragioni di obbligatorio controllo del cibo come accade nell’anoressia nervosa.

Insomma non si riesce a circoscrivere la causalità del disturbo ed il paziente, che più spesso è una paziente, si trincera dietro frasi generiche quali: “…ho paura di tutto, vivo nel terrore che accada qualcosa a me o ai miei famigliari, tutto mi inquieta; se devo affrontare un imprevisto mi carico di  una angoscia incontenibile”. Un disturbo d’ansia generalizzato.

Dall’anamnesi si scopre spesso che il paziente è sempre stato ansioso, ma non è infrequente il manifestarsi della “paura della paura” già durante l’infanzia con una esacerbazione nell’adolescenza.
I media panicogenici, i terroristici telegiornali, i dettagliati report sulla violenza, i quotidiani omicidi, la crisi economica e la perdita del lavoro di milioni di persone di certo non favoriscono il rilassamento e la serenità, ma purtroppo lo share sale se si parla di sangue e di tragedie ed una curiosità morbosa tiene attaccate allo schermo troppe persone che si impestano l’inconscio di fotogrammi contaminanti.

La mia lunga esperienza di migliaia di ipnosi regressive mi conduce ad affermare che il nucleo tematico fondamentale in queste ansie pervadenti e apparentemente prive di causalità è sempre la morte. Le trance conducono inevitabilmente alla stessa rivelazione che è più di una ipotesi: una morte latente, spesso traumatica continua a pulsare dentro il DNA producendo i sintomi senza immagini che la paura della paura manifesta.

L’ipnosi regressiva riporterebbe alla luce questi fotogrammi occultati liberando la carica emozionata celata che continua a generare la paura nel nostro genoma. La memoria genetica è dimostrata per ora solo su animali da studiosi dell’Università di Princeton, come Tang YP et al, che sono giunti a importanti conclusioni. In un primo studio compiuto sul gatto e apparso su Nature (Nature 1999 Sep 2;401(6748):63-9) affermano che “I nostri risultati suggeriscono che il miglioramento genetico di attributi mentali e capacità cognitive come l'intelligenza e la memoria nei mammiferi è fattibile”.
Ancora, Jacobs SA et al, della Georgia Health Sciences University affermano che è possibile migliorare geneticamente nei topi la memoria del riconoscimento sociale delle diverse specie di animali (One 2012;7(4):e36387. doi: 10.1371/journal.pone.0036387. Epub 2012 Apr 27.

Ne deduco che anche le esperienze di morte possano rappresentare un apprendimento trans generazionale ed una volta archiviate nel DNA essere risvegliate dall’ipnosi regressiva. Sono consapevole che non esiste ancora una prova scientifica di ciò, ma le mie esperienze terapeutiche avvalorano questa ipotesi e gli studi sulla memoria genetica animale rafforzano la mia deduzione.


Vi ripresento ancora  il video di Erika, identificatasi in una ragazza etrusca che muore ad Ercolano nel 79 d.C., per farvi notare come la fase terapeutica dell’ipnosi sia fondamentale per scaricare quella che ritengo una sua memoria genetica. Ora la paziente sta bene, ha superato la sua paura della paura, è scomparsa l’emicrania che la affliggeva e il risultato è quello che conta. Per vedere il video CLICCA QUI.


Buona Vita Angelo Bona

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L'immagine di questo blog è stata realizzata da mio figlio Francesco Bona grafico e ha per titolo: Paura della paura e ipnosi regressiva
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Postato il: 12/05/2013 | Letto 5.335 volte | 

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Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post38 Commenti al post

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Sunshine

18 maggio 2013, 13:51

Ogni giorno leggo sia il blog, sia le risposte alle domande, sia le ipnosi. Anche quando non scrivo, leggo tutti i post e vi penso tutti, e molto spesso leggo in alcuni dei vostri post cose che mi aiutano a comprendere,mentre in altri leggo cose che io stessa ho vissuto/sto vivendo, ed in altri ancora leggo cose che anch'io penso/provo/condivido. Grazie Dottore, per la condivisione delle ipnosi con noi, e grazie a tutti, amici dell'Uno. Vi abbraccio!

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TatuMau

18 maggio 2013, 09:08

Buongiorno a tutti!
Come sempre la nostra settimana di"scuola"finisce sempre con un nuovo insegnamento:l'unica cosa di cui dovremmo avere paura è della mancanza di Amore nella nostra Vita.Nient'altro.Senza questo ogni gesto sarà pervaso dal buio e volto alla nostra disgregazione.Rispettiamo la nostra Essenza e rispondiamo all'Amore che ci viene donato in ogni istante ricambiandolo:il"siete immensamente amati"che Ognanios continua a ricordarci,dovrebbe cominciare a creare la risposta"anche noi amiamo immensamente"per permettere all'Amore stesso di proseguire ed alimentare la sua Forza.Viviamo d'Amore ed in esso ricreiamo le leggi che regolino noi stessi:rispetto,legalità,rapporti interpersonali,lavoro.Per generare un nuovo mondo in fondo bastano pochi gesti e la Massa Critica è chiamata a questo:Essere per Fare,per creare una nuova strada che sia per tutti illuminata dalla Luce e lastricata di azzurro.....Perché no?Abbiamo l'Eterno nelle mani...Buon fine settimana a tutti...Vi voglio bene!

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jose asdrubale

17 maggio 2013, 14:41

Grazie per questa condivisione che ci fa capire quanto sia immensa la nostra anima, quanto eterna la nostra vita e quanto siamo immensamente amati.
Due + due fanno Uno.
Un abbraccio Angelo.
José

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Manuela

17 maggio 2013, 14:37

***Grazie per l'Ombra, grazie per la Luce. Grazie dottore, Angelo Mon.***

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

17 maggio 2013, 14:18

Ipnosi regressiva in diretta
Il paradiso e il demone

17/05/2013

Cari amici, ancora una magica ipnosi che farà bene a tutti. Vivo qui in questo eremo di meraviglia. Come è possibile che abbia voglia di uscire dal mio studio assistendo a quello che succede? Mario sorride in estasi...ora vi racconto.

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Avatar adiandre

adiandre

17 maggio 2013, 13:17

Che l'Amore possa colmare tutto l'odio di Daniele.... Possa la nostra Rete di Luce riempire tutta l'ombra dell'odio del mondo e possa rischiarare le tenebre fino a renderle Luce, solo Luce. Tantissimo sole a tutti. Andreina

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Mammapapera

17 maggio 2013, 12:17

Stupenda ma terrificante l'ultima regressione postata..... Un Immenso abbraccio di Luce per quest'anima e che inizi a conoscere l'Amore.

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

17 maggio 2013, 12:12

Cari amici, ecco una stupenda ipnosi regressiva in diretta . Buona Vita azzurra Angelo Bona

Ipnosi regressiva in diretta
La radice dell'odio

17/05/2013

Cari amici, Daniele ha prodotto una perla nera che diverrà una meravigliosa goccia di Luce. E' carico di odio e di rabbia, il suo rapporto con il padre è molto conflittuale caratterizzato da un rancore profondo. Quale è la radice karmica dell'odio?

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Avatar Manuela

Manuela

17 maggio 2013, 10:56

Cari amici che possa la nostra #rete formare un magico dreamcatcher , dove gioire dei nostri buoni Sogni e dove assieme possiamo allargare le maglie per far passare le nostre paure.
Che il Vento dell'UNO possa delicatamente soffiare sulle arrendevoli piume del Sacro Cerchio. Che possiamo respirare l'arcobaleno da noi generato.
Un abbraccio Manuela

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Avatar zagara

zagara

16 maggio 2013, 20:02

Cari tutti, caro José,
ho anch’io la sensazione che i calcoli non tornino, che la vita sia qualcosa di più profondo di ciò che pensiamo o che ci hanno insegnato a pensare.
Educata ad una mente razionale, dove 2+2 deve fare 4, e secondo i calcoli delle persone che mi hanno conosciuto 30 anni fa, io ora dovrei essere poverissima e malata.
Io stessa mi meraviglio delle infinite variazioni di probabilità che l’Uno ci riserva.
Ritornando in tema, penso che quando la paura tocca l’apice, se non si muore di paura e si sopravvive, si percepiscono nuove visioni esistenziali.
Piuttosto che vivere morendo di paura … tanto vale buttarsi e vedere cosa succede. Questa è una frase che mi ripeto ogni volta che ho paura di ciò che non conosco.
Per quanto riguarda la paura di morire invece … Epicuro non basta a consolarmi: “Quando ci siamo noi, non c’è la morte, quando c’è la morte non ci siamo noi”.
Preferisco Einstein o Heisemberg che ad un certo punto delle loro ricerche affermavano di rendersi conto di veder cedere i fondamenti stessi della fisica, come se fosse mancata la terra sotto i piedi e non si vedesse da nessuna parte un punto fermo su cui poter costruire.
Allora penso: la morte non esiste ma la scienza non ha ancora acquisito conoscenza e linguaggio per dimostrarlo.
José, è vero, dobbiamo cambiare le valenze dei numeri!

Sperimenterò e vedrò, proverò con l’ipnosi regressiva, se riuscirò ad avere un appuntamento.
Ma per ora, mi sostento con la paroxetina ...

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TatuMau

16 maggio 2013, 15:45

Caro Josè,per quanto complicate o semplici le cose possano essere,vedo solo una cosa davanti a me:tutto il lavoro che facciamo in ogni istante del nostro essere qui ora perché uno più uno non sia mai più considerata una somma ma una fusione,un ritorno ad un'unica essenza.
Ogni giorno,ogni istante è un rammentarsi di ciò che tutti siamo e verso cosa stiamo andando...L'umana vita conosciuta sino a ieri è un ricordo sbiadito,le"buone azioni"che ci venivano richieste,ora sono divenute Amore verso sé e ogni altro sè,ogni gesto,ogni respiro ha la consapevolezza di un Infinito senza limiti...I pensieri vengono visti,rivisti ed elaborati nel lavoro quotidiano di ricerca del proprio innamorato sé..Il sole,la luna,il canto degli uccelli pervade di amore ogni giornata e le scelte sono più facili e gioiose,anche quando risultano impossibili...L'altra sera al ritorno a casa ho trovato un barbone rovistare tra i rifiuti:ho pensato"che fare?"e poi non ho più pensato,sono arrivata a casa,ho preso la mia cena,l'ho messa in un piatto e gliel'ho portata.Era notte,buio ero da sola ed a piedi,ma l'ho fatto.Ho risposto.Questa è Vita secondo me.Il resto diventa solo una quantità di somme matematiche e divisioni che non danno nessun risultato..
L'azzurro siamo noi nel nostro amore riversato nel mondo...Qunidi:Splendido azzurro a voi...

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Cieloturchino

16 maggio 2013, 15:42

Caro José, sono d accordo con te con ciò che scrivi nel tuo ultimo post...la vita non ti concede mai ciò che si ha antecedentemente programmato, ma ti da ciò che si ha bisogno per evolvere...e questo genera paura .. Si vorrebbe sempre vivere nella certezza che due più due fa sempre quattro.. Ma se ci rivolgiamo al cielo..le nostre vibrazioni iniziano a essere sempre meno dense e si inizia a comprendere che proprio in quel numerino che non si riesce bene a decifrare il significato sta la magia della vita... Accettando quel numerino si incomincia la strada per arrivare alla Uno..

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jose asdrubale

16 maggio 2013, 10:10

Care amiche TatuMau e Zagara, leggendovi questa mattina mi è venuta questa sensazione:
Nell’immensità della Vita, nell’esperienza nella materia ed oltre,
nella forza che regola incontri di anime, di scambio di ruoli, di apprendistato di Amore e di evoluzione, di anime uniche, gemelle, fraterne;
che nel fiume vitale che scorre in noi e nel sole che risorge ogni mattina;
che nella dimensione che va oltre quello che ci sembra logico e che nelle convinzioni e ragionamenti della nostra mente e addirittura nell’analisi psicologica
vi è qualcosa di molto più profondo di quanto noi percepiamo.

Questo mi spinge a credere che
tante volte due più due non fanno quattro.

Forse uno di quei numeri che noi percepiamo come due ha valenza Uno e che quindi i nostri calcoli non tornano.

Ma è solo una sensazione.
Un abbraccio
José

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zagara

15 maggio 2013, 22:10

Ciao cari amici, è sempre terapeutico leggervi!
Commovente l'ultima regressione "Io lo chiamo Amore", mi ha ricordato un triste avvenimento di quando ero bambina, sicuramente una delle cause della mia paura. Avevo tre anni, era il giorno di carnevale e indossavo una mascherina. Ritornavo con mia madre da una visita alla nonna. Mia madre incontrò un'amica e si mise a chiacchierare. Dopo un po' io ero stanca, volevo andare a casa. Mia madre mi ci mandò da sola dicendomi che ero abbastanza grande per arrangiarmi. Venni investita da un furgoncino e portata in ospedale moribonda.
Vissi il trauma dell'abbandono: mia madre era incinta di mia sorella e fu a sua volta ricoverata. I parenti mi dicevano che la mamma era con un'altra bella bambina ... Non sto a raccontarvi oltre a ciò, le immagini raccapriccianti che vidi in quell'ospedale ... un film dell'orrore ...
Crescendo avevo paura di tutto, salvo uscire di notte in mezzo ai boschi ... l'unico ambiente dove mi sentivo a mio agio e dove speravo di incontrare gli spiriti ...
... Poi, superare le paure divenne per me una sfida, e ci sono riuscita a tal punto che la gente mi crede coraggiosa. Invece ho paura del sociale, mi piacciono le persone ma non riesco a rilassarmi fra loro.
Ho terrore della morte e sopravvivo con la paroxetina, altrimenti cadrei in una specie di terribile attacco di panico permanente come mi è già capitato tre anni fa ...

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jose asdrubale

15 maggio 2013, 20:46

Cara TatuMau, non ho risposte alle tante domande che ci poni nel tuo ragionamento. Sento soltanto tanta compassione per le esperienze di sofferenza, gratitudine per gli insegnamenti che porta con se il dolore, speranza nel verificare, tramite questo "presente", che l'Uno non ci abbandona mai e che siamo immenamente amati. Credo in questo e nella liberazione dalla paura. Anche della paura di sbagliare o di quella di "produrre karma" come si dice. Il che non vuol dire che non creda anche nella responsabilità che abbiamo delle nostre azioni soprattutto se questa ci porta ad un'acquisizione di consapevolezza ed avvicinamento all'Amore.

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TatuMau

15 maggio 2013, 16:13

Bentrovati!Bella l'ipnosi"Io lo chiamo Amore"...è come se riprendesse ogni genitore distratto dal troppo sé e lo riportasse davanti al suo dovere:essere viglie e attento,sempre nell'amore.Attenzione,non si parla di"assillare"con un fare ansioso,ma di vigilare,così come ha suggerito anche Ognanios all'ultimo seminario:"segui con attenzione i passi di tuo figlio senza farti vedere,a distanza,non impedire le sue cadute,ma sii pronto a correre in suo aiuto quando il momento sarà propizio,attutendo a volte di un poco la sua caduta più grande"...Quando serviva,Elisa non ha ascoltato le parole del suo bimbo che le raccontavano le sue paure:quante volte lo facciamo con distrazione ogni giorno con i nostri?Quante volte la pazienza ci sfugge?Quante volte ci chiediamo qual è il confine tra noi stessi e quello che ci viene domandato in continuo?Elisa ha perso un figlio per dare ascolto alla sua stanchezza...chissà se ora ha cambiato modo di amare...Spesso diamo per scontato che i figli,dal momento che ci sono,siano sempre a nostra disposizione e non pensiamo mai invece che sono doni che ci vengono dati in affido:la nostra presunzione è che debbano dare conto solo a noi genitori e non pensiamo mai che la cosa invece va al contrario...Chissà quanti bimbi tornano come per Elisa dai propri genitori offrendogli quelle opportunità che non hanno saputo raccogliere...e chissà quanti genitori"distratti"sono stati capaci di rispondere con amore a questa seconda prova?Ciao a tutti..

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Manuela

15 maggio 2013, 10:49

Caro dottore quando ho letto il blog ho pensato "mah! non so che scrivere, non mi riguarda". Poi piano piano ho realizzato che di paure ne ho tante! Accidenti, ma non ero quasi perfetta? E sono, ste furbe, venute a galla una alla volta, a colori, aprendosi come piccoli sfacciati flash e mettendomi a tacere. Vabbè, ma io le frego perché ho deciso di amarmi ugualmente e cerco di camminare a cuore aperto in questo strano sentiero. Altrimenti potrei stabilirmi a Vacallo e chiedere se esiste un abbonamento per il tuo studio. No, sento già che mi dici che non si può. Questa notte Barbara ha cucinato ottimi spaghetti per tutti e io pensavo, ma il dottore non mangia glutine. Io li distribuivo nei piatti, ma non riuscivo con preoccupazione ad aprire gli occhi che erano come incollati. Ecco vedi dovrei farmi un altro giretto nel tuo studio, per" beccare" il piatto dei commensali! Perdonami il tono scherzoso, ti auguro un buonlavorononlavoro.
P.S. Commovente e tosta l'ipnosi regressiva in diretta di Elisa. Sono molto sensibile quando si parla di bambini e sono contenta che grazie alla tua professionalità, sia riuscita a ritrovare quel bambino in suo figlio Carlo. Meraviglioso e importante aiuto!

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Mammapapera

15 maggio 2013, 10:45

Cara Elenad, bisogna per forza di cose fare un passo dietro all'altro e con molta calma, consapevolezza e tanto Amore e il tutto senza alcuna fretta.....e te lo dice una che per natura è velocissima.
Ho compreso che in questo cammino si ha da andare molto piano

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Avatar Elenad

Elenad

15 maggio 2013, 09:45

Ho provato a creare il silenzio dentro e attorno a me e ripetere, seguendo i consigli di Ognanios, che io sono una persona degna di amore, che io sono veramente amata, che devo provare misericordia nei miei confronti...non è stato facile, ma quando per un attimo mi sono convinta veramente di ciò che dicevo è scomparso tutto: paure, ansie, invidia, gelosie, insicurezze, incertezze...tutto per un istante è stato immensamente semplice, armonioso e pieno, strapieno di amore. Poi di nuovo è emersa la paura e di nuovo ho cercato di concentrarmi...non è semplice, siamo in cammino, in un cammino che richiede impegno e a volte a me costa un po' di fatica: ammansire l'EGO e stimolare nel contempo l'autentico amore per noi stessi a volte mi sembra un'impresa titanica! Forse perchè tendo a voler tutto e subito, vorrei già star meglio, già vivere serena e certa di essere amata e di amare incondizionatamente....ma cerco di ricordarmi anche che l'amore, l'amore richiede innanzitutto un'immensa pazienza :)

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Avatar tes

tes

14 maggio 2013, 16:15

esorcizzare la paura amando soprattutto noi stessi. mi sto rieducando ad amarmi. Un esercizio difficilissimo perchè non esiste una scuola che ci prepari a difenderci dalll'arroganza e dall'ignoranza dell'uno. Contiuo a leggere le bellissime perle che Ognianos ci regala, me le trascrivo e come ultima lettura prima di addormentami le porto con me, spero, nella dimensione onirica che poi è la mia vera vita. Ciao OG quando ti sento mi sento immensamente amato

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Cieloturchino

14 maggio 2013, 15:16

......in ogni colibrì...nel vento che sussurra tra gli alberi cercando con il suo dolce suono di spiegarci la strada per poterci presto ri-collegarci con la nostra vera casa... Solo cosi tutte quelle anime potranno finalmente essere liberate... Dalla Amore dell Uno..

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

14 maggio 2013, 14:17

Caro Angelo, ho letto l'ultima regressione nell'inquisizione a Firenze.
Credo sia la cosa peggiore che può accadere l'essere imprigionato nelle grinfie di chi si sente in diritto di usare un potere divino per manifestare la più bassa consapevolezza. Un'arma atomica in mano ad uno psicopatico farebbe meno male. Per troppi secoli è avvenuto questo. Liberiamo tutte le anime, apriamo tutte le prigioni, usciamo tutti all'aperto, in mezzo ai prati, sotto l'azzurro, a respirarci tutta la vita ed a fonderci in ogni fiore, in ogni farfalla, in ogni colibri.

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Paola8

14 maggio 2013, 09:02

Gentile Dott.Bona,incredibile quanto quello che ha scritto mi somigli!!! sono rimasta davvero colpita...ho chiamato per avere un appuntamento con lei e sto attendendo risposta,ovviamente con ansia ;-).....credevo che la mia paura derivasse dalla mia vita attuale,ma probabilmente non è così....in attesa del suo prezioso aiuto le auguro una buona giornata e saluto tutti voi.

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jose asdrubale

14 maggio 2013, 08:08

Buon giorno a tutti.

E' vero: la PAURA viene memorizzata nel nostro DNA.

Ma anche L'AMORE che impariamo e sentiamo viene altrettanto memorizzato.

Un abbraccio

José

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nino46

13 maggio 2013, 22:39

La paura, un termine che attanaglia tanti di noi e che, come dice il Dr. Bona viene memorizzato nel nostro DNA. Sicuramente resta difficile liberarsene e l’esperienza acquisita attraverso a tantissime ipnosi regressive ci riporta ad associare la paura alla morte.
Ma se dal un lato l’accostamento della paura alla morte ci fa comprendere il problema razionalmente il superamento della paura può avvenire con una profonda analisi ipnotica attraverso vite passate che hanno inciso sul nostro SE. Aggiungerei anche che il Dr. Bona continuando ad operare anche al di fuori della sua professione prettamente medica , aiuta tutti noi a meglio alimentare il nostro Spirito ed a rivisitare la vita in un percorso nuovo dove la gioia riesce ad oscurare la paura.
Nino

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Avatar Rosabianca

Rosabianca

13 maggio 2013, 21:36

...........e soprattutto non sappiamo amare noi stessi

Ringrazio Ognanios che con grande semplicità e leggerezza ha dato voce al mio sentire, al mio patire, è questo il nodo centrale che mi accompagna da sempre e che mi ha portata dal dott. Bona. Il fulcro del mio disagio risiede proprio nella mancanza di amor proprio, di autostima, nella "maltrattite" che genera questa ansia generalizzata che mi porta irritatibilità, nervosismo, un rapporto molto conflittuale con il cibo, sento questa ansia circolare e crescere in me. Questo è generato anche dalla volontà di tenere tutto sotto controllo, riconosco la mia difficoltà a lasciar andare, a lasciar fluire, a giocare, a danzare................
in questo momento la leggerezza non mi appartiene, tutt'altro.
Ho difficoltà ad esprimermi, sono un pò confusa, quello che ho dentro, spero arrivi ai vostri cuori.
Grazie!!
Buona notte a tutti voi.

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Cieloturchino

13 maggio 2013, 20:58

Cari amici, sono parecchi mesi che vi leggo ma solo ora finalmente riesco a scrivere. L emozione e davvero immensa! La paura secondo la mia esperienza nasce da una mancanza di apertura, di fiducia e di abbandono riguardo la Vita. Solo quando si riesce a comprendere davvero l esistenza di questa vita nelle vite le paure cadono dietro i nostri passi e non hanno più senso di esistere. Personalmente attraverso l ipnosi regressiva sono riuscita a vedere tutte le mie terribili paure svanire come bolle di sapone... Le mie malattie somatiche pure.. Sono state sostituite con la grande gioia di vivere che finalmente ora che sto bene posso realizzare.. Un abbraccio immenso a tutti Voi, a te Angelo per il cammino fatto e che continueremo a fare insieme..

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Avatar TatuMau

TatuMau

13 maggio 2013, 20:50

Un infinito grazie della tua presenza Ognanios...
Un infinito grazie a Maria Teresa che così dimostra il suo amore verso noi tutti...
Grazie a tutti della vostra presenza in questa mia umile vita..
Grazie della conoscenza che mi offrite...
Grazie.
La felicità dell'anima nasce qui e qui si nutre di gioia...
Splendido azzurro a tutti

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Sunshine

13 maggio 2013, 20:27

Proprio mentre stavo pensando"La paura della paura,che mi ha sempre condizionato la vita,se ne sta andando/andrà man mano che imparo/imparerò a voler bene a me stessa"e mi stavo accingendo a scrivere qui nel blog mi appare il post di Ognanios! SincroUNIcità? Grazie Ognanios!
In molti dei vostri post ho letto cose in cui mi riconosco o mi sono riconosciuta o che condivido.
Josè,concordo con Loce,anche a me leggere i tuoi post fa lo stesso effetto,cioè mi aiuta molto a capire ed a capirmi.
Che dire?E'davvero un blocco,questa paura,ed è vero,il nucleo tematico è sempre la morte,e per morte non intendo per forza la morte fisica,quanto anche,ad esempio,la paura di perdere le persone a cui voglio bene,nel senso di temere che si allontanino da me,che escano dalla mia vita o che mi"buttino fuori"dalla loro..Nel mio caso la paura(di perdere le persone,del giudizio altrui,ecc.)mi ha bloccata in tutti i campi della vita(amore e lavoro in particolare),generando paranoie che ancora adesso faccio fatica a placare(ad es.paura di essere sempre criticata,giudicata,ecc,anche quando forse non è così).Solo ora,grazie al percorso che sto facendo con il nostro Dott.,mi rendo conto proprio bene(anche prima,ma ora di più)di quanto questa paura abbia condizionato tutta la mia vita.Se è un gioco,e se l'ho scelto io,ora scelgo di cambiare gioco,e voglio affidarmi all'ipnosi per trasformare la parte di paura che ancora mi sta bloccando in amore,amore prima di tutto per me stessa. Vi abbraccio.

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OGNANIOS

13 maggio 2013, 19:21

La paura è inversamente proporzionale all'Amore.

Abbiamo paura di vivere perché non sappiamo amare, e sopratutto non

sappiamo amare noi stessi, per questo ci sentiamo non - amati.

Credo che sia importante uscire da questa spirale, trovare degli spazi di

silenzio e guardarci con gli occhi della Misericordia, avere com - passione e

perdonarci. Può essere una buona strada.... Vi portiamo tutti nel cuore verso

la Luce con noi. Non temete, siamo sempre immensamente amati.




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Mammapapera

13 maggio 2013, 17:46

Buon pomeriggio a tutti.
Hai ragione TatuMau, avremmo proprio bisogno che qualcuno ci insegnasse in maniera corretta a ricercare la nostra vera Essenza in maniera tale da poterla a nostra volta insegnare ai nostri figli.
Bisognerebbe che venissero insegnati i Valori della Vita piuttosto che nozioni su nozioni che spesso vengono dimenticate.

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TatuMau

13 maggio 2013, 15:04

Bentrovati.Se solo andassimo a cercarle,le paure sarebbero infinite da elencare,ma è tutto lavoro inutile,Infatti,se la materia che ci compone è nel suo infinitesimo Uno,così come ci fa presente Ognanios,di che dovremmo avere paura?Se la nostra consapevolezza ci conferma di appartenere ad un Unico insieme d'Amore,di cosa dovremmo preoccuparci?Anche la violenza è parte dell'Uno e quindi contemplata,la Luce così come il buio,la Vita è espressione dell'Uno così come lo è la morte.La paura è un gioco che a volte ci portiamo dalle precedenti esistenze,a volte ci viene insegnato,altre volte imposto e che ci allontana da noi stessi.Sta nella ricerca,nella voglia di ritrovare la"strada di casa"il segreto per vincere il gioco,sta nel lavoro che intendiamo fare verso l'Uno che siamo,la soluzione e la sconfitta della paura.Pensare che siamo Eterni così come ci conferma Erika,che possiamo ritrovare i resti di noi stessi in vecchie ossa del passato,non vi fa sentire"diversi"?La morte non esiste nella sua tradizionale accezione,e le ansie e le paure risultano essere legate ad una terrenità che appartiene solo al vostro esistere momentaneo.Erika ha conservato in sé la paura della sua morte violenta fino ad ora,fino a che non ha trovato chi sapesse dove cercarla:nella sua preesistenza.Se solo ci venisse insegnato dove cercare in maniera più corretta la nostra Essenza,le cose sarebbero diverse per molti.Se solo sapessimo in chi e cosa avere fede,senza troppe deviazioni,tutto sarebbe più Uno!

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loce

13 maggio 2013, 11:51

Buongiorno a tutti...grazie Jose leggere i tuoi post, come tutti quelli degli altri, mi aiuta a capire e a capirmi. Le tue parole Jose mi hanno fatto ricordare quante volte la paura mi ha bloccata, quante volte in passato avrei voluto fare una carezza ma dentro di me mi bloccavo per la paura della reazione degli altri....quante volte mi sono impedita di vivere, di essere felice, di godermi ogni attimo, ogni momento, ogni stilla di amore...avevo gli occhi chiusi, non vedevo nulla, non mi accorgevo di nulla, la vita mi sfuggiva via...ti ringrazio con infinito amore.
Loredana

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jose asdrubale

13 maggio 2013, 10:05

Penso che la paura descritta da Angelo tante volte ha come conseguenza o come causa (che ne saccio io) una profonda paura di concedersi, di abbandonarsi alla vita.
Un bisogno estremo di CONTROLLO ed una marcata tendenza al PESIMISMO, alla lamentela, alla CRITICA SPIETATA di se stessi, degli altri, degli accadimenti della vita.
Porta in somma, ad essere INGENEROSI CON LA VITA, a "sputare nel piatto" o "a sputare verso il cielo", come si dice volgarmente.
La Paura è una gabbia che ci impedisce di vivere.
Lo sanno bene quelli che ci vogliono in gabbia perché, se l'effetto individuale è tragico ed impietoso, a livello sociale significa avere un DIABOLICO STRUMENTO DI MANIPOLAZIONE.
Tutti noi, credo, siamo in misure diverse affetti da questo morbo che in qualche modo, anche nel più suddolo, si manifesta danneggiando la nostra armonia con il Tutto.
A volte si concretizza in una finta sicurezza, una sbandierata erudizione, aggressività, possesività, ecc.
Quello che è sicuro che la mancata armonia non fa che produrre CONFLITTI a rotta di collo.
La paura ci impedisce di essere NOI STESSI, come siamo quando ci togliamo maschere, vestiti, elmi e corazze e ci tuffiamo nella Madre acqua con FIDUCCIA.
La paura ci impedisce di essere LIBERI e quindi FELICI.
Guarire, credo sia la più grande conquista per la nostra ANIMA.
Un abbraccio a tutti. José

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ami

13 maggio 2013, 09:59

Ola Dr. Angelo proprio "azzeccatissimo" il blog. E' davvero impressionante la tua capacità di centrare il mio e, a quanto leggo, la nostra problematica attuale: "LA PAURA". Tutti ma proprio tutti, tranne fortunatamente l'attacco di panico, sono i sintomi che mi perseguitano compresa quella incapacità che mi impedisce di sviscerare la problematica. Francesco completa in mariera sorprendente la tua versatilità di scrittura; le immagini che ci regalate hanno un impatto fortissimo. Padre e figlio un unico DNA.
Grazie di ognicosa Buon azzurro

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Avatar ClaraM

ClaraM

12 maggio 2013, 22:44

Argomento azzeccatissimo, per me che sono spesso in apprensione, non riesco a concentrarmi, e spesso dimentico le cose, sono sempre in tensione e qualsiasi evento che spezza la routine mi mette in allarme.
C'è stato un periodo, qualche mese fa, in cui vedevo spesso incidenti di moto che mi riportavano all'incidente che ha avuto un mio caro amico, più di anno fa.
Un sera a pochi metri dal luogo di lavoro, era appena successo un incidente e per un momento ho pensato che fosse coinvolto anche lui, quella sera ci saremmo visti e lui era con la moto e avrebbe percorso lo stesso tratto di strada. E' scattato il panico e così gli ho detto che era meglio se ci vedevamo un'altra volta, ero troppo agitata e avrei rovinato la serata. Questo è solo un esempio tra i tanti.
Vivo gli eventi importanti che dovrebbero essere felici, con angoscia, poi passato il momento acuto ritorna il sereno, per poi iniziare da capo quando si presenta un'altra svolta. Sento che c'è un grande potenziale bloccato dalla paura del cambiamento. Certo è che la situazione in cui si trova ora la Terra non aiuta a vivere a cuor leggero. Un abbraccio a tutti

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Avatar Rosmarino

Rosmarino

12 maggio 2013, 18:26

"Io non ho paura" il bel romanzo di Nicolò Ammaniti, trasformato in film da Gabriele Salvatores racconta la solidarietà innocente di due bambini che riesce ad annientare la violenza degli adulti. La purezza di cuore ed intenti vince la cupidigia, la grettezza d'animo, l'ignoranza. Anch'io non ho paura : della morte , delle malattie , dell'incertezza dei tempi in cui ci troviamo ; certo, non mi danno gioia, mi provocano sofferenza,dolore, ma cerco di attraversarli in serenità, perchè questo è il percorso che mi è dato, non posso modificare certi eventi, solo accettarli.La violenza mi fa molta paura, invece, perchè è un evento che puoi subire e non controllare. E' una cosa infame verso chiunque, ma in special modo verso chi non può difendersi. Abbiamo tutti sotto gli occhi e nella memoria fatti di cronaca di violenza aberrante. Lì lo Spirito che palpita non è presente , c'è un nero cono d'ombra. Non è presente l'Amore che dà luce alla vita, o quanto meno in quel frangente non vince, non appare. L'amore, la cura, l'attenzione, la relazione sono le medicine più efficaci per dissipare ogni paura.

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papavero

12 maggio 2013, 17:46

Io sono una persona abbastanza ansiosa, anche se non mi ritrovo esattamente nella descrizione qui fatta. Ho tante piccole paure, paure che mi bloccano, che non mi fanno vivere la vita con leggerezza. A volte mi sento proprio una stupida: guardo gli altri e vedo che fanno tranquillamente quello che io non ho il coraggio di fare. La cosa che mi stressa di più è sicuramente il rapporto con le persone. Sono timida e riservata e, ovviamente, lavoro con la gente. E' lì, sul lavoro, che l'ansia si fa sentire maggiormente, perchè ci sono spesso problemi e discussioni. Ultimamente, però, mi sembra che ci siano sempre più persone angosciate. Dipende solo dalle vite precedenti o c'è qualcos'altro? La Terra sta vivendo un particolare momento, stanno arrivando nuove energie. Può essere che questo acutizzi il problema? Un caro saluto a tutti.

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