Milena mi riferisce del figlio Mattia di nove anni che descrive come molto aggressivo e irritabile. Tre anni fa si è separata dall'ex marito che frequenta raramente il bambino non dedicandogli alcuna attenzione e mantenimento.
Parlando del figlio mi dice:
"Non riconosce la mia autorità e se lo sgrido risponde con rabbia ed urla. Mi ha picchiato violentemente lasciandomi lividi sulle braccia e ho reagito soltanto inizialmente per paura di fargli del male. E' intrattabile e non rispetta regole e doveri. Cosi' nervoso non è mai stato. Adora i videogames e le carte degli Yugiho con raffigurazioni di mostri, duellanti, spade rivelatrici, teschi evocati. Non mi sono mai piaciute. Conosce tutte le regole del gioco, parla di "evocare" come se i personaggi delle carte fossero spettri da risvegliare. I bambini a scuola si scambiano queste figurine e ho l'impressione che esista un' educazione alla violenza mediata dai giochi, dalle PlayStation ed altre diavolerie. A scuola la maestra mi ha detto che rompe quaderni ed astucci. Lo fa uscire di classe dopo un richiamo, ma non serve a calmarlo. Con gli altri è tutta una spinta, un colpetto, un pizzicotto. Ruggisce contro i compagni e mostra i denti. In passato le ha prese ed ora ha imparato a darle senza pietà".
Molti bambini sono dipendenti da giochi e videogames violenti che fomentano la competitività e l'aggressività con messaggi diretti, ma soprattutto subliminali e postipnotici.
Uno studio recente dell' Hopital Robert Debrè di Parigi afferma che depressione, disturbi d'ansia e ostilità sono associati ad un uso eccessivo di videogames, ma il deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è il fattore predittivo più significativo.
All'Università del South Carolina si studiano gli effetti dei videogiochi violenti sui comportamenti aggressivi degli adolescenti cinesi. Viene confermata una relazione stretta tra contenuti istigatori alla violenza presenti nei videogiochi e comportamenti relazionali aggressivi.
Milena è stanca, stressata e quando ritorna a casa alla sera dopo il lavoro ha speso tutte le sue risorse e trascura Mattia che si ritrova solo con i suoi giochi diseducativi che lo tramutano in piccolo Rambo o in crudele Harry Potter.
I bambini sono ipnotizzati dalla guerra e tramite giochi e media sono sottoposti ad una continua educazione alla violenza. Mattia non condivide con la madre momenti ludici che gestisce da solo subendo la cattiva suggestione ed influenzamento del marketing della violenza. Cui prodest? Se ogni anno duemila miliardi di dollari vengono spesi nel mondo per gli armamenti, se esiste un business che fomenta Mattia ad acquistare i kit del piccolo guerriero o del Merlino maledicente non ci meravigliamo se poi educato ludicamente all'odio, a scuola ruggisce contro i compagni. La rabbia derivata dal tradimento dell'Amore lo istiga inconsapevolmente ad abbattere sagome, ad annientare mostri che forse celano le identità genitoriali. Una vera educazione all'omicidio simbolico.
Domande: Avete un figlio aggressivo? Vostro figlio è educato ipnoticamente e ludicamente all'odio? Giocate con i vostri figli? Considerate i bambini degli altri tranquilli o feroci? Pensate che molti bambini soffrano di ADHD o deficit dell'attenzione e iperattività? E soprattutto a casa vostra regna il dialogo, la condivisione e la Gioia?
NOVITA': Vi comunico con infinito entusiasmo che il 2 luglio troverete in tutte le librerie l'ultimo mio libro dedicato a Maria Teresa e all'Angelo Ognanios dal titolo: Nel nome dell'Uno, l'ipnosi regressiva e i colloqui con i Maestri dell'Amore. Potete vederlo in anteprima CLICCANDO QUI
PRESENTAZIONE DI NEL NOME DELL'UNO. Mercoledi' 17 luglio 2013 alle ore 19 siete tutti invitati al Mondadori Multicenter di via Marghera 28 a Milano per la presentazione del mio ultimo libro. L'entrata è gratuita ed aperta a tutti.
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Buona Vita Angelo Bona