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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

BULLI, BULLE E L'IPNOSI REGRESSIVA

Cari amici, il dilagante fenomeno del bullismo è una miniatura purtroppo drammatica della violenza imperante nella nostra società. Le prime classi scolastiche, ma anche le medie , fino al liceo possono riprodurre piccoli lager ove orde di lupi  e lupe  sbranano quotidianamente in branco le loro fragili vittime. Nel 47%, nella scuola primaria, i bulli sono gli stessi compagni di classe. Il 16,37% dei maschi e il 13,91% delle femmine subisce quotidianamente questo drammatico mobbing infantile. Le forme, le prepotenze, le strategie dei "bulli" o "bulle" cambiano nei vari contesti, ma la sostanza non muta. Un'orda di fameliche fiere sbrana sadicamente un agnellino incapace di difendersi e che spesso teme di confessare a casa il suo supplizio per timore di apparire inetto o inferiore agli altri.

Il branco scava quotidianamente il solco dell'insicurezza nel DNA della vittima con una programmazione epigenetica che lede realmente il patrimonio genetico dei condannati.

Le vittime vengono scelte per la struttura di personalità. Il capo branco avverte che quell'agnellino non potrà ribellarsi alle vessazioni. Vengono scelte persone incapaci di orientare la rabbia all'esterno, ma anzi, la vittima ideale è colui o colei che dietro i grandi occhiali o le lentiggini continua ad ammiccare dopo avere ricevuto l'ennesima pedata.

Il 23% dei bambini maschi confessano di essere bulli e il 9,35% delle femmine bulle. Mentre i maschi tendono maggiormente ad imporre una sottomissione fisica, con pugni, sberle, denudamenti, offese riguardanti la sessualità, le bambine esercitano il loro perverso potere tramite il confronto estetico, le maldicenze, i pettegolezzi e soprattutto l'esclusione come estrema forma di prevaricazione psicologica. E' sufficiente essere un poco in sovrappeso, portare lenti da vista, vestire non seguendo la moda che l'orda si attiva, ti annusa e ti bolla per sempre come inferiore. Il bullismo ora dilaga anche  sui social network mezzo di denigrazione di massa  o cyber bullismo. Si crea il gruppetto su WhatsApp e poi si ruba un profilo Facebook taggando foto e scrivendo ogni genere di ignominia.

Le conseguenze  del bullismo possono incidere profondamente nello sviluppo successivo di una depressione distimica, di un disturbo d'ansia, di un disturbo di panico e nella fobia sociale.

Il primo consiglio è quello di consolidare la confidenza con vostro figlio o figlia e ogni tanto chiedere come si trova a scuola o al campetto, se ci sono compagni bulli o bulle e intervenire in tempo. Anni di vessazioni in omertà e silenzio possono scompensare una struttura di personalità predisposta e non ci se ne deve accorgere quando è troppo tardi.

L'ipnosi regressiva raggiungendo i tempi e i contesti dove il bullismo è insorto è particolarmente utile per  dissodare i terreni genetici "malsolcati" dalle affilate lame del bullismo. Si deve dissodare il campo rimuovendo le gravose pietre sommerse e poi spargere nuove sementi fertili e salutari. Credo che l'ipnosi regressiva sia veramente una tecnica psicoterapeutica fondamentale per raggiungere i conflitti di profondità spesso rimossi e negati durante il colloquio frontale. Forse i bulli e le bulle vengono da altri pianeti dove la gentilezza, il candore, il sorriso sono interpretati solo come segni di debolezza. Aiutiamo i nostri figli, i nostri piccoli elfi ed elfette a mantenere le loro bellissime e azzurre aperte ali.

Domande: Avete subito il bullismo da bambini, preadolescenti o adolescenti? Vostro figlio/figlia è stata perseguitata da bulli/bulle? Siete particolarmente attenti al fatto che vostro figlio/figlia non subisca aggressioni da bulli? Ritenete il bullismo una conseguenza della violenza sociale? Pensate che in base alla legge karmica chi di bullo patisce, di bullismo abbia fatto patire in una vita precedente?

Buona Vita Angelo Bona

Ps: Ad un argomento cosi' doloroso e pesante allego una mia canzone d'aria che parla dell'Elfo.

Versione audio del post

Postato il: 15/09/2013 | Letto 3.082 volte | 

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Dr. Angelo Bona
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Commenti al post39 Commenti al post

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Avatar Lilli

Lilli

22 settembre 2013, 08:40

Ho subito atti di prevaricazione fin dalla tenera eta'. Ogni domenica le riunioni familiari diventavano l'occasione per mio padre e suo fratello di prendermi in giro per ogni ingenuità che avessi commesso durante la settimana. Ero il capro espiatorio su cui riversare la loro ignoranza. Mia madre era troppo presa dal suo eterno ruolo di vittima per difendermi in modo adeguato. Se mi ribellavo venivo picchiata. Quando nei pomeriggi in cui i maschi della famiglia giocavano a carte e le donne spettegolavano in cucina io chiedevo di andare al parco mi veniva risposto che se volevo uscire potevo andare sul terrazzo. Un giorno mi fecero uno stupido scherzo prendendomi in braccio e mettendomi fuori dal davanzale della finestra terrorizzandomi. Da ragazzina subivo stupide allusioni sessuali da parte di mio zio senza che nessuno trovasse nulla da dire. Potrei andare avanti, ma il senso di cio' che ho scritto non e' lamentarmi, ma esortarvi/mi a proteggere i vostri cuccioli con tanto amore.

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Avatar PAOLA TS

PAOLA TS

20 settembre 2013, 12:02

Ciao a tutti, ho due figli ormai grandi, nessuno dei due ha subito bullismo dai compagni, soltanto il maschio all'asilo ha avuto problemi con una maestra, era molto chiuso e timido e lei per "svegliarlo" invece di usare dolcezza materna lo prendeva in giro davanti agli altri e faceva lo stesso con altri bambini. Ancora oggi quando la nomino lui si rabbuia. Credo che i bambini si formino certamente in famiglia, ma un insegnante può provocare danni immensi, così come può diventare un luminoso faro sempre presente nella vita futura del bambino. Sono assolutamente d'accordo che i bambini assorbono l'energia che sentono intorno a loro, imitano gli atteggiamenti degli adulti, facendo del male in maniera inconsapevole. Una società che non ha attenzione verso i bambini è destinata a degradarsi rapidamente. Motivi karmici? Senz'altro sì, sono convinta che la nostra vita sia un intreccio di mille fattori provenienti da lontano.

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Carifa

20 settembre 2013, 11:21

Non ho figli, ne' nipoti per cui non ho esperienza diretta del bullismo che oggi inquina gli ambiti in cui vivono e imparano bambini e adolescenti. Penso che la matrice sociale sia la più plausibile come origine di questo fenomeno così triste. Probabilmente i giovanissimi riflettono come uno specchio la rabbia e la frustrazione che vivono oggi gli adulti e il paese intero. I ragazzini da sempre sono stati gli esseri più indifesi e vulnerabili al contesto che li circonda; sono piccole potenti spugne che assorbono l'energia circostante più di quanto riusciamo a fare noi adulti. Orientiamo i nostri cuori verso nuovi orizzonti , liberiamoci della rabbia e questi ragazzi riusciranno a nutrirsi di un'energia rinnovata, pulita e ne saranno lo specchio. Come al solito la rivoluzione va sollevata nella propria interiorità, affinché possa manifesterai all'esterno ed essere tanto devastante quanto salvifica. Diamo l'esempio ai nostri giovani.
Alessandra Grillo

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Avatar fafi

fafi

20 settembre 2013, 01:00

Cari amici, mi dispiace non riesco a partecipare a questo tema, non ne ho esperienza diretta, ma sento male... Vi ringrazio per rifletterci, per scambiare esperienze, per coinvolgervi e arricchire la nostra bella casa e far crescere tutti noi!

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Mir

18 settembre 2013, 19:44

Credo che ognuno nello scrivere riporti più o meno esplicitamente il proprio vissuto, che inevitabilmente tutti gli altri non possono conoscere. Il mio mi porta alla domanda di genitore ( e non solo...): come possiamo tenere occhi e orecchie aperti? Come salvaguardare le ali degli angeli senza sporcarle e appesantirle? In questo vedo la responsabilità di ognuno e chiedo, innanzi tutto a me, qual è la qualità del tempo che passo con i giovani e quanto sono credibile quando "credo" di aver dato loro certi messaggi, che magari non sono mai arrivati a destinazione... Forse aiutarli a diventare forti e consapevoli delle loro doti uniche, restando puri, può essere un modo per mandare anche gli agnelli in mezzo ai lupi...
In merito alla responsabilità karmica, non ho ancora capito quali siano le cause e quali gli effetti...

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nella

18 settembre 2013, 18:07

Come ho gia' detto l'esperienza di mia figlia con gli scout e' stata fondamentale.
L'ho cresciuta da sola, lei e' stata una ragazzina insicura, lo e' ancora.
Tra gli altri ragazzi c'erano un epilettico e una ragazzina autistica, sono stati
sempre trattati come tutti gli altri. Un suo capo scout era una ragazza sui 35anni senza gambe e un paio di monconi al posto delle braccia, che guidava tranquilla la sua auto e andava a lavorare in un ufficio. Mia figlia ha avuto
problemi a casa coi suoi cugini che la prendevano in giro, come ho gia' detto, ma nell'ambito scolastico non ha mai avuto problemi di nessun genere. Non so se sia per puro
caso o ha aiutato il fatto che sono stata rappresentante dei genitori per le elementari, medie e superiori visto che nessuno aveva il tempo per farlo.
Ho espresso mio pensiero per quanto riguarda il sistema scolastico, facciamo parte di una "matrix" che ci deve educare all'insicurezza, che uccide la creativita'
e applica un sistema di controllo.

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

18 settembre 2013, 16:24

Cari amici,mi dispiace essermi lasciato andare in un argomento che mi coinvolge emotivamente.Speravo che,dopo il mio primo intervento -che vede UNA delle principali occasioni perse di "educare" le persone (e quindi contrastare questo brutto fenomeno del bullismo) nelle mancanze del sistema educativo -altri segnalassero altri origini,altre idee,ecc. e così andare avanti.
Virgolino,io ho ancora molto dolore (forse per questo le tue parole mi feriscono) ma ho avuto nei confronti dell'inconsapevolezza della Scuola e dei suoi insegnanti,un atteggiamento di umana comprensione,di compassione se vuoi.Non hanno lavorato insieme a noi e forse questo ci avrebbe aiutato.Sarebbe stato troppo facile (ed ingiusto) addossare loro delle responsabilità che,come padre mi prendo al 100%.Continuo a riscontrare in tutti noi un bel gioco a chi giudica di più.Vi saluto al prossimo blog.

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Cieloturchino

18 settembre 2013, 16:18

Virgolino io non addosso colpe alla scuola... Sto facendo un discorso generale... Sto cercando di far comprendere come si possa cambiare una situazione se alla base si cambia tutti. Non ha senso discriminare nessuno tanto meno dire che chi subisce è perche è destinato cosi...e poi troppo facile dire di denunciare i soprusi... Chi subisce è proprio perche è incapace di parlare di CIO che sta vivendo... Ovvio che la famiglia è alla base dell educazione ma è anche ovvio che se si insegna la prevaricazione e la prepotenza di sicuro in un contesto sociale riporteranno CIO che hanno appreso
.

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Virgolino

18 settembre 2013, 16:02

Caro Josè,cari tutti.Io credo di aver risposto alle domande del dott.Ho subito bullismo:si in minima parte e in minima parte lo ho perpetrato.Ritengo che il bullismo sia una conseguenza della violenza sociale?NO.Credo ci sia un substrato karmico?SI. Credo che le responsabilità,contesto per contesto,siano in parte endogene,in parte esogene,in parte karmiche. Credo esista un substrato individuale su cui attecchisce il bullismo.Credo esistano delle ragioni di fondo per cui un bambino non ne parla coi genitori.Credo che la scuola non sia l'unico mondo di un bambino,credo anzi che la famiglia sia il pilastro portante.Credo che addossare responsabilità esterne sia solo un convogliare sensi di colpa e impotenza altrove.Credo che anche solo essere"troppo addosso"ai figli sia un ingerenza e un non rispetto del libero arbitrio.Credo che l'educazione,l'informazione e la consapevolizzazione,siano le armi primarie a combattere OGNI abuso,dentro e fuori casa,perchè i lupi si travestono da agnello.

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Cieloturchino

18 settembre 2013, 15:36

Ogni volta che questa settimana leggo i post rimango sconcertata...Jose secondo me è l unica persona che sta rispondendo ai quesiti di angelo e come me cerca di partire dalla base del problema per poi sviluppare un discorso. Troppo comodo dare soluzioni al problema immediato senza comprendere che è alla base che si dovrebbero prendere provvedimenti per costruire qualcosa di migliore. È proprio questo il compito della massa critica, non criticare ma creare anche solo un idea di mondo migliore.le nostre miserie non sono solo di chi li ha vissute ma un risultato globale del comportamento di ognuno di noi..

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jose asdrubale

18 settembre 2013, 14:37

Green,stiamo cercando di rispondere alla domanda del blog (l’hai letta?)Stiamo cercando di capire,di capirci,di scambiare.Esponendoci anche.Adesso io sto facendo questo.Partecipando ad un Blog.Non so se faccio parte di una “famigerata massa critica”,di una fiammiferaia masochistica,di una fantasmagorica mezza cotica.Parlo per me.Vorrei tu sapessi che come padre tante volte mi sono messo in gioco per dare una mano nelle scuole.Nella scuola materna mi sono inserito per fare gioco didattico con i bimbi,ho partecipato a riunioni di docenti del movimento di cooperazione educativa scambiando idee e proposte,nelle elementari proponevo istanze alternative ai pesanti compiti del fine settimana,ho creato una ong che da 15 anni si occupa di educazione nel mio paese.Ho parlato ancora ai professori del liceo per richiamarli al loro ruolo stando anche attento a non lasciare nel loro animo dei sensi di colpa. L’ho fatto durante il funerale di mia figlia.Queste le mie miserie personali.

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green

18 settembre 2013, 13:43

Personalmente capovolgerei il punto di vista, pensando che il bullismo, a tutti i livelli, sia il risultato voluto da chi ha manovrato la società per crearla a propria immagine e somiglianza: ignorante, violenta, insensibile, arraffona. In questa ottica credo che anche molti (non tutti) insegnanti, genitori, professionist, ecc, siano stati fagocitati più o meno consapevolmente. Che fare? Sinceramente non so, ma, poichè penso che un'inversione di marcia dovrebbe partire dai grandi per arrivare ai piccoli, vorrei capire dov'è e cosa fa questa famigerata massa critica, che, tanto per fomentare un po' di polemica, mi sembra sempre più attenta ai propri piccoli problemi e miserie personali, piuttosto che ad un discorso più generale e costruttivo.
Baci

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

18 settembre 2013, 12:12

E`molto illuminante come ognuno recepisce le parole altrui.Questo spiega anche come siamo pervasi da un senso di separazione e ci spiega anche che i conflitti,prima di deflagrare sono dentro di noi.In fatti Mir, interpretare un discorso che mette in evidenza delle grosse carenze come un attacco ad una “categoria” che “va difesa” quasi si trattasse di un conflitto sindacale mi sembra fuori luogo.Soprattutto davanti ad uno che parla della scuola come istituzione e della carenza di “educatori” per la propria esperienza di andare a parlare con professori e spiegare che la figlia è bulimica ed ha tentato il suicidio e sentirsi dire che “noi mica potemo prenn’e in considerazione tutti sti problemi”.A Virgolino vorrei domandare se lei pensa veramente che una struttura “educativa”dove i nostri figli trascorrono la maggior parte della loro vita e che è poi il luogo più importante di scambio e di esperienze “non c’entra” e che la cosa da fare e “educare i nostri figli alla denuncia".

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Virgolino

18 settembre 2013, 09:40

anche io penso come Mir,che certi"mali"non avvengano alla luce del sole e questo impedisce il loro sradicamento.Molto spesso i lupi sono travestiti da agnello e pensate ai pedofili e a come agiscano al buio,sfruttando la paura e l'insicurezza delle loro vittime.Oggi chi è genitore deve avere gli occhi ovunque,ogni angolo della società è corrotto, a partire dai ragazzini "bulli",fino al arrivare agli educatori,ai sacerdoti...da ragazzina andavo in una clinica per curare i miei problemi di salute e mi sono imbattura in un medico specializzando che ogni volta che mi visitava si dilungava in carezzine apparentemente affettuose.Il sesto senso mi ha a un certo punto suggerito di rifiutare di farmi visitare da lui e ne ho parlato coi miei genitori che mi hanno di corsa cambiato ospedale.Il male è ovunque e spesso ci cela in un sogghigno subdolo.La scuola come struttura non c'entra,c'entra che i nostri figli devono essere educati alla denuncia anche solo del sospetto di un abuso.

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ami

18 settembre 2013, 09:26

Ciao a tutti vorrei esprimermi anche se lo faccio in ritardo. Mi ha colpita il tuo commento del 16 Josè e penso che davvero la comprensione, la solidarietà, l'empatia verso chi soffre, siano sentimenti da coltivare verso noi stessi e gli altri. Nei confronti delle splendide anime che soffrono c'è sempre più spesso un atteggiamento di fastidio, una sorta di superstizione arrivando ad isolarle.
Spero che arrivi al più presto un raggio di luce che raggiunga i cuori dei bulli degli educatori...
Un abbraccio

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Avatar Cieloturchino

Cieloturchino

18 settembre 2013, 08:06

Cara/ caro mir, sono una persona estremamente positiva
e solare. Il mio non vuole essere un giudizio critico ma intervenire in un dibattito proposto da angelo. Si sta parlando di bullismo e io sono andata alla radice del problema dicendo che se la scuola fosse strutturata in modo diverso forse anche gli alunni sarebbero seguiti non solo sotto il profilo didattico ma psicologico rispettando le tendenze attitudinali di ciascun individuo! Utopia? Non penso visto che questi obbiettivi sono alla base di qualsiasi POF ma la realtà dei fatti è un altra! Il bullismo è vero che esiste dappertutto proprio perche alla base non vi è una crescita psicologica-individuale supportata dalla società. Questo è il mio modesto parere..

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Mir

17 settembre 2013, 21:55

Più che una massa critica, leggo una massa che critica! Forse la massa conosce il lavoro del notaio, dell'idraulico o del dentista?... e può dire loro come fare? Forse che tutti han da dire su scuola e insegnanti perchè, in fondo, tutti sono andati a scuola e sanno di cosa si tratta? Ma credete che chi ci lavora dentro sia connivente? omertoso? annoiato?...credete che questi episodi avvengano in aula e alla luce del sole?...ma come vi può solo sfiorare l'idea che, potendo agire e intervenire sui colpevoli, non lo si faccia quotidianamente?
Forse ciascuno di noi dovrebbe iniziare a considerarsi educatore e impegnarsi in prima persona per far cambiare la mentalità di tutti, abbandonando le certezze dei luoghi comuni e riconoscendo le occasioni di violenza verbale e fisica in cui viviamo immersi dal mattino alla sera!... e che magari ci scivolano addosso per abitudine: il bullismo è ovunque e non ha età, nè sedi privilegiate. E' facile dimettersi, meno rischiare di sporcarsi le mani.

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Avatar SILVIA MELANIA

SILVIA MELANIA

17 settembre 2013, 14:50

Esatto Babbuini ridens che ancora non sono nella fase evolutiva in ESSERE UMANO. Purtroppo gia' i genitori EDUCANO al bullismo. Mi ricordo un'amica che tutta orgogliosa parlando del figlio mi dice -"e' tremendo, pensa che insieme ad un amichetto andava in giro a picchiare i bambini piu' piccoli ..."-. Bella roba! Io insegno al mio che bisogna rispettare TUTTI GLI ESSERI VIVENTI FORMICHE COMPRESE e questa fa' l'esatto contrario. Sono COMPLETAMENTE d'accordo con Jose' Asdrubale e Cieloturchino. I bambini nascono puri poi, crescendo, devono imparare a mantenere questa purezza di cuore che al DUE,come giustamente dice Jose', non conviene. Meglio un branco di marionette tutte uguali piene di nozioni anche se violente che degli esseri umani consapevoli della loro essenza.

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Cieloturchino

17 settembre 2013, 11:12

La storia di tua nipote Manuela assomiglia a quella di mia figlia...virgolino comprendo quello che scrivi ...pero non bisogna dimenticare che non è vero che non si può far nulla per migliorare la situazione... Gli esseri umani quando vogliono cambiare qualcosa lo sanno fare... Il problema è se i pochi che " dirigono" vogliono cambiare la struttura della società... Si fanno corsi su tutto e possibile che non si formino maestre o professori in grado di identificare queste situazioni e prendere subito dei provvedimenti invece che fare finta di nulla????

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Avatar Manuela

Manuela

17 settembre 2013, 11:06

Caro Angelo i babbuini ridens crescono senza valori morali, ingurgitando alcolici e facendosi canne a go go, con una sessualità spiccia e umiliante. Tanti di loro si perdono, svaniscono, altri rinsaviscono, perché no?! Lo spero!
Ma quelli che maggiormente mi inquietano, sono quelli che METAMORFOSANO in adulti in giacca e cravatta. Occupano buone posizioni sociali, si celano dietro un falso sorriso, godono nel dirigere indiscussi i sottoposti. Il cuore è di ghiaccio e partono a caccia, ora da soli, di studentesse e ragazzini per sfamare un ego mai sazio.

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Virgolino

17 settembre 2013, 10:43

quello che volevo dire è che non trovo giusto additare i"bulli"come bambini che nascono cattivi e si accaniscono senza controllo,sono anche loro altrettanto vittime,perchè non gli è stata insegnata ancora la sofferenza altrui.Quando si consapevolizzano,retrocedono,e non diventeranno certo stupratori e/o delinquenti,ma capiranno.In molti casi si è sia vittime che carnefici.All'asilo le prendevo,alle elementari le davo,alle medie ho ridimensionato il tutto.Quando non sono stata in grado di porre fine al bullismo perpetrato ai miei danni dall'insegnante di ginnastica,ne ho parlato in casa,mio padre è andato dritto dal Preside della scuola e da allora questa insegnante ha smesso di beffeggiarmi di fronte ai compagni.Allora io ho considerato più grave un atto malvagio ricevuto da un adulto che non da un coetaneo,perchè col coetaneo ci si fronteggiava alla pari,dall'adulto si subiva senza appello.Avrebbe fatto meno male lo schiaffo di una coetanea.Ogni atto và contestualizzato e dimensionato

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Avatar Manuela

Manuela

17 settembre 2013, 10:23

Purtroppo questo triste e tragico fenomeno temo che sia in aumento. Ne è stata vittima mia nipote, una bella ragazzina di 13 anni che non ha apparecchio, lentiggini ed occhiali, ma un sorriso aperto verso il prossimo ed un'educazione del cuore volta alla non sopraffazione. Insomma è diversa e suscita invidia, quindi maldicenza ed esclusione dal gruppo. Tutto ciò procura dolore, soprattutto in un'anima giovane che, per quanto saggia e comprensiva, sta ancora crescendo. Fortuna ha genitori che le stanno accanto in ascolto. Ma penso che vittime lo siano pure i piccoli carnefici. Che famiglie hanno? O non hanno. A quali scene di violenza familiare hanno assistito o subito? E la scuola è stata un insuccesso con rabbia repressa? A quali programmi TV o videogiochi si ispirano? Sono stati lasciati SOLI. Un bambino non può nascere bullo, ma è fondamentale capire quando la pianticella soffre. Servono adulti che abbiano TEMPO e che CAMMININO LENTI e si fermino ad ASCOLTARLI prima che sia tardi.

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Cieloturchino

17 settembre 2013, 10:01

...io parto dal concetto che " i diversi" debbano essere rispettati... Il rispetto per il prossimo lo si acquisisce dai primi anni di vita seguendo l esempio dei genitori e poi c e anche una componente caratteriale.. Ora mi chiedo: perche un bambino sensibile, introverso, non violento per indole debba subire dai più un non rispetto del proprio essere? Dove e scritto che bisogna rispettare il gruppo-forza e non il contrario??? I bimbi agnellini sono bimbi particolari..con grandi attitudini ...ma questi loro pregi non vengono visti e accolti dai più...una società cosi non cammina di certo verso un cammino evolutivo..

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intro

17 settembre 2013, 09:31

Buongiorno Josè., Grazie della risposta.
Io la vedo come Virgolino: è normale che hannno smesso di stuzzicare la vicina quando la nonna ha presentato loro il conto, non col dialogo, quindi coi bulletti viva la ciabatta! e chi fa il proprio dovere facendo valere i propri diritti.
oggettivamente oggi è molto meglio di ieri, io ricordo bacchettate sulle mani dalla maestra, ( e guai a dirlo in casa che ne prendevi il doppio) ricordo professori delle medie difendere altri ragazzi vittima di minace, ma difenderli col cric della macchina in mano, ricordo risse di intere compagnie, ricordo medici (ho parlato di sanità perchè nel post prima si parlava di logica commerciale) dire "eh ormai ha la sua bella età", a persone di 65 anni. cose che forse ci siamo dimenticati ma quarant'anni fa c'erano. Tra tanto progresso e molti diligenti vedo qualche lavativo (non il contrario) e una disfunzione: la paura per le denunce ed esposti che fermano le ciabattate, linguaggio universale.
Grazie, ciao.

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Avatar AngeloBona

AngeloBona

17 settembre 2013, 08:58

Cari amici, il bullismo è una piaga sociale che non deve essere giustificata con giochini volti a rafforzare l'istinto di sopravvivenza. Sto parlando del "grave bullismo" non delle scaramucce scolastiche o dei piccoli litigi. Parla di un gruppo di babbuini ridens che si accaniscono ogni giorno contro un solo agnellino che non sa e non puo' difenderesi. Parlo di un bambi dilaniato da famelici dingo. Occorre che in ogni scuola venga istituito un servizio di ascolto/denuncia dei fenomeni di bullismo. Mi è capitato di assistere personalmente e di subire attacchi di bulletti per fortuna non molto pericolosi. Sono stato costretto a reagire difendendomi snaturando la mia natura non violenta. Ricordo un compagno di classe che volo' per una decina di metri sfasciando i banchi della quarta liceo. Bene , anzi malissimo. Il professore di filosofia ancora tremante commento': "terribile, ma...vedere battersi due giovani maschi..." Da quel momento ho imparato a non degradarmi mai piu' in quel modo.

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Virgolino

16 settembre 2013, 22:26

con questo non voglio giustificare il bullismo,specie nelle forme portate agli eccessi che sfociano in veri e propri abusi,però la dialettica vittima-carneficie,necessita che questi 2 ruoli siano impostati e non è che semplicemente basta essere timidi per diventare vittime.Sono stata una bambina molto timida anche io,però accettavo il gioco coi compagni,accettavo la vita di società,accettavo la battuta e anche lo scherzo a volte un pò pesante.Ci sono bambini(figli unici)educati alla NON condivisione di nulla ed è sufficiente sbagliare una parola per farli frignare.Io credo che la famiglia sia la prima responsabile,di certi vuoti esistenziali che poi portano a essere"vittime"perenni,a non imparare mai a difendersi.Dalla scuola ho ricevuto atti di bullismo da insegnanti,mai da ragazzi.Vivo in un paese piccolo,dove i miei genitori conoscono i genitori dei miei coetanei e si parlano.Prendavamo in giro un bambino alle elementari xchè era alto e anni dopo suo fratello ha sposato mia sorella.

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Virgolino

16 settembre 2013, 21:36

io da piccola sono stata un pò una "bullina"..terza figlia di 4 fratelli ero talmente abituata alle scaramucce continue coi fratelli,alle sopraffazioni,alle prese di potere e posizione,ai micro-furti di giocattoli e caramelle,che credevo che questa stessa"jungla"si applicasse anche all'esterno.Mi bastava un piccolo gruppetto:io,mio fratello e la vicina di casa,coi cui facevamo comunella per attaccar briga sullo scuolabus,con quella tontarella che stava nella via a fianco...le abbiamo fatto un sacco di dispetti,non ce l'avevamo con lei,semplicemente era taciturna e asociale e ciò bastava a tormentarla.Dopo una serie di pianti,la sua nonna ci ha minacciati con una ciabatta...ed è morta lì.Credo che certe dinamiche si formino indipendentemente dalla cattiveria delle persone.Ci si sente forti in gruppo e se ci fate caso i "sottomessi" sono quai sempre figli unici,che non hanno fratelli pronti a spalleggiarli,nè un grande giro d'amici,abituati come sono a non spartire nulla con nessuno.

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Avatar nella

nella

16 settembre 2013, 17:51

Mia figlia ha avuto problemi di bullismo addirittura coi suoi cugini. La avevano
individuata come la piu' debole e ogni domenica era un supplizio; i pianti che
si levavano di continuo erano quelli di mia figlia. A 8 anni ha iniziato il suo percorso con gli scout ed e' stata la sua salvezza.
Devo dire che sono d'accordo con Jose': la scuola non aiuta, anche se ci sono
casi di insegnanti veramente eroici, la stragrande maggioranza un po' se ne frega, d'altronde sono sottopagati. In America c'e' stato il caso di Joh Taylor Gatto che si e' dimesso dopo tanti anni di insegnamento. Gatto afferma che questo sistema scolastico e' orientato ad insegnare la "confusione". Il sistema
scolastico distrugge l'individualismo e impone il conformismo. Ai ragazzi viene insegnato di smettere di fidarsi delle proprie percezioni. Devono memorizzare "fatti" senza spiegarne il significato. La scuola distrugge l'entusiasmo e la creativita'. Il "suono della campanella" e' una forma di controllo mentale

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jose asdrubale

16 settembre 2013, 17:14

Ciao Intro, anch'io credo nella professionalità e serietà di molte persone. Posso dirti che sono delle onorevoli eccezzioni e che in ogni caso gli educatori vanno formati, aituati e seguiti... E per questo ci vuole una "volontà" da parte delle istituzioni. Il ruolo di EDUCATORI è carente.In alcuni testi si parla anche di una "vocazione". Fare gli insegnanti oggi è quasi un lavoro di ripiego. O no?
In ogni caso non vorrei favorire una "reazione" alle mie affermazioni.
Il bullismo ha tanti origini e (per me, per la mia esperienza) quanto ho scritto riguardo la scuola non aiuta.
Famiglie divise,TV,playstation,l'immagine di una società estrememente competitiva...
Non capisco la relazione con il sistema sanitario.
Ma tornando al tema proposto: tu cosa pensi del bullismo e delle sue origini? Io sto rispondendo concretamente ad una domanda riguardo la nostra concreta esperienza personale, quella dei nostri figli...

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intro

16 settembre 2013, 16:37

scusate, non sono d'accordo, credo nella serietà, professionalità e umanità di insegnanti e personale sanitario che nonostante le molte ristrettezze e le mancanze soggettive in alcuni casi tiene in piedi una baracca che confrontata a quella di trenta anni fa è una reggia.
un saluto al tutti.

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Avatar Cieloturchino

Cieloturchino

16 settembre 2013, 13:45

Mi trovo d accordo anche con l ultimo post di Jose...penso che il motivo della non educazione sociale, politica e personale abbia come fine tenere a bada un popolo- gregge cosi facendo nessuno osa oltrepassare linee di confine che i pochi hanno impartito. Stesso succede nella sanità dove ti curano come meglio serve al consumismo... Sarebbe cosi bello e semplice vivere in una società basata sull amore e rispetto reciproco.... Ma sembra utopia ...

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

16 settembre 2013, 12:08

Vedo che molti di noi percepiscono nella scuola un punto debole.Io penso che in generale ed in tutti i campi sia scomparso il ruolo di EDUCATORE e siano scomparse le figure di riferimento caratterizzate dall'autorevolezza guadagnata al meno nella propria esperienza di vita. Gli insegnanti non vengono formati per educare e un po' fa anche comodo non sentirsi più nell'obbligo di svolgere un compito così impegnativo e non riconosciuto. Ma, siamo sicuri che la generazione che oggi lavora nell'insegnamento abbia a sua volta ricevuto un'educazione all'altezza?O siamo già in presenza di un degrado ormai inevitabile?Certo che al "DUE" interessa senz'altro DISEDUCARE poiché questo significa allevare schiavi, promuovere l'inconsapevolezza, formare soggetti manipolabili.Educare alla LIBERTA individuale inculcando valori come la solidarietà e il rispetto, per non parlare di AMORE verso gli altri e verso l'Universo è senz'altro troppo pericoloso. Si rischia di costruire un mondo migliore.

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SILVIA MELANIA

16 settembre 2013, 11:19

Per esperienza personale penso che il BULLISMO PSICOLOGICO sia il peggiore di tutti. Che sia praticato da compagni o maestre. Se una maestra dice ad un alunno che e' uno psicopatico solo perche' non riesce a stare fermo e zitto durante una NOIOSISSIMA lezione di storia o geografia certo non fa bene perche', si sa, certi bambini poco educati si coalizzano con la suddetta nei confronti del malcapitato trattandolo come un deficiente quando non lo e'.Il bambino in questione, CHE NON E' UN BULLO, dopo un po' reagisce nell'unico modo che gli rimane. Se le maestre pensassero prima di tutto ad insegnanre ai bambini la CONVIVENZA PACIFICA SOTTO TUTTI GLI ASPETTI prima ancora della storia o della geografia i bambini imparerebbero ad accettarsi e ad amarsi in modo incondizionato ( LO NASCONO COSI'). Ma, LE PAROLE A VOLTE FERISCONO MOLTO DI PIU' DEGLI SCHAFFI., La scuola e' il primo SISTEMA SOCIALE che deve imparare a CAMBIARE .

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Cieloturchino

16 settembre 2013, 10:38

Io ho insegnato a mia figlia che la violenza non è mai una cosa giusta ...non ho mai insegnato a restituire schiaffi ...ho sempre fatto comprendere che chi lo fa ha avuto un educazione basata su "principi poco carini"....

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intro

16 settembre 2013, 09:48

Il brano ELFO è spettacolare!
Piacere a tutti non è possibile, e non è possibile pagarne sempre il prezzo.
Chi è timido ne sia orgoglioso, e consapovole che ogni bullo sa benissimo che la sua ira, dovesse scatenarsi, è la peggiore perchè, come tutti i razionali, il timido è spietato in combattimento, va fino in fondo. Solo che il bullo arriva guisto giusto fino a non fare accendere la scintilla, ma se per orgoglio fosse così, è lui quello che ci rimette di più alla faccia dei compari: non è stato capace di tenerti sotto. Di sicuro non ci riprova, anche se vincesse la rissa.
Alleviamo i nostri figli nell'amore, ma insegnamo loro a dare per amore (di giustizia) qualche schiaffo, mica fa male, fa solo riflettere chi non capisce altro linguaggio.

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Cieloturchino

16 settembre 2013, 08:54

Purtroppo mi trovo completamente d accordo con Jose...lavorando con bimbi in primissima eta posso dire che la loro anima è davvero pura e innocente
.i genitori strutturano la loro personalità a loro immagine insegnando loro con l esempio la sopraffazione e il giudizio sugli altri. Quindi i piccoli a cui viene insegnato la non violenza, il rispetto per l altrui pensiero , l amore per la vita, per la natura, per gli animali passano per deboli e quindi " da prendere di mira". E il giro si allarga fino ad un bullismo psicologico da paura. Mia figlia è stata una bimba che ha subito parecchio e tutt ora ne porta le conseguenze..

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

16 settembre 2013, 08:30

Ciao,posso soltanto dire che per me la scuola come istituzione ha perso il suo ruolo educativo.Si limita a riempire la testa dei ragazzi soltanto di informazioni.
L'insegnante dalla maestra della materna fino al professore del liceo non svolgono più alcun lavoro rivolto all'anima dei bambini-ragazzi.Eppure, si sa che nella scuola trascorrono tante ore al giorno e che diviene una palestra di scambi tra coetanei, e che influisce moltonella formazione della personalità... Una occasione d'oro persa,spreccata nella banale meccanica dei compiti,delle interrogazioni,degli esami,delle ricerche in internet ...Ma nel frattempo i ragazzi 'vivono' e si 'educano' anche dagli stimoli che ricevono (o dalla loro mancanza)Ricordo quando mia figlia stava male, l'atteggiamento dei professori.Nessuno ha pensato di dire ai compagni di avvicinarsi a vedere come stava,a portare i saluti.Non si insegna la solidarietà per chi è in difficoltà,ma la soprafazzione.Poi ci si stupisce?

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Avatar ELFACINC60

ELFACINC60

15 settembre 2013, 20:33

Bene....non solo a scuola c'è questo famigerato fenomeno....ma anche nei luoghi di lavoro.....soprattutto in questo periodo di crisi dove serpeggia la paura inoculata dai potenti per tenere sotto controllo il popolino e questo che fa? cerca un Capro Espiatorio.....non è cambiato nulla dall'era della pietra.....e come al solito ci va di mezzo chi non c'entra....fondamentalmente l'essere umano nasconde ben bene dietro le buone apparenze e il bon ton....molta cattiveria latente....basta guardare la cronaca che sbeffeggia ogni concetto morale.....viviamo l'era della rattatuja e del vuoto totale interiore.....chi è orientato alla ricerca interiore di solito è una persona introcersa e riflessiva, il contrario del modello estroverso e vincebte ( andove dico io ?) imperante... e allora che accade : chi è introverso, riflessivo, che cerca do avere una sua idea sulle cose e non si adegua ALLA MASSA INFORME SOCIALE DI OGGIGIORNO è percepito come la pecora nera da far fuori....Grazie e Ciao.

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Avatar ClaraM

ClaraM

15 settembre 2013, 20:23

Ciao a tutti, questo argomento mi tocca da vicino perchè da bambina e poi da adolescente sono stata vittima di bullismo. Ora si è tramutato in mobbing sul posto di lavoro. Sono sempre stata piuttosto riservata e timida, non facevo gruppo con i miei compagni di classe e non vestivo alla moda. A 12 anni durante il 2° anno di scuole medie, ho subito il bullismo di due miei compagne che mi minacciavano di picchiarmi se non le aiutavo durante i compiti in classe e una volta mi hanno spinto giù dalle scale per divertirsi. Poi negli anni successivi ho avuto problemi con la scuola e il lavoro un pò a causa del trauma che mi sono portata dentro da allora un pò per il mio carattere schivo. Faccio sempre fatica a socializzare anche se ora la situazione è migliorata, rimane in me la sfiducia la paura di essere emarginata se non mi conformo agli altri.
Non so se dietro a questa difficoltà si cela una karma mosso da me in altre vite, probabilmente è così...

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