Cari amici,
vorrei spiegarvi perchè occorre un poco di calma e di pazienza prima di accedere al mondo dell'ipnosi regressiva.
Molti pazienti pensano che la trance sia un viaggio urgente, immediato da approcciare come un' esperienza da non preparare, una sorta di "camminata sul fuoco" o peggio "un giro sull'ottovolante".
Durante la prima visita mi rendo conto quanto i pazienti abbiano trascurato le leggi fondamentali della salute e della prevenzione. Moltissimi hanno un intestino gonfio e disbiotico, cioè con una cattiva flora batterica intestinale (si dice microbiota). Tanti hanno una tiroide in avaria e non lo sanno.
Vi chiederete cosa c'entra l'ipnosi regressiva con la pancia, o con la tiroide, ma vi spiego subito la correlazione. Senza una corretta produzione di serotonina da parte delle cellule enterocromaffini della mucosa, l'intestino diviene gonfio e pigro.
Poi in successione di eventi, anche i neuroni dell'encefalo ne risentono, perchè la serotonina favorisce la permeabilità della barriera ematoencefalica attraverso la quale passano i nutrienti utili al nostro cervello. Esiste quindi un asse intestino-cervello che deve essere conosciuto e riequilibrato prima di intervenire con l'ipnosi regressiva. Non vi preoccupate, di norma basta poco tempo per migliorare la produzione di serotonina ad esempio eliminando il glutine dall'alimentazione e seguendo un sano regime nutrizionale.
Non vi consiglio di praticare ipnosi regressiva senza aver messo a posto anche la tiroide.
Anche in questo caso dopo la prima visita si puo' con semplici analisi sanguigne scoprire eventuali deficit o iperfunzioni di questa ghiandola cosi' importante per le nostre funzioni superiori, cognitive, psicologiche e spirituali. Il messaggio che vi mando con questo post è: l'ipnosi regressiva deve prodursi su un terreno adatto all'attecchimento e cioè dopo un attento riequilibrio psicosomatico. Anticipando l'uso dell'ipnosi regressiva senza avere preventivamente armonizzato la nostra biochimica e la nostra anima si puo' perdere una occasione di ricongiunzione all'Uno.
Alcune persone mordono il freno spesso perchè un percorso di medicina psicosomatica e di ipnosi regressiva richiede una decina di sedute e non uno o due incontri. Questa visione miracolistica e superficiale dell'ipnosi regressiva favorisce il pauroso marketing che alcuni disonesti promuovono a soli fini di lucro, non certo di terapia.
Quindi l'ipnosi regressiva, va preparata, progettata al fine di una riuscita piu' sicura.
Il corretto funzionamento biologico e psicologico favorisce l'induzione in trance con la finalità di migliorare la qualità della nostra vita.
Una carenza di vitamina D, un ipotiroidismo, una deficitaria produzione di serotonina intestinale interferiscono con l'attivazione dei centri sottocorticali, il cosiddetto cervello primitivo fondamentale radar dell'ipnosi e antenna dell'Uno.
Domande: considerate l'ipnosi regressiva come un' esperienza una tantum? La valutate una momentanea curiosità? Sapete che i radar dell'Uno devono essere prima orientati ed accesi? Come sta la vostra serotonina intestinale? La tiroide è a posto? Come funziona il vostro asse intestino cervello? Avete una visione miracolistica dell'ipnosi regressiva? Comprendete l'importanza di un riequilibrio psicosomatico preventivo al viaggio di ipnosi regressiva?
Buona Vita Angelo Bona
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