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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

AMO LA GENTILEZZA

Moltissime grandi anime si sono interessate del tema della Gentilezza.

Dante nella Vita Nuova fremendo per Beatrice afferma: "Tanto gentile e tanto onesta pare | la donna mia quand'ella altrui saluta".E  ancora nel Talmud leggiamo ;"Gli atti di gentilezza pesano quanto tutti i comandamenti.

Perfino grandi attori come James Dean trattano di questo tema quando dice: "Solo le persone gentili sono veramente forti".

Il Dalai Lama ancora ripete spesso "Kindness is my religion", la gentilezza è la mia religione. Secondo lui, la gentilezza dietro l'apparente debolezza è rivoluzionaria e può cambiare gli uomini e il mondo.

Ritrovo una frase attribuita al  Buddha Siddhārtha Gautama:" La gentilezza dovrebbe diventare il modo naturale di prendere la vita, non l'eccezione".

Mi chiedo a questo punto come mai raccogliendo queste perle di Luce dai Maestri viviamo in questo mondaccione sgarbato, rozzo, aggressivo.

Sono appena stato "sbranato" da un anziano che contendeva un parcheggio come se si si trattasse di una trincea. della seconda guerra mondiale.  L'ho presa persa ed ha continuato a borbottarmi dietro. Perchè devono accadere queste cose che sono il  minimo comune denominatore dell'ignoranza?

Nell'induismo e nel buddhismo incontriamo frequentemente la gentilezza amorevole come ingrediente fondamentale della consapevolezza e dell'illuminazione.

L'ego brontola e rudemente carpisce a sè cio' che ritiene gli sia dovuto e cioè tutto. Nella fase primordiale di sviluppo della coscienza spirituale cio' è assolutamente normale, si inizia dall'avidya, l'inconsapevolezza e si risale nelle vite all'Unificazione o coscienza dell'Uno.

Nel buddhismo Theravada il termine mettā significa appunto gentilezza amorevole verso tutti gli esseri.

La pratica  della meditazione che fa crescere mettā si inizia solitamente  con la coltivazione della compassione e dell'amore per se stessi, poi per le persone amate, gli amici, i maestri, gli stranieri e, infine, si impara ad interagire gentilmente con  i nemici. Questa meditazione rappresenta un buon metodo per calmare la mente, essendo un "antidoto" all'ira. Naturalmente anche l'ipnosi regressiva è una ottima dissolutrice di conflitti interiori che non ci permettono di usufruire del nostro potenziale di gentilezza.

 

Chi sviluppa la mettā difficilmente sarà perturbabile e potrà sopprimere la rabbia sul nascere.

Ancora piu' dettagliatamente:

I sei passi del mettā bhāvanā sono coltivare amore e benevolenza verso:

1.    Se stessi

2.    Un buon amico

3.    Una persona neutrale

4.    Una persona  nemica

5.    Tutti quattro i precedenti

6.    Gradualmente si contempla con amorevolezza  l'intero Universo

 

Domande: Vi connsiderate gentili? Riuscite ad essere gentili verso voi stessi? Trattate gentilmente anche chi vi è antipatico o ostile? Siete gentili verso l'Uno? Pensate che una maggiore gentilezza potrebbe cambiare il mondo?

Buona Vita Angelo Bona

 

Per informazioni e appuntamenti: tel 3279011694

Postato il: 09/11/2013 | Letto 3.624 volte | 

News ed informazioni utili

Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
40134 Bologna

Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post25 Commenti al post

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Avatar Elenad

Elenad

12 novembre 2013, 11:11

Non credo, purtroppo, di mostrarmi sempre gentile..anzi a volte mi definerei un po' sgorbutica e mi spiace ammetterlo, ma mi viene da essere poco gentile in particolar modo verso me stessa e i miei famigliari..come mai? Me lo sono spesso chiesto e non ho ancora trovato una risposta esauriente. Io penso che spesso alla base della poca gentilezza ci sia il nervosismo e alla base di questo ci sia l'incapacità di ritagliarsi del tempo per pensare, riflettere, meditare...più ci si affanna, più si reagisce come barboncini ringhiosi pronti a mordere per qualsiasi inezia, c'è bisogno di tempo, spazio e respiro..non so ma a me vengono in mente queste tre parole quando penso alle radici della gentilezza...

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Avatar Sunflower

Sunflower

12 novembre 2013, 07:34

Buongiorno a tutti. Grazie Josè per le tue parole, si sente proprio che sgorgano da un Cuore luminoso e gentile

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gianpiero

11 novembre 2013, 19:16

Cerco di essere sempre gentile, per quanto sia difficile. Alcune volte riesco a comprendere cosa significhi compassione e cosa significhi comprendere l'immaturita' della persona che in quel momento poiche' arrabbiato o triste si comporta come si comporta. Ho cmq dei grandi alti e bassi e in altri momenti mi verrebbe voglia di tappar di mandarli a quel paese. Piu' cresco pi' maturo, pi' mi rendo conto che il mondo che il mondo e' bloccato in un continuo loop che lo porta ad essere costantemente arrabbiato o frustrato. In piu' siamo sempre cos' spaventati per ogni minimo cambiamento anche se poi rimanendo dove siamo siamo arrabbiato o frustrati. E' divertente il mio io interiore mi stava gia' insegnando i sei passi del mettā bhāvanā senza sapere neanche che esistesse. Un forte abbraccio. G.

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Avatar fafi

fafi

11 novembre 2013, 15:59

Che bella la carezza che esce dal cuore, José, l’abbraccio a tutto e tutti.
La gentilezza vera, si, sgorga dal cuore e si accompagna alla delicatezza, alla lentezza, al dare e darsi tempo per sentire il soffio d’amore che ci anima e che ci unisce.

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Avatar Risveglio

Risveglio

11 novembre 2013, 15:47

L'altro giorno ho fatto un esperimento con l'impiegato della posta di piu' sgarbato ed antipatico... sono gia' partita bene distraendomi e perdendo il mio turno... e' stato chiamato il mio numero ma io ero sulle nuvolette. Vado da lui e ovviamente mi parla in maniera acida, cosi' gli rispondo chiedendogli scusa e ammettendo di aver sbagliatissimo (funziona sempre). Poi mi fa la ramanzina perche' secondo lui io e i miei colleghi sbagliamo delle procedure (ma va la! dopo poco si rimangera' le parole). Ad un certo punto carpisco dalle parole che scambia con una sua collega che il suo caffe' nel retro si stava raffreddando... cosi' lo colgo in contropiede e gli dico... ma vada a prendersi il caffe'! Non vorra' mica farlo diventare freddo, poi diventa cattivo... vada vada... io aspetto non c'e' problema! E finalmente a quel punto mi dice timidamente grazie. Insomma alla fine di tutto andando via lui mi saluta col sorriso e mi dice anche arrivederci! Hihihi esperimento gentilezza riuscito :)

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Avatar PAOLA TS

PAOLA TS

11 novembre 2013, 10:14

Concordo con Josè sul fatto che l'aggressività derivi dalla paura. La gentilezza e la mitezza sono dentro di me da sempre, ereditate dall'esempio dei miei genitori, però per un certo periodo sono state soprattutto sintomo di una mia grande insicurezza. Adesso va meglio e varie volte ho sperimentato direttamente come l'essere calmi e gentili sortisca effetti quasi miracolosi sugli altri. Ho una vicina che si scalda subito, ho provato a "guardarla" con compassione andando oltre l'apparenza ed ho visto la sua paura e tristezza di donna sola con una figlia che ha dovuto affrontare la vita in solitudine e mi sono rivolta a lei con sorrisi e grande gentilezza. Così siamo riuscite a parlare di problemi condominiali per quasi un'ora con tranquillità ed alla fine mi ha salutato sorridente e contenta. Ovviamente certe volte ti trovi davanti persone assolutamente impermeabili alla gentilezza ed in quel caso non resta che girare sui tacchi ed andarsene.

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Avatar franci

franci

11 novembre 2013, 10:00

La gentilezza, con un azzardo di immodestia, credo di averla dentro da quando sono nata. Mi dà gioia praticarla a sorpresa con le persone che non se lo aspettano e sono grata per quella che ricevo. Purtroppo non ho ancora imparato bene ad averla nei confronti di me stessa quando, come dice Virgolino, sei ricambiato "a pesci in faccia". Sono certa che una maggiore gentilezza può cambiare il mondo ma ciò richiede la consapevolezza che tutti siamo Uno e la Gentilezza-Amore verso l'altro ritorna ancora verso di me.
Buona giornata di sole. Francesca

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Virgolino

10 novembre 2013, 23:42

"Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta,ch’ogne lingua deven tremando muta,e li occhi no l’ardiscon di guardare"e ancora"e par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d’amore,che va dicendo a l’anima:Sospira."Certo il mitico Dante ha saputo descrivere bene la"gentilezza"..ma ancora al Canto V dell'Inferno troviamo"Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,prese costui de la bella persona che mi fu tolta;e 'l modo ancor m'offende.Amor, ch'a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer sì forte,che,come vedi, ancor non m'abbandona."Pare ci sia una reciprocità del sentimento benevolo amore-gentilezza.Secondo Dante l'amore coglie le persone dal cuore gentile e chi è amato non può fare a meno di ricambiare i sentimenti dell'altro. La stessa cosa se ci pensiamo funziona con la gentilezza,è difficile usare cortesia a una persona ed essere ricambiato a pesci in faccia,eppure a volte succede,ma nn significa che un seme non sia stato piantato.

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Lupus

10 novembre 2013, 23:38

In giro per la nostra grande e amata Madre Terra, c'è una frase che, come una farfalla bellissima, svolazza nei cuori di chi l'ha fatta propria: "Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso".... Non ne conosco l'origine, ma so che è un potentissimo dolcificante. E non ha controindicazioni.... Om Shanti

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Avatar Rosabianca

Rosabianca

10 novembre 2013, 22:05

Ringrazio Angelo per lo spunto di riflessione/introspezione che ci ha donato in questa domenica autunnale,
Condivido il pensiero del Dalai Lama "la gentilezza è la mia religione", ha un potere molto forte che raggiunge direttamente il cuore e può avere conseguenze impensabili. La gentilezza è il mio punto di forza, sono una paladina della gentilezza e mi sforzo di difenderla e metterla sempre in pratica, riconosco essere un mio tratto caratteriale da sempre e sento che nasce propria dalla mia anima, sì è proprio una gentilezza d'animo. E mi ritrovo anche in tutto quello che amorevolmente scrivete e condividete. Grazie.
Per chi non lo sapesse l'Onu celebra, ogni 13 novembre, la Giornata Mondiale della Gentilezza. Se ognuno di noi fosse più cortese con il prossimo il mondo sarebbe sicuramente migliore.
Con Amore e per Amore

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piccola Marghe

10 novembre 2013, 20:33

Cari tutti, vado a dormire con Gioia e calore nel cuore. GRAZIE. Leggendo i vostri commenti ho provato SPERANZA in un mondo migliore, già presente e palpabile. Ho trovato nelle vostre parole GENEROSITÀ, MISERICORDIA e, soprattutto, la volontà di non essere spaventati dal mondaccione che, forse, chiede di essere compreso ( non giustificato) nella sua natura e funzione. Serena notte, GENTILE rete di Luce.

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Martinariccardo

10 novembre 2013, 19:33

Io sono quasi sempre gentile( di indole ) con il mio prossimo! Questo grazie un po l'educazione che ho avuto, e grazie anche il catechismo e le parole di Gesù. Ciò nonostante riesco a non esserlo con me stessa! A volte mi scappano ceffoni alla mia autostima e la sconfitta e la tristezza mi assaltano il cuore. La gentilezza è fondamentale per me e prego Dio perché arrivi in abbondanza per soddisfare quel gran bisogno di riceverne.grazie Angelo per il grande lavoro che fai! Un caro saluto.

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Avatar laura.f

laura.f

10 novembre 2013, 19:20

Ciao a tutti. Rispetto al mio passato sicuramente oggi riesco maggiormente ad essere gentile con me stessa, frutto del percorso personale intrapreso. Sento che la gentilezza mi appartiene, anche se a volte l'ego prende il sopravvento e mal tollero le ostilità ed antipatie altrui.
Mi ritrovo spesso a Ringraziare l'Uno anche per ogni più piccola cosa, e sono più che convinta che la gentilezza cambia veramente il mondo, ma solo partendo prima da noi stessi; infatti, nei momenti in cui la gentilezza é mia alleata mi sento maggiormente connessa all'Uno, ed ho sperimentato che ciò favorisce l'incontro con altre anime dal fare gentile, perché entro in un circolo virtuoso.
La gentilezza é il linguaggio che la nostra anima utilizza per esprimersi e quando si incontrano persone che si comportano come quell'anziano che ha "sbranato" Angelo, e che magari si infastidiscono anche della gentilezza altrui, é certo che non stanno ascoltando la propria anima.
Un abbraccio a Tutti. laura

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

10 novembre 2013, 18:53

Credo che la gentilezza d'animo sia la conseguenza di una maturazione. Il frutto di un processo che progressivamente va annientando la Paura che è il vero motivo dell'aggressività, della rozzezza e della prevaricazione.
E' un arrendersi all'Amore.
La gentilezza vera, (non quella da strapazzo delle buone maniere superficiali) è quella carezza che esce dal cuore, quel abbraccio a tutto e tutti, quella comprensione degli altri e delle situazioni anche più piccole della vita che non risiede in un senso di superiorità ma di fratellanza, che va indirizzata agli uomini, alle cose, agli animali, alla Natura.
E' il trionfo del Se.
"Essere fragili come un uccellino per essere indistruttibili".
La gentilezza fa esempio, fa scuola.
Aiuta gli altri ad evolvere e dipinge il mondo di azzurro.

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Avatar fafi

fafi

10 novembre 2013, 13:11

Mi piace tanto poter parlare della gentilezza, grazie Angelo.
La gentilezza è dell’anima, e un’anima gentile è gentile con sé stessa e con gli altri. Credo che liberare e la propria anima gentile sia un dono che ci portiamo dietro dalle vite, e che insieme sia un cammino evolutivo attuale di continuo affinamento. E’ una vibrazione che emana da ogni piccolo gesto, dai toni, dai movimenti, dagli sguardi, ed è una vibrazione che non dipende dall’interlocutore o dal contesto ma da un modo di stare con se stessi e quindi nel mondo.
Per me la gentilezza con me stessa è una delle chiavi che mi sta insegnando a volermi bene, e mi accorgo che inizio a generare gentilezza anche negli altri nei miei confronti, finalmente, e questo mi commuove. Rilevo tocchi gentili, gesti semplici, sguardi, che sono carichi di cura, di rispetto, di un messaggio che mi è tanto mancato, e che ho provato a darmi da sola: ‘ti vedo, ti onoro, so il tuo valore e busso gentilmente alla tua porta e attendo gioiosa’.

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raggiodilunatica

10 novembre 2013, 12:54

Ciao a tutti,
è la prima volta che scrivo sul blog. Proprio l'altro giorno ho frequentato un bellissimo corso per operatori sanitari sulla gestione dell'aggressività dell'anziano, che è un fenomeno in forte crescita. E' difficile essere gentili con le persone perchè non basta la spontaneità (a meno che l'interazione non sia molto breve), in realtà bisogna lavorare - non poco - per mettere a punto un saper essere gentili. Perchè le persone quando sei gentile o generoso, tendono spesso a "prendersi il braccio", e allora sbilanciano te, e tu hai una giornata complessa da portare avanti. O sono manipolative.. O fanno danni e non riparano, com'è oggi costume, e tu resti lì a pezzi.. E l'insegnamento è di amare anche se stessi giustamente.. Tu vuoi essere gentile ma in situazioni complesse (all'ordine del giorno) non sai come fare.. oggi sta crescendo un movimento sul tema (gestione dei conflitti, psicoterapie varie..): una cultura di vera speranza perchè va oltre le petizioni di principio.

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pinuzite

10 novembre 2013, 10:50

Assolutamente amo la gentilezza, qualità preziosa e difficile da esercitare in ogni singolo istante della nostra vita! Io credo di essere 'un'aspirante gentile' cerco di usare gentilezza in tutti i miei rapporti ed esperienze, spesso ingaggiando una lotta strenua con la mia mente e le mie pregresse esperienze di vita che mi regalano ancora scivoloni su reazioni rabbiose e insofferenti verso l'inciviltà e la barbarie dei nostri giorni...Ma, nonostante le cadute che mi mostrano un aspetto di me che non amo, io continuo a lottare per migliorarmi, amando anche la mia debolezza e con la consapevolezza che la mia cosiddetta 'presa di coscienza/evoluzione' procede spedita ma a prezzo di prove sempre più ardue ... che io, come ANIMA, voglio superare. E allora sempre di più amo la gente, i miei alunni, i miei familiari, le cose belle che mi circondano che sono ammantate di una perenne gentilezza che, talvolta, semplicemente mi sfugge!!!

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max_music_terapy

10 novembre 2013, 10:24

Una battuta..:chi è aggressivo, scorbutico e quant'altro ha ancora reminescenze rettiliane,,...per il lavoro che faccio in campo psichiatrico come educatore e musicoterapista sostengo da sempre che solo l'essere gentili, calmi, quieti predisponi un ambiente adatto a poter dialogare e come massimo successo ottenere "un minimo di normalità" nella quotidianità con queste persone, detto questo l'essere gentili non può altro che riottenere la gentilezza e non subire l'aggressività e l'agonismo.
Riguardo al mondaccione esterno dove si incontrano individui carichi di stress e agonismo prevaricante tutto ruota a loro danno...pressione sanguigna, rischio ictus..e proprio gli anzianotti che dovrebbero essere i "saggi" per causa d'età son quelli con picchi di zuccheri del sangue elevato...rinunciare al duello verbale è sintomo di inteligenza .

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Avatar Manuela

Manuela

10 novembre 2013, 10:04

Caro dottore la vignetta del parcheggio mi ha fatto fare una bella risata! Ricordi che anche a Milano avesti da ridire con un automobilista che ti strombazzò infuriato e tu gli gridasti " ti amoooo". Sei forte! Ultimamente io mi sento gioiosa, non so perché ma è così e quindi sento che mi è più facile essere gentile. Poi mi aiuto con il sorriso. So che sorrido anche a me stessa. Ricordo il lavoro svolto per un breve periodo in una corsia ospedaliera dove l'approccio con la sofferenza del paziente veniva aiutato positivamente da un porsi con gentilezza ed un sorriso. Fai bene Pioggia a parlarne a scuola ai tuoi/ nostri bambini, saranno gli adulti di domani! Bello questo argomento, andrò a cercare le parole che hai scritto così imparo ancora un po'. Buona Rete di Luce.

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nino46

10 novembre 2013, 09:58


La gentilezza una parola che ha sempre fatto fiorire in me un’ esplosione di gioia, un termine che ha raffigurato la qualità essenziale del vivere nel rapporto tra le persone e che ha preso consistenza nella rappresentazione che la corrente del dolce stil novo ha saputo dare alla figura femminile donna –angelo intermediaria tra Dio e l’uomo, inducendo l’uomo a nobilitare il proprio animo. La gentilezza un’arma disarmante illimitata nella sua potenza che produce risultati insperati perché apre gli animi a livelli vibratori elevati; esempi di cambiamento di atteggiamento, di vittorie, di rivoluzioni, sono pieni gli annali storici e non è forse vero che l’esempio più vivo di questa qualità dell’anima sia riscontrabile nella figura del Cristo? Offrire, offrirsi non è forse l’atto più sublime dell’amore e l’amore non è l’atto principe di una gentilezza elevata alla massima potenza?
Nino

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Avatar adiandre

adiandre

10 novembre 2013, 09:57

Da diverso tempo ho fatto della gentilezza il mio sistema di vita. Ovvero, questo è ciò che voglio per me e per gli altri. Quasi sempre però viene presa per debolezza nella nostra società ed è qua che esce il difficile. Pur cercando di essere indifferente alla aggressività e dicendo solo buone parole tranquille, le persone riescono ancora a prevaricarti con la loro presunzione. Ho poi intrapreso una buona abitudine: niente di particolare, ma quando vedo una persona qualsiasi in difficoltà mi offro per aiutarla e, devo dire la verità, che ancora nessuno e dico nessuno mi ha preso per matta. Quando riesco a compiere questi seppur piccoli atti, il mio cuore si gonfia di gioia e sento che lì dentro ci sto proprio bene. Tantissimo Sole a tutti. Andreina

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Avatar pioggia

pioggia

10 novembre 2013, 08:44

Io credo di essere gentile e credo che la maggior parte della gente lo sia. Purtroppo, come spesso avviene i media non aiutano. L'aggressività lì è ovunque, nei gesti, nelle immagini, nelle parole, nei ritmi troppo veloci, nel look delle conduttrici-maliarde. Perfino i programmi di calcio...quante baruffe. E purtroppo la maggior parte della popolazione, compresi i bambini,guarda troppa tv.
Ho digitato gentilezza sul dizionario, sull'enciclopedia Treccani e poi su Google immagini, ho cercato titoli di libri e ho scoperto un mondo che tende al bello e al buono solo che è un po' nascosto. Grazie a questa tua suggestione ci ritroviamo qui a parlarne tra noi e sicuramente a condividerla con chi ci staaccanto.
Domani a scuola inizierò con la parola GENTILEZZA così ci ritroveremo permeati di questo nobile sentimento che fa stare bene noi e gli altri.
Ecco, soffermarci sul bello e sul buono ci farà evolvere.

GRAZIE Angelo.

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piccola Marghe

9 novembre 2013, 23:28

La Gentilezza contiene e sostiene. Penetra nel cuore. Supportata dall'assertivita' ti rende aperto, delicatamente amorevole e allo stesso tempo invulnerabile. Se ne può percepire la vibrazione e la forza. Chiara ed inequivocabile. Se riuscissimo a contattarla dentro di noi con la stessa intensità di un mantra ci permetteremmo di inumidire più spesso i nostri occhi e vedremmo cristalli d'amore negli occhi degli altri. Come potremmo percepire tutto questo senza l'esistenza della polarità opposta? Margherita

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Avatar Golia

Golia

9 novembre 2013, 22:54

A volte la gentilezza viene scambiata per debolezza o mancanza di carattere.
Forse l'essere umano e' diventato troppo chiuso e non riconosce piu' la gentilezza, la bellezza o la poesia. Si e' un po perso il contatto con la natura e gli animali; se sei gentile con Loro automaticamente e spontaneamente lo diventi verso te stesso e gli altri.

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Avatar Rosmarino

Rosmarino

9 novembre 2013, 22:43

Sono discretamente gentile. Non del tutto e sempre. A volte è proprio difficile esserlo, specie verso chi è maleducato o prepotente. La rozza ignoranza e tracotanza verso cui viene facile scontrarsi è sempre in agguato nella vita quotidiana : dal parcheggio, alle file dove non c'è il numerino, ai vicini buzzurri che fingono di non vederti e ti sbattono la porta d'ingresso condominiale in faccia. Io non ho elaborato ancora una gentilezza d'animo che sappia trasformare e mettere in buona luce questi modi e comportamenti del prossimo che vanno a toccare le nostre corde reattive, ma metto in atto una strategia tattica che possa produrre effetto: l'indifferenza, come se gli sgarbi ricevuti non esistessero, e canto salendo le scale trillando come un usignolo. Ebbene sì, ne godo del fatto di far friggere di stizza. Mi fa stare tre metri sopra il cielo !

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