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(16/07/2017)
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(Vicking)
Tutti i garriti
Buona lettura!
L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.
«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.
Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.
Tutti i libri del Dr. Bona
Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti
OGNANIOS E LA LIBERTA'
Care bellissime anime, mi piacerebbe riaprire la nostra “stanza di luce” che , qualche tempo fa, ci serviva come angolo di con – divisione .
Vorrei proporvi un tempo del quale, se volete, potremmo discutere assieme, riportando i piccoli o grandi progressi di ogni giorno e, perché no, le sconfitte e le difficoltà. Una specie di piccolo “diario di bordo”.
Mi piacerebbe cominciare a parlare della libertà e di quanto ci lasciamo condizionare e trasformare dai “legacci” che tessono inconsapevolmente le persone che condividono la vita ed il cammino con noi.
Quante volte, per non deludere le aspettative del prossimo, ci “deludiamo”, non siamo coerenti con i nostri principi, ci pieghiamo ad una volontà diversa dalla nostra?
Dove inizia e dove finisce il confine tra amore reciproco e rispetto ed invece essere “camaleontici” per paura del giudizio altrui?
Non credo sia importante fare altre domande per stimolarvi, ma aprire il cuore, quello sì.
Se vorrete, saremo qui ad ascoltare.
Siete sempre immensamente amati
Ognanios
Postato il: 16/02/2014 | Letto 4.101 volte |
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40134 Bologna
Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94
Scrivetemi a angelobona1@gmail.com
Buona vita,
Angelo Bona
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alnair | 24 febbraio 2014, 10:07 Vorrei trasmettere a coloro, giudicati dall ignoranza, la forza che libera dal giudizio altrui, colmarsi d amore e diventarne immuni.
Poiche' il giudizio autentico, e' quello che la natura compie dalle sue alte competenze, al solo scopo d insegnamento e d amore.
Vorrei accorrere come fa un angelo, nei momenti bui dei disperati, dei fragili adolescenti dei quali, sempre piu leggiamo storie ,tragiche conseguenze del giudizio altrui.
Concediamo un osservazione, un parere e non un giudizio a chi degno di umanita', ci e' stato vicino nel momento del bisogno, poiche' lo scopo e' amorevole.
Quando sei caduta e alzata sola circondata dall indifferenza, guardi tutti i giudici dall alto e noti come e' grezza e meschina la loro natura.
Poi salendo un po piu su, una luce ti insegna la compassione, tendi loro una mano e nulla piu puo ferirti e toccarti.
Dedicato a tutti gli adolescenti perche possano diventare adulti consapevoli.
Da Alnair 'una stella di luce. |
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tortorella | 22 febbraio 2014, 20:05 Grazie del benvenuto e dell'accoglienza! Sto anch'io cercando me stessa ed è per questo che sono qui a scrivere attratta da questa massa critica nella quale mi riconosco. Mi sono data il nome di tortorella perchè da quest'estate ho scoperto il mondo di questi volatili, li ho osservati nidificare e crescere la prole e mi fanno compagnia ogni giorno,Abitano nel mio giardino e attendono che gli dia il cibo. Questo succede da quando il mio amato gattone ha raggiunto l'UNO dopo tanti anni: prima tutti gli uccellini si tenevano a debita distanza. E così, dopo aver amato il mondo felino, adesso mi ritrovo ad amare anche il mondo delle tortorelle. Desidero tanto che si fidino di me e quando si avvicinano più del solito ne sono felice. Buon volo a tutti! |
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jose asdrubale | 22 febbraio 2014, 19:29 benvenuta anche tu in questo volo tortorella !
Non ti preoccupare di dire cose insensate o consensate.
Qui c'e gente che ha perso il giudizio (e non lo vuole piu' ritrovare) ma sta cercando di trovare Se stessa.
Le tortorelle sono bellissime. In campagna si avvicinano parecchio alla mia mano, ma ancora non si fidano del tutto.
E' che sono tanti migliaia di anni che gli animali hanno perso la fiducia in noi...
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Cieloturchino | 22 febbraio 2014, 12:51 Oltre lo spazio e il tempo la libertà di ognuno continua il suo cammino per ritrovare se stesso nella gioia e nell amore.. |
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Cieloturchino | 22 febbraio 2014, 10:31 Benvenuta anche a te Torterella,
Libertà ...una bellissima parola dalle molteplici sfumature..Penso che sia un grande obbiettivo lavorare su noi stessi ogni giorno per riuscire ad essere se stessi e non uniformarci a ciò che vogliono farci essere. La libertà degli altri va rispettata così come la nostra. Quindi quando parlo con qualcuno che non la pensa come me tranquillamente faccio notare che non sono d accordo ma che comunque rispetto la loro idea. Con questo tipo di comunicazione il più delle volte si apre una chiave d accesso con l interlocutore e riesco a sviluppare i miei pensieri e dire ciò in cui credo...
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tortorella | 21 febbraio 2014, 21:40 Chiedo scusa se non mi sono presentata prima.Anch'io è la prima volta che intervengo in questo blog, e non ho mai partecipato a nessun'altro blog in genere. Spero di essere accettata e di dire cose sensate, ma comunque sarò sempre sincera.Un abbraccio caloroso a tutte le anime di buona volontà |
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nella | 21 febbraio 2014, 20:20 Cari Tutti, sono appena tornata da un incontro di lavoro che si e' tenuto in un
posto bellissimo (e anche lussuossissimo) sul Lago di Garda. Quello che mi sono portata a casa e' una leggera depressione, depressione dovuta forse a questa fiera delle vanita' cui, a volte, noi dobbiamo prestarci. Abbiamo saputo solo alla fine di questi tre giorni che un nostro collega era stato "rottamato" perche' troppo vecchio ed acciaccato. Dobbiamo sempre essere belli e splendenti per saperci "vendere" bene. Fra queste persone io non mi sento a mio agio, c'e' sempre una tensione di base, c'e' sempre una sensazione come di "Grande Fratello", di qualcuno che controlli e che ha il potere di vita e di morte su di noi. Quindi in questo clima e' logico che ci siano discorsi sotterranei e non amorevoli, a volte. Io ne vengo coinvolta, mio malgrado. Mi associo a Jose' nel dare il benvenuto a Giorgia. Baci Gabriella |
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jose asdrubale | 21 febbraio 2014, 14:52 Benvenuta Giorgia |
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Giorgia | 21 febbraio 2014, 11:42 Ciao a tutti, questo è il mio primo commento, e trovo molto emozionante avere la possibilità di condividere con voi emozioni così intime e a volte difficili. Non è facile parlarne, così come è difficilissimo pensarci. Personalmente dopo la morte di mia madre, avvenuta quando avevo 13 anni, ho vissuto moltissimi anni fingendo di volere per me quello che desideravano i miei familiari..combinando dei disastri enormi e alla lunga stupendi, perché mi hanno “liberata” dalla prigione che mi ero creata. Il problema più grosso per me era,( e a volte è), capire dove finiva la mia volontà e iniziava quella altrui nelle scelte che compievo. |
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gianpiero | 21 febbraio 2014, 08:41 Quando ero piccolo, alle medie e superiori, ho avuto un rapporto conflittuale con i miei compagni di classe e alcuni professor che coglievano l'occasione di prendermi in giro. Certo ognuno a loro modo, i professori non direttamente, come gli alunni. Ma mi ricordo battute che mi hanno fatto soffrire. Stessa cosa con un gruppetto di ex "amici" dove mi son ritrovato una persona che ho re-incontrato durante l'università che si comportava allo stesso modo. Da tutto ciò dopo tanto penare imparato tante cose. Prima di tutto come ci si sente quanto ci si è presi di mira e, di conseguenza, non amo per niente provocare le persone anzi cerco di essere comprensivo. Certo alcune volte pure io son carnefice, so che non dovrei ma per mancanza di energia o per rabbia repressa non riesco a trattenermi. Ma non solo, ho imparato a non aver paura del cambiamento ed infine, indipendentemente da quello che dicono gli altri, ad essere felice con me stesso e di me stesso. |
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papavero | 20 febbraio 2014, 17:49 Caro Ognanios e cara massa critica, il posto di lavoro è sicuramente il luogo dove mi sento meno libera. Siamo in tanti e commenti e giudizi ce ne sono sempre. Come mi comporto io davanti alle critiche degli assenti? A volte bene, nel senso che riesco a starne fuori (questo se credo che la persona non meriti le critiche), altre volte, i commenti li faccio anch'io. Bruttissimo, lo so. |
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max_music_terapy | 20 febbraio 2014, 12:53 A volte parlare ad alta voce e dire le cose..oppure pensarle è uguale, latentemente..ma proprio di lato ciò che sei lo mostri alla fine sia con gli altri che con te stesso...i pensieri nascono e poi si spengono in altri pensieri e ciò che io creo come stimolo verso gli altri...essi a loro volta loro sono consapevoli che se vanno in riverbero" generano uno stimolo"....non c'è un pensiero giusto o sbagliato ma quello che noi possiamo neutralizzare ovvero non essere provocati.. impermeabilizzare la provocazione e trasformarla in un silenzio che non allude...la calunnia..il pettegolezzo nasce in partenza dove può attecchire. |
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tortorella | 20 febbraio 2014, 10:33 Parlare male degli assenti.. Da piccola ho iniziato a sentire commenti cattivi sulle persone e allora reagivo piangendo.Poi avanti negli anni la mia reazione era la rabbia di sentire esprimere giudizi con tanta superficialità e mi ripromettevo di non farlo anch'io. Mi sono presa sempre del tempo per cercare di capire se anche i miei giudizi erano affrettati. Ho ingoiato rospi su rospi, ma c'è un limite a tutto, e così alla fine, mio malgrado, mi ritrovo anch'io ad esprimere giudizi negativi sulle persone. Questo non mi piace, vorrei che regnasse maggiore armonia ovunque, ma ci sono persone delle quali non riesco proprio a condividere azioni e parole e quando i loro atti feriscono la mia anima mi devo pur difendere! Così ho imparato ad esprimere la mia libertà salvaguardando il mio essere sensibile. Non sto più solo zitta,Cerco di avere rispetto e buona educazione, ma ho imparato un po' di più ad esprimermi, e qualche risultato l'ho ottenuto.. |
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AngeloBona | 20 febbraio 2014, 10:31 Grazie Londinium della tua sincerità della tua anima, della tua Com-Unione con l'Uno. Ogni persona che ti ha flagellato è stata generata da te per apprendere l'Amore che ora rappresenti. Gazie del tuo dolore che ora si potrà tramutare in Gioia. Grazie della tua educazione per la massa critica e per Bimbo Gigio, |
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MorganaLaFey | 20 febbraio 2014, 04:07 Ormai è un anno che sono andata via dalla Provincia, quindi non ricordo se e quando mi sia capitato di sentir parlare male di un collega assente... mi capita spesso invece fra amici, e se è una persona che non conosco mi limito ad ascoltare, se invece la conosco cerco di mitigare il discorso (se sono in qualche modo d'accordo sul fatto che la persona assente sia problematica) oppure di difendere (se non sono d'accordo). Non mi è mai piaciuto che si parli male di assenti, e spero sempre che non lo facciano spesso con me. Parlando di libertà invece... dopo cena mi sono trovata con il mio amico, la famiglia guardava la tv e noi due lavoravamo alla canzone. E' bellissima... lui l'ha intitolata "Forse una farfalla". E' un testo poetico e spirituale, e parla anche di libertà. Mi piacerebbe farvelo leggere... ma forse lo farà lui stesso, se passerà di qui ^_^ Un abbraccio di luce dalla Fata Morgana |
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alnair | 19 febbraio 2014, 15:21 La liberta' e' amore,la fonte da cui proveniamo tutti, e' l energia che crea e trasforma , la liberta' e' dio, l'energia di cui tutti ne facciamo parte, dio e' amore.
Siamo nati liberi, puri,e' la nostra anima che porta il suo bagaglio di esperienze dalle quali spesso ci dobbiamo liberare a sua volta.
La liberta' e' un dono meritato, altrimenti non capiremo mai il suo grande valore. |
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Londinium | 19 febbraio 2014, 13:05 Carissimo Ognanios, e' da tanto che non scrivo un commento ma oggi, considerando il tema in discussione, ho deciso di usare la mia "liberta'" un po' appassita e di riflettere assieme a voi.
Anni fa' una paura mostruosa mi bloccava come una camicia di forza e mi guardavo bene dall'esprimere una mia opinione e di far sentire la mia voce. Come omosessuale sono stato oggetto di derisione da ragazzo, scuole medie e cosi decapitai, allora, la liberta', la spontaneita', la naturalezza del mio essere. Col passare degli anni ho scoperto che si puo' essere liberi anche senza l'approvazione del giudizio e del "rispetto" degli altri e che si puo' essere altro, divergere nelle opinioni. I legacci cerco di metterli alla parte di me che esprime giudizi affrettati, non pensati, non consapevoli che emergono dalla'ombra del mio essere ancora acerbo spiritualmente. Un tempo innescavo delle bombe di autocritica che mi lasciavano senza fiato. Adesso mi amo di piu' e rispetto me stesso anche negli altri. |
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golia | 19 febbraio 2014, 12:07 Purtroppo e' capitato anche a me di ascoltare cattiverie su persone assenti.
Ci resto sempre malissimo e mi sembra di cadere dalle nuvole quando capita !
Mi dispiace molto e siccome non posso cambiare le idee degli altri ( anche perche' quando cio' provato mi e' sembrato di buttare solo benzina sul fuoco ) mi alzo e vado a prendere una boccata d'aria. Questo comportamento mi ha portato a non sentire quasi piu' cattiverie sul conto altrui, probabilmente il loro bersaglio ora sono io :-) ma a me non importa anzi in giorni di estrema calma mi fanno quasi tenerezza. |
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jose asdrubale | 19 febbraio 2014, 12:01 Caro Ognanios, dopo più di vent’anni di lavoro in un ambiente “duro” e dopo essermi cacciato in tante lotte,conflitti e sofferenze di diverso tipo,ora che sono cresciuto posso gioire di una certa serenità tra colleghi vecchi e nuovi.Sento che gli voglio bene e credo sia lo stesso anche da parte loro.Conoscendomi nessuno viene da me a “parlare male” di un collega assente ma semmai a chiedere dei consigli su qualche situazione.Quindi cercando un miglioramento dei rapporti che io stimolo spingendo verso l’accoglienza e la comprensione del altro.Cerco di agire allo stesso modo anche con i miei capi e dirigenti parlando sempre con il cuore e facendo capire che, anche se dentro le mura della nostra sede di lavoro ogni situazione sembra ingigantirsi, in realtà va ridimensionata alzando lo sguardo e avendo compassione per la nostra condizione umana. Magnifica e difficile per tutti senza esclusione. |
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SentieroDiLuce | 19 febbraio 2014, 10:18 La mia storica Azienda, dopo una severa ristrutturazione, ha subito a livello umano, il duro passaggio in un ambiente completamente giovane e nuovo.
Ben vengano lavoro e novità!!!! Questo mi sono detta, per farmi un po’ coraggio e convincermi a ritenere tutto questo rinnovamento positivo.
Purtroppo, vecchia e nuova generazione non hanno legato molto e il risultato sono stati commenti e giudizi gratuiti su tutti noi.
Ne ho sentite di ogni, prese in giro e offese a persone con le quali ho condiviso tanti anni e a cui voglio bene.
Come mi sono comportata? Ho cacciato giù il rospo e mi sono caricata di rabbia a ogni commento, ho ritenuto inutile raccontare quanto quelle persone derise sono in realtà preziose.
Non ho voluto rispondere alle provocazioni e ho preferito compensare questa palese mancanza di rispetto, facendo sapere ai cari vecchi compagni, che la ricchezza nei loro cuori e l'esperienza accumulata non devono temere nessuna bassezza.
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Ognanios | 19 febbraio 2014, 07:42 Grazie per la vostra partecipazione!
Proviamo a fare un esempio pratico, chi vuole può rispondere.
Se, al lavoro, ascoltate colleghi che parlano male di un'altra assente, cosa fate? Come si esprime la vostra libertà? |
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tortorella | 18 febbraio 2014, 21:08 Vorrei dire a Jose che mi piacerebbe tanto essere come lui: commosso e grato per tutto quello che nella vita sta sperimentando. E' uno stato d'animo che presuppone un'alta consapevolezza di sè. Il Grazie alla vita e al suo percorso che l'ha portato ad essere com'è ora è anche un mio obiettivo. Ciao |
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SentieroDiLuce | 18 febbraio 2014, 16:04 Difficile non essere liberi da condizionamenti, credo esista un sistema che ha il compito di impedirci il volo, liberi non saremmo più controllabili.
Il diritto di “fare ciò che si vuole” per soddisfare il nostro ego, non è libertà, anche se ci hanno abituato a crederlo.
Libertà è la responsabilità di scegliere con consapevolezza., l’opportunità di cadere o innalzarci.
Forse è talmente pesante questo onere, che a volte ci precludiamo il diritto.
In ogni caso, anche questa ricerca fa parte del nostro cammino e forse, a renderci veramente liberi, è solo l’Amore.
Grazie Ognanios, per la possibilità che ci dai di condividere.
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jose asdrubale | 18 febbraio 2014, 14:16 Cara Nella, penso che il cercare la libertà immersi nel gioco del due non sia tanto un problema di non annoiarsi ma del fatto che il percorso nella materia passa proprio dal “muovere la vita” verso la Liberazione, verso l’Unificazione. Altrimenti saremmo già nati in una dimensione di NON separazione. Quindi, la nostra anima ha scelto di essere qui perché ne ha bisogno, perché utile per la sua evoluzione. Io sono commosso e grato per tutto quello che, lungo questo cammino, sto scoprendo, imparando, purificando, accettando, integrando, accogliendo, perdonando, comprendendo, compassionando, misericordiando, gioiendo, creando, inventando. Anche i nuovi ed improvabili gerundi. Un abbraccio. Jose |
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silvia | 18 febbraio 2014, 13:51 Liberta' vuol dire scoprire cosa devi fare su questa terra e farlo. Perché' non e' semplice riuscire ad individuare l'obiettivo che ti sei preposto. E' molto più' facile raggiungerlo. Non riesco ancora a capire qual'e' il mio vero punto di luce. Lo vedo molto lontano e non riesco a metterlo a fuoco. Questo mi toglie la libertà'. Passano le giornate sento un fuoco nel cuore ma non lo vedo. Aspetto. |
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nella | 18 febbraio 2014, 10:48 Fare parte del gioco e' una nostra scelta, essere veramente liberi e' una nostra scelta.
Difficile, in questo gioco, non cadere nella trappola del giudizio (a me e' capitato proprio stamattina di aver emesso un giudizio, essendone consapevole) e dell'essere giudicati. Nella trappola dell'ira, della non compassione.
Ma, come dice Osho, anche il Buddha era un guerriero, prima di arrivare alla meta dell'illuminazione ci sono tanti passaggi. Ed e' giusto che ci siano perche' altrimenti il mondo sarebbe troppo perfetto, sarebbe una noia. |
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Virgolino | 18 febbraio 2014, 09:55 questa notte ho fatto un sogno. Stavo nel bel mezzo di una cerimonia(forse un battesimo) ed ero serena, ma all'uscita da quel luogo ho notato delle scritte incomprensibili sui muri.Venivo additata dalla gente,quelle erano frasi di insulto nei miei confronti,giudizi. Mi sono sentita NON libera, ho avvertito che il mio "prendermi" ciò che desidero è solo una finta libertà, perchè la libertà non stà nelle "azioni"che compiamo,ma in ciò che siamo.Dunque scegliere o non scegliere una strada è irrilevante.E' la nostra Coscienza che detta i termini della Libertà, è Lei che allenta la morsa. Finchè non avremo raggiunto Noi stessi,il nostro Sè più profondo,amandoci senza condizioni,non saremo davvero liberi. Quando il giudizio non ci farà più male,saremo Liberi,quando cioè non avremo più Ego. |
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Manuela | 18 febbraio 2014, 09:50 La libertà di generare con la fantasia la mia realtà abitativa, dove poter leggere al mio bambino interiore una fiaba, ogni volta diversa, che profuma di Vita. :-) Sento già la primavera....Josè quando giochiamo con la terra? |
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francesca | 18 febbraio 2014, 08:53 Non c'è cosa più bella della libertà.....Io prima non mi sentivo libera, ero legata alle visioni e ai giudizi degli altri, poi nella mia "solitudine" ho ritrovato me stessa. Ritrovare me stessa ha significato non "piegarmi" più alle volontà altrui, essere libera di esprimere me stessa e di fare tutto ciò che la mia anima/luce mi suggerisce. Soprattutto con gli uomini ho instaurato un rapporto di totale trasparenza e cioè "io sono questa".......insomma oggi respiro aria pura, e ogni mattino al mio ri sveglio intono una nuova danza e un nuovo canto alla vita!
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MorganaLaFey | 18 febbraio 2014, 04:20 Io mi considero uno spirito libero. Vado, vengo, torno, da sola e in compagnia, senza problemi. Dico quello che mi pare cercando di non urtare la sensibilità degli altri, perché io stessa sono una persona sensibile. Cerco di essere onesta, per quello che posso, a volte bisogna anche mentire per non ferire. Eppure... non sono libera. Non sono libera di esprimere la mia anima e quello che sente al 100%, perché il mio corpo non mi segue, perché la gente spesso non mi ascolta, perché mi giudico e mi sento giudicata. Per fortuna di tanto in tanto mi imbatto in qualche Essere di Luce, senza corpo ma anche con... sabato sono stata in casa di un nuovo amico. Non eravamo liberi, dovevamo sussurrare perché sua moglie non capisce e non approva certi discorsi spirituali, ma in due ore o poco più abbiamo creato una canzone. E' stato bellissimo... come aprire le ali e volare... oggi mi ha scritto che ha trovato le parole per vestire la musica, non vedo l'ora di ascoltarle... ma non siamo liberi... |
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Mary | 17 febbraio 2014, 23:20 La Libertà è il più grane dono che possiamo farc,i e non appena la riceviamo, riconoscenti a noi stessi per quanta GIOIA ci dona non possiamo non donarla a nostra volta.
Certo, spesso impaurisce ed a volte anche chi non è abituato a riceverla rimane stranito. La libertà è un dono bellissimo,perchè ha una prerogativa unica, Non si acquista e non vi vende, si può solo avere, regalare e scambiare.
Non è sempre semplice riconoscerla, a volte viene manipolata con ingegno e maestria in abili giochi di prestidigitazione ma se un Cuore è aperto ne riconosce l'inganno. Per quanto mi riguarda, ho intrapreso da tempo un cammino di libertà e ne sono felice. Tutte le volte che la sperimento mi rendo conto quanto sia preziosa e vivificante. L' aspetto più sorprendente e che agendola in modo luminoso dissolve le false credenze e i sensi di colpa. |
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soniafava | 17 febbraio 2014, 23:03 Liberta.'che parola meravigliosa ma non sempre di facile attuazione.A volte devo tapparmi la bocca per non poter dire cio che penso veramente con le mie nuore sopratutto con una con la quale ho sempre avuto un rapporto sul filo del rasoio sono semprr stata fraintesa quando ho cercato di parlarle e allora dopo bari temtativi me ne sto zitta e prego che anime molto piu' llluminate di me l.'aiutino un vosyro parere grazieRicarica coop
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Manuela | 17 febbraio 2014, 22:37 Essere liberi significa avere il coraggio di essere se stessi, anche e sopratutto quando essere se stessi crea attriti con chi ci sta intorno. Chi vuole essere libero deve anche sapere accettare lo scontento altrui o altre conseguenze negative. Troppo comodo mostrare sempre agli altri solo quello che vogliono vedere. Poi chissà, a volte può essere un'occasione per scoprire piacevoli novità nei rapporti, o semplicemente per una maggiore conoscenza reciproca. Grazie infinite per questo spunto di riflessione. Manuela |
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Paolo | 17 febbraio 2014, 20:51 Ciao , secondo me essere caleidoscopici e quindi anche camaleontici e' la massima libera ! |
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nella | 17 febbraio 2014, 19:23 Siamo immersi nella "matrix" o "maya" illusione, perche' hanno voluto che la nostra fosse una vita vissuta all'insegna della preoccupazione ,dei debiti, delle
cose da fare che, stranamente, aumentano in modo vertiginoso. Ogni giorno e' un rincorrersi di eventi sempre piu' frenetici...
E' tutta la vita che rincorro la liberta', la liberta' da tutto questo. Ma se la vera liberta' fosse un'altra?
Quando un anno fa circa mi ruppi il polso qualcosa nella mia vita cambio'.
E' come se fosse avvenuta una frattura (in senso posotivo) anche nella mia anima.
Prima facevo si' delle cose per gli altri, ma in maniera saltuaria: da quel momento in poi non ho piu' avuto paura di dare, di rendermi disponibile.
Noi siamo predisposti all'amore, cerchiamo inconsciamente l'amore e non siamo abituati a pensare che l'amore possa essere liberta' perche' ci hanno educato al non amore, all'egoismo. Un abbraccio. Gabriella |
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max_music_terapy | 17 febbraio 2014, 17:56 La liberta' è il non essere condizionati dall'importanza personale del"sè", quante volte alle offese subite si ricambia...un piccolo astio..cresce..si diventa cupi..incazzosi..tensioni che non mollano..e via dicendo, sopravviene poi stati d'animo depressi e alla fine c'è chi gli viene mal di testa..stomaco...forse il danno e' superiore di molto all'offesa subita e siamo stati noi artefici di tutto cio'...conviene l'astio..? il rancore? credo che la libertà vera ed ultima è liberarsi dal nostro modo di pensare codificato in comportamenti ripetitivi e dettati dal temperamento troppo pronto alla belligeranza...perchè l'astio è come un tarlo che rode tutta la quiete che si ha...le persone che creano disquilibrio verso di noi devono essere lasciate a se stesse e nell'indifferenza. |
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papavero | 17 febbraio 2014, 17:53 Caro Ognanios, quanto sono contenta di leggere i vostri messaggi!
Io non mi sento libera, anzi, spesso mi sento in gabbia. Quello che più mi pesa è non potermi esprimere liberamente e dire quello che penso. Non mi preoccupa tanto il giudizio, ma le conseguenze negative che sicuramente ci sarebbero. Penso, ad esempio, al mio lavoro. Purtroppo sto attraversando una fase di rassegnazione. Ciao. |
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Libera | 17 febbraio 2014, 17:40 Mi chiamo Libera da quasi 6 anni. Da quando in un seminario la conduttrice mi propose di adottare questo nome perchè mi ricordasse la meta che avrei potuto raggiungere: essere finalmente libera!
Non potevo ricevere un regalo più bello.
Da allora questo mi accompagna come un amico, a ricordarmi, continuamente che quando sono in sintonia con il mio nome, posso veramente amare.
Un abbraccio universale |
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tortorella | 17 febbraio 2014, 15:35 Sull'argomento "libertà" sto riflettendo ancora..Quando me ne sono presa troppa, e non ho rispettato il prossimo, mi sono presa delle bastonate dalla vita. Quando mi sono troppo trattenuta dal prendermi un po' di libertà, anche allora ne ho pagato le conseguenze..Allora ci vuole il giusto equilibrio ed è questa la strada che ho intrapreso ora: voglio avere la consapevolezza per vivere serenamente. Certo non è facile. Cerco di sintonizzarmi sul cuore per fare le mie scelte, ma non dimenticandomi di me. E chiedo aiuto agli illuminati, che in qualche modo mi raggiungono, lo sento, e mi danno il conforto di cui ho bisogno. Grazie Ognanios per avermi permesso di aprirmi a tutti |
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raffaella | 17 febbraio 2014, 14:07 La libertà è la conquista più ambita.
Quanto descrive Gianpiero rispecchia esattamente quanto io ho vissuto in modo contorto e faticoso fino ai 40 anni. guardandomi indietro non riesco a capire con quali energie io sia potuta sopravvivere ad un tale meccanismo eppure ce l'ho fatta. ma soprattutto devo dire grazie ad una persona che mi era vicina e che, per conquistare la propria libertà, ha costretto me a cercare la mia.
Conservo tuttora alcuni strascichi di quel camaleontismo sui quali dovrò impegnarmi profondamente, anche perchè riguardano maggiormente mia figlia e vorrei riuscire a costruire un rapporto vero con lei.
Un abbraccio a tutti anche se non vi conosco. |
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Virgolino | 17 febbraio 2014, 13:41 Mi ritrovo in pieno in ciò che dice Tortorella,penso anch'io che dobbiamo vivere ma non essere sopraffatti e che il confine tra la nostra libertà e quella altrui è sottilissimo:siamo sia bianchi che neri,siamo noi stessi e anche gli altri.I concetti di libertà,coscienza e relativi sensi di colpa,sono strettamente legati,tutto è sul piatto della bilancia e ogni giorno bisogna"pesare"le azioni.Evolvere significa annientare il Ns ego e ciò comporta inevitabilmente limitare a volte la libertà di essere egoisti e prenderci la Ns fetta di felicità.Tortorella dice"Voglio essere l'artefice del mio bene, e non aspettare che qualcUNO mi renda felice. Libertà è volersi bene senza sentirsi in colpa"...è giusto anche se inevitabilmente questo potrebbe produrre karma,che è la dinamo dell'evoluzione.Insomma dobbiamo abbandonarci alla Vita,lasciare che ci scorra nelle vene,senza trattenere x non ferire noi stessi e gli altri in noi. L'argomento è complesso...e difficile prenderne Consapevolezza |
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franci | 17 febbraio 2014, 12:06 Che cos'è la libertà? La definizione che ho trovato nel 1° Palpito: "la facoltà di perderci nella non consapevolezza" mi ha fatto riflettere per molti giorni. Mi sono anche resa conto che ho molto a che fare con i miei sensi di colpa che mi tengono legata a chi secondo me ha bisogno del mio aiuto e non posso abbandonare ma non mi rispetta. L'amore per me stessa non mi è stato insegnato e dopo una inevitabile e dolorosa esperienza di crollo psicologico sono stata costretta ad imparare.Non sono più esattamente la "brava bambina" di prima e per questo mi occorre molto coraggio. Devo anche dire che trovo molto difficile rispettare la libertà altrui. In questi giorni nella mia scala è morto un nostro vicino e lo abbiamo saputo per caso. La famiglia ha nascosto la cosa a tutti, nessun segno che in questa casa è passata la morte. Non ho potuto fare a meno di commentare e biasimare. Ma se questa è la loro scelta... Grazie Ognanios per ricordarci che siamo immensamente amati. Francesca |
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gianpiero | 17 febbraio 2014, 08:55 Molte volte mi piego al compiacere gli altri. Non direttamente e non esplicitamente, ma so dentro di me che quel momento potrei fare a meno, potrei essere meno compiacente ma non ho voglia perché non ho energia sufficiente. In quest'anno ho imparato che è difficile conservare le energie per molto tempo e in una ambiente vampiresco e dove il tempo sembra andare sempre più veloce, cosa che mi stressa moltissimo. Il problema è che quando son tranquillo e sereno mi riprometto tante cose, ma a conti fatti, quando si è stressati e non si ha tempo di focalizzarsi o non si riesce a calmarsi tutto è molto più difficile. Molte volte mi son piegato e molte volte mi piegherò perché non ho avuto e non avrò energia sufficiente per non farlo. Ognanios, caro angelo d'amore è davvero difficile uscire dal tempo, tu e Bankeris e Senemut ci avete insegnato tante cose, ma una cosa è comprenderle e\o sentire dentro di se e una cosa essere in grado di applicarLe in particolare nei momenti difficili. |
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Manuela | 17 febbraio 2014, 08:03 La libertà di riuscire ad esprimere i propri sentimenti, emozioni, senza la paura del giudizio. Vedi subito con chi camminare e chi lasciare senza rancore.
Per me è necessaria la frequentazione reciproca con Anime sensibili, anche solo con il pensiero perché ho scelto di amarmi. Un sorriso. |
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jose asdrubale | 16 febbraio 2014, 22:37 Caro Ognanios, come sai, sei coinvolto nelle mie preghiere quotidiane. La Libertà che sto provando oggi è frutto anche degli stimoli che trovo nelle tue parole. La Libertà che mi fa chiedere il vostro aiuto per far si che sia l'Amore l'unico origine e motore di ogni mio pensiero, di ogni mia parola ed azione. Aiuto per sconfiggere definitivamente la Paura perché è soltanto la Paura che ci fa incatenare ai condizionamenti ed alla dipendenza del giudizio altrui. Un Amore che si manifesti nei confronti del intero universo, amore anche per noi stessi che ne siamo parte. La Libertà è poter dire GRAZIE per ogni esperienza vissuta, per la strada percorsa e per ogni anima incontrata, per tutto quello che ci ha portato ad Essere oggi qui. |
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Golia | 16 febbraio 2014, 21:45 Per me la Liberta' e' sinonimo di Amore Puro.
Dove non c'e Amore non esiste liberta' ma solo falsita'.
Le vedo come due facce della stessa medaglia. |
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Virgolino | 16 febbraio 2014, 21:34 Caro Og , questo argomento mi tocca molto ultimamente, crediamo di essere liberi,ma non sappiamo cos'è la libertà finché non la tocchiamo con mano. Le vere "prigioni"sono quelle in cui ci rinchiudiamo noi,involontariamente. Ogni volta che ce la raccontiamo,ogni volta che rinunciamo a un nostro desiderio,ogni volta che non ascoltiamo il cuore,questa e' la prigionia.Essere liberi non è sempre facile perché a volte la nostra libertà comporta scelte che coinvolgono gli altri e feriscono la nostra coscienza.il libero arbitrio ci è stato concesso per scegliere..ma non ho ancora capito qual è la direzione giusta x evolvere. Vivere di rinunce e prigioni interioni,oppure scegliere di amare anche se cio' comporta dolore...karma? Siamo sommersi di sensi di colpa,verso noi stessi e verso gli altri..come si guarisce?forse solo bruciando l'ego e orientandoci verso l'Amore,la Luce a cui tutte le anime tendono... Credo che qualunque strada allora sia la benvenuta.. |
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tortorella | 16 febbraio 2014, 19:53 Per tutta una vita ho confuso il significato di Libertà con Ribellione o Rassegnazione. Ma è arrivato un momento in cui ho dovuto affrontare la questione ed entrare dentro me in profondità: volevo vivere, ma non essere sopraffatta da alcuno. Non è facile capire qual'è il confine tra la mia libertà e quella altrui. Ma se, guardando dentro me stessa, mi accorgo che le azioni altrui mi rendono infelice, allora mi prendo la LIBERTA' di dire No, non mi va bene così, e faccio in modo che le cose cambino, se ciò è nelle mie possibilità. Non voglio sentirmi in colpa se ho il desiderio di essere felice! So che la mia felicità non è l'infelicità altrui. Voglio essere l'artefice del mio bene, e non aspettare che qualcUNO mi renda felice. Libertà è volersi bene senza sentirsi in colpa. Naturalmente essere immensamente amata mi fa volare nel cielo infinito e Uno |
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Gianluca M. | 16 febbraio 2014, 17:20 Caro Ognanios, come sai la libertà è un argomento su cui ho riflettuto tanto ultimamente. Ho imparato a non aver paura delle mie idee, soprattutto in campo spirituale, anche quando queste mi hanno posto in aperto conflitto con gli altri, conflitto da me mai cercato né voluto. Penso che il rispetto per il credo altrui, anche quando diverso dal nostro, sia alla base di ogni percorso spiritualmente sano. Per tutta risposta ho spesso trovato fanatismi e incomprensione: l'ultima volta qualcuno ha addirittura sostenuto che mi fossi aperto a influenze spirituali negative, e questo solo per aver sostenuto che tutte le strade intraprese con amore “portano” a Dio, o per aver fatto osservare come le idee di inferno o di dannazione eterna fossero inconciliabile con quella di un Dio d'amore. Tuttavia, nonostante tutto, GRAZIE per queste esperienze, perché nel lavorare su me stesso per superarle ho imparato ancora più profondamente cosa vuol dire amare il prossimo, anche quando ti ferisce. GRAZIE :) |
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AngeloBona | 16 febbraio 2014, 15:48 Oltre lo spazio e il tempo la Luce continua il suo viaggio divenendo Vita. |
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tittibar | 16 febbraio 2014, 11:51 Eh si. Quanti legacci nella mia vita. Molti moltissimi anche creati da me...e tu Ognanios lomsai bene quanti passi indietro ho fatto nel corso della mia vita attuale. Ho avuto tante dimostrazioni da parte dell'Uno. Ma avevo paura di andare avanti e ho creato barriere e ho lasciato che le persone a me vicine facessero altrettanto. Ma il richiamo dell'Uno è troppo forte...e allora è scattato qualcosa. Mi sono resa conto che basta...era l momento di fare qualcosa. E adesso non mi importa piiù se sono capita o derisa. Vado avanti. Grazie anche ad Angelo che mi sta aiutando in questo percorso di conoscenza di me stessa. Voglio far cadere tutti i mattoncini che ho tirato su e far brillare il cristallo che è in me. Grazie Ognanios per esserci. Attendo con trepidazione il seminario di Marzo. Con quello di dicembre è avvenuta una piccola trasformazione. Vi amo |
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Manuela | 16 febbraio 2014, 09:38 Ho sentito l'urgenza di aprire la porta di questa luminosa stanza ed eccovi! La libertà di esprimere il proprio modo di essere ed il pensiero in maniera discreta, spesso è recepito come superiorità. Questo porta a conflitti nei miei confronti, ma anche a riflessioni da parte mia poiché gli altri sono me stessa. Non rinuncio al mio cammino, ne lo sbandiero come il migliore. Ognuno ha il suo. Sono o cerco di essere paziente ma....il mio animo guerriero quando è provocato sguaina la spada!! Caro Ognanios so che imparerò ancora qualcosa al prossimo seminario. Felice di avervi incontrato cari amici, vi abbraccio con fiducia ed amore. Buon Cammino anche alla mia nipotina di 14 anni, Anima diamantina, che si esprime non nutrendosi. |
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