Ti capita di angosciarti prima di una prova d'esame, di un colloquio di lavoro, di un incontro sentimentale o sessuale? Beh, allora soffri di ansia da prestazione e dobbiamo fare insieme due chiacchere per capire come fare a risolvere il tuo problema.
Non riduco l’ansia da prestazione al fenomeno di tensione mentale e preoccupazione di non essere in grado di soddisfare sessualmente la tua partner o il tuo partner.
Estendo questo concetto al disagio che provi nell’affrontare qualunque “prova” della vita durante la quale ti senti inadeguato/a , insicuro/a e vorresti invece sentirti sereno/a nello sfruttare al pieno tutte le tue potenzialità.
Ad esempio, prima di un esame, un minimo di tensione e di tremarella è normale provarla. Chi non ha sperimentato quell’apprensione fastidiosa, quella voce inceppata che insorge quando ci si sente giudicati? Quando il disagio supera il limite di guardia compaiono però dei segni visibili che esaltano lo stato di angoscia per la paura di essere valutati dei pirla.
Provare un’ansia contenuta e arginabile consente di affrontare le prove della vita, ma quando l’angoscia monta irrefrenabile ci si sente catapultati in un piccolo inferno personale dove la concentrazione, la memoria, le performance fisiche e intellettuali vengono drammaticamente distrurbate.
Ho visto studenti coscienziosi e preparatissimi inchiodarsi davanti ad un esaminatore con la testa nel pallone ed il terrore negli occhi.
Ho ascoltato pazienti che mi hanno spiegato come per loro un colloquio di lavoro rappresenta un dramma nel quale riescono a dare il peggio di sé.
Molti mi hanno svelato ansie ed imbarazzi che precedono un rapporto sessuale che esaspera in loro la paura di non farcela.
Dietro a queste angoscie da prestazione si nasconde sempre la stessa causa: mancanza di stima di sé e terrore del giudizio altrui.
Sentimenti di inadeguatezza, ruminazione mentale, rievocazioni di debacle del passato, pessimismo sono ingredienti soliti dell’ansioso prestazionale.
“Ho l’autostima sotto e scarpe dottore!” mi confessa un paziente che è disoccupato, ma che non riesce ad affrontare alcun colloquio di lavoro.
“ Sono uscito per la prima volta con quella ragazza, ma non sono riuscito a fare l’amore con lei”.
“Per fortuna!” Ho risposto valutando che una relazione umana non deve essere una prova di immediata funzionalità sessuale.
Come uscirne? Come guarire dall’ansia da prestazione?
L’ipnosi medica regressiva evocativa indaga la profondità del problema e non si ferma alla superficie del conflitto o del sintomo.
La scarsa autostima ha un codice che l’ipnosi è spesso in grado di riconoscere e di mutare.
Non sempre la stima di sé dipende da esperienze e traumi infantili e da relazioni famigliari primarie. Esiste un disagio, una insicurezza che può essere incisa nel nostro karma, nel nostro DNA e che è possibile tramite l’ipnosi evocare e guarire. Direi che l’ipnosi medica regressiva evocativa è una prospettiva di cura che ti conviene tenere in considerazione se soffri di tremarella da prestazione.
Domande. Soffri di ansia da prestazione? Ti hanno mai tremato le gambe prima di una prova, di un colloquio , di un esame , di un incontro intimo? Ti senti sicuro di te oppure ogni passo della tua vita viene anticipato da un senso di pessimismo e di inadeguatezza?
Buona Vita Angelo Bona
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