Da bambino pregavo sempre l’angelo custode e mi affidavo a lui prima di addormentarmi. Dalla parete un angioletto teneva tra le mani una lucina che mi proteggeva dal buio della notte.
Che importanza dai ai tuoi deva o angeli interiori? Pensi che esistano o fai parte di quella schiera di “tommasi” che crede soltanto in ciò in cui si riesce a ficcare il nasi?
Chi sono i deva? Secondo la tradizione induista il termine deva deriva dalla parola div che significa “luminoso”, “brillante”, “accecante”, cioè “colui che risplende”.
Gli spiriti della natura, i leggendari elementali dagli albori della umanità popolano il fuoco, i ruscelli, il vento, la terra e vengono descritti nelle mitologie indigene africane, persiane, indiane, cinesi.
Esiste una scala ascensionale che si eleva di frequenza e che dalle salamandre, alle silfidi, dagli elfi, alle ondine, agli gnomi sale fino alla fulgida vibrazione dei deva.
Lo so che mi consideri con simpatia un poco "eccentrico" a proporti questi discorsi, ma ti confesso che vivo molto meglio su piani metafisici e diciamo magici piuttosto che scendere i gradini tenebrosi e realistici di questo mondaccione.
Pensa che esistono le silfidi, ingannevoli ed evanescenti che vivono nel vento e danzano gioiose durante le raffiche. Immagina che le ondine dei ruscelli siano giovani dai capelli riccioluti e dagli occhi azzurri come l’acqua. Popola la terra di piccoli gnomi conoscitori di minerali e abitatori di boschi e grotte.
Le salamandre poi sono le lingue acuminate del fuoco e vivono nei vulcani e nei deserti.
Abbiamo spopolato la natura dagli elementali con la nostra razionalità, il nostro consumismo, la nostra greve scienza materialista, la priorità che ingiustamente concediamo a politiche, religioni e gerarchie economiche.
La terra della nostra anima ha necessità di una risurrezione dei nostri deva interiori.
Esistono in noi anche forze di contrasto e di opposizione che possiamo chiamare asura e sono partorite dal karma e dal nostro ego. Asura e deva sono in eterno conflitto dentro di noi per esortarci ad evolvere nella consapevolezza dell'Uno.
Ogni giorno tramite l’ipnosi medica regressiva evocativa cerco di vivificare gli dei assopiti nel nostro cuore. Ogni giorno insieme ai miei pazienti scarico le dolorose tensioni generate dalla contaminazione degli asura karmici.
Confesso che prediligo una psicoterapia dell'anima ad una fredda analisi di dinamiche conflittuali infantili.
Surya, il sole, Agni, il dio del fuoco, i Marut, dei della tempesta, Idra, la pioggia sono dentro di noi insieme ad Adytia il dio del tuono, a Kama, il desiderio, al distruttivo Rudra. e a Yama, la paura della morte.
Secondo la filofofia Advaita Vedanta, le Upanisad, i Veda, tutti i deva sono manifestazioni dell’Uno e il Rig Veda afferma “ekam sat vipra bahudha vadanti”: “ Il vero dio è Uno anche se i saggi si rivolgono a lui con differenti nomi”.
Fin quando non faremo risorgere nel tempio del nostro spirito i sacri deva prevarranno le afflizioni, i tormenti, le guerre, le carestie per esortarci alla rianimazione dell’Uno, a dirigerci verso la terra promessa che ci richiama ogni giorno con il palpito del nostro cuore.
Buona Vita Angelo Bona
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