Legge di attrazione o di generazione? Cosa ne pensi? Possiamo unire concetti e discipline apparentemente così distanti come la fisica quantistica e l’ipnosi regressiva medica?
Non credo che la grande rivoluzione di scienza e coscienza compiuta da Max Planck, grande scienziato tedesco padre della fisica quantistica sia stata casuale.
Il quanto, l’invisibile unità elementare di energia ci apre una consapevolezza sconvolgente. Agli inizi del 900 parallelamente alle teorie relativistiche di Einstein inizia a fare breccia una nuova concezione della realtà.
Si passa dal credo nella separazione, nella molteplicità ad una realtà dove tutto è interconnesso in un unico campo informativo universale.
Con la fisica quantistica nasce l’Uno, l’identità tra osservato e osservatore. La continuità è un concetto diverso da quello di contiguità. Continuità implica una mancanza di soluzione di continuo, un tutt’Uno, mentre la contiguità si riferisce alla separazione, all’essere adiacenti.
Gli atomi che compongono il nostro corpo sono gli stessi di un sasso, di una foglia, di una formica e questo all’infinito genera un “organismo Unico”, senza confini né separazione.
Entro questo campo vibrazionale Universale tutto è generativo, tutto è autocreante e autocreantesi.
Moltissimi scienziati, filosofi, poeti hanno descritto la magia dell’Uno. Potrei citare tanti nomi altisonanti ma una frase di Isaac Newton mi ha particolarmente colpito:
" Non so come il mondo potrà giudicarmi ma a me sembra soltanto di essere un bambino che gioca sulla spiaggia, e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del solito, mentre l’oceano della verità giaceva inesplorato davanti a me".
A volte anche i geni come Einstein restano abbarbicati alle loro convinzioni e sono incapaci di supporre interconnessioni superiori alla velocità della luce come suggerito da Bohr.
Altro grandissimo scienziato Bohm afferma che " tutto nell’Uni-verso è parte di una continuità e che tutto è una estensione indivisa: gli ordini implicito ed esplicito si fondono l’Uno nell’altro".
Non sono un fisico quantistico, ma mi emozionano sempre più queste teorie non solo scientifiche, ma anche e soprattutto spirituali.
Come dice il mio amico Giordano Bruno: “Dimentichiamo che siamo divini e possiamo modificare il corso degli eventi”.
Grazie amico di questo ponte di luce che mi permette di applicare l’ipnosi medica regressiva ad una guarigione spirituale che chiamerei quantistica.
L’inconscio junghiano è a mio parere non soltanto un inconscio collettivo, ma un inconscio generativo karmico.(copyleft).
Ognuno di noi è al contempo dio e figlio di dio. Il nostro pensiero, le nostre vibrazioni animiche sono capaci di modificare noi stessi, di ammalarci, di ammalare di curarci, di curare, di separare o di unire in questa infinita fabbrica dell'Uno.
La coscienza e la vita sono celate in ogni quanto dell'universo. In ogni unità minima di energia si nasconde l'Uno. Le emozioni di Romeo e Giulietta, i pensieri dei primi ominidi, le esplosioni delle stelle nove sono eternizzate entro la vibrazione di un fotone.
Presente, passato e futuro sono stampati eternamente nel codice di ogni cellula, nel mantra di ogni molecola di vita.
William Blake dice:
"Vedere il mondo in un granello di sabbia
e un paradiso in un fiore selvatico,
tenere l'infinito nel palmo della tua mano
e l'eternità in un'ora".
Noi siamo generatori di luce e di ombra e non basta il pensiero positivo, l’ottimismo e l’entusiasmo. Occorre sanare le supertringhe di energia nucleare karmica (samskara) che albergano dentro di noi. L’ipnosi regressiva medica è un potente riequilibratore dell’entanglement di luce tra noi e l’Uno. Colpa, peccato, afflizioni, malattie, depressioni, psicopatologie sono onde vibrazionali, campi d’ombra che si estendono a tutto l’Universo.
Dobbiamo porci l'obiettivo di guarire in profondità e non solo superficialmente con una psicoterapia limitata a questa esperienza vitale nella dimensione spazio/temporale.
Non basta risolvere i conflitti psicologici attuali e cercare di attrarre la felicità, non basta ripetere parole quanticamente positive. I pappagalli dell’entusiasmo devono prima guarire i propri “pulsar”, i propri nuclei karmici d’ombra per acquisire coscienza che ognuno di noi ha diritto alla consapevolezza dell'Uno e che ognuno di noi non è altro che un dio assetato in cerca d’Amore.
Buona Vita Angelo Bona
Non so fino a quando potrò inviarti questi messaggi di liberazione.
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