Ciao, oggi ti parlerò di sincronicità e di eternità che considero come concetti non complementari, ma inseparabili.
E’ stato nonno Jung a parlare per primo di sincronicità nel 1950 decrivendo la contemporaneità di due eventi a-causali, cioè non dipendenti apparentemente l’uno dall’altro.
Distinguo la contemporaneità dalla sincronicità. La prima è ad esempio rappresentata dalle movenze di un gruppo di nuotatrici di danza acquatica che formano figure coreografiche all’unisono.
La sincronicità è invece un fenomeno a-causale che unisce nello stesso istante due eventi apparentemente slegati tra loro. Ad esempio pensare un persona e sentirla suonare il campanello della porta.
Platone sosteneva che le “idee”, essenze o meglio forme primordiali fossero “archetipi puri” , forme ontologiche connesse le une alle altre sincronicamente, da cui generavano le molteplici manifestazioni della realtà.
Wolfang Pauli, padre della fisica quantistica studiò insieme a Jung i fenomeni della sincronicità nei quali il mondo della “non località” e della “atemporaneità” coincide istantaneamente con eventi cronologici della nostra realtà.
Sia Platone che David Bohm geniale fisico quantistico parlano di un demiurgo o di un pilota universale che dispone sinronicamente tutti i fenomeni dell’Universo.
Un tempo erano le religioni che si occupavano di metafisica, oggi sono gli scienziati che si protendono nella ricerca della dimostrazione di Dio.
La nostra anima non è scissa dall’Uno e tutto è correlato ed eternamente presente.
Nel 1982 Alan Aspect altro grande fisico quantistico padre dell’entanglement afferma che: “ due particelle che hanno precedentemente interagito, una volta separate e disposte a distanza infinita continuano a comunicare tra loro in maniera istantanea”.
L’ipnosi regressiva e le vite precedenti sono concetti erronei alla luce delle nuove scoperte della fisica quantistica spirituale. Le vite precedenti devono interpretarsi come vite sincroniche e l'ipnosi regressiva vedrà presto mutare la sua dizione in ipnosi evocativa medica.
Nulla è precedente e tutto è sincronico. Non cè una vita passata nè una vita futura, tutto è correlato al presente. Non sto dicendo che nego la reincarnazione, ma affermo che le vite precedenti sono in realtà esistenze non passate, ma sincroniche al presente.
Ogni vita reicarnativa è sincronica e non precedente perché nell'Iperuranio (mondo delle idee) di Platone, nell'inconscio di Jung e nell'universo della fisica quantistica il tempo non esiste.
Ti parlo pertanto di eternità sincronica, di "other selves", cioè di altri io viventi per sempre dentro di noi! Ti parlo di Gioia di avere sconfitto il passato, il futuro e la morte tramite l'eternità.
Esiste un Unico Organismo vivente in cui tu ed io stiamo vivendo all'unisono in un eterno presente..
Buona Vita eterna Angelo Bona
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