Sant’Agostino d’Ippona, Padre della Chiesa, detto anche Dott. Grazie è riconosciuto come uno dei più grandi e geniali pensatori cristiani del primo millennio.
Mi interessa particolarmente la sua opera e principalmente le Confessioni nelle quali nel libro XI e nel capitolo 19 chiede a Dio di svelargi il mistero della profezia, cioè di come i profeti possano nel presente conoscere avvenimenti futuri
La risposta riportata nei seguenti paragrafi che trascrivo letteralmente è una immensa conferma al mio pensiero riguardante le vite sincroniche e non precedenti di cui ora ti parlerò
Ecco cosa dice Sant’Agostino ispirato da Dio.
20-26. “ Un fatto è ora limpido e chiaro: né futuro né passato esistono. È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro. Forse sarebbe esatto dire che i tempi sono tre: presente del passato, presente dei presente, presente del futuro. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell’animo e non le vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l’attesa. Mi si permettano queste espressioni, e allora vedo e ammetto tre tempi, e tre tempi ci sono. Si dica ancora che i tempi sono tre: passato, presente e futuro, secondo l’espressione abusiva entrata nell’uso; si dica pure così: vedete, non vi bado, non contrasto né biasimo nessuno, purché si comprenda ciò che si dice: che il futuro ora non è, né il passato. Di rado noi ci esprimiamo esattamente; per lo più ci esprimiamo inesattamente, ma si riconosce cosa vogliamo dire”.
Concordo pienamente con questa illuminante interpretazione agostiniana. Esiste in realtà solo il presente.
Un atto che compiamo, come ad esempio il porgere una carezza o l’assestare un pugno, non muoiono, ma divengono “passato-presente” rievocabile nel nostro “presente-presente” tramite un rapporto di sincronicità.
Nulla in realtà muore e nemmeno il futuro esiste. Nella profezia, nella precognizione si genera un futuro presente che è avocabile dai profeti nel qui ed ora.
In questa chiave di lettura non esistono in realtà “vite precedenti” raggiungibili temporalmente in ipnosi regressiva. Esistono “ vite passate-presenti”, cioè “esistenze-memoria” che in verità solo attraverso il presente, divenendo “vite sincroniche” possono essere evocate.
La dicitura ipnosi regressiva è pertanto erronea in quanto riconosce un “passato-passato”, un tempo precedente dove sono archiviate le memorie storiche. Se il passato esistesse di per sè non sarebbe più rievocabile, cioè non sarebbe più possibile riportarlo al presente.
E’ più corretto parlare di ipnosi evocativa in grado di far rivivere le “esistenze memoria”, le “vite sincroniche” allineate al presente.
Ascoltate l'ultima ipnosi evocativa medica nella quale una donna viene marchiata a fuoco dall'inquisizione. Clelia rivive nel presente con drammaticità e terrore questa "esistenza-memoria" o "vita sincronica". Non va nel passato, ma rievoca nel quì ed ora. Leggi la sua esperienza ed ascolta l'audio sconvolgente. Ipnosi evocativa di Clelia.
Esistendo solo il presente non è corretto parlare di regressione, ma di evocazione sincronica.
Sembrano distinguo di lana caprina, ma vorrei ridare a Cesare quel che è di Cesare e al Presente ciò che è del Presente.
Buona Vita Angelo Bona
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