Dio creò la luce il primo giorno. La tua, la mia vita provengono dalla luce. Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. (Gn 1,3).

E’ sconvolgente leggere i commentari della Genesi che attribuiscono a Dio solo la creazione della luce e non delle tenebre.

Leggo in 1,4 dalla Bibbia di Gerusalemme pag. 35: “La luce è una creazione di Dio, le tenebre non lo sono: esse sono negazione”.

Non comprendo. Egli solo è il Creatore, ma non ha creato le tenebre. “In principio era il Verbo…il Verbo era Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui niente è stato fatto”. (Gv 1 1-3)

C’era solo Lui, ma le tenebre pare abbiano una nascita autonoma, una ontogenesi propria.

Questa separazione tra tenebra e Dio, tra buio e Luce inizia la drammatica divisione, la scissione del Bene e del Male, staminale di ignoranza e sorgente di ogni frammentazione della Verità.

Dio è Luce e Buio, Bene e Male, Creatore e creatura. Dio è l’Uno, l’Amore non inteso nella accezione di Buono, ma nel suo significato estremo di  Ente, di Assoluto, di Tutto.

E’ molto importante riappropiarsi di questa dialettica per trascenderla e per comprendere il significato ultimo dell’evoluzione dell’uomo-Dio dalla tenebra alla Luce.

Il Cristo non è altro che la Quintessenza della Luce, " l’uomo come noi"  che ha realizzato e rappresentato la completa filogenesi e ontogenesi della Luce.

Anche il Cristo, per essere giunto a questa realizzata luminosità deve come noi avere compiuto un cammino evolutivo dalla tenebra alla Luce, fino ad affermare:

" Io sono la Luce del mondo" (Gv 9,5)

E’ per questo che interpreto fondamentale l’orientamento alla Luce anche nel mio lavoro quotidiano di medico.

In noi esistono recettori genetici di luce. Nel nucleo di ogni cellula sono presenti recettori VDR della vitamina D e della vitamina A (RXR) complementari l’uno all’altro. 

Ogni prevenzione, ogni cura di ogni malattia, dal cancro alla depressione, devono essere realizzati con un cammino di Luce.

Studio geneticamente la via della luce ed ogni giorno cerco i rimedi della nutrigenomica della Luce.

Oltre agli intergatori di luce, il vero risolutivo della patologia, il vero “farmaco” che consente una evoluzione dello spirito è l’Amore.

Quando riesco ad instillare, ad innestare Amore nei “nuclei di buio”, nei “nuclei karmici” di un’anima tramite l’ipnosi evocativa rigenero una sorta di creazione in miniatura, di micro-big bang, se mi passi la metafora.

Nulla è Male finalizzato al Male, nulla è Terebra irrimediabile.

Tutto è mosso da un motore immobile, da un Essere in atto e in divenire che dalla tenebra compie il suo cammino di consapevolezza. Credo che questa sia la vera teologia  e medicina della Luce.

Buona vita Angelo Bona

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