Ieri ho visitato una paziente che mi ha riferito che il suo medico si era rifiutato di prescriverle l’esame della vitamina D, cioè la 25OHD.
“ La vitamina D è soltanto un placebo!” Stai al sole e finiamola con questa storia!”.
Vediamo se è vera questa draconiana affermazione.
Parto da uno studio dell’Università di Copenhagen pubblicato su Nature Immunology nel 2010 ( Von Essen MR et al Department of International Health, Immunology and Microbiology).
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20208539
http://www.sciencedaily.com/releases/2010/03/100307215534.htm
In questi due link puoi leggere come la vitamina D attivi le difese della immunità innata e acquisita.
La vitamina D svolge un ruolo cruciale nell’attivazione delle difese immunitarie e in carenza di vitamina D, macrofagi, NK cells (Natural killer) e Tcell, linfociti T, rimangono “naive”, cioè dormienti.
Il Professore Carsten Geiser del Department of International Health, Immunology and Microbiology di Copenhagen afferma che
“Quando una cellula T è esposta ad un agente patogeno esterno attiva una “antenna”, un dispositivo di segnalazione che è il recettore VDR della vitamina D. Se la vitamina D è disponibile la cellula T recepisce un segnale di ritorno e si attiva, altrimenti resta dormiente”.
Ecco l'immagine della attivazione delle cellule T da parte della vitamina D. Di fianco il recettore VDR in giallo della vitamina D complementare al recettore RXR della vitamina A in blu.
Non mi sembra a questo punto che si possa parlare di bufale e di effetti placebo. Consiglio, senza volere educare nessuno, al collega la lettura attenta dei due link di questo mio articoletto senza pretese.
Allego ancora un link e questa volta apre un articolo fondamentale di ricercatori di due Università dove non pare eseguano studi per sponsorizzare placebi.
Si tratta delle Università di Stanford California USA e della Harvard School di Boston. Per verificare aprendo l’abstract basta cliccare su “Author information”.
In questo immenso lavoro del Maggio 2014 si legge che la vitamina D riduce il rischio e la progressione del cancro.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24705652
Parliamo ancora di depressione? Un caro collega psichiatra ha categoricamente affermato che non esistono studi scientifici seri che affermino che la vitamina D è un potente antidepressivo.
Voglio rispondergli con un articolo dell’Università di Berna( in letteratura ce ne sono tantissimi altri), visto che è svizzero.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26397113
Il mio fine non è quello di polemizzare con i colleghi, ma di informare la gente della verità sulla vitamina D attivatore delle nostre risorse immunitarie.
Cosa fare? A questo punto fai un semplice esame del sangue 25OHD. La quasi totalità delle persone, specie gli anziani e i bambini obesi sono carenti gravemente di vitamina D. Poi devi sapere che il valore ottimale di 25OHD è intorno ai 100 ng/ml, 200 nmol/L. Questo è il valore di massima utilità per la attivazione immunitaria senza incorrere in rischi di intossicazione.
Ieri ho visto un paziente che dopo avere seguito il protocollo Coimbra aveva 500ng/ml di 25OHD! Fai attenzione quindi agli estremismi, ma anche ai detrattori draconiani della vitamina D.
Buona Vitamina D Angelo Bona