I colori dell'anima mutano dal nero al bianco con infinite mescolanze additive e sottrattive che variano di momento in momento. Esiste però una tonalità di base: una frequenza cromatica individuale. Di vita in vita il nostro spirito si colora della frequenza risultante. Prismi sincronici cantano il nostro Sé mentre procediamo verso la Luce. Un'opera al bianco è la risultante del nostro viaggio cromatico che manifesta l'arcobaleno dell'amore.
Nella retina esistono i fotorecettori che sono neuroni specializzati. I fotorecettori sono di due tipi: i coni ed i bastoncelli.
La retina è per me la “membrana percettiva” della nostra anima.
In essa i coni sono deputati alla visione dei colori : la fotopica dell’anima. I coni sono in grado di riconoscere il rosso, il verde e il blu e per ogni occhio se ne contano circa sei milioni.
I bastoncelli sono sensibili al movimeto e sono impiegati nella visione a bassa luminosità.
Con questi neuroni animici percepiamo i colori della nostra anima e quelli dell’anima degli altri.
E’ sempre il cuore poi l’organo spirituale di trasduzione di questi colori in sentimenti.
Tramite l'ipnosi evocativa ex ipnosi regressiva è possibile rimuovere i toni d'ombra della nostra anima, le impronte oscure karmiche riportando la nostra anima ad un colore di base luminoso.
Questa terapia cromatica dello spirito è la via dell'arcobaleno ed il senso per cui ogni anima compie la sua esperienza reincarnativa.
Mi fa molto piacere che d'ora in poi la ipnosi evocativa sia definita la via dell'arcobaleno.
Quale è il colore di base della tua anima? In questo momento di che colore è? Me lo dici? Riesci a percepire il colore dell'anima degli altri?
La mia anima è di base ultravioletta, ma ora la percepisco trasparente fiordaliso. Vuoi che ti dica il tuo colore animico di base e di questo attimo? Almeno quello che percepisco per te? Facciamo un gioco!
Buona vita Angelo Bona