Oggi ti parlerò della leptina, un ormone proteico causa primaria dei tuoi litigi con la bilancia.
Ti ricordo che i miei sono articoli divulgativi sintetici e scritti per la gente, non me ne vogliano i colleghi.
Considero la leptina la fata del controllo alimentare divenuta negli obesi strega cattiva del sovrappeso ed ora ti spiego perché.
Questo ormone regola il tuo metabolismo e il senso di sazietà. Fin quando non esiste un sovrappeso, la leptina è una fatina buona che ti induce sazietà, ma più il tessuto adiposo aumenta, più la fatina muta la sua natura e diviene un vero flagello.
Nell'obesità e nelle sindromi metaboliche la leptina diviene la persecutrice di Pantagruel, il gigante dalla fame insaziabile che compare nel romanzo Gargantua e Pantagruel del mitico Francoise Rabelais (1494-1553).
L’antro della fata/strega leptina è situato sul cromosoma 7 ove esiste il gene OB(Lept) che codifica l'ormone. Ogni cellula adiposa produce leptina e quindi in proporzione crescente, maggiore è il numero delle cellule adipose, tanta più leptina entrerà nel circolo sanguigno.
La leptina ha per sorella che ne facilita la sintesi l’insulina. Alti livelli di insulina stimolano il rilascio di leptina, mentre il digiuno riduce l’ormone della sazietà..
Altri fattori abbassano la leptina e tra essi è molto importante l’ormone fT3 triiodotironina. Sto vedendo in studio tantissime tiroiditi di Hascimoto con ipotiroidismo ed in questi casi non è sufficiente somministrare levotiroxina cioè fT4, occorre anche somministrare prodotti che contengano l’fT3 come la tiroide secca.
Il digiuno selettivo, cioè l’astenersi dal pasto serale favoriscono la riduzione della leptina.
Quando il tasso di leptina resta troppo alto continuativamente come nell’obesità si sviluppa una resistenza alla leptina stessa che è fonte di fame insaziabile, la fame pantagruelica del gigante descritto da Rabelais.
Il problema può essere congenito e in questo caso dipende da un fattore genetico per una mutazione dell’OB(Lept).
Ma ritorniamo alla iperleptinemia da sovrappeso alimentare.
In questo caso la leptina non inibisce più il centro dell’appetito situato nell’ipotalamo. Per paradosso quindi più si è obesi e più si ha fame poiché è saltato il feedback inibitorio.
Nessuno ti parla di leptina, nessuno ti prescrive una leptinemia . Nessuno ti dice come nell’articolo che ti riporto scritto dai ricercatori spagnoli diretti dal dott. Aragones G che la vitamina D e la vitamina A riducono la leptina.
PMID:26842874[PubMed - as supplied by publisher]
Molto importante nella resistenza alla leptina è la ipnosi e l’auto ipnosi utilizzate per ridurre il senso di fame e indurre sazietà. Spesso i miei pazienti ci riescono, ma bisogna avere molta molta costanza specie se la leptina, il demone di Pantagruel ha mostrato la sua faccia dark.
In studio Barbara consulente alimentare nutrigenomica ed io consigliamo sempre il digiuno serale, ma non basta. La dieta, la vitamina D, la vitamina A e tutto ciò che ruota attorno al recettore VDR della vitamina D devono essere riprogrammati. Siamo dei computer biologici e spirituale ed occorrono dei programmatori esperti per impostare una alimentazione di corpo ed anima corretti
Un conto è la fame di cibo, un conto è una fame animica molto più radicata. Credo che si debba interpretare la fame pantagruelica come uno spostamento sugli alimenti di appetiti affettivi e karmici non gratificati o risolti. Per questo il metodo della ipnosi evocativa medica ex ipnosi regressiva è fondamentale nella indagine dei vuoti dello spirito che nessuna abbuffata riuscirà mai a colmare.
Buona vita e buon controllo alimentare. Angelo Bona