Caro amico Giordano,
volevo ringraziarti per avere sottratto la Terra dal compito immane di guardare il sole e le altre stelle ruotare attorno a sé.
Volevo ringraziarti per avere esaltato Copernico nella sua pedagogica educazione all’umiltà di ogni parte del creato.
Caro Giordano, i conflitti di religione rivelano soltanto la tracotanza di piccoli uomini che per essere grandi autocrati disconoscono i principi della civiltà, dei diritti dell’umanità, dell’amore del prossimo.
Grazie Giordano per avermi tolto dal centro, dall’ego, dall’antropocentrismo di cui prima soffrivo.
Ora so che dio è ogni goccia d’acqua, in ogni alito di vento, in ogni formica, in ogni pianeta, in ogni mondo visibile e invisibile non attorno a me, ma capace di osservarmi nella mia infinita piccolezza.
Grazie Giordano per non avere creduto nella predestinazione delle anime per non avere distinto gli eletti dai dannati, i puri dagli impuri, i figli di dio dai reietti dal Padre.
Grazie per non avere scisso la filosofia della natura dalla scienza. Tu ed il tuo amico Galileo
siete martiri della Verità ed è per questo che avete patito il carcere e nel tuo caso il rogo.
Grazie da Angelo Bona
“Io ho ritenuto e ritengo che le anime siano immortali. I Cattolici insegnano che non passano da un corpo in un altro, ma vanno in Paradiso, nel Purgatorio o nell'Inferno. Ma io ho ragionato profondamente e, parlando da filosofo, poiché l'anima non si trova senza corpo e tuttavia non è corpo, può essere in un corpo o in un altro, o passare da un corpo all'altro. Questo, se anche può non esser vero, è almeno verosimile, secondo l'opinione di Pitagora.” (Giordano Bruno).