Ti sei mai chiesto, chiesta quando è nata in te la coscienza? La risposta ce la fornisce un su Nature un grandissimo ricercatore americano, psichiatra, ricercatore della Division of Sleep Medicine, Harvard Medical School. Hobson parla di protocoscienza intendendo con ciò l’emergere delle fasi REM e quindi dei sogni nei feti a partire dall’ottava settimana di vita intrauterina. REM sleep and dreaming: towards a theory of protoconsciousness
E’ una scoperta a mio avviso eccezionale che sancisce come sia necessaria questa precoce attività onirica per prepararci cognitivamente ed emotivamente al nostro debutto nel mondo.
Ma cosa sogna il feto a due mesi di vita? Non certo dovrebbe secondo i più accaniti empiristi possedere contenuti di coscienza, non avendo ancora alcuna esperienza del mondo.
Certamente Cartesio e soprattutto David Locke padre dell’empirismo inglese si stanno rivoltando nella tomba!
Locke riteneva la mente dell’uomo una “tabula rasa” nella quale nihil est scriptum: nulla è scritto. Per questo pragmatico filosofo, le conoscenze vengono a sedimentarsi solo tramite l’esperienza che il soggetto compie nella vita.
Bene! Ma allora come può sognare un feto di due settimane? Quali esperienze esistenziali, visive e cognitive può avere compiuto?
Credo molto di più nella meravigliosa tesi di Platone delle idee innate e sono certo che esista quel mondo soprasensibile e trascendente che egli definiva iperuranio.
Studio ogni giorno da più di trent’anni la protocoscienza dei miei pazienti con la ipnosi evocativa fetale.
Perché? Perché ritengo che quella tabula rasa che è la matrix sulla quale sono iscritti i nostri conflitti primitivi sia raggiungibile e riprogrammabile nel periodo fetale tramite l’ipnosi evocativa.
Ogni giorno interrogo numerosi pazienti in ipnosi evocativa e raccolgo i loro fantastici o sconcertanti racconti della fase intrauterina.
Rispondo ad Hobson che i feti sognano vite precedenti, anche se sarebbe meglio dire vite sincroniche non esistendo nell’inconscio lo spazio/tempo.
I feti posseggono “other selves” altre personalità e altre identificazioni rispetto alla vita attuale.
I sogni del feto rivelano che esiste la metempsicosi, la grande intuizione dell’induismo, del buddhismo, dei presocratici, di Pitagora, di Socrate, di Platone.
Da medico cosciente amo unire i saperi e non dividerli arroccando la scienza ad una arida speculazione economica.
Nel DNA del feto sono trascritti i codici karmici del suo lungo viaggio in infiniti corpi, in magiche filogenesi. Raggiungere i source code, i codici sorgenti e guarirli è un fantastico mestiere di riprogrammatore dell’anima.
Buona vita Angelo Bona