Uno studio di ricercatori italiani condotti della dott.ssa Luisella Vigna, della Fondazione IRCCS Ca’ Granda dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano è approdato alla conclusione che la vitamina D è un fisiologico dimagrante negli obesi.
In sintesi su 400 pazienti è stato dimostrato che la carenza di vitamina D è correlata allo sviluppo di obesità ed al manifestarsi delle sua complicanze inerenti alla sindrome metabolica ed al diabete di tipo II.
Ho letto i dosaggi utilizzati nello studio che raggiungono le 100000 UI al mese. Secondo la mia esperienza pluriennale con la vitamina D, e dopo avere trattato migliaia di pazienti non è solo importante il dosaggio, ma il valore raggiunto della vitamina D nel sangue e cioè della 25OHD.
Porto sempre questo valore a 90 ng/ml bene al di sotto della presunta tossicità a 150 ng/ml ed utilizzo dosaggi più alti di quelli dei colleghi di Milano che contatterò al più presto.
Lo scoop che ti anticipo è che con elevati dosaggi di vitamina D raggiunti con integrazione orale, si ottengono dei dimagrimenti fantastici e soprattutto che rimangono statici!
Ciò credo dipenda prevalentemente dalla azione della vitamina D che abbassa l’ insulino resistenza. (Chin Chien Sung et al 2012) ; (Kim HJ 2014)
Il 45% della popolazione italiana è in sovrappeso. Per iperinsulinemia si intende una condizione biologica caratterizzata da un eccesso di insulina nel sangue. In ogni obesità esiste di norma una iperinsulinemia.
L’eccesso di insulina produce una resistenza dei recettori insulinici tissutali ( muscolo, fegato tessuto adiposo ecc.) che comporta una insufficiente utilizzazione del glucosio che non penetra più facilmente nell’interno delle cellule e da qui la iperglicemia e il diabete di tipo II. L’iperglicemia nutre prevalentemente i pre-adipociti e gli adipociti con incremento della massa adiposa e obesità.
Un altro effetto benefico della vitamina D è il graduale controllo della fame poichè eleva la serotonina che agisce sui centri ipotalamici. Ricordo che la vitamina D favorisce la sintesi di serotonina agendo sul gene/enzima TPH2 (Patrick RP. Ames BN 2014)
La serotonina, (o 5-idrossi-triptamina, 5-HT) ha un ruolo importante nella regolazione centrale dell'assunzione alimentare. Essa agisce sull'ipotalamo ventro-mediale, determinando l'inibizione del consumo di cibo.
Una dieta appropriata, il fasting serale , cioè il digiuno serale ed i valori giusti di vitamina D e di serotonina nel sangue, insieme al consiglio di una essenziale attività fisica, mi fanno ottenere risultati fantastici nelle metamorfosi degli schiavi del sovrappeso che riescono a raggiungere la gioiosa terra del “prima e del dopo”.
Buona vita Angelo Bona
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