Esiste una molecola biologica, simile ad una vitamina K o alla vitamina E che ritrovo continuamente nelle mie ricerche di cure con integratori naturali.
I ricercatori spagnoli della università di Siviglia non hanno dubbi. Molte malattie neurodegenerative, diabete, cancro, malattie cardiovascolari sono associate ad un basso livello di CoQ10. (Garrido-Maraver et al 2014).
Ma che cosa è questo benedetto CoQ10?
E’ come dicevo una molecola organica lipofilica, nota come ubiquinone, un coenzima che nei mitocondri è coinvolto nella produzione di energia, il fatidico ATP.
Nella sua forma ridotta (ubiquinolo-10, ubiquinol) è un fondamentale antiossidante utile per contrastare la perossidazione dei lipidi delle membrane cellulari e delle lipoproteine plasmatiche. L'ubiquinol è più biodisponibile dell'ubiquinone.
Il nome ubiquinone richiama l'ubiquitarietà del CoQ10 (vitamina Q) presente praticamente in ogni cellula dell'organismo.
Leggo alcune recensioni sul web e taluni esaltano gli effetti miracolosi del CoQ10 ed altri ne affossano ogni valore.
Ecco la rissa tra detrattori e fautori:
“Nessuna prova convincente per sostenere o smentire l’uso del CoQ10 per il trattamento dello scompenso cardiaco". ( Madmani, M.E.; Yusuf Solaiman 2014)
In contraddizione con quanto sopra, nel 2003 Mortensen SA postulava l'importanza del CoQ10 nella insufficienza cardiaca cronica e nella possibile riduzione della morbilità e della mortalità per patologie cardiovascolari. (Mortensen SA 2003)
A favore del CoQ10 leggo lo studio di Johansson P et al, che affermano che selenio e CoQ10 riduce la mortalità legata a patologie cardiovascolari. (Johanson P et al 2014)
Ancora a favore del CoQ10 lo studio sulla malattia coronarica di Tiano L et al, che affermano ottimi benefici con l'uso del CoQ10 nelle coronaropatie. (Tiano L et al 2007)
L’American Cancer Society afferma persino che il CoQ10 riduce l’efficacia della chemioterapia e della radioterapia nei trattamenti contro il cancro. ( American Cancer Society. Retrieved 20 February 2014).
Utilizzando il CoQ10 non ci sarebbero effetti positivi nel Parkinson, nella paradontite o piorrea e si segnalano solo qualche potenziale effetto nella prevenzione della emicrania.
Poi esistono invece articoli di sostegno al CoQ10 come quello di Di Pierro F et al., che affermano che nella fibromialgia il CoQ10 è utilissimo come antiossidante nel ridurre dolore, fatigue e disturbi del sonno. (Di Pierro F et al, 2016)
Che dire delle statine? Pare che le statine riducano i livelli sierici di CoQ 10 fino al 40%. (Ghirlanda G et al 1993)
Bene, tra oppositori e sostenitori mi pare che esista una notevole diatriba. Mi chiedo come mai la scienza consenta la creazione di linee di condotta così contradittorie. Per caso esistono a monte interessi commerciali che prevaricano l'onestà scientifica?
Stavo poi indagando l’ostinato problema di ridurre la lipoproteina (a), Lp(a), un colesterolo “cattivissimo” apportatore di problemi quali ictus, infarti ecc. ed eccoti ancora bel bello il CoQ10 che spunta all’orizzonte. (Sahebkar A, Pirro M et al 2016)
L’unica possibilità che mi rimane è di continuare una mia sperimentazione clinica per farmi un’idea più precisa. Come ti dicevo ogni giorno ho il grossissimo problema di ridurre nei pazienti i valori eccessivi di lipoproteina(a) detta anche Lp(a).
La niacina (Vit B3) non è tollerata, la L-Carnitina in realtà non mi accontenta, la vitamina C ad alti dosaggi mi lascia perplesso. Ci sto girando attorno.
Ricordo che la Lp(a) è una frazione del colesterolo LDL implicata in patologie gravissime quali ictus, infarti ecc. Tenerla sotto controllo sarebbe fondamentale per la prevenzione anche perchè si tratta di un problema genetico che coinvolge intere famiglie legato ad un gene (LPA) con i suoi polimorfismi che sto anch'essi studiando.
Con le credenziali del CoQ10 che rappresenta un ottimo antiossidante lipidico e delle lipoproteine, ho la speranza di vedere risultati concreti e non campati in aria di un abbasamento della Lp(a) utilizzando il CoQ10. In realtà sto utilizzando l' ubiquinol 100 mg, , forma attiva del CoQ10, ma non chiedermi ditte e dosaggi perchè fa parte della mia etica non dirlo e del fatto che credo solo in cure individuali e con un paziete che visito in studio.
Quando avrò risultati certi su un campione credibile di pazienti te li comunicherò.
Non trovo importanti effetti collaterali del CoQ10 a parte una interferenza con gli anticoagulanti.
Magari possiamo aprire un confronto sul tema. Hai utilizzato il CoQ10? Ne hai tratto beneficio? Se sì per quale patologia?
Alle volte un dibattito può essere una via parallela alla sperimentazione clinica per farsi una opinione su un argomento. L’importante è ricercare insieme la verità che a quanto mi risulta è una: non esistono due verità, nemmeno per il CoQ10.
Buona vita Angelo Bona