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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

CHE COSA E' LA FEMMINILITA'?

Caro dottor Bona, oggi sono stata in analisi e parlando è venuto fuori che non so bene cosa sia la femminilità... mi rendo conto che ci sono tante donne che come me non hanno neanche la più vaga idea di cosa significhi essere femmina, avendo sempre vissuto il tutto come qualcosa di debole, fragile, di cui vergognarsi... si potrebbe parlare di questo nel blog? di cosa è la femminilità? magari servirà a chiarire le idee a me e a tante altre persone... grazie e tante cose belle.Zingara Cara Zingara,non credo che l'essere donna  si riferisca soltanto alla presenza di caratteri sessuali primari e secondari femminili. Freud disse: "le ragazze sentono profondamente la mancanza di un organo sessuale di egual valore a quello maschile, esse si considerano inferiori e l'invidia del pene è il motivo principale di un certo numero di caratteristiche reazioni femminili". Credo che nonno Sigmund, al di là dei  retrogradi retaggi vittoriani, avesse realmente dei gravi pregiudizi. Ho trascritto questa psicoanalitica citazione per far comprendere come agli albori del novecento la donna fosse ancora vessata da un gravoso e violento maschilismo socio culturale. In quegli stessi anni si formulò  il primo accenno di richiesta di voto, ma si giunse al 1946 prima di veder realizzato tale progetto, concedendo a ventuno donne di venire elette in parlamento. Si parla tanto di autocoscienza, di emancipazione femminile, ma non si considera quasi mai l'individuo nella sua completezza. L'essere maturo spiritualmente integra in sé entrambe le virtù dell'acqua e del fuoco. Adamo ed Eva credo debbano ricongiungersi in un androgino primigenio che riconquisti il primato e la dignità della persona. Appartiene all'infanzia dello spirito il credere che un pene possa garantire qualche biologica e psicologica supremazia. La donna si sta destando da un torpore atavico e cerca in Sé la completezza che molti uomini rifuggono brandendo per difesa il loro pisello. Quando l'uomo non avrà più paura di amare e lei supererà le sue angoscie abbandoniche germoglierà un nuovo fiore. Nascerà domani dal primitivo bruco un androgino consapevole  delle sue virtù, delle avvenute nozze alchemiche della gyné, la donna e dell'anér, l'uomo. Solo allora, quando il due sarà divenuto Uno riusciremo realmente a comunicare con la voce del cuore. Buona Vita angelo Bona

Postato il: 17/10/2006 | Letto 40.933 volte | 

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Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
40134 Bologna

Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post19 Commenti al post

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zingara

5 novembre 2006, 16:55

sto leggendo il "bruco" e sto trovando tante risposte anche su questo tema:)

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zingara

22 ottobre 2006, 12:45

ma quanto mi sento felice oggi?
non leggevo il blog da un pò di tempo per via delle cose quotidiane da fare...la mamma, la figlia, l'ascolto...e oggi ho detto vado a leggere un pò di cose che mi interessano e ho trovato tante risposte alle mie domande...sull'essere femmina o maschio la penso come molti di voi adesso che ho un concetto...la mia domanda nasceva dal fatto che essendo nata come primogenita tutti si aspettavano il "maschio" e che ho sofferto di questo non essere accettata per lungo tempo dalle persone che avrebbero dovuto accettarmi in primis...poi ho capito che vado bene come sono che sono energia e non m o f, che per prima devo accettarmi io con tutto quello che porto...quello che devo imparare è il perdono...il non recriminare sugli errori degli altri (perdendo tempo ed energie) ma il guardare ai miei per migliorare e finalmente splendere...vi ringrazio tutti. oggi vedo l'arcobaleno...grazie:*

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Girasole

20 ottobre 2006, 19:59

Carissimi amici, io sto cercando di capire qualcosa sull'uomo e sulla donna leggendo Osho: in "Con te e senza dite" egli spiega che uomo e donna sono sostanzialmente uguali e ciò che piu conta è il rispetto della reciproca libertà, che rappresenta il primo, imprescindibile valore. Nel momento in cui ti aspetti qualcosa dall'altro, lo stai usando per cui l'altro avverte tale condizione e reagisce fuggendo o prevaricando a sua volta. Si rispetta davvero la libertà altrui quando l'Amore è dono, dare senza condizioni, accettando con gioia anche la lontananza o il bisogno dell'altro di starsene per conto proprio.
Concetti profondi, difficili per noi da accettare e mettere in pratica, ma assolutamente giusti. E voi, che ne pensate?Conoscete il pensiero di Osho?

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roby

19 ottobre 2006, 19:34

Ciao a voi tutte sensibili creature,
finalmente leggo con soddisfazione che q.no la pensa come me sulle donne in particolare.
Di professione sono estetista e la maggior parte del lavoro l'ho svolto su dei corpi femminili e sono arrivata nel tempo ad una riflessione non molto positiva sulle donne e allo stesso tempo invece ad una rivalutazione sui poveri maschietti.
Perchè?Ve lo spiego:la donna nel recuperare il suo ruolo schiacciato dal potere maschile,ha superato il limite diventando molto individualista (prima vengono i miei desideri poi forse i tuoi..),egocentrica (constantemente al centro dell'attenzione),non si guarda allo specchio (la colpa è sempre del compagno,collega,amica),lasciamo perdere la dolcezza...vogliono fare le uominesse e a quel punto un uomo come si deve comportare??
Per quanto mi riguarda ho sposato un uomo dall'animo molto femminile con cui posso condividere i discorsi sul Karma e l'ipnosi,con cui posso andare in montagna e rimanere in silenzio a guardare il panorama,con cui posso andare ad una seduta di Joga.Ci sono tanti uomini così ma le donne di certo non li incoraggiano ad essere loro stessi.
Se le signore si calmassero un pò in questa corsa e se si accettassero nei loro limiti,accetterebbero ,di conseguenza ,anche i limiti dei loro compagni amandoli nelle loro caratteristiche;il massimo è" essere se stessi in due".
Quando si avrà capito questo saremo ad un punto di svolta verso L'Amore totale senza sofferenze inutili.
Forza fanciulli!!
Un abbraccio a voi e un augurio di sempre più consapevolezza.
Roby

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Mirella

18 ottobre 2006, 16:12

Cara Zingara mi chiedo a cosa serva capire esattamente il significato della parola femminilità..... femminilità, mascolinita.... secondo me in questo modo non facciamo altro che separare e frammentare i nostri modi di essere con inutili "descizioni". Penso, invece, sia meglio orientarsi verso l'Uno, cercando di capire il profondo significato della parola Amore.
Un abbraccio a tutti

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Roberta

18 ottobre 2006, 14:38

.....e comunque sensibilita' non vuol dire debolezza....vedete...un falso concetto! liberimoci da tutti questi pre-concetti, confezionati per la massa (i pitechi), diventiamo massa critica!

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Roberta

18 ottobre 2006, 14:33

Ciao Roberto,
Grazie per il tuo commento. Mi fa piacere conoscere anche te.
Hai ragione i luoghi comuni sono molti ed e' difficile scrollarseli di dosso, ma questo vale per entrambe le parti: anche per noi donne nei confronti degli uomini! Hai ragione: siamo diversi ma l'importante e' il rispetto reciproco (ne manca cosi' tanto al giorno d'oggi) e la comprensione.
Per Catia: e' vero quello che dici, che molte donne sono "dure" lo penso anche io o che comunque all'
interno della famiglia, spesso sono loro a "comandare". Secondo me non dovrebbe "comandare" nessuno ma essere alla pari, equilibrarsi, se possibile. Comunque anch'io ogni tanto mi rendo conto di essere un po' acida....(come il tuo esempio della moglie al supermercato col marito) mi capita quando sono sotto pressione e vedo troppe aspettative verso di me....cosi' esplodo! e l'acido che c'e' in me viene fuori (povero marito). Comunque secondo me nessuno dovrebbe cercare di essere come l'altro, per es. donne che vogliono fare gli uomini.. o il voler avere un marito super-sensibile, ma essere se stessi e non aver timore nelle convenzioni sociali (per es.: un uomo non puo' piangere o non puo' dimostrare di essere sensibile, ma deve sempre dimostrare di essere una "roccia"). Il pensiero che volevo esprimere e' che anche per un uomo deve poter essere "liberatorio" esternare la propria sensibilita', se si ha, e non cammuffarla solo perche' si e' uomini! Liberiamoci da tutto cio'!

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catia

18 ottobre 2006, 13:37

Io non so cosa sia la femminilità, mi sembra che dovrebbe essere tutto l'insieme delle qualità che permettono di accogliere la vita (come le donne hanno un corpo fatto per dare alla luce figli mi sembra che la psiche dovrebbe essere fatta allo stesso modo) e che non necessariamente debbano esprimersi nell'essere madre ma in tutti gli ambiti dell'esistenza. Io però sono perplessa quando leggo tante affermazioni sulla spiritualità e sulla sensibilità delle donne e sulla insensibilità del mondo maschile. Ci sarà anche una predominanza della spiritualità nel mondo femminile ma io mi guardo intorno e buona parte delle donne vere che incontro hanno in mente tutto tranne che le cose dello spirito. Io che ho un certo tipo di ricerca lo tengo per me con la maggior parte di loro. La pazienza e la dolcezza del mondo femminile dove sono nelle donne vere? Se devo essere sincera ho addirittura la sensazione che all'interno delle case, non nella vita sociale forse, siano le donne le vere "dure" quelle che comandano a bacchetta figli e mariti. Avete mai visto le donne accompagnate al supermercato dal marito come dirigono la situazione? Come lo trattano se vuol comprare qualcosa che lei non vuole? Il mondo sarà anche apertamente maschilista ma credo che alle nostre latitudini sia più difficile essere uomini oggi: le qualità cosiddette femminili sono esaltate da tutti mentre le qualità maschili non sono per niente apprezzate. Ossia apprezziamo gli uomini quando somigliano alle donne o per lo meno all'idea che abbiamo del mondo femminile. Ma del resto perchè un uomo dovrebbe avere la stessa sensibilità di sua moglie? Allora tanto varrebbe sposare una donna. Inoltre mi fa sempre pensare quando leggo tante cose contro gli uomini : dopotutto la maggior parte di loro è allevata da una donna...
Saluti a tutti
Catia

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roberto

18 ottobre 2006, 12:58

Per Roberta ti volevo rassicurare che non ci sono solo Paolo e Gianluigi. Ho letto con interesse tutte le considerazione delle donne che sono intervenute. Io credo che bisogna avere rispetto per il sentire femminile e noi maschietti dovremmo avere l?umiltà nel fare un passo indietro e ascoltare. E? facile parlare ma è difficile agire. Sono troppi gli anni che ci portiamo sulle spalle fatti di storie di prevaricazioni dell?uomo sulla donna, il nostro pensare per quanto ?aperto? a mio avviso è intriso di luoghi comuni a partire dal linguaggio. Noi maschietti spesso facciamo fatica a coniugare al femminile termini legati a figure di potere. Diciamo il giudice, il preside, il magistrato anche quando a ricoprire quei ruoli sono donne e sarebbero tanti gli esempi da fare. Pensate solo a quando ci sentiamo bravi perché ?aiutiamo? in casa la nostra compagna, dando così per scontato che i ?lavori di casa? siano di pertinenza della ?femmina?. Dobbiamo ancora imparare e a mio avviso a non fare l?errore di considerare la donna ?uguale? all?uomo, siamo diversi. Dobbiamo pretendere pari dignità, dobbiamo pretendere rispetto.

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Roberta

18 ottobre 2006, 10:20

Ciao Gianluigi e Paolo,
Grazie di esistere! ma siete gli unici ometti della massa critica? dove sono gli altri? Che bello trovare degli uomini che non abbiano paura del loro essere sensibili e profondi, non e' e non deve essere una qualita' solo femminile! Affermare di credere in certe cose, come la reincarnazione per esempio non deve farvi sentire piu' deboli, non e' cosi' (parlo a tutti gli uomini in ascolto). Meno male che esistono uomini che abbiano voglia di guardarsi dentro e cerchino il proprio mondo interiore. Io ne conosco veramente pochi. Non abbiate paura! (mi riferisco agli altri non a voi due naturalmente) cosa c'e' di piu' brutto che non essere se stessi e poter liberamente esprimere le proprie idee? (questo e' anche per me!!). Un abbraccio carissimi!!

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Ba

18 ottobre 2006, 09:21

Caro Gian Luigi è grazie a uomini come te ( o come mio marito) che i nostri universi possono toccarsi....per fortuna anche gli uomini piangono...in noi c'è maschile e femminile ma l'una parte prevale sull'altra più per retaggio culturale che per quello che abbiamo realmente dentro. Ti auguro di trovare realmente una persona con cui completare le mele...solo in quel momento io ho realmente capito quanto era meraviglioso e complesso il mio universo femminile e quanto avevo da dare...ma quanto era meraviglioso e complesso anche l'universo maschile...sensibile ed anche fragile in un certo senso. con questo augurio a te mi viene in mente un altro blog altrettento interessante: cosa è la mascolinità? cosa è essere uomo oggi? un battito l'ali a tutti

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Silvia

18 ottobre 2006, 08:43

Non siamo ancora pronti, la profonda verità che enuncia il dr. Bona sull'androgino è realtà per pochi. Il cammino per "unificare" la femminilità e la maschilinità è cominciato ma come umanità abbiamo ancora tanta strada da fare! Credo, però, che la compenetrazione l'uno nell'altra e viceversa sarebbe molto più semplice, fluida se si seguisse il "cuore". La femminilità, secondo me, è accogliere, nutrire (in e con tutti i "sensi"), sostenere, curare, assistere ... cioè Amare l'Altro chiunque esso sia (e la cosa non è semplice vero?) senza interferire, sovrastare o disporre arbitrariamente (come riporta Louis); poi c'è la femminilità prettamente estetica, la femminilità vista dagli uomini, la femminilità che scaturisce dal messaggio di Zingara, che secondo me è il costrutto di una società maschilista. Mi sorge spontanea una domanda a Zingara: chi ti segue nell'analisi è un uomo o una donna? Un Amorevole saluto a tutti. Silvia

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louis

18 ottobre 2006, 01:01

Essere femmina, cos'è? Ritengo che per tutti noi sin dall'infanzia la femminilità è legata alla figura primaria della madre , colei che ci allatta, che ci nutre della sua dolcezza e della sua tenerezza, che media ogni situazione di conflitto e nel contempo sottilmente dispone, sovrasta. Oggi invece, per sentirsi accettate, la femminilità viene sempre più rappresentata nel grande mercato globale dell'immagine in cui viviamo, come colei che deve vendere qualcosa. Sicuramente il dott. Bona avrebbe venduto l'altro giorno qualche copia in più del suo libro, se il bruco della mela aveva due bei seni da prima pagina in copertina. Freud sosteneva che alle donne mancasse il pisello, mentre oggi a molti uomini gli manca...(un mondo di frustrati?) Mah! Penso che a tutti noi quello che veramente manchi sia l'amore ed il rispetto verso l'altro "diverso", e che la femminilità sia solo una rappresentazione del momento storico che attraversiamo, visto che probabilmente già nelle vite passate siamo stati sia l'uno che l'altro.

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V

17 ottobre 2006, 21:29

Vi riporto un piccolo brano di...

Oscurità primordiale

La donna possiede l'oscurità segreta ed il vuoto.

E' lei l'attraente cacciatrice della luce
e della pienezza dell'uomo
che riempie il suo vuoto e rivela il segreto.

Nella sua oscurità primordiale c'è l'origine profonda
e la segreta saggezza che l'uomo cerca.
E' lei che li riceve e che porta la saggezza di lui.

Nella donna, l'uomo trova ciò che è al di là della lotta del pensiero.

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lara

17 ottobre 2006, 19:28

Fino ai 17 anni ero molto confusa : compravo abiti maschili che vedevo addosso ai miei compagni di scuola, perchè ci stavo bene dentro.L'unica cosa che mi ricordava di essere donna : il ciclo mestruale, la vivevo con insofferenza. La vicinanza di una persona speciale, ha acceso il desiderio di femminilità, la voglia e la gioia di essere capace, un giorno, di dare alla luce una nuova vita che siamo io e lui.

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Romana

17 ottobre 2006, 17:22

Cara Zingara, pensavo un tempo che femminilità significasse accoglienza, ascolto,incoraggiamento, sdrammatizzazione, empatia,dolcezza, comprensione,nutrimento,raffinata sensibilità ecc....e la mascolinità fosse portatrice di responsabilità,pragmatismo,mente razionale,senso del limite,coraggio,protezione ecc., ma devo dirti che riconosco in me e in tutti i nostri simili, con differenti gradazioni, le due parti. Le persone più equilibrate albergano in sè il maschile e il femminile...e un giorno non faremo più distinzioni fra le diverse qualità.
Caro Paolo, mi dispiace veramente non ricordare con precisione le parole di quella canzone di Ruggeri; ma ricordo che mi era piaciuta molto...
Vi saluto tutti con molto affetto
Caro dr.Bona, vorrei dirti, rimanendo in tema, che dal primo libro tuo che ho letto ho pensato che i tuoi scritti e la tua persona emanassero una rassicurante fragranza di profonda comprensione, raffinata sensibilità e accoglienza da "Grande Madre" e nel contempo una rassicurante sicurezza, padronanza e saggezza da Druido..., oltre alla preziosa spontaneità e freschezza di Bimbo Gigio.
Uomini e Donne Uni-tevi!

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Ba

17 ottobre 2006, 14:48

Purtroppo io faccio un lavoro prettamente femminile in un ambiente assolutamente maschile...e qui i luoghi comuni sull'argomento sono pane quotidiano...cose tipo "una donna non può stare in cantiere!"...ma la ferita più grossa è stata al rientro dalle mie maternità"una donna che fa dei figli non dovrebbe lavorare,lasci la cariera a chi può permettersela!" quanta IGNORANZA...non intendo far cariera faccio il mio lavoro perchè mi piace e non intendo perdere questa parte di me...ma il segno di ignoranza più grossa da parte loro è il non rendersi conto di come fin dalla loro comparsa in questa vita loro hanno avuto bisogno di una donna. FEMMINILITà per me è ACCOGLIENZA,DOLCEZZA ed INTELLIGENZA...l'intelligenza di non ascoltare certi commenti che dovrebbero ferire invece intensificano il sentimento di realizzazione e forza che dovrebbe essere in ogni donna...dal momento che accogliamo l'uomo all'atto del concepimento e lo culliamo in noi per nove mesi...e lo riaccogliamo in noi ogni volta che si compie un atto sessuale. E quando mio marito mi dice:"un po' ti invidio che questi nostri figli te li sei portati dentro e li hai conosciuti prima di tutti noi nel profondo del loro crescere..." e a me sorride il cuore per quest'uomo così sensibile che ha compreso fino in fondo la complessità e la grandazza dell'essere donna e con molta INTELLIGENZA sa dolcemente completare la metà che manca al mio mondo...buona vita a tutti

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Roberta

17 ottobre 2006, 12:29

Che belle parole Angelo, ancora ubna volta hai individuato un argtomento molto profondo ed interessante. Secondo me la femminilita' e' dolcezza, pazienza e grazia. Io associo la femminilita' all'essere madre, ma anche per chi non lo e', cio' il prendersi cura di se' e degli altri, sotto la propria ala. Poi e' tante altre cose.....comunque quanto maschilismo c'e' ancora al mondo e quante donne "dure" e "materiali" come gli uomini! donne, non abbiate paura della vostra parte "tenera" e' il bello che c'e in tutte noi.

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Laura

17 ottobre 2006, 12:18

Caro Angelo, la tua risposta a Zingara mi arriva come la conferma all'intuizione che umilmente ho avuto riguardo quest'argomento che ultimamente mi ha tormentata. Ti ringrazio per aver accolto la richiesta che ho rivolto all'etere.
Anche questo è, secondo me, l'Uno.
Tanta luce,
Laura

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