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Buona lettura!
L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.
«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.
Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.
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L'IMMAGINARIO DELL'UNO
Cari amici,vi devo rivelare un segreto. Ogni mattina al risveglio le Guide mi sussurrano un messaggio all'orecchio. Siamo soliti elaborare il nostro pensiero quando giungiamo ad una constatazione, quando formuliamo un concetto. Nel mio caso ciò non avviene. Mentre sto aprendo gli occhi avverto fluire una composizione armonica assolutamente non mia, che mi riempie il cuore di Gioia. Questa mattina ancora quella brezza leggera mi ha detto:
" La percettività del vostro mondo esterno è un incantesimo dell'immaginario dell'Uno".
Mi farebbe tanto piacere che commentaste quanto ho scritto. Notate che la frase è in seconda persona plurale ed io non sono solito rivolgermi in questa forma agli altri. Il termine percettività, non è tipicamente mio, avrei detto "percezione". Siamo soliti risolvere un'equazione per raggiungere un risultato. In questo caso la soluzione precede ogni calcolo ed ogni persorso intellettuale. Alle volte le "frasi" sono estremamente comiche, ironiche e mi contorco dalle risate mentre riprendo contatto con il mondo di veglia. Poi ho cercato un'immagine da inserire nel post. Questa è la prima che ho trovato. Coincidenza?Non ritengo casuale che le nuvole abbiano composto un viso. Credo sia un dono per tutti, per voi e per me: piccoli e grandi giochi dell'Uno che sta elevando la nostra consapevolezza.Buona Vita Angelo Bona
Postato il: 22/10/2006 | Letto 28.055 volte |
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Dr. Angelo Bona
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40134 Bologna
Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94
Scrivetemi a angelobona1@gmail.com
Buona vita,
Angelo Bona
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francesco | 4 novembre 2006, 18:57 Ma è Padre Pio, |
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Anna | 3 novembre 2006, 23:16 Certe frasi arrivano nel momento giusto come dei regali che ci aiutano a mettere a fuoco nella nostra coscienza anche le più profonde percezioni dell'Essere. Questo è quello che ho sentito leggendo questa frase.L?ho sentita connessa a un?esperienza che ho vissuto questa mattina quando mi sono soffermata a osservare una grande foglia rossa volare dal suo ramo fino suolo. In un primo istante mi sono sentita triste: ero testimone del momento di separazione di questa piccola fogliolina dal suo albero, da tutte le altre foglioline sue sorelle e chissà presto qualcuno l?avrebbe calpestata. Improvvisamente però ho visto l?albero crescere, l?ho sentito respirare e svelarmi che la separazione della grande foglia era solo apparente: la sua essenza avrebbe vissuto per sempre dentro di lui, mi assicurò. E così? ?L?INCANTESIMO DELL?IMMAGINARIO DELL?UNO?? queste parole? mi hanno emozionata, le ho sentite profondamente risuonare dentro di me.Grazie! |
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angela | 31 ottobre 2006, 09:42 Ricordo che da bambina m'incantavo a guardare le nuvole che disegnavano immaggini che io interpetravo come messaggi e risposte alle mie infinite domande,notavo sempre che chi in quel momento era lì con me aveva una percezione totalmente diversa dalla mia!Allora questo mi dava un senso abbissale di solitudine,col tempo ho scoperto che c'è chi percepisce il mondo esterno con la mente e chi col cuore,ho incontrato solo alcuni che avendo il cuore fuso con la mente hanno una percettività del mondo edell'universo che più si avvicina forse all'originale!anche se ora trovo difficoltà ha leggere"i messaggi delle nuvole"in compenso ho imparato ad osservare le stelle(loro dicono sempre la verità)evivo con il cuore gl'incantesimi di questo mondo,mi chiedo ancora :perchè tante sfaccettature,tante disarmonie e armonie nella percettività del mondo esterno a noi,se tutti andiamo alla ricerca di un'unica via che ci riporta alla fonte, l'amore? |
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romana | 28 ottobre 2006, 12:27 La frase suona e "risuona" potente, vibra di profonda sacralità. In poche parole è contenuto tutto il senso dell'esistenza umana e tutte le risposte. Una lezione di sintesi! anche a sottolineare il nostro abituale spreco di parole. I passaggi della frase conducono all'Uno come unica realtà. Esiste l'Uno. Poi,...il Suo immaginario, l'incantesimo che genera la facoltà umana di percepire un mondo esterno...sono emanazioni dell'Uno, giochi di Dio, Maya, sogni, illusioni...
Oltre ai Maestri realizzati, chissà quante persone consapevoli di tutto ciò sono transitate sul nostro pianeta, lasciando delle testimonianze...Mi farebbe piacere avere delle indicazioni da voi cari amici, se potete, o dal dr.Bona che, per la sua vasta cultura umanistica e la sua sensibilità, sicuramente ha individuato molti veri illuminati nella storia...Schopenauer, Leopardi...poi? Dopo il seminario di Roma e la lettura di Leopardi come illuminato, ho riletto con occhi e cuore nuovi le sue opere...veramente una dolce ed elevante esperienza, che consiglio a tutti e che vorrei ripetere con altri...Buona Vita amici |
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Vanna | 25 ottobre 2006, 11:29 Mi sembra una interpretazione poetica di quello che dicono i Toltechi, e non solo loro, sul fatto che la nostra vita è un Sogno che creiamo continuamente e che dobbiamo diventare maestri del nostro Sogno...Dato che ognuno di noi è una aspetto dell'Uno...sicuramente non ci annoieremo (per fortuna)...buona giornata a tutti! |
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oriana | 24 ottobre 2006, 17:16 Ho letto e riletto la frase non sapendo bene cosa sentire. La ripeto ad alta voce ed ho un flash. Potrebbe significare che occorre davvero tanta luce interiore per percepire la realtà come possibilità di superamento di tante significative difficoltà che la vita, il karma, ci pone? |
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Cristel | 24 ottobre 2006, 15:07 Ch.mo Angelo,
E? dal 2001 che penso di vivere su questa terra come in un sogno, a volte bello, altre, brutto. So che un giorno, spero non lontano ( potrebbe essere nel 2012, come anche domani) mi risveglierò, insieme a tanti ?colleghi sognatori?, sparsi sulla terra, per ritrovarmi, nel mio corpo di luce, riunita all?UNO. Nel frattempo sperimento l?incantesimo che l?UNO, nel Suo Infinito immaginario, continua a proiettare a me, come a tutta l?umanità di questo pianeta, della percettività della mia realtà esterna.
E? ciò che penso e sento nel momento presente.
Spesso, mi capita di svegliarmi, specie all?alba e sentire frasi che poi durante la giornata e anche dopo, si rivelano significative e non soltanto per me, a volte anche per altri.
Mentre noi dormiamo, come sai e ce lo insegni, l?io inferiore-ego si addormenta e possiamo meglio percepire il Sé Superiore sentendoci uniti al medesimo. Tutti noi possiamo godere del dono che ci offre l?UNO di percepirlo, sentirlo e vederlo nella Sua Immensa Luce, anche attraverso i Suoi Messaggeri, come gli angeli e guide che accompagnano i ns. passi nel percorso evolutivo di ognuno di noi.
Grazie.
Cristel
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Mirella | 23 ottobre 2006, 16:17 Mi viene in mente uno scritto di San francesco:"di una verità si conosce solo quello che si è preparati a conoscere"...... Credo ke, ciò ke crediamo di vedere e percepiamo, dipenda solo dalla nostra evoluzione, e ke ci siano infinite interpretazioni di un'unica Verità.
Pace a tutti |
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leila | 23 ottobre 2006, 09:32 La percetività sembra far rima con sensibilità...quanto sensibili siamo a percepire il nostro mondo esterno che altro non è che immaginazione . Ciò che ci creiamo con i nostri pensieri......Frase meravigliosamente densa di significati per risvegliarci nel nostro mondo esterno..... |
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dani | 23 ottobre 2006, 09:26 Che bellissima frase!... Uscendo fuori per un momento dallo spazio tempo ed immaginando di volare in alto, lontano da questa dimensione, la mia vita e quella degli altri sembra veramente un sogno che vibra di pura emozione! |
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Patrizia | 22 ottobre 2006, 17:00 Che dolcissima emozione!
La realta'che viviamo e che percepiamo nasce ogni istante dal tocco della bacchetta magica delle nostre emozioni e intenzioni.Siamo davvero i creatori della realta'cosi'come la sperimentiamo:essa e'lo specchio del nostro sentire.
L'immaginazione e'un'energia che possiamo utilizzare per dipingere la tela della vita con i nostri colori:
abbiamo cosi'la possibilita'di creare un fiore in un deserto arido,o una brezza profumata di speranza che accarezza e lenisce un cuore sofferente,o di curare la Terra dalle ferite prodotte dall'ego,se solo eleviamo insieme le nostre intenzioni verso pensieri di pace e di Amore.Questo e'per me l'incantesimo suggerito dalle Guide.Sono commossa! |
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Daniele | 22 ottobre 2006, 15:19 Ipotizziamo che un purissimo raggio di luce bianca (chiamiamolo "L'Uno") entri nel nostro sistema fisico di realtà e che per riuscire a rendersi manifesto e tangibile sul nostro piano debba necessariamente sottostare alle regole di quest'ultimo.
Per riuscirci esso potrebbe essere costretto a scomporsi nelle sue componenti, e come accade nel prisma, dopo un gioco di "riflessioni" e "proiezioni" (termini di certo non nuovi a chi studia e conosce i meccanismi della mente) ci apparirebbe come 7 fasci di colori diversi.
Se a questo punto si chiedesse agli osservatori di che colore è L'Uno, chi avrebbe ragione e chi sarebbe in torto affermando che esso è rosso, o verde, o giallo, o indaco etc. ? E quanto ci vorrebbe per bollare come eretico e scomunicare colui che osasse proferire che l'Uno in realtà è bianco, tanto più che tale colore non è presente tra nessuno dei 7 fasci ? Chi tra i 7 darebbe ragione a questo autentico pazzo ammettendo che ciò che lui stesso sta vedendo è sbagliato o perlomeno parziale, in assenza di una "percettività" più alta ?
Come potrebbe la mente che divide, giudica e cataloga, concepire la possibilità che tutti e 7 abbiano ragione, e che addirittura abbia ancor più ragione chi afferma una cosa che nessuno dei presenti può vedere ? Bisognerebbe fare un salto di qualità che ci porti su un livello diverso da quello precedente, e giungere ad attivare un pensiero non giudicante, un "pensiero non pensante", un paradosso bello e buono.
Ed una volta fatto questo ed ipotizzato che ciò corrisponda a realtà, qualora si volesse tornare indietro e ricomporre l'originaria luce bianca dell'Uno, identificando con le tinte più rosse la rabbia e l'odio più profondi e con le tinte indaco le vibrazioni più alte e più sottili, potremmo riottenere quella tinta originaria decidendo in base a principi (mentali) di etica, morale, cultura od altro, di escludere le tinte più rosse dalla ricomposizione ? Riotterremmo la stessa tinta o necessariamente essa sarebbe differente, e nessun colore alternativo potrebbe ridarci quel bianco originario se non la vibrazione mancante "rosso scarlatto" ?
Ecco come io interpreto il messaggio sull' "incantesimo" e sul fatto che certe cose (anche sgradevoli) vadano accettate come facenti parte del gioco, qualche autore buddista ha condensato il tutto nella frase "ciò che rifiuti ti uccide, ciò che accetti non ti fa niente"
p.s. di chi è l'effige del tipo nella foto ? E' forse il famoso pilota "Tizio Nuvolari"?
Buona Vista |
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Libera | 22 ottobre 2006, 13:33 " La percettività del vostro mondo esterno è un incantesimo dell'immaginario dell'Uno".
La "percettività del mondo esterno" è ciò che noi captiamo del nostro mondo (nostro di noi che stiamo da questa parte, la divisione è netta). Ci siamo noi che captiamo e loro che lavorano per faci captare un qualcosa che serve alla nostra limitata mente umana per sopravvivere. Tutto ciò è quindi un sortilegio (non corrisponde al vero ma creato per ammaliare) nato dalla fantasia creativa e giocosa dell'Incantatore Creatore.
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Daniela | 22 ottobre 2006, 13:03 Che bella frase, poetica. Mi fa pensare che c'è qualcosa di magico nella vita, nel nostro essere nelle cose, che ognuno di noi crea la realtà in cui "è", così come ognuno sente in quel momento. La realtà che ci circonda è come un grande fluido che si muove continuamente intorno a noi, dentro di noi, che si modifica ad ogni nostro pensiero o emozione, brilla di luce, poi si oscura per poi ritornare nuovamente a risplendere in un sorriso... e tutto parte da noi, dal nostro cuore: non è magia questa?
Un abbraccio di luce a tutti
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tania | 22 ottobre 2006, 12:48 mi viene in mente il Samsara, il velo di Maya, tutto ciò che crediamo reale e che percapiamo con i sensi e' in Verità illusione,è la manifestazione del gioco dell'Uno, Lila. Lo vivo come un invito a cogliere l'Uno in ogni cosa, ma anche a vivere "giocando" non prendendoci troppo sul serio, insomma un invito al Bimbo Gigio Libero, e a guardarci intorno con gli occhi colmi di meraviglia, cosi come è lo sguardo di un bimbo che coglie i volti tra le nuvole ed i folletti nei boschi! |
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Angelo Bona | 22 ottobre 2006, 11:46 Cara Sabrina, il fatto che venga proposto a voi e a me dalle Guide un messaggio che dobbiamo interpretare è un meraviglioso gioco dell'Uno. Attraverso le vostre risposte riesco a comprendere infinite sfumature della frase originaria. Mi dà l'idea che diveniamo un unico organismo spirituale che elabora un' interpretazione. In realtà è l'Uno che gioca con se stesso e questo è fantastico, bellissimo! Buona Vita Angelo Bona
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lara | 22 ottobre 2006, 11:09 Mi dà speranza la presenza, nella frase, dell'aggettivo "esterno", riferito al termine "mondo". Ciò indica che ci sia anche un "mondo interno": in molti lo negano, riponendo aspettative ed energie su ciò che è, invece, un incantesimo, il frutto dell'immaginazione, e che confondono con la realtà. Non riesco a togliermi dalla mente una frase che, non ricordo dove, ho letto:"siamo entità spirituali che vivono un'esperienza materiale". Ciò mi conforta quando sono accusata di avere scarso contatto con la realtà, alla quale, forse, non do la stessa importanza che gli danno altre persone..e mi fa anche paura!
Grazie dott. Angelo per questa opportunità di riflessione. Dovrebbe ogni giorno, nel blog, riportare tali pensieri che le vengono sussurrati : le Guide scelgono lei che sa sentire ed ha la possibilità di comunicare con chi invece non riesce a percepire tutto ciò. Grazie ancora. |
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Sabrina | 22 ottobre 2006, 10:45 Due sono le cose che mi hanno colpito
LA PERCETTIVITA': se avesse usato "la percezione" come parola avrebbe implicato la possibilità sicura di veder qualcosa o accorgermi di qualcosa.. La "percettività" mi fa pensare a qualcosa che non è facile da visualizzare può essere visto o no, dipende dalla nostra propensione a stare con gli occhi aperti, dipende dalla nostra capacità di accogliere ciò che capita all'esterno.
UN INCANTESIMO DELL'IMMAGINARIO DELL'UNO: "un".... "incantesimo"... è solo una parte di qualcosa. Forse dovremmo renderci conto che quello che riusciamo a visualizzare è solo una piccola sfaccettatura di un complesso e profondo UNO che le nostre limitazioni fanno fatica a cogliere...
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