Sto incontrando molti pazienti con gravi problemi di rallentamento metabolico, tanti sono affetti da ipotiroidismo, da astenia surrenale, da deficit di produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale. Molti sono affetti da insonnia e da cattiva qualità del sonno.
Molte persone sono rallentate metabolicamente, sono sovrappeso, hanno un intestino pigro, assimilano troppo gli alimenti. Incontro pazienti stanchi, affaticati da un ritmo quotidiano frenetico di lavoro,da impegni famigliari, burocrazie, mestieri di vivere e di sbarcare il lunario.
Incontro lo stress di chi deve partecipare a concorsi con migliaia di schiavi che anelano ad un posto fisso pagato due lire.
Incontro Dario di vent’anni che è uno dei tanti fantasmi reietti da questa società feroce che si è dannato i neuroni e l'anima con la dipendenza da cocaina.
Sembra che un dio sciamano e sadico si diverta a fare ruotare il mondo sempre più vorticosamente generando jet lag e vertigine a miliardi di piccole formiche aggrappate alla terra.
Ogni nostra cellula è un minuscolo orologio biologico che deve mantenere una certa cadenza un ritmo che la ghiandola pineale coordina o che genera salute o malattia. La pineale è essenziale per condurre la circadiana danza della nostra salute o malattia e purtoppo non sempre questo piccolo pinolo funziona bene.
Quali patologie dipendono dalla desincronizzazione di questo metronomo biologico?
Esiste una correlazione stretta tra insonnia e molte patologie cronobiologiche ed è così, anche se risulta strano pensare, che una cattiva qualità del sonno sia alla base di una dermatite atopica o di una emicrania ricorrente. (Dekker K et al 2015) (Matsui MS 2015).
Trovo il letteratura che l’obesità e la sindrome metabolica dipendono da uno squilibrio del nostro sincronismo biologico. (Gomez Abellan et al. 2012)
La depressione può dipendere da un deragliamento dei ritmi circadiani e cioè della variazione del timing o sincronismo del nostro orologio biologico. (Wittmann M et al 2018)
La sclerosi multipla manifesta implicazioni cronobiologiche e stagionali. ( Salvi F et al 2010).
L’Alzheimer pare sia favorito da una disorganizzazione dei meccanismi cronobiologici che comportano una riduzione della produzione di melatonina. ( Cardinali DP 2010)
L’invecchiamento dipende da una perdita della funzionalità degli orologi biologici interni ed è quindi importantissimo nelle terapie antiaging ripristinare le giuste ritmiche circadiane.
In sintesi pare che moltissime patologie dipendano da una desincronizzazione cronobiologica ed è per questo che sono divenuto un medico orologiaio o per meglio dire accordatore secondo le naturali frequenze dei diapason biologici.
La fantastica ricerca che sto conducendo insieme al Prof. Antonio Malgaroli docente di fisiologia e psichiatra dell’Istituto San Raffaele di Milano mi ha portato a credere con fede assoluta che stiamo scoprendo le immense risorse di un piccolo continente sconosciuto che si chiama ghiandola pineale. Questa piccola ghiandola di otto mm di diametro ci sta svelando segreti sconosciuti tramite le indagini ormonali salivari, la risonanza magnetica e la polisonografia (studio delle fasi REM del sonno).
Un semplice test salivare che pratico nel mio studio ci svela il funzionamento della pineale dosando la melatonina, la pinealina e gli altri ormoni che suonano insieme il concerto della nostra salute.
La pineale è il futuro Klondike della prevenzione e cura delle malattie cronobiologiche e la nostra ricerca ferve inesausta. Ne parleremo al seminario dell'11 Novembre a Bologna.
Per ora una corretta terapia biologica di re-sincronizzazione della ghiandola pineale con melatonina, pinealina, vitamina D, polidatina, omega-3, acido alfa lipoico, coenzima Q 10, acetilcarnitina e altri portentosi prodotti biologici sta producendo effetti benefici sorprendenti.
Esiste poi una cronopatologia dell’anima che durante il sonno non accede ai mondi inconsci dello spirito e che non riesce a nutrirsi durante le fasi REM della linfa di luce dell’Uno. Ciò genera una epidemia di natura spirituale.
Questa anima appesantita e senza ali deve riprendere a librarsi, a nutrirsi negli oceani astrali per completare il suo cammino di consapevolezza.
L’ipnosi evocativa regressiva è una terapia karmica anch’essa cronobiologica che ci permette di conoscere noi stessi e le nostre molteplici identità o vite interiori.
E’ quest’anima rallentata, desincronizzata, deconnessa dalla Sorgente che provoca in noi lo scompenso peggiore.
Dobbiamo compiere un cammino di ricongiunzione in accordo con quel Palpito universale dal quale distrattamente ci siamo desincronizzati ed è solo questa la via della nostra guarigione.
Buona vita Angelo Bona
Studio dott. Bona Como/Vacallo.
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