
Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti
SIAMO NOI A EDUCARE I NOSTRI FIGLI ALL'UNO O SONO LORO I NOSTRI PICCOLI MAESTRI?

Postato il: 10/11/2006 | Letto 31.824 volte |
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33 Commenti al post

![]() Marco | 25 dicembre 2006, 22:53 In riferimento al commento precedente, nel passaggio: "Bisogna fare un grande sforzo per riuscire a spogliarci di tutte le nostre 'fisime' ed essere neutri nei confronti degli altri, ma questo è l'unico modo per avere uno scambio 'vero', con chiunque.". Sinceramente devo ringraziare una persona per questo una Anima veramente libera, luminosa e unica; e anche l'unica che conosco ad essere così. E' stata la prima ad avermi enunciato questa grande verità. Grazie Simona. |
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![]() Marco | 25 dicembre 2006, 18:25 Sono assolutamente loro a guidarci, in quanto ancora non contagiati da nessuna sovrastruttura ed è per questo che ogni genitore dovrebbe salvaguardare la purezza e la consapevolezza dei propri figli. Ascoltate i vostri figli che sono prima di tutte delle persone. Riuscire ad entrare in contatto con un bimbo piccolo che ancora non parla è una delle esperienze più grandi e più belle che si possano fare e sicuramente il punto di partenza per un rapporto 'vero'. Bisogna fare un grande sforzo per riuscire a spogliarci di tutte le nostre 'fisime' ed essere neutri nei confronti degli altri, ma questo è l'unico modo per avere uno scambio 'vero', con chiunque. |
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![]() Indigo Mom | 4 dicembre 2006, 18:30 Mi associo alla bellissima pelle d'oca che fa venire il racconto di Aurora... La mia piccola, che ora ha due anni, la sera, prima della ninna sorride e fa ciao a qualcosa/qualcuno sul soffitto... Lo fa da parecchio e indica sempre gli angoli, ora anche indicandolo con il dito... |
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![]() Enrico | 21 novembre 2006, 12:45 La mia esperienza con i bimbi è più limitata, non avendo figli, ma a tratti estremamente intensa. |
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![]() Libera | 15 novembre 2006, 23:00 Aurora il tuo racconto mi ha fatto venire la pelle d'oca......... |
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![]() Mirella | 15 novembre 2006, 14:21 Auroea il racconto della tua piccola mi ha emozionata fino alle lacrime. Credo siafantastico poter ascoltare una cosa del genere dalla propria figlia. Vi abbraccio |
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![]() Alina | 15 novembre 2006, 12:00 Aurora..sinceramente, mi sono commossa. Grazie |
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![]() Alina | 15 novembre 2006, 10:46 un saluto a tutti.io ho la fortuna di essere diventata madre di un bimbo che per me è maestro dell'uno,quotidianamente.i bimbi sono grandi maestri.parlo con lui d'Amore come faccio quasi con nessuno.a nove mesi mentre si addormentava immaginavo la sua nascita mentre l'universo danzava in un insieme di fiori luce animali..tutto era celebrazione d' Amore e lui ha detto -chiaramente- "grazie".questo è uno dei tanti insegnamenti che da quattro anni mi accompagnano.insieme abbracciamo gli alberi,parla coi fiori, con la Luna, andiamo nei campi a piedi nudi a sentire la Terra.un giorno avevo mal di testa..mi ha detto:"ci penso io mamma "mi ha messo le sue manine sul capo ed ha cominciato a farmi ruotare leggermente la testa.l'ha fatto con una sicurezza tale.e chi gliel'ha insegnato?sapeva.le sue vibrazioni, mi rendo conto cambiano la realtà e il tempo. i bambini sono SACRI, un espressione fortissima e più vicina all'Uno per cui dovremmo porci in ascolto nei loro confronti,davvero col cuore.hanno talmente tanto da farci sapere!ilmio karma mi ha portato lui ma mi sento madre di tutti i bambini, nei loro occhi riconosco la stessa luce,riconosco La Luce.spesso si vedono in giro scene inconcepibili.una volta un bimbo piangeva nell'indifferenza totale di chi gli era attorno.mentre passavo gli ho accarezzato il viso gli ho strizzato gli occhi e lui, col viso rigato di lacrime mi ha sorriso..ci siamo capiti.vorrei abbracciarli tutti questi bambini che vengono oscurati dalle ombre di noi"adulti".entro all'asilo e saluto ogni bimbo che incontro..una carezza una parola un bacio..si ricordano e ogni volta che mi rivedono mi corrono incontro..ne hanno bisogno e la loro gioia mi riempie il cuore.il nostro impegno nel non farli vivere nella violenza,nell'ombra, nella divisione e nel cercare di ritrovare in noi il loro linguaggio è una grande opportunità di crescita spirituale.il loro entusiasmo,laloro gioia, il loro esempio di perdono sono il vero percorso per il grande cambiamento a cui stiamo andando incontro.abbracciamoli e proteggiamoli tutti!! |
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![]() Alessandra | 15 novembre 2006, 08:45 Il mo angelo, che oggi ha già dieci anni, ha fatto capolino nella mia vita chiedendomi lei, di venire al mondo. Ricordo nitidamente il momento in cui è stata concepita: mi si è aperto il cuore ed ho sentito che dovevo essere disponibile ad accettare la vita. E' stato l'atto d'amore per me più grande della mia esistenza. Ed in questi dieci anni siamo veramente cresciute insieme;tante volte lei ha insegnato a me il buon senso dicendomi cosa tenere a mente soprattutto nei momenti di sofferenza, che insieme abbiamo affrontato. |
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![]() Brigitta | 14 novembre 2006, 15:25 Che curioso, Roberta! Anche la mia sin da piccolissima parlava con la luna e le stelle. Così ne abbiamo approfittato per trasformarlo in un rito serale. Col bel tempo in campagna la caricavo già in pigiama nel passeggino e andavamo a fare una piccola passeggiata per dare la buona notte alla luna e alle stelle, in inverno le salutiamo dal balcone. Ciao. |
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![]() Roberta (Alcyone) | 14 novembre 2006, 14:06 Leggendo i commenti degli altri mi e' venuto in mente una cosa che dice sempre mia figlia, Aurora, quando siamo in macchina, cerca la luna e le stelle e le saluta! Lei ha 20 mesi e non sa ancora bene parlare pero' e' innamorata della luna e la chiama:" Luna... dove sei?" Una sera ha detto: "Luna, giu', giocare, Aurora". Mi ha commossa per la sua tenerezza. Ciao a tutti |
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![]() tiziana peresson | 14 novembre 2006, 11:41 Aveva quasi tre anni il mio angioletto quando, parlando di Grimilde, la denominava l'altra Bianceneve e, contando sulle dita 1-2-3 e così via, mi guardò stupito dicendo: "mamma, ma tutti i numeri sono uno!". E' cresciuto poi in un ambiente in cui si mangiava esoterismo a colazione e a pranzo ed ha avuto un rifiuto violento per tutto ciò che aveva sapore di spirituale. A parole. Nonostante i suoi ragionamenti pragmatici, ora che ha più di trent'anni, non si rende ancora conto di essere più vicino all'Uno lui di sua madre! |
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![]() romana | 14 novembre 2006, 08:09 Ciao Amici, in questo momento non ricordo nello specifico frasi pronunciate da mio figlio, ce ne sono state, dovrei andare a leggerle sui quaderni che riempivo quando era piccolo,ma ricordo benissimo la ventata di consapevolezza e di competenza che mi ha avvolta al momento della sua nascita.Al momento del travaglio e del parto ho pensato di lasciar fare a lui,che senz'altro meglio di me sapeva come nascere...così abbiamo stupito medici e ostetriche già pronti per un cesareo,in piena notte, perchè era un bambino troppo grosso per il mio bacino.In meno di tre ore è nato e riempiva ogni ambiente di una saggezza e consapevolezza infinite!Lo sentivo così immerso nella Verità! La vita obbliga poi ad affrontare ciascuno il proprio karma.E' tuttora un ragazzo piuttosto saggio, che sta cercando di ritrovare la connessione con l'Uno.Un abbraccio a tutti |
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![]() ornella | 14 novembre 2006, 07:01 Una sconcertante risposta mia figlia Susy di quasi 9 anni mi ha dato poco tempo fa. Un pomeriggio mentre io ero impegnata a correggere dei compiti scolastici lei era in agitazione perchè cercava qualcosa che non ricordo precisamente e mentre cercava mi chiamava per chiedermi aiuto, io per non deconcentrarmi non facevo che rispondere: "Tranquilla, cerca e vedrai che la ritroverai, è in casa no?". Quando la sua ricerca è diventata più ansiosa io gli ho risposto:" ASPETTA!!!" Lei così tutta arrabbiata mi ha risposto:"MA QUANTO tempo devo aspettare?Non ti basta quanto tempo ho aspettato per far nascere te e poi tu così farmi nascere?". |
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![]() etzelinus | 13 novembre 2006, 23:27 Caro Massimo, il mio cuore è un' affollatissima nursery fin dalla mia ormai - purtroppo - lontana infanzia. |
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![]() Massimo | 13 novembre 2006, 23:11 Caro etzelinus, dalla mia personale e umile esperienza ho scoperto che non è tanto importante scoprire quello che succederà nel 2012, ma osservare quello che sta nascendo nel nostro cuore in questi anni. Buona ricerca |
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![]() etzelinus | 13 novembre 2006, 22:58 Qualcuno può spiegare che cosa dovrebbe accadere nel 2012? |
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![]() Libera | 13 novembre 2006, 18:42 Lessi anche io tempo fa questa teoria, ma mi convinse poco. I primi indaco dovrebbero essere addirittura quelli della mia generazione, nati per preparare il mondo all'arrivo di quest'ultimi che poi dovrebbero essere quelli decisivi. I bambini indaco si distinguono dagli altri per la loro rabbia e fatica a sopportare il mondo non ancora pronto alla loro presenza............ Tanto è vero che vengono scambiati per bambini con incapacità di attenzione e disordine mentale. Ricordo bene? |
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![]() Patrizia | 13 novembre 2006, 16:15 Credo che i bambini siano in un qualche modo gia'pronti al cambio di polarita'spirituale atteso per il 2012.Mia nipote,una vivacissima e intelligente bimba dodicenne,vive gia'nel 2012,dimostrando una inconsueta capacita'di entrare nell'essenza delle cose,completamente libera da schemi precostituiti.Ama e rispetta la natura,suona il violino e dipinge tele con i colori della sua anima sensibile e gioiosa.Istintivamente attiva tutte le facolta'creative dell'emisfero cerebrale destro,rifuggendo quelle regole che la sua anima libera ,ma rispettosa degli altri,ritiene superflue.Qualche entita'fuori dallo spazio-tempo,chiama questi bimbi delle nuove generazioni "bambini-indaco",portatori di un nuovo DNA compatibile con le nuove frequenze vibrazionali che si stanno preparando per il nostro pianeta.Verita'?Fantasia?Mi piace credere che l'Uno stia lievemente mostrando il suo volto negli occhi sognanti ed innocenti di un bimbo |
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![]() Roberta (Alcyone) | 13 novembre 2006, 10:52 Ciao, |
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![]() Paolo - Pr | 13 novembre 2006, 09:18 Ahimè io non sono padre...ma sono stato figlio e sulla scia della mia esperienza posso forse azzardare timidamente il mio punto di vista. Credo che importante nella crescita/educazione di un figlio sarebbe il rassicurarlo in modo garbato circa la certezza del poter contare sempre sul nostro affetto che lo circonda costantemente; non un ala che lo tenga sempre e comunque isolato da tutto il resto in modo iperprotettivo ma un ala spiegata sotto la quale rifugiarsi nel momento in cui "lui" ne sentisse il bisogno e lasciare davvero al suo libero arbitrio il suo quotidiano, scambi di opinione circa l'interpretazione del quotidiano instillati secondo quella che dovrebbe essere la nostra saggezza acquisita sul campo nel tempo ma senza esagerare, piccole correzzioni di rotta day by day in quanto ritengo che i figli debbano da soli imparare a sbagliare (e imparare dai propri sbagli come noi abbiamo fatto prima di loro) ..fargli sentire che in ogni caso e per ogni necessità noi ci siamo e ci saremo ma sarà comunque una loro scelta il rifugiarsi o meno sotto l'ala del genitore (rassicurazione e quasi mai imposizione)...Non dimentichiamoci la purezza che avvolge la loro aurea d'infante e dalla quale noi stessi ci nutriamo (interscambio figlio genitore), noi già contaminati dai difetti della nostra società e dal malessere del vivere nei suoi mille compromessi quotidiani....sull'argomento mi piacerebbe leggere più opinioni dai padri...non sò, forse sbaglio, ma ho avuto come l'impressione che siano la parte genitrice più in difficoltà nell'ars educandi.....un caro saluto |
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![]() Libera | 13 novembre 2006, 08:58 Tutto quello che posso fare al limite è riportarvi qualche altra frase, è troppo piccolo perchè io possa imbastire un discorso troppo serio......... |
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![]() Massimo | 12 novembre 2006, 22:44 Carissimi amici ho 30 anni e spero un giorno di avere il privilegio di diventare padre. Penso che lo scopo principale di una famiglia sia quello di far crescere la nuova anima in un ambiente sereno e pieno d'amore. In questa condizione l'anima crescerà in maniera consapevole e sarà lei stessa a scegliere il suo dharma. Anch'io sono figlio di me stesso, molte volte guardandomi dentro ho visto un fanciullo con gli occhi lucidi che mi guardava per cercare rassicurazioni: " Non preoccuparti piccolo la tua vera natura è l'Amore sei protetto". |
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![]() Angelo Bona | 12 novembre 2006, 21:58 Cari amici, ci poniamo sempre in una posizione di educatori nei confronti dei bambini. E se ciò fosse sbagliato? E se provassimo a divenire alunni della loro maggiore appartenenza all'Uno? Il post di Libera mi ha sconvolto per l'immensa consapevolezza di un essere che alberga in un' astronave di bambino, ma che è immensamente evoluto. Mi inchino alla tua grandezza spirituale, infinito piccolo amico consapevole della meraviglia dell'Uno. Per poter cambiare sul serio occorre non pensare con superbia di essere divisi dall'Uni-verso. Cara Libera apprendi dalla tua creatura cosa dobbiamo fare insieme in relazione al 2012, data simbolica e non cronologica. Poi raccontacelo perchè noi adulti avremo tanto da imparare. Una domanda per i blogghisti. Pensate che i bambini ci possano insegnare l'Uno? Avete dei racconti da proporci? |
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![]() Fabiana | 12 novembre 2006, 20:23 caro Angelo, la mia amatissima figlioletta ( non riesco a non definirla così, come quando aveva pochi mesi...)ha ormai dodici anni, compiuti esattamente una settimana fa, e devo dire che considero il nostro un rapporto molto sano. ti parrà strana questa mia affermazione, posta in modo tanto prioritario, ma per me è una premessa fondamentale, perchè il mio rapporto con mia madre, pur essendo stato fortissimo, è stato funestato da gravi incomprensioni e da pregiudiziali che lo hanno in qualche modo svilito e deturpato, creandomi non pochi problemi, che hanno raggiunto l'acme quando quest'anno, ahimè, la mia mamma è volata via... capirai, quindi, come sia importante per me avere un rapporto " sano " con mia figlia, basato sul rispetto reciproco delle nostre individualità e sulla capacità, da parte mia, di trasmetterle dei contenuti interiori validi, atti a renderla il più possibile consapevole della sua umanità e capace di affrontare e di vivere serenamente il suo karma. sinceramente , non so quanto i miei tentativi vadano a segno, ma mia figlia mi sembra una ragazzina fondamentalmente serena e questo mi basta. ravviso in lei gli " abbozzi" dell'UNO , quando irradia la sua allegria ( si chiama Gaia e lo è di nome e di fatto!), ma anche quando freme di indignazione di fronte a qualche ingiustizia vissuta o vista subire da altri ( ricordo quando, da piccola, i miei mi prendevano in giro, chiamandomi l'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE!)e sorrido, in cuor mio, anche quando sul volto esprimo severità ( raramente, a dir il vero..). spero davvero di riuscire a starle vicino, finchè avrà bisogno di una guida; è lei l'unica presenza realmente luminosa della mia vita, colei grazie alla quale ho intrapreso la strada dell'autoconsapevolezza. ti ringrazio con tutto il cuore, per avermi consentito di parlare di lei e del suo futuro nell'UNO. ti abbraccio come sempre con affetto. Fabiana |
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![]() Mirella | 12 novembre 2006, 20:12 Io non ho figli, ma ho a che fare con i miei nipoti e figli di cugini..... i bambini sono fantastici, intendo nel senso che sembrano creature provenienti da mondi magici, per loro tutto è possibile, anke una lunga risata senza un motivo specifico, ke di questi tempi non è poco. Puoi kiedere loro se vedono gli angeli e ti rispondono si con un'espressione basita dalla serie "e certo ke li vedo, ci parlo anke..... perkè tu no?"..... bene non ho la più pallida idea di come si possano prepararli all'evento del 2012 o di come si possa preservarli dalle innumerevoli varianti di sfumature grigie e nere di questo mondaccione..... allontanarli dai mass media è una buona idea, però poi loro hanno a ke fare con altri bambini che guardano il wrestling e sanno a memoria tutti i nomi dei loro (haimè)idoli......... non lo so prorpio cosa si può fare, aspetto di leggere altri commenti sul blog, magari a qualcino di voi viene un'idea geniale!!! |
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![]() Libera | 12 novembre 2006, 13:42 "per poter cambiare sul serio bisogna far parte di qualcosa di più grande" |
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![]() Brigitta | 12 novembre 2006, 01:14 Penso che i figli siano per i loro genitori una formidabile spinta evolutiva che ti obbliga a guardarti dentro e a metterti in discussione ogni giorno. Di sicuro la mia angioletta tuttopepe (4 anni) è uno dei principali motivi per i quali mi trovo su questo sito nel tentativo di non trovarmi impreparata alle sfide che mi presenterà crescendo. Cerco di ascoltarla ed osservarla per cogliere i momenti più opportuni per una carezza, un suggerimento, una spiegazione, un nuovo stimolo. La sfida del momento si chiama gestione della frustrazione: vuole fare proprio tutto da sola e quando non ci riesce: apriti cielo! Per quanto riguarda invece il 2012, oltre alle cose giustissime già dette da Angelo, non saprei in quali altri modi possiamo prepararli. Viviamo in un mondo così polarizzato ad estremi ? occidente-oriente, uomo-donna, ricchi-poveri ? che, pur auspicandolo con tutto il cuore, faccio fatica a comprendere come riusciremo a scardinare questa modalità di pensiero da 6+ miliardi di esseri umani in 6 anni. Mi piacerebbe capire se questo cambiamento somiglierà più ad una transizione graduale (p.es. decenni) o ad un momento di ispirazione divina che ti fa cascare le fette di salame dagli occhi. Da adulti possiamo consapevolmente scegliere di iniziare un percorso, ma nell?eventualità di una transizione più graduale, credo si porrà il problema di orientare i figli all?Uno e al contempo dar loro gli strumenti per affrontare il disagio di vivere, per così dire, ?a cavallo di due mondi?. |
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![]() mario | 11 novembre 2006, 23:33 Democrito sconsiglia di avere figli perché distolgono dalla filosofia ed Epicuro mette in evidenza un altro non piccolo inconveniente cioè che i figli sono ostaggi consegnati alla fortuna. |
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![]() oriana | 11 novembre 2006, 23:14 i nostri bambini credo non siano realmente quelli che noi immaginiamo di vedere. Per noi sono e saranno quello che noi trasmettiamo, una nostra proiezione. Se la luce ci abbandona sarà molto più difficile per loro essere aiutati a veicolare nella giusta direzione ma non perdo la speranza comunque perchè probabilmente sapranno andare spontaneamente verso ciò che trasmette luce ed Amore nonostante l'odio prevalga ancora sovrano nel mondo. |
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![]() mariangela | 11 novembre 2006, 12:08 caro dott. |
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![]() romana | 11 novembre 2006, 00:36 Penso che si possa aggiungere poco ai suggerimenti del dr.Bona; mi auguro che si riesca a tradurli in pratica, ogni giorno, consapevolmente, con attenzione e amore. Voglio solo aggiungere che mi piacerebbe che tutti si prendessero cura di tutti per prepararsi insieme al cambiamento di polarità. Siamo tutti genitori, figli, fratelli, sorelle...a volte forti, in grado di sostenere e incoraggiare, a volte da raccogliere...Mi piacerebbe che le attenzioni rivolte ai figli si rivolgessero anche ai compagni,agli amici e si realizzassero tanti gruppi di solidarietà per sostenersi nell'evoluzione.Gruppi-famiglia, di anime compagne. I figli hanno anche bisogno di essere circondati da adulti serenamente gioiosi e giocosi; giungere ad essere gioiosi, della Gioia che è data dalla consapevolezza dell'Uno! Vi abbraccio tutti cari amici |
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![]() zingara | 11 novembre 2006, 00:09 Non credo di dovergli insegnare cose, per me i bambini sono istintivi e sanno come comportarsi ,in tante situazioni ce lo dimostrano... |
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