Cari amici, ho visto una paziente Daniela che ha subito per anni vessazioni incredibili, violenze psicologiche e fisiche da parte dell'ex marito. L'ho condotta in ipnosi regressiva e si è identificata in una donna giovane incarcerata in una prigione con ceppi ai piedi e ai polsi ed un collare di ferro. Dietro le sbarre un carceriere la osservava con un ghignio sul volto.

 

Fase terapeutica dell'ipnosi regressiva

"...ora ti libero, sciolgo le catene, allargo il collare di ferro...puoi respirare..."

Daniela ansima vorticosamente e finalmente riesce a portarsi le mani al collo e a massaggiarlo. Muove le gambe, si stira, riprende il libero arbitrio di ruotare la testa. Piange di gioia.

" Ma ho paura di lui...mi tornerà a incatenare..."

" No vedi, diventa molto piccolo, una piccolissima statuina di marmo nero. Un soprammobile che ora puoi lanciare via lontano.Daniela con un gesto repentino e un sospiro di soddisfazione seguito da una risata scaglia la statuina nel vuoto.

" Ora vieni con me..."

La faccio alzare ancora bendata e tremante la conduco alla finestra aperta dello studio appoggiandole le mani alla ringhiera di ferro.

Fortunatamente un tramonto fantastico sta scendendo per gli ultimi attimi all'orizzonte dietro il massiccio del Monte Rosa.

" Guarda" le dico togliendole la benda"...guarda il sole, muore per rinascere domani con una nuova alba. Anche tu sei morta come donna dipendente ed incarcerata. Domani rinascerai di nuovo libera. Buona alba Daniela".

Daniela si commuove e mi ringrazia di averla liberata per sempre dal suo persecurore carceriere occulto.

Buona Vita Angelo Bona