Cari amici eccovi un altro contenuto di trance di una donna, Irene, che ha una conflittualità dentro di sè, una angoscia non spiegata, una forte paura della morte: l'interpretazione non l'ho ancora fatta e mi piacerebbe che mi scriveste per darmela voi. Irene è una donna molto gentile di quaranta anni.

La trance in amnesia parziale (la paziente al risveglio non ricorda tutto ciò che ha detto)

"Sono un piccolo pesce, c'è una mano che con uno schiaffo da sotto mi fa uscire dall'acqua e vengo buttato in una pattumiera con della carta. Mi muovo ancora, ma mi buttano sopra della sabbia, mi vogliono affogare di sabbia.

La mia anima è rimasta nello stagno e nuota da sola. L'anima è nell'acqua, l'anima è lì. L'anima deve appartenere ad un altro pesce. Dietro c'è un altro pesce più grande che mangia la mia anima. Lui però è più furbo e non si fa prendere dalla mano del pescatore. Ma cè un'altra mano buona che lo prende e lo mette in uno stagno più grande e poi in un lago e poi in un oceano.

Il pesciolino azzurro è felice di avere raggiunto l'oceano. Incontra una pesciolina e lui ha due anime perché conserva anche quella del primo pesce: due anime e la pesciolina. Le anime convivono bene insieme e restano tutte dentro di noi mentre percorriamo gli oceani sempre più grandi. Le anime convivono bene e nuotano.

Ora però c'è un uragano e l'acqua dell'oceano esce e mi ritrovo in un secchio.  Vengo ancora preso e rimesso in un grande lago e ricomincio da capo. In questo lago mi incontro come sono ora, con me stessa e mi prendo per la coda e per le pinne e mi faccio trasportare e poi lo lascio e sono da sola, ma ho un'anima doppia dentro di me.... forse quella del mio fratellino che non è mai nato e che soffre ancora perché mia madre ha abortito. L'ho sempre sentito che è dentro di me. Io avevo undici anni e mia madre aveva abortito".

"Forse è l'anima di tuo fratellino che ti ha cominicato la paura della morte..."

"Eh sì è stato ucciso... mia madre avrebbe potuto non abortire, mio padre lo voleva..."

Irene ha ricordato attraverso la trance questa angoscia di separazione dal fratellino.

Buona Vita,

Angelo Bona