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L'eredità d'amore di Andrea e l'ipnosi evocativa
(25/07/2015)
Caro dottore, Andrea le ha detto che il suo compito ora è aiutarci ad entrare in contatto con noi stessi, con la nostra divinità interiore..bene..noi cosa possiamo fare in tal senso? Meditare pensando ad Andrea? Come possiamo agevolarlo, aprire il nostro cuore a lui? Un abbraccio Elena
Risposta:
Cara Elena, il desiderio più grande di Andrea negli ultimi giorni della sua vita era quello di aiutare con amore le persone che intraprendevano il cammino del cuore. L'esperienza di amicizia e di ricerca spirituale che ho percorso con Andrea è stata immensa. Con lui ho scritto "Una stazione nel cuore" e da trent'anni siamo fratelli di spirito e vita. Sono certo che Andrea ha lasciato la dimensione spazio temporale per trasporsi sullo stesso piano quantico evolutivo di Giuseppe, il personaggio/Guida di Una stazione nel cuore. Se leggi quel libro scoprirai che Giuseppe vive sospeso oltre il tempo e osserva il mondo esattamente come ora avviene per Andrea. L'analogia è assoluta e si vede che esiste questo piano di "osservazione" e di "identificazione" delle anime elette. Le anime di chi ha superato il guado possono essere contattate non tramite l'ipnosi regressiva, ma tramite l'ipnosi evocativa in quanto vivono in una dimensione atemporale. Andrea ci seguirà come un padre amorevole. Questa è la sua infinita eredità d'amore. Buona Vita Angelo Bona
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