Poesia
Autore: Unoqualunque (16/06/2009)
Il vecchio e il sole
Nella culla del sopore s'è adagiata la sua testa, il suo sguardo ora è perso nel presente più funesto.
E' padrone del suo tempo, di quel tempo già passato ed è tutt'altro che scocciato del piacere che ha provato.
Sarà un colpo della strega, sarà colpa del bastone, ma non osa domandarlo, non saprebbe come fare.
Allora parla con il sole che di certo lo può sentire e sembra pure interessato a quello che avrebbe da dire.
Ma tra il dire ed il fare stavolta c'è soltanto il sole che si nasconde preoccupato, tra le foglie gialle e verdi, verdi come il suo passato.
Ripercorre brevemente il sentiero con la mente e sorride divertito - è un piacere aver vissuto!!!!
Ma una lacrima da niente ora cade giù pesante - tra le storie belle e brutte - che però non sono tutte.
Non potrà più raccontare alla gente e al suo cuore dei suoi odi - ora cordiali -, dei suoi odi e dei suoi amori.
E gli manca da morire quella voglia di cantare la sua ode alla vita, in un tempo arrotolato tra un piacere e la fatica.
Poi un sorriso a ciò che è stato e un ricordo al suo passato...
Soffia il vento nella valle, lui lo sente sulla pelle, sulla pelle lucidata dall'età e dalla vita.
Ora scruta la signora.
L'aspettavo!! Buonasera!!
Entri pure mia chimera con il volto da pantera!
Resta fermo, è impaziente ma l'impatto è devastante quando scorge quel sorriso grigio, scuro e ammiccante!
Guarda sempre, è innamorato, della vita e del passato e di quel sole sempre bello che ora sembra tramontato.
La signora lunga e nera ora non fa più paura!
E' destino, è la sorte... Buonasera Sora MORTE!!!
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