Poesia
Autore: kika1958 (20/03/2014)
Dedicato agli infedeli
Era l’anno in cui dominava il
drago e gli abitanti della
terra cercavano la libertà,
oscuramente impauriti dai
lussuosi richiami della natura
selvaggia ed edificata.
Potevi incontrarli nelle zone
affollate, sotto gli ombrelli
colorati a riparare il sole, in
mano bicchieri ghiacciati, la
fronte imperlata, gli sguardi
vitrei, intenti a pensarsi.
Era estate di giorno ed estate
di sera, nel buio illuminato
dalla musica, dalle forti
sensazioni…sfiorava i vestiti
leggeri, teneva le mani unite e
aperte le labbra, teneva
basse le voci e vibrava loro
intorno, senza tregua.
Potevi vederli abbandonare le
chimere sui prati e faticare
per la riconquista della
normalità.
Questi umani erano convinti di
avere in pugno la fine del
millennio e la loro sorte,
cantavano la morte e si
adornavano con le catene che
li avevano visti schiavi senza
voglie né tempo.
Come mille falene corsero
verso la luce lunare e noi,
divinità senza regno, li
guardammo morire nel sacro
fuoco acceso per loro. Ad uno
ad uno abbracciarono l’ombra,
sperando di fondersi con noi.
Non potevamo provare pietà,
ma li guardammo senza
sorriso.
L’anno del drago volgeva al
termine e ci allontanammo
dalla terra.
Kika
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