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Swiss-Italian Antiaging Neuron Centre

(16/07/2017)

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E' tutto nel nickname al fine di capire il garrito qui nel grande sito della vita a ritroso

(Vicking)

Tutti i garriti

I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

Le tue mappe emotive genetiche iniziano a formarsi dal concepimento fino a tre anni.

Ti comunico i risultati di una ricerca fantastica che ho intrapreso da almeno trent’anni su migliaia di pazienti indotti in ipnosi regressiva. Le tue, le mie mappe cognitive-emotive non si formano soltanto nella prima infanzia.

 

L’embrione, il feto  percepiscono se vengono accolti ed amati e “mappano” la loro affettività generando nel periodo intrauterino i loro schemi emozionali e la relazione con la madre  e con il mondo esterno.

Ciò sarà fondamentale nella programmazione del comportamento e dell’affettività future.

 

Cosa voglio dire?

Ciò che accade dal concepimento alla nascita rappresenta un vero “codice sorgente”, il punto di partenza della successiva  affettiva e stima di sé.

 

Il concetto di “mappe cognitive-emotive” è stato introdotto nel 1948 dallo psicologo americano Edward Tolman intendendo modelli mentali o script che verranno utilizzati nella relazionalità futura.

 

La depressione, il panico, l’angoscia abbandonica dipendono a mio avviso prevalentemente dal primissimo rapporto intrauterino con la madre e con l’ambiente che la circonda durante la gravidanza. Su questo template, su questo “stampo” di DNA , negli ippocampi, nelle amigdale si inseriscono anche le esperienze karmiche.

 

Stress, infelicità, rifiuto, angoscia materna, progetti abortivi, ma anche litigi, violenze, incomprensione del partner e dei famigliari vengono codificati nel genoma e nell’ippocampo del bambino.

 

Molti bambini sono stati abbortiti affettivamente anche se sono stati messi al mondo.

 

Naturalmente anche la gioia, l’accoglienza, il sorriso e l’armonia della coppia si iscrivono per sempre nel genoma della nuova creatura.

 

In sintesi: la tua autostima inizia a formarsi nella pancia della mamma e questo codice sorgente scriverà tutta la tua relazione affettiva con il mondo futuro!

 

Ludwig Janus, medico e psicologo tedesco membro della  Società Internazionale di Psicologia Prenatale e Medicina ISPPM afferma che:

 «L’utero è un ambiente protetto, ma il feto non si sente per niente fuori dal mondo. Ciò significa che il bimbo, nel pancione, partecipa alla vita della mamma, sente l’ambiente nel quale nascerà».

Ancora dice:

“Le esperienze prenatale e perinatali dovrebbero essere parte integrante del trattamento psicoterapeutico”.

 

Ed ora il grande scoop! Sono ormai migliaia i pazienti che faccio regredire al periodo intrauterino con la ipnosi evocativa medica (ex ipnosi regressiva) raggiungendo il cuore di quel feto che batte ancora dentro di noi in un eterno presente.

 

La ipnosi recupera il tempo sincronico di quel periodo di vita permettendomi di “rimappare” i solchi genetico-cognitivi-affettivi mal delineati. Inoltre il template genetico è nel neonato maggiormente aperto a indagini esistenziali karmiche e di vite sincroniche, da taluti definite vite precedenti. L'ipnosi evocativa diviene una terapia epigenetica karmica fondamentale del periodo intrauterino e della prima infanzia!

 

Mi pare una notizia fantastica! Non faccio altro che accogliere quell’anima dandole il benvenuto e riconsegnandole il diritto di vivere, di crescere e di amare.

 

Credimi, tutto ciò è fantastico!

Buona vita Angelo Bona

 

Bibliografia:

Janus, L. (1991). The expression of pre- and perinatal experience in cultural phenomena. Pre- and Perinatal Psychology Journal, 5(3), 203-220.

Janus, L. (1993). The relationship of pre- and perinatal psychology to 20th century art, literature and philosophy. Pre- and Perinatal Psychology Journal, 8(2), 129-147.

Janus, L. (1997/2001). Enduring effects of prenatal experience. (English translation from the original German publication). Heidelberg: Mattes.

Postato il: 22/05/2016 | Letto 32.576 volte | 

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Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
40134 Bologna

Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post29 Commenti al post

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Avatar MorganaLaFey

MorganaLaFey

30 maggio 2016, 01:35

Battito cardiaco rassicurante. Però, a parte la fase iniziale preparatoria e quella finale, quando ci ha fatto nascere (e che X me è stata abbastanza traumatica) non ho sentito nient'altro che il battito. Né sensazioni, né emozioni. Niente di niente. Ad un certo punto mi stavo quasi addormentando...

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Avatar MorganaLaFey

MorganaLaFey

30 maggio 2016, 01:32

Ciao a tutti. Oggi al seminario Angelo ci ha fatto fare una meditazione fetale accompagnata dal suono di due contrabbassi, suonati magistralmente dal dott. Gian Piero Abbate (anche relatore) e da Antonio Pollina. È stata un'esperienza davvero strana. Il suono degli strumenti si è trasformato in un

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Avatar Eleonora Arbusto

Eleonora Arbusto

25 maggio 2016, 20:16

....sono più impegnata a comporre il puzzle della mia anima.... Pero il taglio e cuci mi piace!

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Avatar Eleonora Arbusto

Eleonora Arbusto

25 maggio 2016, 20:10

Fantasticico José, apriamo una sartoria dell 'anima!!! Cuciamo, ricamiamo, creiamo "alti modelli" allo spirito, perché possa con elegante portamento, esprimere il meglio di se. Viviamo le nostre emozioni , io devo abreagire, perché le ho rimosse e si esprimono in modo confuso, per questo.....

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

25 maggio 2016, 10:07

Allora bisogna seguire un corso di Taglio e "Cucito". E' più completo...Ci sono tante nostre parti disconosciute da integrare.Parti buie che non vogliamo vedere.Parti colpite e danneggiate.Oscurate,dimenticate.Maltrattate,accantonate.Tagliare e ricucire per poter trasformare senza escludere niente

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Eleonora Arbusto

24 maggio 2016, 20:10

P.s. IL BRICOLAGE nel comportamento, permette di tagliare mentalmente tutte le parti che non vanno bene, ma funziona solo se sappiamo isolare IL BELLO di quell esperienza e arginarla con altruismo nel nostro cuore. Il passo successivo per me, è stato però quello di cambiare "hobby", non taglio piu.

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Eleonora Arbusto

24 maggio 2016, 19:53

Rosmarino ! Mi ricordi un "lui" che disse me, dacci un taglio !...ed allora imparai a fare il "bricollage"....questo per dire a Nella di vivere le passioni che donano emozioni....tenendo ben presente il LIMITE che tale esperienza impone. Forse una qualità dell anima, che Nella deve affinare come me.

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Rosmarino

24 maggio 2016, 13:27

Nella, dacci un taglio. Lo ami da molte vite. Lui no.
Sai che ti voglio bene.

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Vis

24 maggio 2016, 11:10

Questo rimanda ancora una volta alla nostra e sola RESPONSABILITA', non intesa come autocondanna ma come sistema per comprendere a vivere compiendo scelte di riedificazione di sè secondo Verità.

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Vis

24 maggio 2016, 11:06

Grazie, caro Jose, per aver ricordato che non siamo vittime degli eventi né trascorsi e né attuali. Spesso ci caliamo così bene nel nostro dramma personale del momento da dimenticarci CHI siamo veramente e perché ci siamo scelti determinate sperimentazioni piuttosto che altre più agevoli.


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jose asdrubale

24 maggio 2016, 08:21

… che siamo co-creatori degli eventi e che questi, anche se dolorosa, sono la cosa migliore che potevamo creare dalla nostra consapevolezza per evolvere. E che siamo tanto amati.

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jose asdrubale

24 maggio 2016, 08:21

Non è casuale il coinvolgimento che questo argomento suscita.Forse perché ci spinge ad affermare la nostra identificazione con la personalità che "nasce" forse in quella gestazione. Allora è bene ricordare che siamo anime in cammino; che tutto è un gioco; che la sofferenza non è mai fine a se stessa

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nella

24 maggio 2016, 07:02

Ma io sto male al pensiero di separarmi a cura da lui..Dovrà passare del tempo e vedremo come sarà possibile sbrogliare questa intricata matassa..

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nella

24 maggio 2016, 06:58

D'altronde penso a quel piccolo esserino che tutto comprende e penso che se io faccio star male il padre ne risente anche la madre e di conseguenza lui..In questo momento ho tanta confusione in testa.Lui e' più giovane di me ed io non avrei potuto donargli questa gioia.Adesso lui teme che me ne vada

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nella

24 maggio 2016, 06:50

Ho saputo sabato che la persona che amo da tutte le vite, sta per essere padre..L'anno scorso l'ho lasciato per 6mesi,nel frattempo c'era intorno a lui questa presenza costante e pare sia successo una sola volta..Io sono furiosa perché non ha avuto il coraggio di dirmi niente..

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Eleonora Arbusto

23 maggio 2016, 21:05

...lei mi sorride nei sogni e volta le spalle a colei, che involontariame l ha generata. Le ho insegnato ad "accettare" e compassione per chi non ha conoscenza dell amore. La sua vitalità di bimba è l energia che mi sostiene e donato un aspetto senza tempo.

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MorganaLaFey

23 maggio 2016, 21:00

No scusate sei mesi e mezzo dopo, ho sbagliato a fare i conti. Comunque, lui era convinto che io sarei nata maschio. Il mio nome da femmina l'hanno scelto mia madre e suo fratello, e poi ci si è appiccicato un secondo nome (che comunque a me piace più del primo) scelto dalla sorella di mio padre.

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MorganaLaFey

23 maggio 2016, 20:56

I miei si sono sposati quando lui era al CAR e io sono nata esattamente cinque mesi e mezzo dopo. È venuto a casa in licenza facendo 500 km in tre ore, racconta, ed è arrivato in ospedale che io ero già nata. Nel frattempo non si erano mai visti, solo scritti. Aveva scelto il mio nome come maschio

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MorganaLaFey

23 maggio 2016, 20:53

Mia madre ha avuto nove mesi traumatici quando aspettava me, per motivi familiari, e praticamente ha vomitato per tutto il tempo, ed è da sempre convinta che siano alla base della mia fragilità nervosa ed emotiva. Non so se è vero ma lei si sente in colpa. In quanto a mio padre, lui non c'era. (%)

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Eleonora Arbusto

23 maggio 2016, 20:40

Sono una donna adulta, eppure mi chiamano ragazza, qualcuno dice che mi vede "piccola" quasi ragazzina, oppure senz età. È la bimba dentro di me che ha sofferto, che ha sentito da subito che era sola ed esprime i suoi modi attraverso l altra parte di me, donna. Sono diventata sua madre.....

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susy

23 maggio 2016, 19:26

sono assolutamente convinta dell'importanza della comunicazione nella vita prenatale
ho avuto tre figli... li ho sentiti e visti arrivare, ognuno in un modo diverso, perche' avevano gia' la loro unicita' .Sono contenta che le ricerche del Dott Bona mi confermino le sensazioni provate tanti anni fa

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Antonella

23 maggio 2016, 19:23

IO da madre lo sapevo gia',sentivo muovere o meno mio figlio nella pancia secondo le mie emozioni quotidiane e se erano negative , non lo sentivo muovere per lunghi periodi di tempo,tanto da preoccuparmene,quando aveva tre anni, mi aveva raccontato il momento della sua nascita come una favola ....

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Luigi marciano

23 maggio 2016, 11:24

Sono ginecologo e sono d'accordo con l'importanza dell'età' prenatale del feto : io stesso ho fatto dei lavori scientifici negli anni '80 in cui monitoravo con l'ecografia i movimenti e reazioni del feto in rapporto a fattori esterni ( suoni , musica ecc)o a particolari situazioni emotive materne.

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jose asdrubale

23 maggio 2016, 10:47

... In quale momento si “nasce” davvero? Quando è che si “muore”? Solo noi umani chiamiamo in numeri da incidere su una lastra di marmo quello che il resto dell’Universo accoglie come un'unica cosa. Quanto “indietro” dobbiamo andare per capire che un figlio lo iniziamo a concepire già nel cuore.

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

23 maggio 2016, 10:46

La Vita eterna che palpita in ogni cellula,ma anche nell'energia di ogni nostro pensiero creatore. Un soffio di vento che fa danzare una foglia secca che va a riposare sulla Madre Terra nel luogo dove si scioglierà per far rinascere la poesia. Perché la Vita: dove è finita e dove ricominciata?...

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Marina

23 maggio 2016, 10:12

Io ho un epilessia lobo temporale mesiale dx , con problemi all ippocampo , sono sempre angosciata e panico, mia madre a sua volta aveva problemi in casa con mio padre non era serena ne felice, può essere questa la causa di questa forma comunque strana si epilessia?sono farmaco resistente , ?

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Avatar Rosmarino

Rosmarino

23 maggio 2016, 08:44

Al tempo in cui ero nell'utero materno non esisteva l'ecografia, così fino all'ultimo si pensava che ci fossi io ed un gemello. Invece era un fibroma di un kilo e sette. Chissà quale segno ha lasciato in me questa "convivenza". A volte penso che alcune mie problematiche ne siano legate.

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gianpiero

22 maggio 2016, 18:26

Davvero interessante! Da qui ci si rende conto di quanto l'amore materno e paterno sia importante, soprattutto quando siamo davvero inermi e assobiamo qualsiasi cosa senza alcun filtro.

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Avatar Eleonora Arbusto

Eleonora Arbusto

22 maggio 2016, 11:51

È fantastico!!! Così ri-nascero' con te Angelo, una vita nuova, piena d amore nella stessa tormentata e guarita, accolta e sopratutto con una forte identità d essere amore, il valore reale d ognuno di noi.

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