Leggo articoli dettagliati riguardanti la vitamina B12 che disconoscono il problema principale della carenza di cobalamina (vit. B12) e di acido folico (vit. B9).
Leggo polemiche di gruppi contrapposti di cultori della nutrizione che si scagliano gli uni contro gli altri. Vegan o non vegan? Ti confesso che non mi sono posto mai il problema e che non parteggio per nessuno.
Crudismo, veganismo, macrobioticismo, fruttarianismo. Chi ha ragione o torto? (scusate i neologismi probabilmente sbagliati).
Ogni giorno in studio, uno dei principali problemi che incontro in pazienti vegan o non vegan è la carenza notevole di vitamina B12 e di acido folico.
Cosa ne deriva? Ne deriva il vero problema: un incremento se supportato da mutazioni genetiche favorenti di omocisteina, il vero killer, il wanted peggiore del colesterolo.
La B12 è sintetizzata dai batteri inclusi quelli del microbiota intestinale ed è fondametale per l’assorbimento la presenza di una glicoproteina o fattore intrinseco secreto dalle cellule parietali dello stomaco.
Negli integratori la forma assorbita è la cianocobalamina in forma già libera e assorbibile.
La B12 interviene nelle sintesi di DNA ed RNA, nel metabolismo lipidico, nel metabolismo neurologico, nella funzione di fondamentali coenzimi, ma soprattutto nella conversione di 5-metil-tetrafolato e omocisteina a tetrafolato e cisteina.
Questo è l’aspetto che più di frequente curo in studio e che rappresenta potenzialmente un gravissimo e disconosciutissimo fattore di rischio di patologie cardiovascolari.
Mi chiedo come mai per eseguire una analisi del sangue di omocisteina si debba piangere in greco. Forse perché l’omocisteina alta si cura con la B12 e l’acido folico che non costano niente e non alimentano lauti guadagni di compagnie bananiere delle indie?
Sai cosa è l’omocisteina? Un amminoacido solforato che danneggia le pareti dei vasi sanguigni e determina un incremento del 40% di ictus, infarto, malattie coronariche.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27391912
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24751920
Pare che l’omocisteina c’entri anche con l’Alzheimer.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27239525
Molto importante è la prevenzione genetica. Nel DNA D TEST A che ho composto insieme a genetisti validissimi, studiamo l’enzima MTHFR e le sue due mutazioni. C667T e A1298C valutandole in omozigosi ed in eterozigosi. Esse sono capaci di elevare indebitamente l’omocisteina.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27234992
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25705649
Mi chiedo allora. Come mai non sai il valore della tua omocisteina? Lo sai che deve essere non superiore a 10 μmol/L?
Mi meraviglio che non te lo dicano ed allora in tutto segreto te lo dico io!
Buona vita Angelo Bona
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